Sportiva ed incinta. Connubio pericoloso

Ciao a tutti,
non so se avete letto sui giornali di questi giorni che pare che Serena Ortolani sia incinta.
Il caso ha fatto molto clamore per il nome dell'atleta, la sua età e...il contratto rescisso con la sua squadra.
E' quindi tornato d'attualità un "problema" che per anni si è tentato di nascondere. Una sportiva è anche una donna ed una donna...capita che rimanga incinta.
E' decisamente un argomento delicato.
Il fatto che una persona abbia degli obblighi contrattuali, ad un certo livello, è legittimo. Ma quegli obblighi possono spingersi fino a toccare ambiti così personali? E' giusto che venga rescisso il contratto ad una persona che si era "legata" alla società per alcuni anni? Non sarebbe auspicabile un incontro tra le parti e magari una riduzione dello stipendio e non il suo totale annullamento?
Insomma non si parla di indossare una divisa ufficiale ogni volta che si partecipa a qualche manifestazione societaria, si tratta della vita di quella persona.

Pare sia al vaglio una legge che riconosca agli sportivi una sorta di tutela per questi casi. Il principio è quello per cui una donna che rimane incinta non perde il proprio posto di lavoro ma entra in maternità - con tutto quello che comporta a livello di stipendio, ferie, malattie. Perchè non dovrebbe essere così anche nello sport professionistico dove appunto una persona come lavoro fa quello?

Sono curiosa: voi che vivete la pallavolo tutti i giorni, cosa ne pensate?

Chiedo gentilmente ai forumisti più ferrati in questo campo di correggere mie eventuali supposizioni sbagliate

ma l'atleta professionista non è considerato lavoratore autonomo?
Se la risposta è affermativa, allora in caso di maternità, come di malattia o altro impedimento a fornire la prestazione, non ci sono tutele.
Come per tutti i lavoratori autonomi.

Ma più che altro i pallavolisti non sono professionisti, tutto questo per l'assurda regola per partecipare alle olimpiadi.

Ad esempio i calciatori sono a tutti gli effetti dei dipendenti delle società di calcio con una busta paga, contributi pagati, tutele ecc..

Più meno credo valga quanto detto da Paolino, sei un collaboratore e se non fornisci una prestazione non guadagni.

Malnat 4 (CMS), 12/10/2012 13.52:

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Ma più che altro i pallavolisti non sono professionisti, tutto questo per l'assurda regola per partecipare alle olimpiadi.

Ad esempio i calciatori sono a tutti gli effetti dei dipendenti delle società di calcio con una busta paga, contributi pagati, tutele ecc..

Più meno credo valga quanto detto da Paolino, sei un collaboratore e se non fornisci una prestazione non guadagni.

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mmm non mi sembra, l'unica disciplina olimpica dove non possono partecipare i professionisti ormai è la boxe, per tutte le altre è da circa 20 anni che possono partecipare tutti.
E poi i giocatori di A1 e A2 sono mica professionisti come i calciatori che citi?

So che se una sportiva professionista rimane incinta sono affaracci suoi...però chiedevo a voi, come persone - prima che come sportivi - cosa ne pensavate.
La maternità non dovrebbe essere un diritto?
Pensare che poteva stare attenta ecc.ecc la trovo una risposta semplicistica e menefreghista.
E poi il fatto che abbiano risposto solo uomini mi fa . Credo che per voi sia una questione ancora più delicata poichè è un qualcosa che non potrete mai vivere in prima persona (la maternità) e difficilmente potrete provare cosa scatta in una donna. Credevo comunque che poteste riuscire a fare uno sforzo di immaginazione
Se una persona dovesse far figli facendo attenzione a:
contratto di lavoro
periodo di crisi mondiale
malattie
tristezze
e quant'altro...non si farebbero più figli, no?

E non è che perchè una persona gioca a pallavolo e guadagna dei soldi per farlo debba adattare la sua vita a questo.

Per un momento volevo lasciare fuori tematiche legate agli attuali problemi italiani, ma che dico italiani...mondiali e invitarvi a pensare:
se la vostra ragazza, praticante pallavolo in modo professionistico, rimanesse incinta e la società per cui svolge attività le dicesse bye bye, chi si è visto si è visto, ci risentiamo magari quando avrai svezzato la prole (e logicamente a stipendio dimezzato) e tutto quello che ne segue?

su donne, fatemi sapere anche la vostra!

Mik, guarda che "Poteva stare attenta" lo hai scritto solo tu.
Io ho scritto solo come penso che sia la situazione dal punto di vista della legge vigente.

Per il resto non posso che quotare quello che dici, ma.....

dove credi di vivere?

credi che a di fuori del mondo del lavoro dipendente a tempo indeterminato la situazione sia diversa rispetto alle povere pallavoliste?

La maternità non è competitiva, non è produttiva.
E' un lusso che non ci possiamo permettere.
L'ha detto quel CRIMINALE di Draghi, e lo ripetono ad ogni piè sospinto i criminali che abbiamo al governo sostenuti dalla infame cosca mafiosa venduta dei giornalisti mainstream:
ABBIAMO VISSUTO SOPRA LE NOSTRE POSSIBILITA'. Lo stato sociale è un lusso che non ci possiamo permettere!!
(Però comprare 90 cacciabombardieri dal nostro padrone statunitense per seguirlo come cagnolini scodinzolanti a bombardare i malcapitati di turno, che siano yugoslavi,iracheni,libici, ora siriani e poi iraniani, quello sì che possiamo permettercelo)

Benvenuta nel mondo iperliberista.

PS Scusate l'OT, ma la colpa è di Mik che ha tirato fuori un argomento completamente OT

PS2 Sai quel'è il popolo che ha il più alto tasso di natalità?
I Palestinesi. Forse il popolo più massacrato al mondo.

Mentre per noi obesi occidentali, i figli SONO UN COSTO.

Forse tra qualche centinaio di anni, i futuri storici troveranno la giusta collocazione alla nostra "civiltà occidentale". NELLA PATTUMIERA DELLA STORIA