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Testimone di Geova muore rifiutando le trasfusioni: «Un sacrificio»

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    Giovanni da Fasano
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    00 02/07/2013 22:59
    www.barinedita.it/inchieste/n733-testimone-di-geova-muore-rifiutando-le-trasfusioni--%C2%ABun-sacrifici...
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    00 03/07/2013 07:13
    A Napoli, un mio carissimo amico (Lello), credo una quindicina di anni fa, aveva la moglie in fin di vita.
    Accettando una trasfusione di sangue si poteva salvare.
    Accettarono!
    Sono stati disassociati.
    Oggi la moglie è ancora viva.

    Ci sarebbe molto da dire su questo argomento. Se riesco, questa sera, aggiungerò un altro commento.
    Pino




    __________________________________________________
  • Kalos52
    00 03/07/2013 11:30
    Re:
    Giovanni da Fasano, 02/07/2013 22:59:

    http://www.barinedita.it/inchieste/n733-testimone-di-geova-muore-rifiutando-le-trasfusioni--%C2%ABun-sacrificio%C2%BB-



    Milioni di individui hanno immolato la propria vita in nome di una fede per la loro nazione, per un ideale di libertà, per onorare una bandiera.

    Offrire la vita in sacrificio per una nobile causa è di per se' gesto coraggioso e non criticabile.

    I testimoni di Geova però amano la vita e sono disposti ad accettare ogni tipo di terapia medica per curarsi, ad eccezione di quelle che violano la loro coscienza ed in questi casi, poichè non sono dei pazzi, accettano efficaci terapie alternative.

    Se proprio vogliamo parlare di esempi viventi, anche io (Lillo) sono stato sottoposto nel corso della mia vita a diversi interventi chirurgici, tutti effettuati senza far uso di sangue umano ma solo impiegando sostituti. certo, la guarigione è stata lenta e complicata ma le mie convinzioni, nonchè la mia libertà di scelta, sono state rispettate, come si conviene in un paese civile e democratico.
    Quindi una esperienza, o 10, o 100 esperienze, in un senso o nell'altro, non significano nulla e non fanno testo.

    Parlare di morti per una mancata trasfusione è tanto strumentale quanto inutile perchè inevitabilmente richiamerebbe all'attenzione anche sugli innumerevoli casi di decessi causati proprio da trasfusioni coatte di plasma.

    Esistono in alcuni paesi persone che si lasciano letteralmente morire di fame mentre accanto a loro brucano serenamente 'vacche sacre' ma nessuno si sogna di colpevolizzarne la fede.

    Ma i testimoni di Geova non ne fanno, comunque, una questione di probabilità o di pericoli o di rischi ma esclusivamente un fatto di fede e di coscienza.

    [SM=x1061959]



    [Modificato da Kalos52 03/07/2013 14:12]
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    Cristianalibera
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    00 23/07/2013 11:48
    Re: Re:
    Kalos52, 03/07/2013 11:30:



    Milioni di individui hanno immolato la propria vita in nome di una fede per la loro nazione, per un ideale di libertà, per onorare una bandiera.

    Offrire la vita in sacrificio per una nobile causa è di per se' gesto coraggioso e non criticabile.

    I testimoni di Geova però amano la vita e sono disposti ad accettare ogni tipo di terapia medica per curarsi, ad eccezione di quelle che violano la loro coscienza ed in questi casi, poichè non sono dei pazzi, accettano efficaci terapie alternative.

    Se proprio vogliamo parlare di esempi viventi, anche io (Lillo) sono stato sottoposto nel corso della mia vita a diversi interventi chirurgici, tutti effettuati senza far uso di sangue umano ma solo impiegando sostituti. certo, la guarigione è stata lenta e complicata ma le mie convinzioni, nonchè la mia libertà di scelta, sono state rispettate, come si conviene in un paese civile e democratico.
    Quindi una esperienza, o 10, o 100 esperienze, in un senso o nell'altro, non significano nulla e non fanno testo.

    Parlare di morti per una mancata trasfusione è tanto strumentale quanto inutile perchè inevitabilmente richiamerebbe all'attenzione anche sugli innumerevoli casi di decessi causati proprio da trasfusioni coatte di plasma.

    Esistono in alcuni paesi persone che si lasciano letteralmente morire di fame mentre accanto a loro brucano serenamente 'vacche sacre' ma nessuno si sogna di colpevolizzarne la fede.

    Ma i testimoni di Geova non ne fanno, comunque, una questione di probabilità o di pericoli o di rischi ma esclusivamente un fatto di fede e di coscienza.

    [SM=x1061959]






    La penso uguale.
    Ma vallo a dire a certi extdG, sono capaci di spennarti vivo, eppure sono e anch'io.


  • Kalos52
    00 24/07/2013 09:05
    Re: Re: Re:
    Cristianalibera, 23/07/2013 11:48:



    La penso uguale.
    Ma vallo a dire a certi extdG, sono capaci di spennarti vivo, eppure sono e anch'io.






    Non so cosa intendi per 'spennare vivo' qualcuno solo perchè non se ne condivide una opinione o si vive in modo diverso ma sono convinto che si vivrebbe tutti un pò meglio se al mondo vi fosse meno egoismo e più empatia....



    [SM=g1660863]

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    00 24/07/2013 11:02
    Re: Re: Re: Re:
    Kalos52, 24/07/2013 09:05:




    Non so cosa intendi per 'spennare vivo' qualcuno solo perchè non se ne condivide una opinione o si vive in modo diverso ma sono convinto che si vivrebbe tutti un pò meglio se al mondo vi fosse meno egoismo e più empatia....



    [SM=g1660863]





    Mi sono diverse volte scontrata sulla questione sangue con degli extdG pur essendo extdG anch'io.
    In infotdg all'epoca fui aggredita in massa.
    Nel forum di sonny prima sono stata messa in premod e poi bannato per altri diverse opinioni.
    Sulla questione sangue visto che la mia visione è diametralmente opposto a quello che la maggioranza degli extdG e oppositori vari delle volte sfornano, certe volte mi sentivo un'aliena, dunque sono lieta di vedere che anche qualcun'altro che la pensa come me.

    [SM=g1660862]



  • Kalos52
    00 24/07/2013 12:22
    Re: Re: Re: Re: Re:
    Cristianalibera, 24/07/2013 11:02:




    Mi sono diverse volte scontrata sulla questione sangue con degli extdG pur essendo extdG anch'io.
    In infotdg all'epoca fui aggredita in massa.
    Nel forum di sonny prima sono stata messa in premod e poi bannato per altri diverse opinioni.
    Sulla questione sangue visto che la mia visione è diametralmente opposto a quello che la maggioranza degli extdG e oppositori vari delle volte sfornano, certe volte mi sentivo un'aliena, dunque sono lieta di vedere che anche qualcun'altro che la pensa come me.

    [SM=g1660862]







    [SM=x1061956]

    Apprezzo molto la tua coraggiosa presa di posizione che rivela obiettività e rispetto per le altrui opinioni.

    Parlando con alcuni ex tdG ho riscontrato che in fondo in fondo non è che siano contrari al credo relativo alla santità del sangue ma, pur di posizionarsi istintivamente sul binario opposto in fatto di onestà, etica e morale, anche sulla questione sangue si sentono quasi in dovere di rinnegare quanto in passato professavano.

    Non tutti, ovviamente, ma in questi anni trascorsi da 'Ex' diversi mi hanno dato l'impressione che sentivano l'obbligo di dissentire anche in merito al diritto di scelta di una terapia alternativa, quasi come se non ritenessero possibile accettare o ammettere che, tirando le somme della loro esperienza di vita qualcosa di buono, dalla religione, hanno ereditato.

    Per assurdo, alcuni di essi, pur di essere accettati dal nuovo gruppo di appartenenza sono disposti ad auto-violentare la propria mente rinnegando le proprie precedenti convinzioni.

    Alcuni, invece, (ma li conto sulle dita di due mani) non condividendo questo insegnamento o diverse altre dottrine, sono semplicemente usciti, elegantemente, dalla porta.

    [SM=x1061969]


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    salvian
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    00 24/07/2013 13:04
    Re: Re:
    Kalos52, 03/07/2013 11:30:

    Milioni di individui hanno immolato la propria vita in nome di una fede per la loro nazione, per un ideale di libertà, per onorare una bandiera.

    Offrire la vita in sacrificio per una nobile causa è di per se' gesto coraggioso e non criticabile.

    ...................................................................

    Ma i testimoni di Geova non ne fanno, comunque, una questione di probabilità o di pericoli o di rischi ma esclusivamente un fatto di fede e di coscienza.


    Per uno come me, che non è Tdg né ex Tdg, ma solo un “ex aspirante Tdg” (che tantissimi anni fa ha ritenuto non diventarlo per tantissimi motivi, non ultimo quello relativo al sangue), non si tratta certo di mancare di rispetto a chi immola la propria fede in nome di certe idee, quando queste sono frutto esclusivo della propria testa: ci mancherebbe altro.
    Quando, invece, lo si fa in nome di presunte verità, provenienti dall’interpretazione di un testo biblico che in un ipotetico domani, in base alla cosidetta “luce progressiva”, potrebbero anche cambiare, io credo che sia meglio assumersi completamente le proprie responsabilità nei confronti del Creatore e comportarsi secondo quando viene dettato veramente dalla propria coscienza, senza confondere appunto la propria sincerità di coscienza con quella che, non illudiamoci, deriva da sicuri condizionamenti della propria religione di appartenenza.
    Senza offesa.
    Cordiali saluti.
  • Kalos52
    00 24/07/2013 15:31
    Re: Re: Re:
    salvian, 24/07/2013 13:04:

    Kalos52, 03/07/2013 11:30:

    Milioni di individui hanno immolato la propria vita in nome di una fede per la loro nazione, per un ideale di libertà, per onorare una bandiera.

    Offrire la vita in sacrificio per una nobile causa è di per se' gesto coraggioso e non criticabile.

    ...................................................................

    Ma i testimoni di Geova non ne fanno, comunque, una questione di probabilità o di pericoli o di rischi ma esclusivamente un fatto di fede e di coscienza.


    Per uno come me, che non è Tdg né ex Tdg, ma solo un “ex aspirante Tdg” (che tantissimi anni fa ha ritenuto non diventarlo per tantissimi motivi, non ultimo quello relativo al sangue), non si tratta certo di mancare di rispetto a chi immola la propria fede in nome di certe idee, quando queste sono frutto esclusivo della propria testa: ci mancherebbe altro.
    Quando, invece, lo si fa in nome di presunte verità, provenienti dall’interpretazione di un testo biblico che in un ipotetico domani, in base alla cosidetta “luce progressiva”, potrebbero anche cambiare, io credo che sia meglio assumersi completamente le proprie responsabilità nei confronti del Creatore e comportarsi secondo quando viene dettato veramente dalla propria coscienza, senza confondere appunto la propria sincerità di coscienza con quella che, non illudiamoci, deriva da sicuri condizionamenti della propria religione di appartenenza.
    Senza offesa.
    Cordiali saluti.



    Più che su 'presunte verità' ( che sono un fatto soggettivo e quindi insindacabile) la questione ruota sul diritto di esercitare le proprie convinzioni, anche in fatto di scelta di terapie o trattamenti sanitari armonizzandole con la coscienza individuale.

    I testimoni di Geova che conosco e che ho conosciuto in passato non mi sono mai apparsi 'condizionati' ( e mi parrebbe una offesa all'intelligenza di molti, anche la mia, per aver condiviso un credo fino in fondo) che nulla ha a che vedere con ingenuità ma profonda e autentica consapevole sincerità.

    Che poi alcuni, nel corso del tempo, sviluppino un diverso punto di vista è un fatto tutto loro che, comunque, merita rispetto.

    personalmente non giudico le scelte di chicchessia in fatto di fede.


    [SM=x1061959]


    [Modificato da Kalos52 24/07/2013 16:36]
  • Kalos52
    00 25/07/2013 07:56
    Re: Re: Re: Re:




    Personalmente non sono d'accordo sull'invocare regolarmente 'il plagio o il condizionamento' tutte le volte che si vuole cadere in piedi e giustificare decisioni che in passato si vorrebbe non aver preso.

    Ritengo sarebbe più coerente in alcuni casi ammettere di aver creduto per un certo periodo ma di aver successivamente cambiato idea, evitando di attribuire ad altri le ragioni, o le colpe, delle proprie precedenti scelte che, a suo tempo, sono state meditate e frutto di profondo convincimento.

    Ammettere un cambiamento di pensiero, magari con una drastica inversione di rotta, non sminuisce affatto, semmai valorizza la propria intelligenza.

    La mia è, ovviamente, solo una riflessione 'ad alta voce'....

    [SM=x1061957]

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    Cristianalibera
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    00 25/07/2013 09:52
    Re: Re: Re: Re: Re:
    Kalos52, 25/07/2013 07:56:





    Personalmente non sono d'accordo sull'invocare regolarmente 'il plagio o il condizionamento' tutte le volte che si vuole cadere in piedi e giustificare decisioni che in passato si vorrebbe non aver preso.



    Ma infatti io non mi ritengo essere stata una plagiata, condizionata forse sì, ma diciamoci la verità: quante volte nella nostra vita facciamo delle scelte dove in qualche maniera che non siano condizionati da qualcosa o qualcuno anche se è solo nel nostro subconscio senza renderci conto in quel momento?


    Ritengo sarebbe più coerente in alcuni casi ammettere di aver creduto per un certo periodo ma di aver successivamente cambiato idea, evitando di attribuire ad altri le ragioni, o le colpe, delle proprie precedenti scelte che, a suo tempo, sono state meditate e frutto di profondo convincimento.



    Esattamente ed è cosi che la penso anch'io.



    Ammettere un cambiamento di pensiero, magari con una drastica inversione di rotta, non sminuisce affatto, semmai valorizza la propria intelligenza.

    La mia è, ovviamente, solo una riflessione 'ad alta voce'....

    [SM=x1061957]



    bè in tal caso siamo già in due a vederla similmente.


  • Kalos52
    00 25/07/2013 11:49
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Cristianalibera, 25/07/2013 09:52:



    Ma infatti io non mi ritengo essere stata una plagiata, condizionata forse sì, ma diciamoci la verità: quante volte nella nostra vita facciamo delle scelte dove in qualche maniera che non siano condizionati da qualcosa o qualcuno anche se è solo nel nostro subconscio senza renderci conto in quel momento?








    Sono in parte d'accordo perchè ci ritroviamo spesso a fare scelte dettate da immagini o suggerimenti sponsorizzati da idoli creati dalla società e ripetuti al parossismo, e sullo scaffale, a volte, preleviamo quanto lo spot ci stava 'raccomamdando' ma, più che di condizionamento, parlerei di scelte indotte o determinate da 'convincenti' operazioni di mercato finalizzate al consumismo.

    Stamattina, ad esempio, ho acquistato al Centro Commerciale esclusivamente i prodotti di tale Centro, perchè le mie finanze lo richiedevano ma non nego che ho avuto, solo per un istante, la tentazione di acquistare un analogo prodotto di marca 'nota' o fortemente pubblicizzata.

    In fatto di fede, però, le decisioni scaturiscono da altre e più complesse variabili e risulta assai difficile attribuire ogni responsabilità delle nostre scelte personali a fattori incontrollabili o estranei alla nostra logica e raziocinio anche se, non posso negarlo, l'emozionalità ed il sentimento premono fortemente sulla nostra capacità di giudizio.

    [SM=x1061918]

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    00 25/07/2013 15:50
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Kalos52, 25/07/2013 11:49:




    Sono in parte d'accordo perchè ci ritroviamo spesso a fare scelte dettate da immagini o suggerimenti sponsorizzati da idoli creati dalla società e ripetuti al parossismo, e sullo scaffale, a volte, preleviamo quanto lo spot ci stava 'raccomamdando' ma, più che di condizionamento, parlerei di scelte indotte o determinate da 'convincenti' operazioni di mercato finalizzate al consumismo.



    Appunto la differenza tra farsi condizionare eppure di farsi convincere è sottile.


    Stamattina, ad esempio, ho acquistato al Centro Commerciale esclusivamente i prodotti di tale Centro, perchè le mie finanze lo richiedevano ma non nego che ho avuto, solo per un istante, la tentazione di acquistare un analogo prodotto di marca 'nota' o fortemente pubblicizzata.



    e certo perché poi pensi che sia migliore è pubblizzata costa qualcosa in più e magari è più scarso di quel che hai messo nel carello tu.


    In fatto di fede, però, le decisioni scaturiscono da altre e più complesse variabili e risulta assai difficile attribuire ogni responsabilità delle nostre scelte personali a fattori incontrollabili o estranei alla nostra logica e raziocinio anche se, non posso negarlo, l'emozionalità ed il sentimento premono fortemente sulla nostra capacità di giudizio.



    In atto di fede dipende sempre quanto è grande la nostra fede e la convinzione che questa o quest'altra scelta è conforme alla nostra fede.


    ieri hai fatto delle scelte in base di ciò che credevi nelle file dei tdG, oggi le fai in base del tuo libero cristianesimo, ma sempre qualche insegnamento segui, che sia quello preconfezionato di una chiesa oppure la tua libera interpretazione del cristianesimo o che poi quello sia giusto o meno è altra cosa.



    PS:

    AUGURI DI COMPLEANNO. [SM=x1061960]
    Hai detto su apo che non lo festeggi, ma io credo che di fare gli auguri ad una persona proprio nel giorno in cui è nato non guasta mai.
    [Modificato da Cristianalibera 25/07/2013 15:52]
  • Kalos52
    00 26/07/2013 07:53
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Cristianalibera, 25/07/2013 15:50:



    Appunto la differenza tra farsi condizionare eppure di farsi convincere è sottile.


    Stamattina, ad esempio, ho acquistato al Centro Commerciale esclusivamente i prodotti di tale Centro, perchè le mie finanze lo richiedevano ma non nego che ho avuto, solo per un istante, la tentazione di acquistare un analogo prodotto di marca 'nota' o fortemente pubblicizzata.



    e certo perché poi pensi che sia migliore è pubblizzata costa qualcosa in più e magari è più scarso di quel che hai messo nel carello tu.


    In fatto di fede, però, le decisioni scaturiscono da altre e più complesse variabili e risulta assai difficile attribuire ogni responsabilità delle nostre scelte personali a fattori incontrollabili o estranei alla nostra logica e raziocinio anche se, non posso negarlo, l'emozionalità ed il sentimento premono fortemente sulla nostra capacità di giudizio.



    In atto di fede dipende sempre quanto è grande la nostra fede e la convinzione che questa o quest'altra scelta è conforme alla nostra fede.


    ieri hai fatto delle scelte in base di ciò che credevi nelle file dei tdG, oggi le fai in base del tuo libero cristianesimo, ma sempre qualche insegnamento segui, che sia quello preconfezionato di una chiesa oppure la tua libera interpretazione del cristianesimo o che poi quello sia giusto o meno è altra cosa.



    PS:

    AUGURI DI COMPLEANNO. [SM=x1061960]
    Hai detto su apo che non lo festeggi, ma io credo che di fare gli auguri ad una persona proprio nel giorno in cui è nato non guasta mai.




    Premetto che è un piacere conversare con te perchè con tatto ed educazione si riesce a spaziare su diversi argomenti.

    Sono d'accordo che una 'marca' di per se' non determina la qualità superiore di un prodotto: inoltre alcune 'sottomarche' sono in realtà prodotte dalle stesse case che, per questioni amministrative/fiscali/legali, utilizzano una diversa denominazione e differenti canali per la loro commercializzazione.

    In fatto di fede sono pienamente d'accordo sulle tue considerazioni: ho sperimentato che esistono persone che fanno un distinguo affermando che la fede è una cosa, la vita è un'altra.

    Quindi utilizzano la 'e' di congiunzione

    "la Fede e la Vita".

    Per altri, invece, la Fede permea tutta la loro esistenza, influenzandone ogni scelta: utilizzano 'è' quale voce del verbo essere e quindi, per loro,

    la "Fede è la Vita",

    Non è che oggi mi sento in vena di giocare con la grammatica ma, riflettendo sul valore delle piccole cose, un piccolo accento, apparentemente insignificante se posizionato tra cuore e cervello determina un significato totalmente opposto.

    Ti ringrazio per gli auguri che sono comunque graditi ed apprezzati.

    [SM=x1061918]

    [Modificato da Kalos52 26/07/2013 07:55]
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    00 26/07/2013 11:38
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Kalos52, 26/07/2013 07:53:




    Premetto che è un piacere conversare con te perchè con tatto ed educazione si riesce a spaziare su diversi argomenti.

    Sono d'accordo che una 'marca' di per se' non determina la qualità superiore di un prodotto: inoltre alcune 'sottomarche' sono in realtà prodotte dalle stesse case che, per questioni amministrative/fiscali/legali, utilizzano una diversa denominazione e differenti canali per la loro commercializzazione.

    In fatto di fede sono pienamente d'accordo sulle tue considerazioni: ho sperimentato che esistono persone che fanno un distinguo affermando che la fede è una cosa, la vita è un'altra.

    Quindi utilizzano la 'e' di congiunzione

    "la Fede e la Vita".

    Per altri, invece, la Fede permea tutta la loro esistenza, influenzandone ogni scelta: utilizzano 'è' quale voce del verbo essere e quindi, per loro,

    la "Fede è la Vita",

    Non è che oggi mi sento in vena di giocare con la grammatica ma, riflettendo sul valore delle piccole cose, un piccolo accento, apparentemente insignificante se posizionato tra cuore e cervello determina un significato totalmente opposto.

    Ti ringrazio per gli auguri che sono comunque graditi ed apprezzati.

    [SM=x1061918]




    Sì ma per te com'è? La fede è vita,
    o la fede e la vita è altra cosa? [SM=g27985]


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    00 26/07/2013 18:48
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:


    Alcuni, invece, (ma li conto sulle dita di due mani) non condividendo questo insegnamento o diverse altre dottrine, sono semplicemente usciti, elegantemente, dalla porta.




    Io sono semplicemente elegantemente uscita dalla porta, senza creare disagi in congregazione, ma sono stata ben contenta di aver conosciuto poi sia il sito che il forum di Achille anche se dopo un po non condividevo più la sua linea nel condurlo.

    Ho sempre cercato nella mia critica ed informazioni verso i tdG di essere obbiettiva e di difendere i tdG dove sono da difendere.

    Ma non potrei non sbattere in faccia a certi negazionisti tdg internettiani articoli come questi, quando loro dicono che quando viene disassociato o si diassocia un parente stretto i legami di parentela non cambiano:





    "Torre di Guardia" 15/06/2013 pag. 28




    Io sono fortunata, caro Kalos, perché di parenti tdG non ne ho, ma capisco che per chi cosi non è potrebbe essere un tantino più agguerrito di me.




    [Modificato da Cristianalibera 26/07/2013 18:51]
  • Kalos52
    00 27/07/2013 10:58
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Cristianalibera, 26/07/2013 18:48:



    Alcuni, invece, (ma li conto sulle dita di due mani) non condividendo questo insegnamento o diverse altre dottrine, sono semplicemente usciti, elegantemente, dalla porta.




    Io sono semplicemente elegantemente uscita dalla porta, senza creare disagi in congregazione, ma sono stata ben contenta di aver conosciuto poi sia il sito che il forum di Achille anche se dopo un po non condividevo più la sua linea nel condurlo.

    Ho sempre cercato nella mia critica ed informazioni verso i tdG di essere obbiettiva e di difendere i tdG dove sono da difendere.

    Ma non potrei non sbattere in faccia a certi negazionisti tdg internettiani articoli come questi, quando loro dicono che quando viene disassociato o si diassocia un parente stretto i legami di parentela non cambiano:


    "Torre di Guardia" 15/06/2013 pag. 28




    Io sono fortunata, caro Kalos, perché di parenti tdG non ne ho, ma capisco che per chi cosi non è potrebbe essere un tantino più agguerrito di me.





    La tua obiettività è evidente ed è apprezzabile.

    Comprendo anche la tua riflessione circa l'articolo che mi hai postato: ovviamente letto così, estratto e isolato, ha un significato ma visto nel suo intero contesto la cosa è leggermente diversa.

    L'articolo narra una esperienza che è e rimane una esperienza, collocata in quel contesto per una ragione, cioè quella di non autorizzare implicitamente una totale libertà di associazione; mi spiego meglio: i rapporti familiari tra tdG ed Ex sono regolati dalle dinamiche familiari i quali, alla luce di variabili interne, autodeterminano se e che tipo di rapporto tenere tra loro. Personalmente ho diversi parenti con differente grado di parentela (madre, fratelli e sorelle, cugini, cognati, nipoti) ed ho appena ricevuto la visita di mio cognato, servitore di ministero, che mi ha allungato una busta contenente prodotti del suo orticello (pomodori, zucchine, insalatina fresca, aglio francese, cipolle di Tropea, salvia e basilico) gli ho offerto un caffè che ha accettato di buon grado.
    Ci siamo scambiati un bacio sulle guance e, dopo alcun i minuti, ci siamo congedati.
    Non abbiamo parlato di musica, ne' di sport ne' di politica, non l'ho 'aggredito nella sua fede' ne' lui mi ha rivolto frasi del tipo 'quando torni a Geova'?
    Ma nel nostro rapporto, e non solo con lui, sono evidenti ed incontestabili sentimenti di affetto.

    Anche questa è solo una esperienza e non costituisce la regola però mi permette di capire che tutto dipende dalle circostanze e dall'atteggiamento che si dimostra.

    L'esperienza menzionata nell'articolo non impone una rigida regola ma, per la stragrande maggioranza, costituisce un virtuale cancello da aprire con cautela perchè dall'altra parte potrebbe esserci un parente o familiare con un atteggiamento fortemente critico nei confronti della religione al punto da sconsigliarne la frequentazione.

    Una regola non scritta, e ti assicuro che l'ho sperimentata, mi conferma che i testimoni di Geova sono capaci di riconoscere quali tra i loro parenti Ex tdG meritano uno 'spiraglio di apertura'.

    puntualizzo che la considerazione è riferita ai soli rapporti familiari...
    [SM=x1061918]


  • Kalos52
    00 27/07/2013 11:31
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Cristianalibera, 26/07/2013 11:38:



    Sì ma per te com'è? La fede è vita,
    o la fede e la vita è altra cosa? [SM=g27985]






    Ritengo che in ogni cosa che facciamo, se vogliamo sia fatta bene, dobbiamo metterci 'anima e corpo'.


    Quindi, sì, sono convinto che la Fede è la Vita.
    Ma non è affatto semplice e non è da tutti.
    [SM=g1660863]



  • OFFLINE
    Cristianalibera
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    Utente Junior
    00 27/07/2013 16:21
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Kalos52, 27/07/2013 10:58:



    La tua obiettività è evidente ed è apprezzabile.

    Comprendo anche la tua riflessione circa l'articolo che mi hai postato: ovviamente letto così, estratto e isolato, ha un significato ma visto nel suo intero contesto la cosa è leggermente diversa.




    Quale contesto? Il contesto è stato riportato, i familiari di quel tdG disassociato, per cosa non è stato detto se non che viveva prima di decidersi di tornare a "geova" nel peccato, ma anch'io vivi nel peccato, non perchè FACCIO UNA VITA DISSOLUTTA ma per il semplice fatto che sono un'apostata.


    L'articolo narra una esperienza che è e rimane una esperienza, collocata in quel contesto per una ragione, cioè quella di non autorizzare implicitamente una totale libertà di associazione; mi spiego meglio: i rapporti familiari tra tdG ed Ex sono regolati dalle dinamiche familiari i quali, alla luce di variabili interne, autodeterminano se e che tipo di rapporto tenere tra loro.



    Questo lo sappiamo già non c'è bisogno che tu lo spieghi a me, finché un parente ex vive nella stessa casa dei parenti tdG i rapporti rimangono più meno uguale, proprio perché non è possibile di vivere "separati in casa".
    Solitamente queste situazioni sono o tra moglie e marito oppure con un figlio che ha bisogno ancora del sostentamento dei genitori, o con una genitore bisognoso che da solo non ce la fa.
    Ma con i parenti stretti che non vive sotto lo stesso tetto un buon tdG applica ciò che è riportato nell'articolo.


    Personalmente ho diversi parenti con differente grado di parentela (madre, fratelli e sorelle, cugini, cognati, nipoti) ed ho appena ricevuto la visita di mio cognato, servitore di ministero, che mi ha allungato una busta contenente prodotti del suo orticello (pomodori, zucchine, insalatina fresca, aglio francese, cipolle di Tropea, salvia e basilico) gli ho offerto un caffè che ha accettato di buon grado.



    Allora il servitore di ministero ha agito non conforme con ciò che l'organizzazione insegna esattamente contrario a ciò che la WT nell'articolo ha proferito.
    Potrebbe anche averlo fatto perché pensa che ci siano delle buone possibilità che tu magari torni in sala, magari sei uno di quelli che ogni tanto va ancora a qualche adunanza, tipo la commemorazione ecc ecc, e cosi ?






    Ci siamo scambiati un bacio sulle guance e, dopo alcun i minuti, ci siamo congedati.
    Non abbiamo parlato di musica, ne' di sport ne' di politica, non l'ho 'aggredito nella sua fede' ne' lui mi ha rivolto frasi del tipo 'quando torni a Geova'?



    Appunto,... come già detto probabilmente stai dando dei buoni segnali per le quali tuo cugino a delle ottime speranze, e la visita è stata una specie di incoraggiamento, per dirti caro cugino e fratello ti stiamo aspettando.
    Cmq sia, tu come gli hai risposto? [SM=g27985]



    Ma nel nostro rapporto, e non solo con lui, sono evidenti ed incontestabili sentimenti di affetto.



    Non voglio mettere in dubbio che non ci siano dei sentimenti in mezzo, io so che ci sono delle persone che mi stimano ancora nelle file dei tdG e che mi vogliono bene, ogni tanto qualcuno a mio marito chiede di me.
    Ma se mi vedono in mezzo della via non mi degnano di uno sguardo. bahhhhhh.
    e' la loro regola neanche li faccio una colpa.




    Anche questa è solo una esperienza e non costituisce la regola però mi permette di capire che tutto dipende dalle circostanze e dall'atteggiamento che si dimostra.


    Ma quale circostanza, ... se le persone ex tdg non vivono conforme alle regole bibliche interpretate alla wts maniera oppure sono peggior ancora apostati incalliti come me e non vivono nella stessa casa, e non danno nessun segnale di voler tornare in congrea, nessuna pietà.
    Se quella pietà però da qualche parente viene applicata lo stesso allora non viene considerato un tdG esemplare, e se frequenta liberamente anche solo la sorella e ha dei privilegi rischia di rimanere senza.




    L'esperienza menzionata nell'articolo non impone una rigida regola ma, per la stragrande maggioranza, costituisce un virtuale cancello da aprire con cautela perchè dall'altra parte potrebbe esserci un parente o familiare con un atteggiamento fortemente critico nei confronti della religione al punto da sconsigliarne la frequentazione.



    Invece no, è una regola e come, ma meno male la violazione di tale regola non è passibile di disassociazione, ma come già detto il nominato se non si cpmporta conforme a quella regola presto non sarà più un nominato.


    Una regola non scritta, e ti assicuro che l'ho sperimentata, mi conferma che i testimoni di Geova sono capaci di riconoscere quali tra i loro parenti Ex tdG meritano uno 'spiraglio di apertura'.



    come non scritta, ma se è scritto nell'articolo?
    vogliamo scherzare?

    cmq ti do ragione c'è chi rientra in qualche maniera per i suddeti motivi nella categoria di chi merita amcora in qualche maniera attenzione come quello che ti ha dato tuo cugino in quella occasione.






    puntualizzo che la considerazione è riferita ai soli rapporti familiari...
    [SM=x1061918]



    Certo e hai fatto bene a puntualizzare perché per gli AMICI anche se fossero amici di pelle che sono come parenti nessuna pietà, altrimenti il tdG pietoso rischia la disassociazione a sua volta.




    [Modificato da Cristianalibera 27/07/2013 16:26]
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    salvian
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    Utente Junior
    00 27/07/2013 18:54
    Re: Re: Re: Re:
    Kalos52, 24/07/2013 15:31:

    Più che su 'presunte verità' ( che sono un fatto soggettivo e quindi insindacabile) la questione ruota sul diritto di esercitare le proprie convinzioni, anche in fatto di scelta di terapie o trattamenti sanitari armonizzandole con la coscienza individuale.

    I testimoni di Geova che conosco e che ho conosciuto in passato non mi sono mai apparsi 'condizionati' ( e mi parrebbe una offesa all'intelligenza di molti, anche la mia, per aver condiviso un credo fino in fondo) che nulla ha a che vedere con ingenuità ma profonda e autentica consapevole sincerità.

    Che poi alcuni, nel corso del tempo, sviluppino un diverso punto di vista è un fatto tutto loro che, comunque, merita rispetto.

    personalmente non giudico le scelte di chicchessia in fatto di fede.


    Caro Kalos (scusandomi per il ritardo),
    anche io personalmente non giudico le scelte di chicchessia in fatto di fede.
    Se mi sono permesso di dire certe cose, è stato solo per rappresentare il mio pensiero in proposito, ma senza alcuna intenzione di offesa verso le persone dei tdg o di ex tdg, infatti l’avevo precisato con le parole “senza offesa”.
    Anzi, a scanso di ogni eventuale dubbio, si pensi che in tale ragionamento è coinvolta anche la mia esperienza personale, di quanto stavo per abbracciare tale fede.
    Senza affatto mettere in dubbio l’autentica consapevole sincerità di chicchessia, ti assicuro che anch’io in quella occasione ero sincero al 100 per 100 ed ero completamente d’accordo con tutti gli intendimenti dei tdg e forse anche io mi sarei offeso sentendo quello che ho detto.
    Purtroppo, avevo sugli occhi come delle scaglie, che inibivano del tutto la mia “veduta” in fatto di fede, ho creduto sinceramente che tutto ciò che mi si diceva corrispondesse a verità, mentre invece, in un momento successivo, grazie forse anche alla volontà di seguire l’invito dell’apostolo Paolo di accertarsi di ogni cosa, ho cominciato a trattare gli argomenti in modo indipendente e come d’incanto ho mutato tante mie convinzioni in modo diametralmente opposto, arrivando così alla determinazione di rimanere nell’ambito del cattolicesimo, in cui sono nato, ma con tante riserve anche nei confronti di quest’ultimo.

    Comunque, sono d’accordo con quanto dici, di non stare sempre lì ad invocare regolarmente il plagio e il condizionamento di altri, perché le scelte sono nostre, ma non dimentichiamoci che, d’altronde, non si può fare di ogni erba un fascio. Cioè, non sempre tali scelte vengono fatte con cognizione di causa, bensì, talvolta, anche se con tutta la sincerità possibile, le stesse possono avvenire in modo superficiale. Si pensi (e ne ho avuto esperienza in famiglia) che non sempre ci sono le condizioni (culturali od altro) per condurre studi indipendenti in base al consiglio dell’Apostolo, finendo quindi per credere superficialmente a cose non sempre corrispondenti a verità.
    E non vorrei, anche per questo, venire frainteso e che qui si parlasse subito di offesa all’intelligenza, perché in molti casi l’intelligenza non c’entra proprio niente e non mi riferisco certo ad esperienze singole e personali.
    Infatti, per esempio, non si può mica pensare che prima di Copernico mancassero tutti di intelligenza, solo per il fatto che la Terra venisse creduta il centro dell’universo. Eppure, sappiamo poi come è andata a finire.
    Il fatto poi che uno faccia certe scelte, responsabilmente e con tutta sincerità, non significa affatto, tu mi insegni, che debbano essere considerate per forza giuste. Anche perché, come dici, si può sempre cambiare idea, senza per questo sminuire la propria intelligenza, anzi valorizzandola.

    In quanto a coloro che nel corso del tempo sviluppano un diverso punto di vista, sono d’accordissimo che sia un fatto tutto loro che, comunque, meriti rispetto, ma ciò non toglie che (dal n/s punto di vista) le loro idee possano essere considerate errate, non credi? Altrimenti, tu non avresti cambiato idea ed io avrei abbracciato tale fede.

    Ciao e cordiali saluti a tutti.


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