Questa preziosa pianta officinale, credo sia capitato a tutti di incontrarla: è un fiore di campo dai colori della margherita ma il suo stelo è molto più lungo e le foglie sono particolari e colpiscono subito l’occhio. I petali esterni (bianchi) tendono sempre più verso il basso durante la maturazione, mettendo in evidenza la parte centrale composta da tanti fiorellini minuscoli gialli.
Il suo profumo è notevole e visto che assomiglia a quello di un certo tipo di mela i greci la chiamavano Khamaimelon, ovvero piccola mela, dall’avverbio “chàmai”=a terra, e per estensione “piccolo” o “nano”, e da “mèlon”=mela. Nella lingua spagnola il significato è palese, infatti il termine greco è stato tradotto letteralmente in “manzanilla” cioè melettina.
La camomilla matricaria è una pianta erbacea, annuale, diffusa allo stato spontaneo in Asia e in Europa. Viene usata per preparare per lo più infusi e decotti (ma anche molto altro) ad azione calmante. Una pianta molto simile alla Chamomilla Matricaria è la Camomilla Romana (Anthemis Nobilis), che viene coltivata anche su scala industriale e impiegata nello stesso modo.
La Chamomilla Matricaria in Italia la si trova fino agli 800 mt di altezza, in media montagna è invece diffusa la Matricaria Discoidea (camomilla senza raggi). Cresce lungo le strade, nei prati e vicino alle case e nei terreni incolti ma predilige i campi coltivati a cereali tanto da essere considerata infestante. Infestante è un termine dall’accezione negativa solitamente ma in realtà la camomilla non è una panacea solo per noi esseri umani ma anche per le piante: i giardinieri usavano sistemare in cespi la camomilla matricaria presso le altre piante più deboli e sofferenti per aiutarle a rafforzarsi . Una volta ottenuto lo scopo veniva sradicata affinché quelle piante imparassero a reagire con le loro risorse, negli orti li difendeva dalle malattie e si dice che delle piantine di camomilla, o una bustina, nel vaso di fiori recisi favorisca la loro resistenza al deperimento. Per questa tutte queste virtù rinvigorenti la Chamomilla Matricaria ha ispirato il simbolo della forza nelle avversità.
Fiorisce da Maggio e per tutta l’estate, quindi viene raccolta durante tutto il periodo, appena prima che la fioritura sia completa in quanto in questo periodo è al pieno delle sue forze. Il momento migliore per raccoglierla è durante un pomeriggio asciutto, così che la pianta possa essere ben asciutta e l’umidità non comprometta l’essicazione.
E’ la luna piena la nostra compagna migliore per la raccolta di tutte le erbe, è importante ricordarlo. Proprio come per le maree l’energia lunare attira verso l’alto tutta la linfa della pianta, durante la luna calante la linfa e le sue proprietà scendono per lo più nelle radici
Anche per la camomilla la tradizione vuole che durante la notte di San Giovanni, il 24 giugno, le sue proprietà siano all’apice dell’energie, quindi raccoglierla durante questa magica notte aumenta le proprietà curative della pianta … questo per lo meno è quello che conosco io ma effettivamente le tradizioni variano un po’ da zona a zona.
A proposito di questo ho trovato lo stralcio di un libro sul web, una parte dedicata alla tradizione popolare della raccolta della camomilla, il libro in questione è “Il mondo magico della notte delle streghe “ di Nino Modugno, ma non avendo letto il libro per intero e non avendo mai sentito nominare prima d’ora l’autore, sarebbe carino verificare con voi se la sua ricerca è ancora attendibile. Cita Novara e mi è venuta in mente Violet così magari ho pensato che qualcun’altra tra voi conosce o vive nei pressi dei paesi che l’autore cita e può dire se è proprio cosi ;-)
Ecco il pezzo:
La camomilla raccolta il 24 giugno prima di essere raggiunta da un raggio di sole aumenta le sue virtù medicinali. A Velletri le perderebbe se non fosse conservata in un panno di lino. A Castel San Pietro Terme, Città di Castello e Teramo la camomilla colta il giorno del 24 giugno servirà per le fumigazioni contro il mal di gola. Sono riconosciuti particolari poteri alla camomilla raccolta il 24 giugno nelle zone andine del Perù e in 12 regioni italiane. In alcune località dell’Italia settentrionale la camomilla si raccoglie alla luce del sole: alle ore 12 a Volpago del Montello, fra le ore 12 e le 13 a Novara. In Sardegna risulta più efficace la camomilla raccolta il giorno dell’Ascensione, in Calabria quella colta il giorno del Corpus Domini, in Trentino quella raccolta il 29 giugno
METODI DI RACCOLTA
Ho scoperto che ci sono svariati modi per raccoglierla:
- Raccogliere solo i fiori pettinando la piantina tra le dita (esistono anche dei pettinini appositi volendo), dal basso verso l’alto fino a staccare solo i capolini fioriti. Lasciare essiccare all’ombra in un posto areato, conservare in vasetti di vetro.
Io per anni ho setacciato i fiori e conservato la polverina ottenuta. Non so bene cosa perdo della pianta facendo questo passaggio, in ogni caso nella mia ricerchina la camomilla setacciata non è molto usata.
- Tagliare la pianta, farla essiccare appesa all’ombra e in luogo areato, staccare e conservare i capolini essiccati.
- Questa l’ho scoperta quest'anno mentre raccoglievo la camomilla per l’appunto : Raccogliere le piante, farle essiccare su un lenzuolo all’ombra, setacciare le piante direttamene con il lenzuolo ( che quindi immagino debba essere un cotone a trama un po’ larga, no?).
LA SUA ANTICA TRADIZIONE
Il suo uso è noto fin dall’antico Egitto da dove giunge la famosa testimonianza attraverso il Papiro Ebers, (1500 a.c.), secondo il quale la pianta della camomilla venne consacrata dagli egizi al dio Sole in segno di riconoscenza per le sua efficacia. Il papiro dovrebbe contenere molto altro dunque sulla camomilla ma, nonostante abbia cercato un po’, della parte del Papiro riguardante la Camomilla non ho trovato nient’altro oltre a questa postilla.
EFFETTI: sudorifero, tranquillante, decongestionante, disinfettante, preventivo per ogni infezione ma in particolare per quelle delle mucose, antipiretico (abbassa la febbre)
USO ESTERNO
CATAPLASMI E LAVANDE: per infiammazioni oculari, congiuntiviti, sfoghi pruriginosi e umidi, infiammazioni cutanee, delle mucose e della gola.
Preparazione: 1/4lt latte bollente su 1 cucchiaio di Camomilla, lasciare riposare brevemente, filtrare e farne cataplasmi caldi
COLLUTTORIO/INFUSO per infiammazioni della cute o delle mucose della bocca e della gola
per mal di denti
Preparazione: 10gr fiori in 100ml acqua, fare sciacqui, bagni, applicare compresse imbevute sulle parti infiammate per 15 minuti
LAVAGGI di piaghe o ferite
LAVAGGI AI CAPELLI per schiarirli (ovviamente non è una tintura quindi l’effetto sarà più evidente su capelli già tendenti al chiaro), ammorbidirli e renderli luminosi
Preparazione: 20g in 100ml acqua. Applicare dopo lo shampoo per 5-10minutiesponendosi, se possibile, al sole
BAGNI ad effetto calmante (in quanto agisce sul sistema nervoso) ad esempio dopo malattie o esaurimenti, decongestionante e lenitivo
preparazione: 1manciata di fiori nell’acqua calda del bagno
OLIO per frizioni locali in caso di nevralgie e dolori articolari, questo utilizzo sembra risalire fin all’antichità, ma anche per togliere semplicemente la stanchezza dalle articolazioni affaticate.
Preparazione: riempire di fiori freschi (meglio se raccolti sotto il sole di mezzogiorno) una bottiglietta fino al collo, senza comprimerli. Versarvi sopra dell’olio extravergine d’oliva. Chiudere il barattolo/bottiglietta e lasciare al sole per 15gg circa. Conservare in frigorifero
OLIO per uso cosmetico, sedativo di rossori e infiammazioni cutanee
Preparazione: far macerare 20g di fiori contusi in 100g di olio di semi per due ore a bagnomaria e passare per a setaccio su una tela
POMATA: la Camomilla aiuta la defecazione senza indurre effetti lassativi quindi la pomata si rende utile in caso di emorroidi (uso esterno!!).
Preparazione: riscaldare, come per friggere, 250gr di strutto e versarvi 2 manciate di fiori. Quando si alza la schiuma girare con un cucchiaio, coprire e lasciare riposare 1 notte in luogo fresco. Riscaldare un po’ e filtrare con un panno di lino su un setaccio, appoggiandoli su un contenitore a becco. Passare bene il tutto e amalgamare uniformemente l’ottenuto e travasare in barattoli di vetro o porcellana.
BOLLIRE i fiori della Camomilla e porli sulla vescica malata aiuta a lenire il dolore
VAPORI di camomilla allevia i sintomi da raffreddore e sinusite
Preparazione: 1lt acqua bollente su un cucchiaio di camomilla. Inalare i vapori sotto un asciugamano
SACCHETTINO DI CAMOMILLA contro i dolori muscolari
Preparazione: riempire un sacchetto con i fiori essicati e ricucirlo. All’occorrenza riscaldarlo in una padella asciutta e applicarlo sulla parte dolente.
USO INTERNO
contro difficoltà digestive, dolori addominali e mestruali, insonnia ed eccitazione nervosa
TISANA: con 1/4lt acqua bollente scottare 1 cucchiaino (colmo) di fiori, lasciare riposare brevemente
TINTURA: 20g in 100ml di alcool di 60° (a macero per 5gg). Prenderne un cucchiaino dopo i pasti
ATTENZIONE: lasciare troppo in infusione la camomilla, o usarla in modo eccessivo, può avere effetti contrari tra i quali favorire l’insonnia e nausea.
ATTENZIONE: non fare mai bollire la camomilla direttamente nell’acqua ma aggiungere l’acqua bollente sui fiori a posteriori.
ATTENZIONE: come tutte le tisane, assumendo la Camomilla per bocca (uso interno) si mette in funzione il filtro gastro intestinale, ciò non avviene negli utilizzi esterni in cui la droga viene applicata sulla cute/mucose, per questo motivo l’uso locale cutaneo giunge prima al sangue dando effetti immediati positivi o negativi a seconda delle intolleranze.
ATTENZIONE: l’utilizzo della camomilla abbiamo visto che aiuta a lenire i dolori mestruali ma è sconsigliatissimo il suo utilizzo in gravidanza, in quanto tende a procurare spinte uterine.
Il nome Matricaria infatti si collega direttamente alla sua influenza sugli organi femminili, soprattutto in caso di maternità o meglio di gravidanza. Veniva utilizzata per indurre le contrazioni uterine nelle partorienti.
UN PO’ DI INFO GENERALI:
Famiglia: Asteraceae (Compositae)
Nomi comuni: Antemide, Amarella
Nomi locali: Camomilla, Maira (Liguria), Camamia, Erba d’l bagagias (Piemonte), Camamela (Lombardia), Margarita, Samariza (Veneto), Camomilia (Friuli), Matricaria, Gata pozla (Emilia Romagna), Camumilla, Amareggiola, Erba maria (Toscana), Capomilla (Marche), Cambumilla (Abruzzo), Carcumiddu (Puglia), Cagumilla (Basilicata), Calumiddra (Calabria), Camumidda, Cirumidda, Ciuri di Umidda (Sicilia), Crabumiglia, Caboniglia (Sardegna)
Fonti:
. Scoprire Riconoscere Usare le erbe (Fabbri Editori)
. Il grande libro dei fiori e delle piante – enciclopedia pratica (Selezione dal Reader’s Digest - Milano – 1981)
. La salute dalla farmacia del signore (Maria Treben)
. web/fonti varie popolari