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Fantascienza da recuperare

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    Juan Galvez
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    00 24/04/2013 13:54
    Rubrica molto, molto aperiodica. A uso di tutti (e specialmente di Carletto) e aperta al contributo di tutti (specialmente il Bardo)
    A un certo punto, tra gli anni '70/80, Ron Goulart fu una sorta di beniamino dei Dioscuri Negativi della sf in Italia, Fruttero&Lucentini; divenne in tal modo l'autore più pubblicato su Urania per diversi anni, e nel tempo apparve un vero profluvio di sue opere. Ron era un piccolo maestro della fantascienza satirica, e ancor più di quella umoristica; ma vuoi perchè scrivesse davvero tanto e vuoi perchè il talentaccio c'era ma non era al livello di uno Sladek o un Leiber, non è che tutti i suoi libri fossero esattamente un giardino di fantascientifiche delizie. Alcuni dei romanzi sono divertenti, altri (non pochi) sono però delle fetecchie.

    Tuttavia, sulla distanza breve le staffilate di Ron non fanno in tempo a stemperarsi in una grana troppo grassa da pochade, e i suoi racconti sono spesso sferzanti e gustosi. Per cui, incontrandoli sulle bancarelle o in qualche negozio virtuale su e-bay, vale davvero la pena recuperare questi due volumi:


    V.



    V.

    http://olivavincenzo.blogspot.com/
    http://vincenzooliva.blogspot.com/
    http://vincenzooliva2.blogspot.com/

    "Ahi serva Italia, di dolori ostello
    nave sanza nocchiere in gran tempesta,
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    00 26/04/2013 12:00
    M'ero perso questo topic, ma me lo annoto e circoletto! Grazie Vinnie! [SM=x74927] [SM=x75039]

    Effettivamente, ricordo bene d'aver visto questi due volumetti, esposti in qualche bancarella e di non averli presi perché ignoravo il nome di quest'autore e quindi non avevo basi a cui affidarmi.
    Reperirò! [SM=x74968]
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    00 28/04/2013 19:52
    Re:
    Carlo Maria, 26/04/2013 12:00:

    M'ero perso questo topic, ma me lo annoto e circoletto! Grazie Vinnie! [SM=x74927] [SM=x75039]

    Effettivamente, ricordo bene d'aver visto questi due volumetti, esposti in qualche bancarella e di non averli presi perché ignoravo il nome di quest'autore e quindi non avevo basi a cui affidarmi.
    Reperirò! [SM=x74968]

    Puoi provare anche qualche romanzo. A volte svaccano un po', però il sorriso lo strappano comunque. :)

    V.





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    00 29/04/2013 22:18
    Trittico di James John Herbert, scomparso il 20 marzo scorso.

    The Rats (1974)
    The Fog (1975)
    The Survivor (1976)

    Direi in ordine decrescente di interesse.
    Il primo romanzo è un po' il capostipite della fusione tra SF apocalittica ed horror.
    Gli altri due seguono a ruota sviluppando tematiche che diventeranno perfino abusate nella letteratura e nel cinema dei decenni a seguire.



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    00 30/04/2013 01:06
    Re: Re:
    Juan Galvez, 28/04/2013 19:52:

    Puoi provare anche qualche romanzo. A volte svaccano un po', però il sorriso lo strappano comunque. :)

    V.






    Alla Harry Harrison? [SM=x74967]
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    Re:
    Takfir, 29/04/2013 22:18:

    Trittico di James John Herbert, scomparso il 20 marzo scorso.

    The Rats (1974)
    The Fog (1975)
    The Survivor (1976)

    Direi in ordine decrescente di interesse.
    Il primo romanzo è un po' il capostipite della fusione tra SF apocalittica ed horror.
    Gli altri due seguono a ruota sviluppando tematiche che diventeranno perfino abusate nella letteratura e nel cinema dei decenni a seguire.




    Buoni anche questi: annoto tutto. [SM=x74927]
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    00 30/04/2013 05:53
    Re: Re: Re:
    Carlo Maria, 30/04/2013 01:06:




    Alla Harry Harrison? [SM=x74967]

    L'Harrison del Ratto d'Acciaio, quello più leggero (ma sempre godibile). I migliori di Goulart non sfigurano al confronto.

    V.





    V.

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    Bibliografia herbertiana
    http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF12553/james-herbert/

    V.




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    Re: Re: Re: Re:
    Juan Galvez, 30/04/2013 05:53:

    L'Harrison del Ratto d'Acciaio, quello più leggero (ma sempre godibile). I migliori di Goulart non sfigurano al confronto.

    V.






    Mai letto il Ratto d'acciaio... però "Il vichingo in Technicolor" fa sdraiare. [SM=x74933]
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    00 30/04/2013 19:59
    Il vikingo è una gran storia :D. Il Ratto è una serie di parecchi romanzi; inevitabilmente, dopo i primi perde smalto, ma quei primi sono davvero divertenmti :).

    V.



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    00 30/04/2013 20:46
    Michael Shaara
    Probabilmente ne ho già parlato in passato, ma non fa male ripetere laddove merita farlo.

    Lo scrittore italo-americano Michael Shaara è un nome di un certo rilievo nella letteratura statunitense, e non solo di fantascienza, come testimonia un Premio Pulitzer ricevuto per un romanzo storico (che ignoro se sia mai stato pubblicato in Italia). Alla fantascienza ha dato alcune autentiche gemme, sia sulla lunghezza del romanzo che su quella del racconto.



    L'Araldo dello sterminio è davvero un gran romanzo, a prima vista catastrofico, ma innervato di così tante altre suggestioni intellettuali e spirituali; Incidente di frontiera raccoglie alcuni dei suoi migliori racconti: e parecchi sono davvero splendidi.

    V.




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    00 05/05/2013 13:28
    il romanzo di una città
    Questa volta segnalo per un eventuale recupero un romanzo molto particolare. Ascrivibile senza dubbio al genere fantastico ancorchè assai particolare, e opera di uno degli autori capitali della storia della fantascienza e della fantasy: Michael Moorcock. Come direttore della rivista New Worlds Moorcock fu uno dei principali artefici della "rivoluzione" che interessò la sf negli anni '60, con la focalizzazione sempre più attenta ed estrema ai risvolti politici, sociologici, psicologici nella narrativa fantastica. Rivolgimento al quale partecipò in prima persona come autore con opere di grande impatto: in campo fantascientifico per esempio la novella, poi espansa in romanzo, INRI, e il ciclo di Jerry Cornelius; nella fantasy la saga pletorica di Elric di Melnibonè.

    Segnalo però un libro più tardo, del 1988, quando in fantascienza imperava il cazzarismo cyberpunk (ma per fortuna erano ben attivi anche autori come Kim Stanley Robinson e Lucius Shepard che della generazione degli anni '60 avevano introiettato la migliore lezione). Un romanzo che è elaborazione fantastica complessa, scavo psicologico e dichiarazione d'amore per una città: Londra. Il romanzo è non a caso Mother London, e qui è dato leggere una succinta ma precisa analisi:
    http://www.intercom.publinet.it/2002/ml.htm



    V.




    V.

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    00 05/05/2013 19:30
    Ratti
    I ratti sono stati variamente citati in questo thread :). Così a volte, cercando, si trovano cose abbastanza inaspettate:
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4b196857-c064-434d-86bf-9c3bccf24e32.html

    All'url linkato è possibile ascoltare la lettura de I ratti del cimitero, racconto di esordio di Henry Kuttner, uno dei più letti e migliori scrittori di fantascienza e del fantastico in generale tra la fine degli anni '30 e l'inizio degli anni '50. È uno straordinario racconto d'esordio, un bellissimo racconto di atmosfera (sicuramente lovecraftiano: Kuttner fu uno dei giovani sodali di HPL, ed è possibile se non probabile che la mano di costui abbia operato sul racconto).

    Certo, meglio leggere da sè che ascoltare; però se non si conosce il racconto, visto anche che reperirlo non è esattamente facilissimo...
    V.



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    I racconti di Howard Fast, il Comunista



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    00 11/05/2013 11:32
    Re:


    Fast era semplicemente geniale.

    V.



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    00 21/05/2013 20:08


    Questo non è, per dirla tutta, un capolavoro. Anche senza arrivare alla recensione che ne fece Vittorio Curtoni su Aliens, presentandolo come fosse il più laido abominio di fantascienza mai scritto, si tratta di un romanzo abbastanza pedestre. Seppur l'idea è stuzzicante (http://www.mondourania.com/urania/u781-800/urania787.htm), la vicenda che ne trae Wolf è condotta in modo un po' troppo sconclusionato, ed è popolata di personaggi abbastanza improbabili. Ma a parte una pura questione d'affetto (è stato il mio primo Urania mai letto e la prima opera di fantascienza letta a parte i classici di Verne), mi piace ricordarlo e segnalarlo per l'effetto che mi fece. È stato con questo romanzo che allora mi apparve nuovissimo, inusitato, perfino sbalorditivo, che incontrai - e compresi - le potenzialità della fantascienza.

    Piccola curiosità: Wolf è l'autore di Who censored Roger Rabbit, il libro da cui è stato tratto il decisamente più celebre film Who framed Roger Rabbit

    V.



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    00 22/05/2013 22:27
    Re:
    Juan Galvez, 21/05/2013 20:08:


    È stato con questo romanzo che allora mi apparve nuovissimo, inusitato, perfino sbalorditivo, che incontrai - e compresi - le potenzialità della fantascienza.

    V.



    Me lo ricordo per l'effetto sgradevole
    In effetti non è un gran romanzo ma la tesi su cui si sviluppa fa effetto.

    E va a vedere che con tutta stà solfa di dare lavoro ai giovani... [SM=x74936] [SM=x74937]


    [Modificato da Takfir 22/05/2013 22:27]



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    00 22/05/2013 22:48
    Re: Re:
    Takfir, 22/05/2013 22:27:




    E va a vedere che con tutta stà solfa di dare lavoro ai giovani... [SM=x74936] [SM=x74937]




    La ciliegina sulla torta. [SM=x74942]

    V.




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    Carlo Maria
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    00 23/05/2013 10:20
    Re:
    Juan Galvez, 21/05/2013 20:08:



    Piccola curiosità: Wolf è l'autore di Who censored Roger Rabbit, il libro da cui è stato tratto il decisamente più celebre film Who framed Roger Rabbit

    V.




    Ma dai???
    Non sapevo che ci fosse un libro alla base di Chi ha incastrato Roger Rabbit!! [SM=x74998]
    Il romanzo com'è?
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    Juan Galvez
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    00 23/05/2013 16:10
    Re: Re:
    Carlo Maria, 23/05/2013 10:20:




    Ma dai???
    Non sapevo che ci fosse un libro alla base di Chi ha incastrato Roger Rabbit!! [SM=x74998]
    Il romanzo com'è?


    Non mi risulta sia stato tradotto in italiano, Carlin. Comunque non si tratta di un libro, ma di una serie [SM=x74933]

    V.



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