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Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Oceani in novembre

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    ili@de
    Post: 2
    11/11/2012 22:26






    Vorrei ritrovarti in questo autunno avanzato
    senza l’obiezione di foglie viranti al marrone
    o l’obbligo di guardarti dentro agli occhi
    fra i raggi obliqui di ciò che resta del sole

    ma non posso più raggiungerti - lo sai -
    ed i tuoi voli arrivano lontano
    dove la mia mente non approda

    qui il vento lascia rose di sale
    e circoli di sabbia e polvere
    ad accentuare le nostre indifferenze

    vorrei immergermi nella malinconia
    fino a sfinirne i contorni o imbiancarmi
    ad imitare l’imbroglio della neve
    dove bivaccavo quando derivavo le tue impronte

    ora è magia il suono che disperde l’eco
    fra muri di pietra e sottoboschi clandestini
    dove raccoglievamo funghi
    alla prima luna di novembre.




    (Dedicato a tutti coloro che si amano, ma non si incontreranno mai)
    [Modificato da ili@de 11/11/2012 22:36]
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    fabella
    Post: 401
    14/11/2012 00:06
    Re:
    ili@de, 11/11/2012 22:26:






    Vorrei ritrovarti in questo autunno avanzato
    senza l’obiezione di foglie viranti al marrone
    o l’obbligo di guardarti dentro agli occhi
    fra i raggi obliqui di ciò che resta del sole

    ma non posso più raggiungerti - lo sai -
    ed i tuoi voli arrivano lontano
    dove la mia mente non approda

    qui il vento lascia rose di sale
    e circoli di sabbia e polvere
    ad accentuare le nostre indifferenze

    vorrei immergermi nella malinconia
    fino a sfinirne i contorni o imbiancarmi
    ad imitare l’imbroglio della neve
    dove bivaccavo quando derivavo le tue impronte

    ora è magia il suono che disperde l’eco
    fra muri di pietra e sottoboschi clandestini
    dove raccoglievamo funghi
    alla prima luna di novembre.




    (Dedicato a tutti coloro che si amano, ma non si incontreranno mai)




    Bellissima atmosfera ili@de. Ho letto più volte le tue parole a colmare tutta la durata della canzone, fino a rimanervi a "tu per tu" quando comincia la parte solo musicale.

    Un pezzo in cui non si può prescindere dal significato, per la nostalgia di cui è pregno. Per le rose di sale, che tanto mi ricordano le poesie d'amore di Neruda, per l'imbroglio della neve (se non è poesia questa)che rende bello anche il paesaggio più desolato.

    Una domanda che riguarda il contenuto. E' dedicato a chi si ama e non si incontrerà mai... però parli di indifferenze che si accentuano... mi spieghi?

    Stilisticamente preferisco questo linguaggio più morbido rispetto alla poesia "Compleanni"... anche se in certi punti ritrovo la stessa abbondanza sintattica che mi disturba un po'...


    [SM=x2823269]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    ili@de
    Post: 2
    15/11/2012 16:31
    Re: Re:
    fabella, 14/11/2012 00:06:




    Bellissima atmosfera ili@de. Ho letto più volte le tue parole a colmare tutta la durata della canzone, fino a rimanervi a "tu per tu" quando comincia la parte solo musicale.

    Un pezzo in cui non si può prescindere dal significato, per la nostalgia di cui è pregno. Per le rose di sale, che tanto mi ricordano le poesie d'amore di Neruda, per l'imbroglio della neve (se non è poesia questa)che rende bello anche il paesaggio più desolato.

    Una domanda che riguarda il contenuto. E' dedicato a chi si ama e non si incontrerà mai... però parli di indifferenze che si accentuano... mi spieghi?

    Stilisticamente preferisco questo linguaggio più morbido rispetto alla poesia "Compleanni"... anche se in certi punti ritrovo la stessa abbondanza sintattica che mi disturba un po'...


    [SM=x2823269]




    Innanzitutto non posso non ringraziarti dell'apprezzamento.

    Per ciò che riguarda il chiarimento, avevo immaginato che qualcuno potesse sollevare una obiezione.
    La spiegazione è insita nella dedica stessa: ci si può non incontrare non solo per impedimenti fisici o logistici, ma, soprattutto per distanze mentali che, a volte, risultano talmente accentuate da far naufragare(paradossalmente) nell'indifferenza anche il rapporto più profondo.
    Mi sono trovato a riflettere sulla malinconia, sulla tristezza cui tutto ciò porta ed ho pensato di musicarlo in maniera adeguata.


    Però ho anche io una richiesta: mi farebbe piacere che mi indicassi dove ed in che consiste l'"abbondanza sintattica" che mi segnali.

    Grazie ancora
    [Modificato da ili@de 15/11/2012 16:41]