00 20/08/2013 19:35
Ciao a tutte, sono contenta di trovare i vostri messaggi. Io vivo a Torino. Ho letto con piacere dell'invito di Giovanna ed Ilaria a Frascati e mi riprometto di dare un'occhiata alla sezione che avete citato per saperne di più. E grazie Giovanna per aver visto nel mio cuore una luce...
Cara Geny innanzitutto voglio dirti che mi fa molto piacere confrontarmi con te, non è affatto vero che i tuoi messaggi non mi aiutano e mi rinnovano solo il dolore. Sei una mamma che come me, da poco tempo, sta vivendo il più atroce dolore che possa capitare ad un essere umano. So cosa provi, so come ci si sente al mattino quando ci si sveglia e il primo pensiero corre alla nostra creatura che non è fisicamente presente, e questo pensiero, ci accompagna poi per tutta la giornata insieme a mille e mille domande che ci torturano il cervello. Pensa, io ero stata in ospedale per ben due volte prima di quel 26 giugno perchè sentivo che qualcosa non andava ma mi hanno detto di stare tranquilla perchè era tutto a posto e invece alla mia terza visita al pronto soccorso la tragica notizia che il mo piccino non c'era più. Immagina quanti dubbi mi passano per la testa, quanta sofferenza nel pensare che io sapevo che c'era qualcosa di anomalo e nessuno è stato in grado di aiutarmi. Nelle mie giornate ci sono alti e bassi, ci sono momenti in cui piango e mi dispero, momenti in cui le lacrime scendono lente e discrete e momenti in cui rimangono soffocate dentro. Sono tutti modi di vivere il dolore e credo che ognuna di noi abbia il diritto di esternarlo come crede per dare la possibilità al nostro corpo di lasciarlo andare. Non c'è momento della giornata in cui non senta la protezione del mio piccolino e sono fiera, orgogliosa di essere la sua mamma: la mamma di un bellissimo bambino che è cresciuto dentro di me come meglio non poteva fare e che amo e amerò sempre e sempre di più ed al quale mi rivolgo sicura che da Lassù lui mi ascolta e mi protegge. E' normale avere momenti in cui ci si sente un pochino sollevati e momenti in cui invece lo sconforto è totale ed è normale avere paura di pensare positivo perchè spaventati dall'idea che invece di positivo nulla ci sarà, ma la paura non deve averla vinta, non deve impedirci di pensare che torneremo a godere delle gioie della vita. La speranza non deve essere sconfitta dalla paura, affidiamo la nostra sofferenza alla preghiera, piangiamo le nostre lacrime perchè è normale che sia così. Io so che non si può pretendere di sconfiggere il dolore, quello ci sarà sempre, ma so che arriverà il giorno in cui imparerò ad addomesticarlo e a conviverci. Sarà un percorso lungo, difficile e senza sconti ma ne usciremo vincitrici vedrai perchè abbiamo preziosi alleati in Cielo. Un abbraccio a tutte voi e a presto,Francesca