I quattro cavalli e cavalieri.
Le diapositive da 8 a 12 del video
www.youtube.com/watch?v=WKr_Tnjw1wQ , mostrano una spiegazione del simbolismo dei quattro cavalli e cavalieri.
Se praticamente tutti i commentatori sono d’accordo sul significato dei cavalli rosso, nero e giallastro, c’è invece molta discordanza sul significato del cavallo bianco.
Premetto che “simbolico” non significa “illogico”, quindi Apocalisse che è un libro simbolico, cioè pieno di simboli, non è affatto illogico e ogni sua visione ha una logica in sé stessa.
Anche la visione dei quattro cavalli e relativi cavalieri ha, deve avere, una sua logica interna.
Dunque, il
cavallo bianco. (diapositive 10-11
www.youtube.com/watch?v=WKr_Tnjw1wQ).
Molti dicono che il cavaliere del cavallo bianco è Gesù.
E questo è illogico. Cosa può avere a che fare Gesù insieme alla guerra (cavallo rosso), alla fame (cavallo nero) e alla morte (cavallo giallastro)?
Niente!
E poi: Gesù apparirà dopo, alla fine, su un cavallo bianco, vero vincitore insieme ai suoi santi.
Posto qui non ha senso e toglie coerenza a una immagine che ha in sé stessa la sua logica.
L’immagine dei quattro cavalieri mostra il modo di vivere dell’umanità.
Da sempre l’uomo vuole prevalere sull’uomo. Già Caino attuò questo sentimento nei confronti di suo fratello. E da allora, l’uomo ha sempre cercato di vincere contro l’uomo per appagare il suo orgoglio, il suo complesso di superiorità. Orgoglio nato in Adamo ed Eva (Genesi 3, 5-6) che volevano “acquistare conoscenza” e “essere come Dio”.
Il cavallo bianco simboleggia l’uomo che vuole vincere sull’uomo.
Il colore bianco veniva dato all’est, all’oriente, da cui sorge il sole che vince le tenebre e pertanto ben si addice a simboleggiare chi vuole vincere.
Il
cavallo rosso. (diapositive 10-11
www.youtube.com/watch?v=WKr_Tnjw1wQ).
Ma poiché tutti gli uomini vogliono vincere, allora si combattono l’un l’altro, sia i singoli che i popoli: e ne viene guerra, al cavaliere “fu dato di togliere la pace” (Ap. 6, 4).
Il rosso è il colore del sangue, è il colore del dragone (Ap. 12, 3) e della bestia su cui siede la donna detta “Babilonia la grande”, pur essa “vestita di porpora e scarlatto” (Ap. 17, 3-4).
Il cavallo rosso simboleggia la conseguenza della volontà di vincere di ogni uomo, volontà che porta guerra e uccisioni.
Il
cavallo nero. (diapositive 10-12
www.youtube.com/watch?v=WKr_Tnjw1wQ).
Conseguenza di ogni guerra è devastazione, distruzione. Che sono causa di carestie – con razionamenti e prezzi che salgono alle stelle - e quindi fame e quindi morte.
Il nero è da sempre il colore della fame, della mancanza di prospettive per il futuro.
Il cavallo nero simboleggia quello che l’uomo riesce a farsi di male col suo agire, distruzione e fame.
Il
cavallo giallastro. (diapositive 10-12
www.youtube.com/watch?v=WKr_Tnjw1wQ).
Si chiama morte colui che cavalca questo cavallo, e non poteva essere altrimenti.
Il colore di questo cavallo è tradotto a volte con “giallastro”, a volte con “verdastro”, altre volte con “giallo-verde”. Il greco è κλωρός, kloròs. “Cloro” è il nome che è stato dato a un gas, di colore giallastro, il gas cloro, velenosissimo e quindi mortale. Ben si adatta quindi a questo cavallo.
Il cavallo giallastro simboleggia ciò a cui porta l’insano modo di vivere dell’uomo dopo che ha rotto, con la disubbidienza, l’armonia che regnava fra lui e il suo Creatore.
L’apertura del sesto sigillo mostra le conseguenze cosmiche dell’errato modo di vivere dell’uomo, conseguenze di stravolgimento della natura tutta, con immagini di terremoti e stelle che cadono sulla terra, in tutti sono coinvolti, grandi e piccoli.
Qualche anno prima, nel 58, Paolo scriveva ai Romani la sua lettera nella quale si trova scritto:
“la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua volontà” (Romani 8, 20).
E Giovanni mostra, con le sue immagini, come la creazione subisca le conseguenze dell’insano modo di vivere dell’uomo a causa della sua disubbidienza originaria.