VVRL, 30/07/2020 11:11:
E questo appello chiamasi preghiera di richiesta ed è un atto cultuale dato che è Gesù a risponde ad un appello che il comune ebreo avrebbe fatto a YHWH.
caro VVrll supplicare qualcuno equivale a fare un appello ma le stesse scritture quando lo applicano a Dio dividono la supplica o appello, dal pregare, evidentemente a te la differenza ti sfugge .
chiedere aiuto non equivale a pregare dal punto di vista scritturale . accettalo perchè nelle scritture è presentato in questo modo distinto.
Con il tuo criterio chiunque si sarebbe inginocchiato agli apostoli , o a datori di lavoro, o una qualsiasi persona , x te la starebbe adorando , Ma questo vale per te, MA non valeva x gli ebrei
dove sarebbe la differenza??
se io mi inginocchio rivolgendo mentalmente la mia supplica, il mio invocare, il mio pregare a Dio, lo devo necessariamente tradurre come adorazione
PER UN SEMPLICE MOTIVO: NEL MIO VISSUTO ANTEPONGO LA VOLONTà DI DIO ALLA MIA, IN PENSIERO E OPERA MA NON POSSO ANTEPORRE LA VOLONTà DI GESù ALLA MIA, POICHè CRISTO STESSO MI INVITA A PREGARE.. PADRE NOSTRO ( SUO E MIO) SIA FATTA LA TUA VOLONTà .. e lui stesso me ne dava l'esempio pregando : s
ia fatta la tua volontà non la mia.
IO POSSO PURE ANTEPORRE LA VOLONTA DI UN MIO FRATELLO ALLA MIA, SE QUELLA NON è LA SUA, MA RAPPRESENTA QUELLA DI DIO. MA questo è escluso dalla adorazione, cioè NON SIGNIFICA CHE STO ADORANDO IL FRATELLO PROPRIAMENTE PERCHè IL FRATELLO è UN MEZZO CHE LA MANIFESTA E NON LA CAUSA CHE GENERA TALE VOLONTà,posso pure supplicarlo pregarlo di aiutarmi a ritrovare la fede , ma la mia non è adorazione x lui.
Se non riesci capire pure questo, per te occorre un miracolo.