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Rosy, di questo sono soddisfatto:


era triste ogni sera il tuo ritorno, e rassegnato come un'agonia. la domenica, Damo, qualche pellegrino veniva a te con la sua sacca vuota, tu gli davi il pane e nuova fede per il suo cammino. eri tu quel viandante, tu lo eri.
Damo, ora sai che sono un esule dei sogni, ora tu sai che non ebbi, per ogni tristezza, la parola di un fratello, che vivo solo con i miei pensieri, e nessuno mi chiama al suo convito, che di silenzi mi sono nutrito senza rimpianti e senza desideri!
con te, Damo, sorriderò forse: ma poi? quando bisogna ritornare soli per quelle scale e già si è fatta sera e qualcuno muore nella tua stanza, là sopra il letto, e sei tu stesso!

il brano su riportato appartiene a una prosa d'arte incentrata sulla figura di Damo Suzuki, frontman del gruppo krautrock denominato Can. figura ovviamente idealizzata. la prosa si chiama Ode a Damo e la sua versione integrale non l'ho mai pubblicata sul forum ma in un libretto a tutt'oggi introvabile che si intitola Ode a Damo e altri viaggi, e che reca come sottotitolo questa dizione, credo significativa: Per gli amici e i loro amici

"sono un esule dei sogni"

uh che allegria...

però sono 5 parole che valgono una biografia.

E' difficile trovare qualcosa di simile, di così intenso. Resta il rammarico di non potere leggerlo nella sua completezza!

rosy6969, 19/12/2012 11:06:

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E' difficile trovare qualcosa di simile, di così intenso. Resta il rammarico di non potere leggerlo nella sua completezza!

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aspetta e vedrai, tranquilla: fornirò tutte le coordinate necessarie

A me piace questa parte:


quando bisogna ritornare soli per quelle scale e già si è fatta sera e qualcuno muore nella tua stanza, là sopra il letto, e sei tu stesso!