QUANTO SEGUE E' TUTTO SPOILER.
Mah, i pareri ricevuti da amici residenti all'estero, e l'opinione critica, mi avevano fatto ricalibrare le mie aspettative verso livelli più ragionevoli: mi aspettavo di vedere un bel film, non un capolavoro - ritengo che Nolan semplicemente non sia capace di farne - nè una ciofeca - idem. Il film, purtroppo, è disastroso.
Sono certo che doppiaggio e adattamento, entrambi da denuncia, abbiano fatto la loro parte nel devastare un film che, di per sè, è già terribile. In generale, il film è doppiato come una puntata del cartone animato. Bane, con un accento estero indefinito che va e viene, è la vittima maggiore: è ridicolo, ogni volta che apre bocca non si può fare a meno di rovesciare gli occhi all'indietro. Il fatto è che è così anche in versione originale, in cui presenta un accento da maggiordomo inglese ottocentesco. Il doppiatore di Christian Bale, a tratti incapace perfino di nascondere inflessioni meridionali, continua ad assassinare il lavoro dell'attore. Altri personaggi doppiati in maniera particolarmente comica sono Doggitt, i rientrati Crane e Ra's, e Gordon.
I dialoghi sono infantili, a volergli fare un complimento. Sono certo che l'adattamento sia cataclismico, ma anche che la fonte sia di per sè di bassa qualità. Ritornano le peggiori tendenze di Nolan-scrittore, ogni linea di dialogo è dichiarativa, ogni scambio si riduce a uno spiegone: "Lo sbiancante? Il magico software che permette di rimuovere ogni traccia del proprio passato da ogni database del mondo? AH! Non esiste!"
La Donna Gatto alla ricerca dello sbiancante. MASTERPIECE.
A parte tutto questo, TDKR è un film scritto e girato penosamente. E' completamente privo di ritmo, mostra un cineasta sopraffatto dalla storia che vuole raccontare: i primi due atti sono soporiferi, composti come sono da sequenze che non avanzano la storia, o che hanno generalmente molto poco senso logico. L'intro, l'attacco alla simil Wall Street e la conseguente prima uscita di Batman, le "imprese" di Selina Kyle, il pippone con Alfred in lacrime...l'introduzione dei piduisti che assoldano Bane...Se analizzato, tutto appare come filler privo di senso. A cosa sarve l'assalto a Wall Street? E la menata con le impronte? A far perdere a Wayne i soldi, che alla fine sembra riavere magicamente?
Se i primi 2/3 sono così lenti e superflui, l'ultima parte è eccezionalmente affrettata: scene sconnesse tra loro si susseguono a velocità folle, un personaggio grida una linea di dialogo a un altro e si passa ad altro. L'intera faccenda con Gordon partigiano è un pasticcio unico, alternato poi con le risibili sequenze nelle prigioni, in cui Wayne guarisce con la medicina del "reinserire vertebre a cazzotti" e con la saggezza dei classici galeotti tendenti allo spiegone. L'intera backstory di Bane/Talia è onestamente risibile.
A fare da spartiacque tra le due sezioni, la scazzottata da film con Stallone tra Bane e Batman, girata disastrosamente come tutte le sequenze d'azione - la prima uscita di Batman con la moto è particolarmente risibile. Nolan sta regredendo come regista d'azione: le critiche sull'illogicità dell'attacco al convoglio di TDK sembra che l'abbiano portato a girare il tutto...con meno senso della geografia, con meno chiarezza, con meno coerenza nell'editing.
Che vogliamo dire del finale con Batman che fugge con l'atomica (tra l'altro eran vent'anni che non c'era un cattivo con la bomca nucleare! Molto Bond era Roger Moore), riciclato da Superman, The Iron Giant e da altri quindici film e tremila fumetti? Risibile, come risibile è l'intero blocco finale, col suo lieto fine Disneyano. Che sembra ignorare il fallout radioattivo dell'esplosione nucleare, come ai bei tempi dell'atomica su Los Angeles di 24 - come sempre la bomba è una gigantesca minaccia, fino a quando esplode e non lo è più. Bisognorebbe educare questi simpatici americani sugli effetti che le bombe atomiche da loro lanciate sul Giappone hanno tutt'ora.
Direi che il finale del film si riduce a un'elaborata citazione del vecchio serial con Adam West:
Aaaah, dimenticavo, Miranda Tate. Ha tre scene da venti secondi ciascuna, e poi boom, la grande rivelazione a mò di "Luke, sono tuo padre": vuota, non guadagnata dalla storia, risuona con un enorme STI CAZZI.
Ci sono mille altri dettagli e scelte - e incompenteze palesi - che mi hanno lasciato perplesso, ma per ora mi fermo qui.
Cosa mi è piaciuto? Gli attori, doppiaggio permettendo, sembrano metterci il loro, Anne Hathaway sembra più efficace del previsto, e Joseph Gordon Levitt è una buona aggiunta (al di là delle risatine riservategli nel finale). Marion Cotillard è una delle cose al mondo che mi piace di più scrutare. Certi effetti sono molto efficaci, e col sistema dell'Arcadia il suono è terremotante. La statua di Batman è un bel momento.
In buona sostanza, una catastrofe di film. Sono quasi convinto che Nolan non lo volesse fare, talmente è realizzato alla cazzo di cane: le sequenze d'azione mal pianificate, il copione che sembra una solida prima stesura, tematiche abbozzatte a malapena...Tutti brutti segnali. Perlomeno se l'è levato dai coglioni.
AAAH, le tematiche: il prossimo che viene a parlarmi della profondità di questi film si becca un pugno sul naso. Nolan inserisce tematiche sociopolitiche, ma lo fa con l'approssimazione e la confusione di un quattordicenne impegnato. E' meglio che si limiti a storie su maghi clonati e su truffe nei sogni, tematiche più impegnative sono decisamente al di là delle sue capacità.
[Modificato da Dark+Schneider 31/08/2012 11:43]
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