viaggioastrale.it Forum Tutto Sul Viaggio Astrale OOBE Viaggi Fuori Dal Corpo

Sogni di Daneinerba (già Daneconnie)

  • Messaggi
  • OFFLINE
    daneinerba
    Post: 39
    Registrato il: 29/06/2012
    Città: OSIO SOTTO
    Età: 38
    Sesso: Femminile
    Astral +
    Utente Junior
    00 13/09/2012 22:31
    Di nuovo al di là.
    Sto sognando.
    Sono in cucina, in piedi. Intorno al tavolo, mia mamma, mio fratello, mio padre e l' ex fidanzato di mia cugina, che non vedo da circa quattro anni. Stiamo parlando animatamente di qualcosa, ma non ricordo. Mentre l' ex di mia cugina parla, sostenendo un argomento piuttosto fermamente, io di colpo prendo lucidità. Esclamo: “Ma stai zitto tu! Che non sei davvero Sebastiano... non ti vedo da quattro anni! Tu, in realtà, sei una parte di me: tu rappresenti qualcosa. Ora, dimmi cosa rappresenti, e cosa vuoi dire a me stessa! E anche tutti voi! Cosa volete dirmi?”. Lui, rimane basìto, ammutolisce. Tutti intorno al tavolo si guardano. Pian pianino davanti ai miei occhi mutano la forma, diventando una brutta copia di me (che già non sono il massimo! Eheh!). Ora, so perfettamente di essere in un sogno, e godo sorprendendomi di quanto la nostra mente sia efficace nel creare ogni singolo dettaglio, tutte le sensazioni anche dei cinque sensi, persino mentre dormiamo. L' immagine di fronte a me crolla, e sono in una specie di centro commerciale. C' è un uomo, uno biondo, che mi è vicino. Mi dice: “Sono qui per insegnarti, per dimostrarti che la realtà è molteplice, che tu pensi di vivere la tua realtà, ma non sei della tua terra”. A queste parole, sono molto colpita. Tutto intorno a me è chiarissimo, reale, perfettamente reale e consistente. Il pavimento lucido del luogo in cui sono, le luci artificiali. Le persone intorno a me, i colori. Tutto è netto, definito, e neanche per un momento perdo la coscienza di dormire. Insieme a me, ci sono altri “studenti”. Questa persona bionda, ci porta in un ristorante take-away e ci fa scegliere il cibo. Io scelgo delle patatine fritte con ketchup e maionese, me le gusto da morire. Sento il sapore intenso, il sale, la frittura. Sono scioccata: la mia mente riesce a riprodurre alla perfezione questo cibo. Prendo del tiramisù in una specie di bicchiere. Una ragazza accanto a me ne vuole una porzione, ma la mia era l' ultima. Ho assaggiato il primo cucchiaio, ma le offro il mio dolce. Lei ringrazia. Il signore biondo mi dice: “Creala con la tua mente! Qui tutto è creato con i vostri pensieri, siete voi insieme a creare questo luogo”. Così, penso ad un' altra coppa, e questa compare! La mangio di gusto e penso: “Cavoli, se potessi ogni notte fare questo, forse potrei evitare di mangiare schifezze di giorno, e magari perderei qualche chilo senza soffrire la mancanza dei cibi che mi piacciono!”.
    Improvvisamente siamo soli, io e il signore biondo, di fronte a me. Sono seduta su una panca. Lui ha una penna, con in fondo una piccola luce. La muove davanti ai miei occhi, in alto e in basso. Non capisco cosa vuole fare. Poi, come lo psicologo, inizia a parlare lentamente, e mi dice: “Segui la luce, Daniela. Seguila, e man mano che osservi, ti senti sempre più rilassata e più stanca. Ora, ti dimostrerò che esistono diversi mondi. Che la tua non è l' unica realtà. Che pensi di vivere, ma vivi altrove. Ti senti sempre più stanca, tra poco cadrai in un sonno profondo, e non ti ricorderai nulla di questo. Quanto rivedrai la stessa luce, tornerai immediatamente qui, perfettamente lucida.”.
    Cado in un sonno profondo, ma è velocissimo, pochi secondi. Sono subito in piedi ed è buio. Non capisco dove sono: di fronte a me, una porta semichiusa. Sono sul pianerottolo di una palazzina. Smarrita, non capisco cosa ci faccia lì. Non mi sto più rendendo conto di sognare. Tutto è estremamente reale, e ricordo ogni dettaglio. Attraverso la porta, e i miei due cani vengono a farmi le feste. Sul divano di una casa che non conosco, c'è mia mamma. Sento mio padre nell' altra stanza. Molto confusa, chiedo a mia mamma dove siamo, cosa ci facciamo lì. Lei mi dice: “Ma Dà, ma che dici? Ma stai bene? Siamo a casa nostra!”.
    “Casa nostra??? Questa non è casa nostra! Scherzi???”
    Mia mamma si alza, è preoccupata. Capisce che non sto scherzando, inizio a tremare. C' è qualcosa che non mi torna: non riconosco quel posto! Guardo oltre la finestra, penso di essere all' ottavo o nono piano, mentre io abito al primo di una palazzina di due piani. L' arredo e la disposizione di stanze e mobili è completamente estranea, non riconosco i gusti dei miei genitori in quel posto. Mi gira la testa. Mia mamma urla, chiama mio padre, e i cani si agitano intorno a me. Ho paura, tremo e mi sento come se avessi perso la memoria. Svengo.
    Mi sveglia un rumore, nel cuore della notte. Sono in un letto a ponte, in una stanza che non conosco. Una persona che non riconosco entra di soppiatto, io urlo. “Ssssh, zitta! Non ti farò del male!”. Ha in mano una penna, con una luce sulla punta. La dirige di fronte ai miei occhi, la muove su e giù. Non riesco più ad urlare dal terrore.
    Mi sveglio, e sono di nuovo sulla panca, di fronte all' uomo dai capelli biondi. Sorride e mi dice: “Visto? Non c' è da aver paura, sei di nuovo qui!”. Sono ancora consapevole di stare sognando.
    “Tu vivi la tua vita, come nel luogo dove ti ho appena spedito: nessun ricordo di quello che sei realmente, ma ti senti fuori luogo ugualmente.”.
    La scena cambia, e sono su un divano. Di fronte a me, un altro uomo. “Chi sei?”, chiedo. “Sono Lorenzo, il tuo Lorenzo.”. Guardo il suo viso, ma non è il mio Lorenzo. Lorenzo, l' altra volta, era moro e ricciolino. Ora, è biondo, con i capelli lunghini. “Assomigli a Marcello!”, gli dico. Ci assomiglia, han molti lineamente in comune. “Come, a Marcello?” - sembra quasi offeso che l' abbia paragonato al mio fidanzato, non capisco perché - “Sono molto diverso da Marcello!”. Guardo il suo viso, come a imprimerlo nella mia mente. Ma, con mia sorpresa inautida, i suoi lineamenti cambiano! Cambiano e si fanno rigidi, appuntiti, squadrati. Le orecchie appuntite. Gli occhi allungati. E' umaneggiante, ma diverso dagli umani. Mi ricorda un cartone animato giapponese, i capelli biondi con un taglio medio sbarazzino. E' bello, nel suo essere non umano. Ha lineamenti che riconosco, anche se non ho mai visto. Lo guardo con curiosità, poi esclamo: “Lorenzo! Sei tu!”, e lo abbraccio forte. Ho voglia di baciarlo, ma quando ci provo, lui si ritira con aria dispiaciuta e mi ritrovo sveglia, nel mio letto.
    Ricordo ogni singolo dettaglio, la sensazione di realtà. Cerco di imprimere tutto nella mente. Qualcosa mi è sfuggito, la sensazione è che questa esperienza sia durata un' ora e passa, se devo dare un tempo “terreno”, ma mi ricordo una mezz' ora circa. Sono stranissimo.


    Dal mio stesso Io voglio andare a scuola, voglio conoscermi, voglio svelare quel mistero che ha nome Siddharta...
  • OFFLINE
    daneinerba
    Post: 64
    Registrato il: 29/06/2012
    Città: OSIO SOTTO
    Età: 38
    Sesso: Femminile
    Astral +
    Utente Junior
    00 25/10/2012 22:03
    Scuola di Naturopatia
    Nel sogno, mi sono iscritta ad una scuola di naturopatia. L' ho fatto solo perché voglio avere un diploma. Mi interessa il pezzo di carta finale. Sono soddisfatta, credo di averla fatta franca: ho convinto la scuola a farmi saltare tutto il primo anno perché ho già dato vari esami uguali all' università e dichiarato (falsamente) di aver frequentato gli altri corsi base altrove. Quindi, sono la nuova arrivata e mi inserisco al secondo anno. Questa scuola, la sto prendendo alla leggera, con un certo atteggiamento di menefreghismo.
    Al parco esterno dell' edificio, sono con una collega di corso conosciuta da poco. Ci ferma una docente. E' molto bella, alta, magra, bionda, fine, ben vestita, con un atteggiamento carismatico e sicuro di sé. Si presenta come la docente di "Life Alignement". So che esiste questa tecnica, ma non so esattamente di cosa si tratta. In teoria dovrei, perché ho dichiarato di conoscerne le basi. Mi mostro a mia volta sicura di sé. Mi dice: "Bene, tra dieci giorni, sosterrai un esame con me, voglio vedere a che punto sei arrivata con il Life Alignement". Io cado dal pero, inizio a preoccuparmi e ad andare in ansia, non so un' acca di questa roba! Annuisco, poco convinta, dicendo che sosterrò l' esame. Lei continua a parlarmi, mi parla dei nuovi corsi, e questi corsi sono tutti relativi all' uso e manipolazione delle energie sottili. Sono sorpresa, perché non pensavo ci fosse tanta roba "esoterica", credevo che i corsi fossero un po' più "scientifici". Mentre parla con entusiasmo, mi lascio trasportare e incuriosire. Sento di essere attratta, di aver scoperto un interesse. Dopo qualche minuto, la docente si allontana, e io ho modo di riflettere. Poco dopo, la richiamo per chiederle un appuntamento. Quando la incontro, le dico: "Sono stata molto bugiarda e poco onesta con lei: non ho mai studiato Life Alignement. E' una cosa che mi interessa, però: la prego, dimentichi tutto e mi lasci reiscrivere al primo anno invece che al secondo, così avrò modo di iniziare daccapo". Lei mi guarda e mi dice: "Finalmente, hai capito che per raggiungere un obiettivo è importante percorrere tutte le tappe. Le tappe molto spesso sono più interessanti dell' obiettivo stesso".

    Non so perché, ma questo sogno mi ha lasciato un senso di significatività, nel dormiveglia stamattina continuavo a pensarci.


    Dal mio stesso Io voglio andare a scuola, voglio conoscermi, voglio svelare quel mistero che ha nome Siddharta...
  • OFFLINE
    daneinerba
    Post: 83
    Registrato il: 29/06/2012
    Città: OSIO SOTTO
    Età: 38
    Sesso: Femminile
    Astral +
    Utente Junior
    00 23/08/2013 18:36
    Mondi paralleli

    Sono a casa mia, ma la mia casa si trova in un diverso ambiente circostante, non in centro paese, piuttosto più in zona periferica e intorno a me c' è una specie di campagna, ecco, come se la mia casa fosse una cascina. Nel sogno mio fratello è un po' strano ultimamente, lo vedo aggirarsi furtivamente come se nascondesse qualcosa. Siccome è spesso in bagno, vado lì per vedere se posso dissipare i miei dubbi, mi chiedo quale luogo sia il migliore per conservare un oggetto e mi viene in mente di aprire la cassettina del water (avete presente quelle vecchie, che raccoglie l' acqua per lo sciacquone?). Lì dentro trovo un sacchetto chiaro di lino e dentro a questo alcune pietre colorate arancioni e gialle, sembrano fatte di calcite. Vado verso l' esterno per dire ad un' altra persona (non ricordo a chi) di quello che ho trovato. Tiro fuori le pietre, pulsano sulle mie mani e diventano molto brillanti... immediatamente vengo catapultata in un altro luogo, in un altro mondo.
    Mi ritrovo dentro ad una casa e come nell' ultimo sogno lucido che avevo fatto, trovo i miei genitori, ma l' ambiente non mi è affatto famigliare. Chiedo loro dove sono e, ancora, mi rispondono stupiti e preoccupati dicendomi che sono a casa mia! Gli arredi sono per me del tutto nuovi, così come i tre ragazzini (un maschio e due femmine) che mi fissano... i miei ansiosi mi domandano se riconosco i miei fratelli (???) e io sono scioccata. Giro per la casa e finalmente vedo qualcosa di famigliare, una foto di mio fratello. Guardo i miei e chiedo: “dove è Vincy (mio fratello)?”. Loro basiti mi dicono: “Ma questo non è tuo fratello, è tuo cugino!”. Scopro che mia cugina Tanya lì è una mia zia, altri parenti sono diventati amici e viceversa... è un mondo stranissimo. Esco fuori dal balcone e il cielo mi fa trasalire: è azzurro e brillante, vi si vedono le nuvole, ma in lontananza uno spettacolo fuori dal comune: ci sono cinque soli, molto più piccoli del nostro, non allineati... capisco di essere in un mondo alternativo. Improvvisamente le pietre che ho sempre tenuto in mano dall' inizio si fondono tra loro e cominciano a intiepidirsi e diventare sempre più calde. Mi rendo conto che sono l' unico strumento per rientrare nel mio mondo, spiego urlando la cosa ai miei famigliari che incredibilmente mi credono. Mi dicono: “se è così, c' è solo un luogo dove puoi risolvere il tuo problema” e mi portano velocemente, un po' camminando e un po' correndo, verso uno strano negozio di erbe e strani oggetti magici. Il tempo stringe, la pietra che ora ha forma ovale ed colore opalescente è sempre più calda, inizia a diventare fastidiosa... i soli scompaiono in un tramonto bellissimo, si fa sera, una sera che non diventa mai buia e fonda come quella sulla terra, ma rimane invece crepuscolare. All' interno del negozio, la realtà comincia a sovrapporsi con quella terrestre... i miei genitori mi spiegano che è un punto di contatto tra i mondi. La pietra è bollente, le due realtà continuano a intersecarsi, sovrapporsi, alternarsi... mi chiedo cosa succederà se la pietra deciderà di attivarsi in una o nell' altra realtà, se ne distruggerà una delle due, se mi porterà comunque a casa o se mi lascerà bloccata in una delle due. Non lo saprò mai perché nell' attesa mi sveglio!


    Dal mio stesso Io voglio andare a scuola, voglio conoscermi, voglio svelare quel mistero che ha nome Siddharta...
  • OFFLINE
    daneinerba
    Post: 88
    Registrato il: 29/06/2012
    Città: OSIO SOTTO
    Età: 38
    Sesso: Femminile
    Astral +
    Utente Junior
    00 09/11/2013 01:00
    Viaggi nel tempo

    Sicuramente influenzata dalla ultima serie di Lost, stanotte ho fatto sogni incasinatissimi cospiratori di brutto in cui viaggiavo nel tempo, avanti e indietro!
    Fighissima la scena, che ricordo benissimo,in cui compaio a casa mia nel 2034 improssivamente, sono in corridoio. I miei mi guardano malissimo, fanno un salto dalla paura perché ho soli 28 anni (nel 2034 dovrei averne quasi 50). Dico: non spaventatevi, vengo dal passato!!! (ahahahahaha)e loro mi guardano basiti. Sono colpita di vedere ancora mio papà (purtroppo lo credevo un po' meno longevo) e ha un viso strano, più anziano, paffuto, con la dentiera e capelli completamente bianchi. Mia mamma è molto simile ad ora, solo invecchiata.
    Improvvisamente suona mio fratello e entra dal corridoio, e rido perché ha la barba lunga e i capelli molto brizzolati!
    strano vederli invecchiati di colpo :-)


    Dal mio stesso Io voglio andare a scuola, voglio conoscermi, voglio svelare quel mistero che ha nome Siddharta...
  • OFFLINE
    daneinerba
    Post: 92
    Registrato il: 29/06/2012
    Città: OSIO SOTTO
    Età: 38
    Sesso: Femminile
    Astral +
    Utente Junior
    00 20/11/2013 10:27
    Uh, che bello, mi sto un po' "riattivando". Chissà se è merito di Wild Rose, che magari mi aiuta un po' ad uscire da apatia e disinteresse che ultimamente mi hanno un po' colpito in relazione a sogni e viaggi astrali.
    Due notti fa, a sorpresa arrivano delle piacevolissime vibrazioni, che non c' erano da mesi e mesi (e non erano dovute a qualche dildo eh ahahahahah!).

    Ieri notte, sono diventata incredibilmente lucida in sogno, esaltandomi di poter dirigere e orientare le scene a mio piacimento. C' è mio fratello, gli dico: "guarda, ti faccio vedere come so volare!". Esco sul balcone, salgo sulla ringhiera e inizio a svolazzare, sotto lo sguardo scioccato dei vicini di casa e di mia madre. Tornando, voglio insegnare a farlo anche a mio fratello. Lo prendo per mano: con un piccolo salto, io riesco a librarmi, ma lui no. Gli dico: "Non riesci a farlo perché non ci credi abbastanza".
    In casa, abbiamo una ospite. E' una cugina di mia mamma, che non vedo da anni e anni e che non sento neppure. Nel sogno, sento che lei è in difficoltà economiche, e le dico: "Voglio farti un dono!". Apro il palmo della mano e creo dal nulla un anello con un grosso diamante. E' stranissimo, l' anello prende forma dall' interno del palmo della mia mano, come se la pelle si trasmutasse in oro e diamante. Pian pianino, dal centro del palmo esce fuori e si forma attraverso la pelle. E' una cosa che non ho mai fatto e sono stupita ed esaltata, anche orgogliosa. Glielo regalo. Presa dalla novità, inizio a formare "anelli", sempre più preziosi, di platino e diamanti enormi. Ne faccio tre o quattro, il palmo della mano inizia a bruciare e a essere irritato. Inizio a pensare di tenerne qualcuno per me, ma dall' ultima creazione invece che venire fuori un anello è venuta fuori una pergamena antica. Sento una voce che mi dice: "Questa è una cosa sacra, è un dono per gli altri, non per la tua avidità".
    Poi, mi sveglio.
    [Modificato da daneinerba 20/11/2013 10:28]


    Dal mio stesso Io voglio andare a scuola, voglio conoscermi, voglio svelare quel mistero che ha nome Siddharta...