00 18/08/2013 16:00
la storia da riscrivere
I Sumeri (abitanti di Šumer, egiziano Sangar, biblico Shinar, nativo ki-en-gir, da ki = terra, en = titolo usualmente tradotto come Signore, gir = colto, civilizzato, quindi "luogo dei signori civilizzati") sono la prima popolazione sedentaria al mondo. Erano rappresentati da un'etnia della Mesopotamia meridionale (l'odierno Iraq sud-orientale), autoctona o stanziatasi in quella regione dal tempo in cui vi migrò (attorno al 4000 a.C.)[senza fonte] fino all'ascesa di Babilonia (attorno al 1500 a.C.). La loro scrittura cuneiforme (Le più antiche testimonianze scritte (tavolette d’argilla) risalgono al 3.500 a.C. sembra aver preceduto ogni altra forma di scrittura codificata[senza fonte] e compare attorno alla fine del IV millennio a.C.[1 [Kramer, 1979,pag.10]
l termine Sumero è in realtà il nome dato agli antichi abitanti della Mesopotamia dai loro successori, il popolo semitico degli Accadi. I Sumeri, (o Shumeri da Shumer) infatti, chiamavano se stessi sag-giga, letteralmente "la gente dalla testa nera"[2] e la loro terra Ki-en-gi, "luogo dei signori civilizzati" o secondo altri autori "luogo della lingua sumera"[3][4]. La parola accadica Šumer (Sumer) utilizzata per indicare la terra dei Sumeri rappresenta, forse, questa parola sumerica in dialetto, ma non è comunque noto perché gli Accadi abbiano chiamato questa terra Šumer[4][5]. Il biblico Shinar, l'egiziano Sngr e l'ittito Šanhar(a) potrebbero essere delle varianti occidentali per la parola Šumer.[5] La Bibbia dei Settanta a sua volta rende il nome Shinar come Sennaar in greco.
La terra di origine dei Sumeri resta ancora oggi sconosciuta, ma di una cosa si è certi, i Sumeri non erano una popolazione di stirpe semitica. Oltre a questo è ben noto che essi non furono né il primo né l'unico popolo ad abitare le terre fra il Tigri e l'Eufrate, ma che presero il posto, o meglio si integrarono, con i complessi culturali di 'Ubaid e di Uruk, gente semita che già abitava queste terre e aveva raggiunto un discreto sviluppo tecnologico e organizzativo.
Cronologia
Segue una breve cronologia dell'area riguardante la bassa Mesopotamia, che copre il periodo di tempo durante il quale si è originata, sviluppata ed è decaduta la civiltà sumerica.[18]
• Periodo di 'Ubaid (4500-3500 a.C.)
o Antico 'Ubaid (4500-4000)
o Tardo 'Ubaid (4000-3500)
• Periodo di Uruk (3500-3100)
o Antico Uruk (3500-3300)
o Tardo Uruk (3300-3100)
• Gemdet Nasr (3100-2900)
• Periodo proto-dinastico
o Periodo proto-dinastico I (2900-2750)
o Periodo proto-dinastico II (2750-2600)
o Periodo proto-dinastico IIIa (2600-2450)
o Periodo proto-dinastico IIIb (2450-2350)
• Impero di Akkad (2350-2200)
• Periodo dei Gutei (2200-2120)
• Periodo di Ur III (2120-2000)
• "amorreizzazione" della Mesopotamia (2000)

La civiltà dei Sumeri si sviluppò intorno al 4000 A.C. in Mesopotamia, in una piccola zona chiamata Sumer, ovvero "Paese coltivato". Il termine Mesopotamia significa invece "terra in mezzo ai fiumi", la Mesopotamia è infatti situata tra i fiumi Tigri ed Eufrate.
I sumeri impararono presto a convivere con il territorio dove si erano insidiati risolvendo brillantemente i problemi di inodonazioni attraverso la costruzione di argini e canali e bonificando le paludi rendendo il terreno fertile e coltivabile adatto soprattutto alla coltivazione di cereali come orzo e grano, lenticchie e datteri e anche lino e sesamo da cui ricavavano tessuti e olio.

I Sumeri furono i primi edificatori di città e le più importanti città Sumere furono Ur e Uruk.Le città erano governate da un re aiutato da sacerdoti e funzionari, nelle città abitavano mercanti e artigiani mentre i contadini abitavano all'esterno della zona urbana, che era fortificata con alte e solide mura di mattoni a scopo difensivo, all'interno di piccoli villaggi.
Il punto più importante della città era la ziggurat, una grandissima torre a più piani sulla cui cima si trovava un tempio che di giorno veniva usato dai sacerdoti per le celebrazioni del culto degli dei e di notti veniva utilizzato come osservatorio astronomico.
La base della ziggurat era invece utilizzata come magazzino per conservare il cibo e le risorse della città.

I Sumeri erano politeisti, ovvero credevano nell'esistenza di tanti dei e ritenevano che l'uomo fosse stato creato da questi dei perchè li venerasse.
Le divinità più importanti dei Sumeri erano:
Anu: dio del cielo
Enlil: dio dei venti e signore della terra
Enki: dio delle acque
Shamash: dio del sole e della terra
Ishtar: dea dell'amore e della guerra.

In pratica i sumeri identificavano in queste forme divine le forze che governavano la loro vita cercando di renderle più vicine, comprensibili e magari "addomesticabili". Per quanto politeisti i sumeri non erano comunque fatalisti, ovvero non affidavano semplicemente al destino la spiegazione degli eventi e svilupparono delle doti umaniste di fondamentale importanza nello sviluppo delle civiltà future, inoltre si distinsero per una serie di invenzioni e intuizioni che ne dimostrano pienamente lo spirito vivace e l'intelligenza brillante e attenta.
Tra le invenzioni e le scoperte dei sumeri troviamo:
- la scrittura - ovvero un sistema di comunicazione che permise di sostituire la cultura orale con quella scritta e porre le basi per una civiltà sempre più evoluta e sofisticata.
I Sumeri usavano la scrittura cuneiforme e imprimevano i cunei con uno stilo su una tavoletta di argilla fresca che successivamente veniva fatta essiccare.
- l'aritmetica, la geometria e l'astronomia - I sumeri si dimostrarono abilissimi astronomi e grazie ad uno studio attento e preciso furono i primi a dividere l'anno in dodici mesi e il giorno in 24 ore. Il sistema numerico da loro adottato utilizzava una base di 60 e non di 10 come il nostro, questo è il motivo per cui le ore furono divise in 60 minuti e i minuti in 60 secondi.
Altra invenzione attribuibile ai Sumeri è quella delle leggi, il ritrovamento della stele di Hammurabi, che prende il nome dal re babilonese che la fece costruire, dimostra che i Sumeri possedevano leggi e desideravano condividerle e ufficializzarle attraverso la scrittura.
LE ORIGINI DEI SUMERI SECONDO SITCHIN

Decifrare le tavolette d’argilla non è impresa facile. Uno dei pochi che possiede questa capacità è il famoso studioso e professore Zecharia Sitchin, autore di libri sulla civiltà sumera, tra cui Il pianeta degli dei e Le astronavi del Sinai.. Sitchin sostiene che i Sumeri siano il prodotto dell’accoppiamento con una razza aliena di aspetto simile al nostro (perché noi siamo “a loro immagine e somiglianza”). Si tratterebbe di esseri intelligenti che i Sumeri chiamavano Anunnaki (figli del dio An) e che la Bibbia chiama Nephilim. Erano giganti (Genesi 6,4) e venivano da un pianeta che ha un’orbita ellittica simile a quella delle comete, che transita tra Marte e Giove ogni 3.600 anni: il dodicesimo pianeta. Praticamente secondo il professor Sitchin la selezione naturale di Darwin c’è stata ed ha prodotto i primati superiori dai quali discendiamo. Poi, grazie agli Anunnaki,
c’è stato il salto verso l’Homo sapiens.
Secondo la sua teoria le cose sarebbero andate così: gli Anunnaki avrebbero iniziato a visitare la terra mezzo milione di anni fa e le loro gesta sono quelle che leggiamo nell’Antico Testamento o nel poema di Gilgamesh. In seguito avrebbero colonizzato la terra. Avendo bisogno di persone che lavorassero nelle miniere in Africa avrebbero creato “l’uomo” che corrisponde all’Homo sapiens, il quale fu generato appositamente per lavorare nelle miniere. L’uomo sarebbe nato quindi nell’attuale Africa, in corrispondenza con la teoria darwiniana. Una volta creato, l’uomo avrebbe avuto due opportunità:
1) avrebbe carpito agli alieni il segreto per evolvere, cioè per non essere solo un lavoratore
2) le donne terrestri si sarebbero accoppiate con gli extraterrestri, infatti la Bibbia riporta che: “gli dei si innamorarono delle figlie degli uomini”. Nella Genesi (6, 2)leggiamo che “i figli di Dio, vedendo che le figlie degli uomini erano adatte, si presero in moglie tutte quelle che loro piacevano”. Da questo accoppiamento sarebbero nati, secondo l’autore, i giganti, cioè una razza perfetta (gli atlanti dei erano 5 dei giganti e forse anche i lemuri) e molti di questi esseri divini (alieni) sarebbero ancora qui sulla terra.
Alcuni sostengono che dall’accoppiamento tra un essere divino e un uomo nasca un individuo biondo con gli occhi azzurri. Altri, di contro, sostengono che questo tipo di individuo nasca all’accoppiamento di due semidei. Cioè:
alieno + uomo= semidio 1
altro alieno + altro uomo= semidio 2
semidio 1 + semidio 2= essere biondissimo con gli occhi azzurri.
(Naturalmente ciò non deve portarci a supporre che tutte le persone bionde con gli occhi azzurri siano semidei, anche se in questi ultimi anni, avvicinandoci alla quarta dimensione, stanno nascendo molti individui con queste caratteristiche).
Qui si rendono necessarie alcune riflessioni. Sul libro Antropologia degli alieni (M. Centini, D. Grezzo e D. Tacchino) vi è una parte (scheda 9) in cui si parla di una tipologia di alieni descritti come esseri biondi e asessuati, simili agli angeli. Troviamo anche un’immagine ed è sorprendente constatare come l’espressione del viso di questi alieni e in particolare i loro occhi (molto grandi) somiglino alle raffigurazioni dei Sumeri presenti nel libro di Kramer. Le foto riportate nel saggio di Kramer, nonché i miti dei Sumeri, lasciano molto spazio per pensare che la teoria di Sitchin non sia affatto fantasiosa.
Drunvalo Melchizedek invece, in L’antico segreto del fiore della vita propone una visione simile a quella di Sitchin ma con una leggera variante: per lui noi siamo nati dall’accoppiamento di due razze aliene: gli Anunnaki (tridimensionali) e i Siriani quadrimensionali); anche questi ultimi erano dei giganti. Duemila anni dopo questo
accoppiamento sarebbero nati i primi individui umani, precisamente a Gondwana, isola (o area, non si sa di preciso se fosse un isola o un insieme di terre) posta ad ovest dell’Africa e che oggi non esiste più. Non a caso i miti della creazione di popoli occidentali africani asseriscono che essi hanno avuto origine da un’isola, Gondwana,
appunto. Ciò troverebbe conferma ancora una volta nella tesi che sostiene che la razza umana sia nata in Africa.
6 Secondo Sitchin la razza umana è nata 300.000 anni fa. Secondo Melchizedek 200.207 anni fa.
Nel testo di Kramer leggiamo che “alla base delle idee e dell’ideale etico dei Sumeri era il ‘dogma’ che l’uomo fosse stato fatto di argilla per servire gli dei”.

Alcune tavolette d’argilla tradotte da accademici:
"la vicenda di Sodoma e Gomorra viene narrata nelle tavolette sumere-accadiche "epopea di Nergal" si dice che "nelle lotte che si facevavano tra di loro Nergal simulò Ninurta seguendo la strada dei re volò fino alla valle verdeggiante delle cinque città. nella valle verdeggiante dove Nabu stava corvertendo (nel senso di alleanza) la gente Nergal progettava di schiacciarlo come un uccello in gabbia,sulle 5 città, l'una dopo l'altra, inviò dai cieli un'arma del terrore, distrusse le 5 città della valle, che si tramutarono in desolazione e tutto ciò che in essa vi era vita si trasformò in vapore".(4000 anni fa)tavoletta k 5001- (Penisola del Sinai) - "Ninurta partì alla volta del monte Mashu,Nergal lo seguiva d'appresso,Ninurta controllava dai cieli il monte e la pianura poste al centro della quarta regione, dai cieli allora Ninurta liberò la prima arma del terrore, recise con un lampo la cima del monte Mashu,in un solo istante fuse le viscere del monte,liberò la seconda arma sopra il luogo dei carri celesti, con la brillantezza di sette soli, le rocce della pianura vennero tramutate in una ferita stillante,la terra tremò,andò in frantumi,i cieli dopo la brillantezza si oscurarono, di pietre bruciate era ricoperta la pianura dei carri di tutte le foreste solo i fusti degli alberi erano rimasti in piedi". cos'è che produsse ro tali effetti se non ci suggerisce un 'arma di tipo nucleare? questo il resoconto della tavoletta sumera. - (4000 anni fa) tavoletta k 5001
[Modificato da pino.12 04/02/2016 13:58]