Re:
Scritto da: astrodanzante 28/04/2006 15.21
Non passa un giorno in cui non mi stupisca che in questo nostro bel Paese l'antifascismo non sia un valore comune. Non passa giorno, non mi rassegno, nonostante viva dove vivo, una città che orgogliosamente si dichiara fascista e che il 25 aprile si tappezza nei suoi "salotti buoni" di manifesti infami e devo leggere tra sdegno e commozione "festa dei traditori"; "giorno in cui l'Italia ha perso l'onore"; "niente da festeggiare" e perfino evocare "stupri e eccidici" compiuti - secondo loro - da partigiani.
Vorrei vedere il mio sindaco festeggiare il 25 aprile, lui e la sua maggioranza.
Vorrei che per una volta Latina si ricordasse che il 25 aprile non è soltanto la festa del suo patrono San Marco, ma che è anche e soprattutto la festa della Liberazione dell'Italia.
Per questo giudico scellerata la scelta di "lottizzare" il 25 aprile.
Esistono dei giorni, e non si tratta di formalità e perbenismo ma di valori essenziali, irrinunciabili, in cui dovremmo essere uniti. Di più, se siamo convinti di essere i custodi di questa festa, dovremmo renderci motori, tirare dalla nostra chi vediamo distanti, non prestarci a dividere, a cascare in stupide provocazioni messe in piedi per squallidi calcoli elettorali.
Ho un sogno: "Bella ciao" inno nazionale, un canto di tutti.
se posso consolarti............
ti ricordo che ho una foto di te
sul Corriere di Reggio
25 APRILE 2005
dietro la liena gotica!!
B.
...sfuggo per un attimo al mondo della divisione ed entro nel mondo dell'unità,
dove una cosa, una creatura dice all'altra
"questo sei tu".
" Soltanto chi non ha bisogno nè di comandare nè di
ubbidire è davvero grande ".
J.W.Goethe