"Sulla Strada".... nuovo disco il 20 novembre 2012

Compagni di viaggio è una canzone pop,io non sento quella rilettura,o almeno il mio orecchio non la sente.
L'Agnello di Dio aveva un intro di basso ed una batteria differenti che la rendevano + ariosa.
De Andrè dal vivo non stravolgeva i pezzi come fa De Gregori,era aderente all'originale ma questa non è una colpa,anche qui va a gusti e credo che quasi tutti i fan di De Gregori lo siano anche di De Andrè.
Se non ti piace la musica italiana è un altro discorso,non ci metto becco.
Io continuo a preferire il De Gregori + "italiano",canzoni tipo Titanic,la leva calcistica,la donna cannone...c'è solo De Gregori in quei pezzi.
Se invece ascolto Vai in Africa Celestino,Numeri da scaricare,Il panorama di Betlemme...non mi pare De Gregori,o almeno il mio.
Comunque quando c'è un concerto dalle mie parti sono lì in prima fila,sia chiaro.

p.s.
Ci mancherebbe che Tempest non sia un disco americano
Mi sa di già sentito e strasentito.

Quando dico che Tempest è un disco molto americano intendo dire che è un viaggio alle radici della musica americana, un viaggio dentro quella repubblica invisibile di cui ha parlato Greil Marcus in un grande saggio su Dylan. Di conseguenza i concetti di sentito o non sentito poco si adattano nell'approccio ad un artista come Dylan.
Definire Compagni di viaggio una canzone pop non mi trova d'accordo. Ci sarebbe poi da discutere cosa dobbiamo intendere per pop. Il testo di Simple twist of fate è la fonte di Compagni di viaggio. Dal punto di vista musicale le sonorità di Blood in the tracks si sentono in tantissimi pezzi vecchi di de Gregori.
Tu dici che sentendo le canzoni di Pezzi hai l'impressione di non ascoltare De Gregori. Purtroppo per te OGGI De Gregori è questo! Forse non è più un CANTAUTORE! Ma è vivo!!!

[Errata corrige]... Di conseguenza i concetti di sentito o non sentito poco si adattano all'approccio ad un artista ..

Giovanni.Puma, 04/11/2012 11:47:

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Purtroppo per te OGGI De Gregori è questo! Forse non è più un CANTAUTORE! Ma è vivo!!!

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Ascolta:evita questa sottile ed inutile ironia,non serve a nulla.
Ho appena scritto che non appena passa vicino a me lo vado a vedere,quindi la mia passione rimane intatta.Ho solo espresso le mie preferenze circa la sua produzione;poi se fa altro va bene lo stesso,non si può avere tutto.O no?

Ti assicuro, senza polemica, che nelle mie parole non c'era nessuna ironia. Penso che De Gregori (come tutti) non sia più quello di vent'anni o trent'anni fa. A differenza di altri va avanti per la sua strada senza strizzare troppo l'occhio ai suoi fans più nostalgici. È un artista libero. Può piacere o meno. A me piace questa band, in particolare Giovenchi, mi piace il suono che viene fuori ai concerti, mi è piaciuto tantissimo Pezzi. Se De Gregori tornasse indietro e rispolverasse le sonorità di Terra di nessuno (per citare un disco) o arrangiasse i suoi pezzi come faceva anni fa, non andrei più a vederlo e non comprerei i suoi dischi. Semplice. Buona domenica

Perfetto!
Io invece,se tornasse indietro,comprerei doppia copia di qualunque suo lavoro.
Siamo agli antipodi ed io rispetto la tua opinione,d'altronde è anche giusto che ci sia della dialettica,se tutti fossero sempre d'accordo non vi sarebbero discussioni.
Giovenchi piace anche a me ma preferisco Mancuso.
Dell'attuale band,per me,il miglior chitarrista è Lucio Bardi che tra l'altro collabora con Francesco dai tempi di Scacchi e tarocchi.
Buona domenica anche a te.
Paolo

Il confronto è stato a lungo l'aspetto più affascinante del rimmelclub. Non scrivevo da anni; è stato uno "scambio" piacevole. Tornando al nostro discorso, penso che il De Gregori attuale sia il frutto di un percorso preciso, di una lunga ricerca musicale. Se ascolti i vari live a partire dal Bandito e il campione ti accorgi di come il suono diventi via via più sporco, meno inscatolato, meno plastificato, più caldo. Mi è capitato di leggere qualche articolo di Paolo Vites (un ottimo giornalista musicale), che ha analizzato molto bene la grande crescita musicale di De Gregori. Mi sembrerebbe triste vederlo tornare indietro e recuperare stilemi cantautorali un po' asfittici. Un saluto

"Sono solo un operaio lunga la massicciata, il mio pane sa di polvere,
la mi acqua è salata
e lavoro per la ruggine e respiro il carbone, costruisco per niente e
non ne vedo la fine...."

"Ti bacio e Ti butto vita mia come un pezzo di pane,
che passi attraverso le ossa come un filo di rame,
Ti bacio e Ti butto vita mia nella bocca di un cane,
Ti bacio e Ti butto vita mia come un pezzo di pane"

Giovanni.Puma, 04/11/2012 18:12:

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Il confronto è stato a lungo l'aspetto più affascinante del rimmelclub. Non scrivevo da anni; è stato uno "scambio" piacevole. Tornando al nostro discorso, penso che il De Gregori attuale sia il frutto di un percorso preciso, di una lunga ricerca musicale. Se ascolti i vari live a partire dal Bandito e il campione ti accorgi di come il suono diventi via via più sporco, meno inscatolato, meno plastificato, più caldo. Mi è capitato di leggere qualche articolo di Paolo Vites (un ottimo giornalista musicale), che ha analizzato molto bene la grande crescita musicale di De Gregori. Mi sembrerebbe triste vederlo tornare indietro e recuperare stilemi cantautorali un po' asfittici. Un saluto

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Beh,considera che con quegli stilemi è arrivato dove è arrivato,cioè ad essere uno dei + grandi di sempre della musica italiana.Un cambiamento radicale è coraggioso e rischioso,gliene dò atto,non si è mai seduto,si è sempre rimesso in gioco;però se devo scegliere scelgo il De Gregori di qualche tempo fa pur apprezzando l'attuale.

Lo scambio è piacevole anche per me,specie quando è costruttivo come in questo caso.

A me De Gregori mi è piaciuto, mi piace, mi piacerà..... SEMPRE !!!

Vabbè Sergio,tu sei l'antitalebano per antonomasia
Ti andrebbe bene anche se cantasse Fin che la barca va...

Vi prego non attaccatemi.

Da un primissimo e superficialissimo ascolto, non mi dicono moltissimo.

Dove si possono ascoltare in preview?
Io ho ascoltato solo il singolo.

www.youtube.com/watch?v=jhxLxT0NbKQ

anche qui

per Giovanni

ho letto un po velocemente i tuoi post ma due cose vorrei dirle.

-Fossati e Battiato sono due grandi autori. Che Ciccio non li ponga a modelli è conseguenza di un ambito musicale distante (più per Battiato ovviamente), ma spero che tu non sottointenda che la loro produzione non merita;

-Dylan è induscutibile ed indiscutibile è la sua profonda influenza sul nostro. Però, a mio avviso, un conto è parlare dell'importanza come figura storica (in pratica è il creatore della canzone d'autore e TUTTI gli devono qualcosa) e altro è il puro valore musicale della sua produzione. Non ho idea cosa Vocazione intenda per eccessiva mitizzazione, ma se limita il suo giudizio al solo valore artistico dei pezzi posso concordare.

Treno, guerra, cane, sangue, cappello, strada, sposa...Nessuno spunto musicale interessante anzi, molta roba già sentita, col rischio effetto parodia di se stesso in cui si era già inciampati nel disco precedente.
Dai pochi secondi d'ascolto, mi pare ci sia qualcosa di piacevole, tanto mestiere e parecchio latte alle ginocchia.

... E pure delle buste della spesa tutte per te.

Un album con melodie ispirate e con un interessante mix di privato e politico (che "si confondono spesso").
"Controcanto" sembra il seguito de "L'infinito".
Da queste poche note sembra già meglio dell'ultimo e di Calypsos che pure non demeritava...

Calypsos a me è piaciuto," 3 stelle " a parte.
Quest'ultimo lavoro me lo comprerò,ovviamente e me lo ascolterò + volte,dopodichè potrò dare il mio giudizio personale.