00 26/08/2013 10:35
Serie A2 - leggermente OT ma nemmeno troppo
è sempre sul tema del miglioramento [SM=x48855] del livello

Per quanto male si possa pensare della federazione, riescono sempre a sorprenderti.
Non so se avete seguito la vicenda di Rovigo.
Arrivata ottava quest'anno in B1, SECONDO IL REGOLAMENTO, non aveva nessun diritto a essere inserita nella lista dei ripescaggi.
Ovviamente, NON SI SA PER QUALE MOTIVO, le sono stati regalati 2 anni di A2 sicuri.
Eh sì, perché oltre a essere stata ripescata, I GENI della federazione quest'anno in A2 hanno bloccato le retrocessioni!!
Giusto per innalzare il livello, già portato alle stelle l'anno scorso con la regola delle Over.

Se fossi un presidente di A2, farei la squadra con l'under 14.
Tutte sconfitte 3-0 e 25-0.
E GUAI se per sbaglio facciamo un punto.
E se qualche dirigente mi dicesse qualcosa circa la regolarità del campionato [SM=x48855] gli risponderei con molta educazione:
"CAZZO VOLETE!
L'iscrizione e le tasse gare le pago, E A VOI INTERESSA SOLO QUESTO,
la regola delle Over la rispetto, per cui andate a scopare il mare!"


PS Per completare la porcheria di Rovigo.....
Leggete in questi due articoli, tratti da volleyball.it, cosa hanno combinato a Viserba, che aveva vinto la B1,

"MODENA - Le deroghe e le cancellazioni dei regolamenti ad hoc, se da una parte allungano la coperta in una direzione per coprire chi non aveva i requisiti di ammissione all'A2 (Rovigo) dall'altra, inevitabilmente, fanno salire la tensione di chi non viene preso in considerazione.

Così se Soverato e Sala Consilina usufruiranno di un'altra settimana-salvagente per fornire documentazione che altrimenti la CAF non avrebbe potuto accettare, dovendo solamente entrare nel merito del giudizio negativo del Giudice di Lega, il Viserba, neo promosso, ma rinunciatario del campionato di A2 per mancanza del budget necessario e dei tempi per reperirlo, ora inoltrerà protesta alla Fipav...

La società di Viserba con una nota corretta e chiarissima svela le ipocrisie della decisione di Fipav e legadonne, il colpo di spugna del consiglio federale del sabato.

La nota

E' sconcertante quanto sta avvenendo in questi giorni. La Federazione Italiana Pallavolo sabato scorso ha deliberato, ispirata dalla Lega Femminile di Serie A, di modificare i tempi nei quali le squadre possono adempiere agli impegni economici e burocratici per iscriversi al campionato femminile di A2.

Il limite del 28 giugno, strettissimo ed inderogabile per chi come il Viserba Volley aveva guadagnato la promozione sul campo e da società dilettantistica doveva darsi una dimensione professionistica, con la costituzione di una società di capitali e altri formalismi, ora è¨ stato procrastinato al 29 luglio e la comunicazione è¨ stata data sabato 19 luglio.

Per il Viserba non cambia nulla, oggi. Qualcosa poteva cambiare, forse, se dall'inizio avessimo saputo di avere un mese in più, del quale hanno potuto godere le società che pur non avendo conquistato la promozione sul campo, hanno fatto richiesta di inserimento. Era difficile iscriversi, non ci illudiamo, ma in un mese molto si sarebbe potuto fare e soprattutto non tolleriamo di essere presi per il naso.

Con una delibera federale ad hoc (pro Rovigo, ndr), la Federazione ha cambiato i regolamenti decidendo di allargare la possibilità di ripescaggio non solo a chi aveva raggiunto i play off (seconde e terze) ma a tutte le squadre che ne fanno richiesta. Non vogliamo pensar male, ma nel nostro ambiente c'è chi è certo che salirà una squadra arrivata ottava in un girone (Rovigo, aggiungiamo noi di Volleyball.it).

Si chiede ai club un impegno economico importante, si intima il rispetto di regole quasi vessatorie e poi, con una decisione incredibile, si calpestano i diritti altrui.

Abbiamo deciso di non iscriverci per non prendere in giro nessuno. Avremmo potuto, con metà budget raggiunto, cominciare la stagione e fare come altri che poi sperano in un miracolo che regolarmente non avviene.

Siamo stati onesti e seri come 40 anni di storia dimostrano.
Oggi, senza giocatrici, qualcuno vorrebbe farci credere che in 10 giorni potremmo riprendere in mano un progetto di serie A2. E' semplicemente ridicolo.

Il Viserba Volley inoltrerà ufficiale protesta ad una dirigenza federale ed alla Lega incapaci di gestire con equilibrio e rispetto dei sacrifici altrui, un campionato nazionale di tale prestigio."

------------------------------------------------------------------

"MODENA - La lettera del Presidente del Viserba a Fipav e alla legadonne dopo il pasticcio della deroga ad hoc concessa a Rovigo e la tardiva riapertura dei termini di iscrizione al campionato che ha colto in contropiede il club romagnolo - società sì lei promossa sul campo - che però per rispettare termini e regole e impegni da prendere ha rinunciato all'A2 con dignità.


Egr. Sig.ri
Presidente FIPAV - Carlo Magri
Consiglio Federale FIPAV

p. c.
Presidente Lega volley serie A femminile - Mauro Fabris
Presidente CRER FIPAV - Silvano Brusori
Presidente CP FIPAV RIMINI - Paolo Faini

Il Viserba Volley Rimini intende protestare nei vostri confronti per le decisioni assunte in questi giorni e relative ai meccanismi ripescaggio al campionato nazionale A2 di pallavolo femminile.

A fine maggio, quasi increduli di aver compiuto un siffatto miracolo sportivo, ci siamo aggiudicati i play-off per la promozione in A2 dopo aver vinto a sorpresa la regular season condotta in testa dalla prima all'ultima giornata.

Abbiamo lavorato sodo per cercare di mettere insieme un budget all’altezza della categoria, ma anche per adempiere alle richieste che ci sono state rappresentate. Non ci dilunghiamo, sapete meglio di noi cosa e quanto chiedete ai club. Il tutto in poco, pochissimo tempo.

Abbiamo fatto il possibile, ma con ‘solo’ metà budget garantito abbiamo deciso di non procedere. Avremmo preso in giro le atlete, la Federazione, la Lega, perché ci saremmo trovati a metà stagione nell’impossibilità di onorare gli impegni, che per noi sono sacri, a tal proposito, stiamo affannosamente chiudendo l’ultima stagione ma non mancheremo ad alcun impegno.

Abbiamo deciso di ripartire dalla serie D, abbiamo liberato le atlete che quasi tutte si sono accasate, abbiamo un grande settore giovanile da seguire, stiamo insomma lavorando per ripartire col piede giusto.

E un bel giorno, di sabato, il 19 luglio, venti giorni dopo la scadenza dei termini di iscrizione, leggiamo che date tempo, abbattete la fascia dei ripescaggi, fate deroghe…

Ci chiediamo, vi chiediamo: credete di aver agito correttamente?

Quando nei termini comunicammo la nostra rinuncia, dalla Lega ci fu detto: iscrivetevi ugualmente, prendetevi altri due giorni per una risposta definitiva. Abbiamo aderito, abbiamo lavorato giorno e notte, ma con quei tempi dal nostro territorio non siamo riusciti a trarre altre sponsorizzazioni.

Oggi scopriamo che avremmo potuto avere un mese in più. Siamo gente seria, non diciamo che ce l’avremmo fatta, ma ci avremmo provato profondendo un impegno totale, perché la soddisfazione straordinaria di aver guadagnato la promozione in A2 meritava questo. E’ stato un miracolo sportivo, rinunciarci provoca in noi una delusione che non crediamo riusciate a comprendere.

Nel vostro comunicato fate cenno alla crisi. Giusto. Sappiamo bene cosa significa questa parola e un pochino ci stupiamo che la impariate a conoscere solo ora. Ma per combattere la crisi crediamo sia giusto agire sui costi, imporre tetti, abbassare oneri, rendere più accessibile il campionato.

Tutelare, semplicemente, il risultato sportivo.

Invece avete scelto la strada di chi passa sopra alle teste di altri, di chi non guarda in faccia a nessuno (proprio nessuno, no!) e tira dritto, calpestando la dignità di chi ogni giorno compie acrobazie economiche e organizzative.

Non è giusto, non è corretto.

Aspettarsi una presa di coscienza dalla dirigenza sarà difficile ma per noi è auspicabile.

Sappiate che al Viserba Volley da 40 anni pratichiamo e insegniamo una pallavolo diversa, molto diversa da questa.

Viserba di Rimini 25 luglio 2013

Presidente
Viserba Volley Rimini
Giuseppe Paolo Stefanini"

--------------------------------------------------------------------

Ovviamente le altre squadre di A2, che avevano tutto il diritto di protestare contro il fatto che giocherà una squadra che non ne ha diritto, hanno fatto sentire il loro possente ASSORDANTE SILENZIO.
Meglio non far casino, sia mai che anche io avrò prima o poi bisogno di un favorino...

Come chiamate questo comportamento? Fate voi
[Modificato da paolino4 26/08/2013 10:39]