00 04/08/2012 01:57
a proposito di politica ornitologica
I forum ornitologici sono un simpatico passatempo, utile soprattutto per soddisfare le esigenze di chi ha la gabbietta sul balcone o di chi cerca visibilità commerciale, ma sul piano "politico" non servono a nulla o quasi.
Anni fa, si sperava che fossero un utile veicolo per sollevare dibattiti, risvegliare coscienze e creare consenso, ma la storia ha dimostrato che così non è.
E se anche ciò dovesse avvenire, non sarebbe comunque sufficiente per cambiare lo stato attuale delle cose, perché il nostro ambiente è inquinato da troppe viltà, troppe meschine ambizioni, troppi egostici interessi da soddisfare.
Anni fa, alcuni addirittura si illusero che un forum potesse costituire una valida base per costruire una minacciosa alternativa all'imperante Potere che governa, malissimo, la nostra federazione.
A nulla valsero le obiezioni di chi davvero conosceva le dinamiche della politica ornitologica: fu messo da parte, emarginato, definito Gazza.
Pur di mettere in campo lo sciagurato progetto di un nuovo organismo, amicizie fino ad allora dichiaratamente fraterne furono calpestate e rinnegate nel volgere di un battito di ciglia.
Ora, quel progetto è miseramente fallito: non ha speranze, non ha futuro.
Di ciò sono evidentemente persuasi i suoi stessi ideatori.
Ed infatti ecco riapparire all'orizzonte il messaggero, lo spargitore di miele che, a mò di ministro degli esteri dell'infido ed incapace Mazarino, cerca sponde in ambito F.O.I. per risalire sul treno della opposizione interna alla attuale dirigenza della federazione.
Quanto miele, quante chiacchiere inutili, per ritornare al punto di partenza.
Per raggiungere questo nuovo obiettivo, il Duo sicuramente potrà contare sulla sponsorizzazione di qualche insoddisfatto, ma gli altri interlocutori non sembrano del tutto ingenui.
Vedremo come andrà a finire.
Intanto tu te la ridi, vero Giuliano?




Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità (O.Wilde)