MotoGP, Austin: Marquez da record, vince ed entra nella storia
Pedrosa 2° sul podio davanti a Lorenzo. Rossi solo 6° davanti a Dovizioso
Marc Marquez vince il suo primo GP nella top class, alla seconda gara in MotoGP, battendo così il record di Freddie Spencer. Sul podio salgono Pedrosa 2° e Lorenzo (Yamaha), che nulla ha potuto contro le prestazioni della Honda. Crutchlow (Yamaha) è 4° davanti a Bradl (Honda). Problemi di gomme per Rossi che chiude 6° e si complimenta subito dopo il traguardo con Marquez. Dovizioso (Ducati) è 7° davanti a Bautista (Honda), Hayden e Iannone (Ducati).
Non chiamatelo più debuttante, o rookie, perché Marquez è già entrato nel club esclusivo dei grandi, dei big senza dubbio. Un ragazzo vincente, che ha degnamente occupato la sella lasciata libera da Stoner e punta a dare fastidio, molto, agli esperti campioni della MotoGP. Gente veloce e vincente, a cui fino all'anno scorso Marc chiedeva gli autografi.
Il primo GP sul tracciato di Austin si è quindi rivelato un bello spettacolo, fin dal via. Con Lorenzo che sotto il semaforo patina col posteriore e parte male, malissimo. L'esatto contrario di Pedrosa che è il solito razzo, impeccabile nel trovare subito al comando della gara. Con Bradl che ha strada libera e si accoda, girando 2°, visto che Marquez finisce un po' lungo alla prima curva. Jorge invece è 5° davanti a Crutchlow. Fasi concitate, dove nel gruppone non si fanno tanti complimenti: Rossi sgomita con Dovizioso, mettendo dietro il ducatista senza troppi riguardi. Poche curve e Marc tira una gran staccata per sverniciare la Honda di Cecchinello, ritrovando il codino di Dani. Dietro anche Bautista passa la Ducati di Andrea e va alla caccia di Valentino. E' invece già in modalità "rimonta" Lorenzo, che a sua volta passa con grande decisione Bradl, infilandolo prima di lanciarsi sul rettilineo e chiudere il primo giro. Traittorie che si incrociano, brividi e quasi i due si toccano.
Tutti in apnea e Valentino prova l'attacco su Crutchlow, ma niente da fare. Ne approfitta quindi Bautista, che scavalca Rossi e gli sfila la sesta piazza. Le Honda davanti allungano, ma Lorenzo tira come un dannato per non perderli e tenerli nel mirino. E' dura, ma Jorge ci crede e firma il giro veloce. Bradl intanto suda per tenere dietro il solito Crutchlow scatenato. I due sono in lotta serrata, appena davanti ad Alvaro e Valentino che però perdono terreno dai primi. Ecco il "classico" lungo di Crutchlow, che esagera rientrando poi tra la Honda di Gresini e la Yamaha del Numero 46. Dovizioso dietro è in agguato e approfitta per un timido attacco su Valentino; non riesce. E' allora Cal che saluta Alvaro e ritrova il la quinta piazza, tirandosi dietro anche Rossi. Si accendono così gli occhi di Crutchlow che non ha troppi riguardi nell'infilare Bradl, portandosi appena sotto al podio. Il calo di ritmo per Bautista è evidente e Dovizioso lo vede, si fa sotto e gli porta via facilmente la settima posizione.
Nove giri al termine e Marquez sferra l'attacco: entra deciso, affilato e aggressivo, all'interno della carena di Pedrosa. Una manovra ragionata, quanto impetuosa, efficaceissima nel cambio di direzione. Dani non gradisce e - nel sali-scendi di Austin - prova a replicare subito, senza successo. Lorenzo è il più veloce in pista, ma paga un ritardo di ormai +3.8. Sono invece oltre 11 i secondi di ritardo per Rossi, in lotta con l'anteriore della M1, ma determinato a non mollare la sesta piazza. Alle sue spalle, Dovizioso si gioca tutto con Bautista. Ultimi giri: fuori dai tornantini lenti Marquez spigola le traiettorie e apre il gas prestissimo, guadagnando metri preziosi su Pedrosa. E' un trionfo. Marc taglia il traguardo, impenna ed entra nella storia del Motomondiale, diventando il più giovane pilota vincente nella top class. Record che strappa appunto al grande Freddie Spencer.
Sul podio Pedrosa e Lorenzo festeggiano con mezzi sorrisi il nuovo talento, aspettando l'occasione di poter rispondere all'esuberanza del Numero 93, giocando la carta dell'esperienza su piste meglio conosciute. Detto che Jorge si ritrova a 40 punti in vetta alla classifica piloti, proprio alla pari con Marc. Non certo un caso.
Credits:sportmediaset.it
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