00 21/08/2013 15:00
Valutazione in porcelli con il sigaro: quattro porcelli
Vi avevo accennato qualcosa nella recensione di Upotte ed ora, finalmente, ecco qui la recensione di Girl und Panzer, anime del 2012-13 andato in onda dal 9 ottobre 2012 fino al 25 marzo del 2013 per un totale di 12 episodi (gli ultimi due episodi sono andati in onda tre mesi dopo il decimo episodio a causa di problemi con la produzione).
Definire Girl Und Panzer è difficile. Dal nome farebbe pensare ad un anime militare pieno di donne combattenti a bordo di imponenti carri armato, ed in effetti questa definizione un po’ ci si avvicina ma non è completamente esatta.
AniDB lo classifica come Clubs, Military, ed anche questa classificazione, tutto sommato, ci sta.
Il problema che Girl un Panzer non è solo questo.
Ma forse è meglio che vi descriva a grandi linee di cosa tratta.
La storia si svolge in un mondo in cui le scuole si trovano sopra imponenti navi molto simili alle nostre portaerei e in cui l’arte di manovrare i panzer (sensha-do) è una disciplina esclusivamente femminile che, però, non serve a preparare alla guerra ma, bensì, è intesa come un’arte marziale e molte scuole hanno dei club in cui, appunto, si pratica questa arte.
Ogni anno si svolge, poi, una competizione che mette l’una contro l’altra varie scuole, delle vere e proprie battaglie tra panzer che si svolgono su terreni diversi e che si concludono quando una delle due scuole riesce ad immobilizzare il panzer portabandiera della scuola avversaria.
La protagonista della nostra storia, Nishizumi Miho, proviene da una famiglia in cui l’arte di manovrare i panzer è una vera e propria tradizione, tant’è che addirittura dirigono una loro scuola in cui insegnano quest’arte. L’anno prima a quando si svolge la storia erano ad un passo dal vincere la competizione annuale per la decima volta consecutiva ma a causa della stessa Miho vengono sconfitti. Per questo la protagonista decide di trasferirsi presso una nuova scuola dove sa per certo che non si pratica l’arte del manovrare i panzer, la Oarai Girl’s High School.
Due scuole a confronte, la più piccola è la Oarai Girl'l High School
Purtroppo per lei, però, proprio quell’anno la scuola (o meglio, la presidente del corpo studentesco) decide di far rivivere quell’arte nella loro scuola e costringe Miho a prendervi parte per poter, poi, partecipare, alla competizione annuale..
Inizialmente Miho sembra assolutamente non propensa a tornare sui suoi passi ma quando si rende conto che le sue due nuove amiche, Takebe Saori, una ragazza solare convinta di avere decine di ragazzi che le corrono dietro e Isuzu Hana, proveniente da una famiglia dedita all’arte di sistemare i fiori, sono pronte a rischiare anche l’espulsione pur di appoggiare quella sua scelta decide di cedere ed entra nel club.
Successivamente a loro tre si aggiungeranno altre due ragazze che andranno a completare l’equipaggio del loro tank, Akiyama Yukari, una otaku dei tank, e Reizei Mako, una ragazza che ha grossi problemi nello svegliarsi la mattina presto.
Le cinque ragazze diventeranno, così, non solo amiche ma anche delle abili conduttrici di panzer.
Oltre loro ci saranno inizialmente altri quattro equipaggi ai quali se ne affiancheranno altri due per un totale di otto tank.
Foto di gruppo dei tank della Oarai
Nonostante i loro tank non proprio recentissimi, oltre che inferiori di numero rispetto alle altre scuole, e la loro scarsa preparazione iniziale, solo Miho, infatti, ha esperienza nella conduzione dei tank, le ragazze della Oarai riusciranno a far bella figura nella competizione nazionale e Miho, che dopo il trauma della sconfitta della sua scuola l’anno prima a causa sua aveva iniziato ad odiare il sensha-do, troverà un modo tutto suo di praticare quell’arte.
Dal punto di vista tecnico l’anime è ben curato. Si nota la computer graphics in molte scene in cui sono presenti i panzer ma nel complesso questa non stona. La caratterizzazione grafica dei personaggi è abbastanza ben curata ed i personaggi appaiono molto kawaii. Devo dire che una cura nel dettaglia maggiore non avrebbe stonato comunque. In compenso sono molto ben curati i panzer, vero punto di forza della serie, anche se alcune cose sono decisamente poco credibili, specie la grande manovrabilità e agilità. La regia è discreta e non lascia grossi buchi in giro mentre le animazioni sono fluide e godevoli.
La psicologia dei personaggi è appena accennata ma è sufficiente per farceli capire. Qualche piccolo approndimento in più, però, non avrebbe guastato specie nel rapporto tra Miho e la sorella maggiore che, nell’ultima battaglia diventa sua rivale.
Come in ogni anime che si rispetti, poi, ci sono vari fan service sparpagliati in giro che, però, non appaiono mai messi a forza ma si amalgamano bene con la storia.
Nel complesso Girl un Panzer è un anime godibilissimo adatto un po’ a tutti. Nonostante il tema, le battaglie con i panzer, non ci sono spargimenti di sangue (se ben ricordo solo in caso si vede un po’ di sangue, quando una delle protagoniste si fa un taglio sul dito cercando di sbucciare delle patate), o termini scurrili. La visione dei dodici episodi fila liscia e tranquilla senza mai portare a noia o spingere a usare il forward per skippare delle scene. Gli special che sono usciti dopo la fine della serie, poi, sono davvero delle chicche, specie il sei (la danza degli anglerfish) e il sette che presenta un missing moment dell’episodio nove.
La mia valutazione, in porcelli con il sigaro, è:


Link:
Wikipedia en
Wikipedia it
AniDB

Media:
La anglerfish dance.
 
 
 
Una scena di combattimento.