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Dove Gesù NON ha mai camminato!

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    Sonnyp
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    00 19/05/2012 12:26
    Se le città sono inesistenti, è tutta una bugia?
    Pur non essendo più credente, a volte capita di dover dare una mano a qualche TcD ancora convinto e allora, ecco che si rispolverano vecchie informazioni che penso possano essere utili anche ai cattolici che vedo seguire questo forum. Passo così, in diverse parti, per non stancare e annoiare il tread, ad elencare, città per città, i luoghi menzionati nella bibbia con il loro riscontro storico, geografico e religioso, sperando che questo possa far aprire gli occhi a quello che viene considerato estrema verità, ma che poi, in sostanza, verità non è assolutamente, ma SOLO tradizione. Vi auguro una buona lettura e se volete... interrompete pure, io aspetterò che ci sia spazio e inserirò le parti seguenti. Shalom.

    Volgiamo allora la nostra attenzione ad un personaggio di fantasia: Gesù di Nazaret, il personaggio principale dei Vangeli di Luca, Matteo, e Giovanni, benché sia completamente sconosciuto agli autori delle lettere che si suppone siano state scritte da San Paolo. (Nessuno dei santi falsari chiamati col nome di Paolo si riferisce mai a "Gesù di Nazaret"). Come il Mago avrebbe dovuto essere di Oz, così Gesù avrebbe dovuto essere di Nazaret. Ma dov'era Nazaret nel primo secolo E.C.? Domanda ancora più fondamentale: c'era Nazaret nel primo secolo?
    Di Nazaret non si fa menzione neppure una volta nell'intero Antico Testamento, né gli antichi storici o geografi la nominano prima degli inizi del quarto secolo. Il Talmud, benché nomini 63 città della Galilea, non sa niente di Nazaret. Giuseppe Flavio, che scrisse con profusione della Galilea (una regione grande più o meno come la Basilicata) e condusse operazioni militari su e giù per tutto il suo piccolo territorio nella seconda metà del primo secolo, non nomina Nazaret nemmeno una volta - benché indichi per nome altri 45 tra città e villaggi della Galilea. La cosa è ancora più significativa quando si scopre che Giuseppe Flavio nomina Giaffa, un villaggio che si trova ad appena un paio di chilometri dall'odierna Nazaret! Giuseppe Flavio ci dice che fu occupato in quel luogo per un certo tempo. Oggi, Giaffa può essere considerata un sobborgo di Nazaret, ma ai tempi di Giuseppe Flavio, ci scommetto, gli abitanti di Giaffa seppellivano i loro morti nelle tombe della necropoli senza nome che giace sotto la moderna città chiamata Nazaret.

    Benché il Nuovo Testamento ci dica molto poco riguardo al mitico comune, ci dice abbastanza da permetterci di concludere che la Nazaret odierna non potrebbe essere la città biblica cui si fa riferimento, ad esempio, nel quarto capitolo del Vangelo di Luca. In quel capitolo troviamo una storia su Gesù che torna nella sua "città natale" per fare una serie di lezioni in sinagoga. (Si tenga presente che nel sito attuale non sono mai state trovate rovine di sinagoghe databili al primo secolo). Secondo il racconto di Luca, l'insegnamento di Gesù suscitò grande sdegno in tutti i presenti, in quanto lo consideravano blasfemo, e gli abitanti del luogo decisero di condannarlo a morte per quell'orrendo crimine. Invece di lapidarlo, la pena prevista per la blasfemia, secondo la storia (legalmente e culturalmente non plausibile) riferitaci dai versetti 28-30, "Sentendo queste cose, coloro che erano presenti nella sinagoga furono presi dall'ira e, alzatisi, lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fino in cima al monte sul quale era situata la loro città per farlo precipitare giù. Egli però, passando in mezzo a loro, se ne andò". (Segue......) [SM=x2533864]



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    lovelove84
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    00 20/05/2012 11:10
    Nazaret (arabo: الناصرة, al-Nāṣira; נצרת in ebraico) è una città di 60.000 abitanti del Distretto Nord di Israele, nella regione storica della Galilea. La maggioranza della popolazione è cittadina araba di Israele che si divide in 31,3% cristiani e 68,7% musulmani.
    Nazareth è famosa universalmente come la città di origine di Gesù, che secondo i Vangeli, pur essendo nato a Betlemme, vi abitò durante la sua infanzia e giovinezza. A Nazaret inoltre, sempre secondo i Vangeli, avvenne l'Annunciazione, cioè l'annuncio della sua prossima nascita, che venne fatto a sua madre Maria dall'Arcangelo Gabriele.
    Il 14 maggio 2009, si è recato in storica visita apostolica a Nazaret, Papa Benedetto XVI, il quale ha celebrato la Santa Messa sul Monte del Precipizio di Nazareth.

    Testimonianze storiche [modifica]
    Nazareth è citata per la prima volta nel Nuovo Testamento come luogo in cui si svolse l'infanzia di Gesù. La località, abitata fin dall'età del bronzo, non è menzionati in fonti ebraiche prima del III secolo, il che evidenzia il suo ruolo marginale, nell'antichità, sia nella Giudea che nella Galilea. San Girolamo nel V secolo affermava infatti che fosse un viculus ovvero un piccolo villaggio, abitato da un centinaio di persone. Nazareth sorgeva nei dintorni di Zippori, una città romana ellenistica distante circa 6,5 km.
    Giulio Africano (circa 200), citato da Eusebio di Cesarea (Storia Ecclesiastica 1.7.14), parla di Nazaret come un villaggio ebreo, e nello stesso passo parla di desposunoi, o parenti di Gesù, che provenivano da Nazareth e dalla vicina Cochaba e conservavano nota della loro discendenza con grande cura. Inoltre, un martire chiamato Conone, che morì in Panfilia sotto Decio (249-251), dichiarò al suo processo: "Io sono della città di Nazaret in Galilea, e sono un parente di Cristo che io servo, come i miei antenati hanno fatto"[1].
    Epifanio, che morì nel 402, afferma (Panarion i. 136), basandosi su una conversazione con un certo Giuseppe che costruiva chiese a Zippori e in altre località, che fino al tempo di Costantino (IV secolo) Nazaret era abitata solo da ebrei. Questo potrebbe implicare che al tempo di Epifanio vi abitavano alcuni cristiani non ebrei (e non esclude che degli ebrei credenti in Cristo vi abitassero in precedenza); è incerto se questo Giuseppe abbia costruito chiese anche a Nazareth o Cafarnao. Nel frattempo leggende su Maria iniziarono a suscitare interesse sul luogo tra i pellegrini, tra i quali Elena, che fondò la Basilica dell'Annunciazione e associò un pozzo a Maria. Nel 570, l'Anonimo di Piacenza racconta di aver viaggiato da Zippori a Nazareth e fa cenno alla bellezza delle donne ebree del luogo, che dicono che Maria era loro parente, e annota: "La casa della santa Maria è una basilica"[2].
    La Grotta dell'Incarnazione, che si trova nella cripta della Basilica dell'Annunciazione (che è costruita su di essa), è indicata dalla tradizione come il luogo della casa di Maria, in cui ella ricevette la visita dell'arcangelo Gabriele. Gli scavi, durante la costruzione della basilica moderna (edificata verso il 1960), hanno messo alla luce i resti di due chiese precedenti, una bizantina e una crociata, che testimoniano l'antichità di questa tradizione.

    Ritrovamenti archeologici [modifica]
    Jack Finegan scrive sull'archeologia di Nazareth:
    La vita umana più antica nella regione di Nazareth è attestata dal cranio trovato nel 1934 da R. Neuville in una caverna circa un miglio e mezzo a sud-est della città, un cranio che potrebbe essere più antico di quello dell'uomo di Neandertal. Nella stessa Nazareth un complesso di caverne sepolcrali è stato trovato nella città alta nel 1963, nel quale vi era del vasellame della prima parte della media età del bronzo[3].
    Giù, nell'area della Basilica latina dell'Annunciazione, c'era certamente un antico villaggio abitato per lungo tempo. La ricerca archeologica dentro e intorno a questa chiesa è stata condotta da Benedict Vlaminck nel 1892, da Prosper Viaud nel 1889 e 1907-1909 e da Bellarmino Bagatti dal 1955 in poi, quando la preesistente chiesa del XVIII secolo (1730) fu demolita per fare posto alla nuova e più grande Basilica dell'Annunciazione (n. 49). L'area sotto e intorno alla chiesa, così come alla chiesa di San Giuseppe non lontano, era chiaramente quella di un villaggio agricolo. C'erano numerose grotte, silos per il grano, cisterne per acqua e olio; presse per uva e olive, e pietre di mulino.
    Mentre i silos sono di un tipo trovato a Tell Abu Matar fin dall'era del Calcolitico, il vasellame più antico ritrovato in essi qui a Nazareth è della seconda età del ferro (900-600 a.C.). Vardaman richiama l'attenzione alla caratteristica grande giara con un piccolo "imbuto" a fianco dell'imboccatura: questa appendice, chiaramente disegnata come un imbuto, è semplicemente attaccata alla spalla, e non fora la parete della giara[4]. Altro vasellame del sito comprende una piccola parte del periodo Ellenistico, una parte maggiore di quello Romano, e la parte più grande del periodo Bizantino.
    Delle numerose grotte almeno alcune sono servite per uso domestico e sono state anche modificate architetturalmente per questo scopo. Una di queste, dove dei muri sono stati costruiti davanti a una grotta per farne un'abitazione, sotto il convento annesso alla Basilica dell'Annunciazione. Sono state trovate anche ventitré tombe, la maggior parte a una distanza dai 200 ai 700 metri dalla basilica verso nord, ovest, e sud. Siccome queste devono essere state fuori del villaggio, la loro posizione dà un'idea dei limiti dell'insediamento. Diciotto delle tombe sono del tipo kokim, che era noto in Palestina circa dal 200 a.C., e diventò in pratica il tipo standard di tomba ebraica. Due delle tombe, l'una (PEFQS 1923, p. 90) a soli 60 metri dall'altra (QDAP 1 [1932], pp. 53-55), 400 metri a sud-ovest dalla Basilica dell'Annunciazione, contenevano ancora oggetti come lampade di ceramica e vasi e recipienti di vetro, e queste datano probabilmente dal I al III o IV secolo dell'era cristiana. Quattro delle tombe erano chiuse con pietre rotolate, un tipo di chiusura tipico del tardo periodo ebraico fino al 70 d.C. Dalle tombe, pertanto, si può concludere che Nazaret era un insediamento fortemente ebraico nel periodo Romano[5].

    it.wikipedia.org/wiki/Nazaret




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    Sonnyp
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    00 20/05/2012 12:16
    Seconda parte.
    Anche se questa è ovviamente una favoletta, ci dice comunque che, dovunque fosse Nazaret, di sicuro era su una collina, e che quella collina aveva un precipizio abbastanza alto da far sì che un uomo, cadendo da lì, ne morisse sicuramente. Però, la città oggi chiamata Nazaret, fino a poco tempo fa, non ha mai occupato la sommità di una collina. Piuttosto, per mille anni o più ha occupato un fondovalle e la parte inferiore della collina che la delimita a nord-ovest. Scavi condotti sulla cima della collina nazarena mostrano che essa non ha mai avuto edifici sulla sua sommità prima del ventesimo secolo. Ancor peggio, non c'è alcun precipizio che possa essere identificato con quello dal quale gli Ebrei tentarono di gettare Gesù per ucciderlo.
    Come la Regina Bianca che Alice incontrò in "Attraverso lo specchio", i pellegrini cristiani sono sempre stati capaci di credere sei o più proposizioni impossibili e mutuamente contraddittorie tutte le mattine prima di colazione. Al contrario della Regina Bianca, però, i Cristiani sono stati capaci di conservare queste credenze anche dopo colazione. Quindi, poiché sulla collina della Nazaret odierna non ci sono posti adatti al lancio del nano, e tantomeno a quello del Messia, preti intraprendenti, frati e guide turistiche hanno individuato altri posti che potessero essere mostrati ai turisti creduloni come il posto in cui gli Ebrei cercarono di buttare a discarica Gesù, continuando peraltro a sostenere l'autenticità della Nazaret odierna.
    Benché i Greco-Ortodossi credano che Jebel el-Qafzeh, una montagnola a 2,5 km a sud-est di Nazaret, sia il luogo del tentato deicidio, per i Cattolici Romani è un'altra montagna, situata a diversi tiri di catapulta ad ovest di Qafzeh, ad essere il posto giusto. Qualcuno probabilmente crede che entrambi i luoghi siano esatti, benché per alcuni secoli ci sia stata la tendenza a riconciliare le contraddizioni inventando nuove mitologie migliorate. Sembra che Luca sia stato un po' vago quando affermò che Gesù passò in mezzo alla folla degli Ebrei, sfuggendo così al rischio di precipitare al livello della fauna appiattita. Quello che è davvero successo, si è scoperto, è che Gesù saltò in aria per sfuggire alla plebe. È un peccato che questo sia avvenuto prima che il salto in lungo diventasse disciplina olimpica, dato che il salto di Gesù fu una cosa da urlo. Sì, perché saltò da Qafzeh, la montagna orientale, fino alla montagna posta a diversi tiri di catapulta ad ovest. Pertanto, abbiamo il monte del Decollo del Signore ed il Monte dell'Atterraggio del Signore.
    Queste cose non me le sto inventando, sia ben chiaro. Abbiamo delle testimonianze scritte per provarle. Nel 1336 Sir John Maudeville esaminò il luogo in cui Gesù atterrò dopo esser saltato via dalla folla. "E subito dopo Egli fu trovato ai piedi di un'altra montagna nelle vicinanze dove ancora si vedono le impronte dei Suoi santi passi", nelle parole precise di Maudeville (Traduzione mia dall'originale inglese - NdT) (Naturalmente, queste impronte fossili si trovano ai piedi della collina anziché sulla sommità. Ma solo un inguaribile scettico penserebbe che questa sia una discrepanza).
    Anche prima di Maudeville, nel 1283 Burchhard del Monte Sion, un Domenicano tedesco (e pertanto particolarmente degno di fede) certificò quanto segue: "Il Salto del Signore, il luogo ove essi tentarono di gettar di sotto Gesù, ma [dal quale] egli scivolò dalle loro mani ed improvvisamente si trovò alla distanza di un tiro di freccia sul fianco di una montagna che si trovava sul cammino, dove è rimasta traccia di ciò, lì [infatti] si può vedere l'impronta stampata nel terreno del suo corpo e dei suoi abiti". Per quanto posso capire, non è una passeggiata troppo lunga, per i pellegrini, andare dalle impronte dei piedi all'impronta del corpo sulla collina!



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    lovelove84
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    00 20/05/2012 14:01
    ma chi le scrive queste cose?



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    Sonnyp
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    00 20/05/2012 15:51
    Ha importanza Love?
    Secondo te, quello che è scritto, se fosse di Ratzingher, non batteesti ciglio? Oppure lo criticheresti lo stesso?
    Comunque, alla fine metterò la fonte tranquilla.
    Ma rispondi.... se quello che hai letto, corrisponde a verità, ti ricrederesti? No vero? Allora segui sino alla fine e poi ne riparliamo.... Shalom.



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    lovelove84
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    00 21/05/2012 22:28
    Re:
    Sonnyp, 20/05/2012 15.51:

    Ha importanza Love?
    Secondo te, quello che è scritto, se fosse di Ratzingher, non batteesti ciglio? Oppure lo criticheresti lo stesso?
    Comunque, alla fine metterò la fonte tranquilla.
    Ma rispondi.... se quello che hai letto, corrisponde a verità, ti ricrederesti? No vero? Allora segui sino alla fine e poi ne riparliamo.... Shalom.




    no ..era solo per sapere se lo conoscevo.... perche se non lo conosco non posso crederci, perchè non l'ho visto con i miei occhi... e deve essere un personaggio immaginario!




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    Sonnyp
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    00 22/05/2012 04:54
    Terza parte.
    Tranquilla, lo citerò. Non penso tu lo conosca e..... comunque non è nessun personaggio immaginario. Piuttosto, CONCENTRATI sui fatti e prove che quest'articolo vuole proporti come ALTERNATIVA ale informazioni di cui disponi.....


    Abbiamo già notato che la città chiamata Nazaret non corrisponde ai luoghi che si possono desumere dal Vangelo di Luca. Inoltre, gli scavi archeologici condotti nella Nazaret odierna, anche se condotti da frati francescani e da sacerdoti che devono sempre aver presente l'importanza turistica delle proprietà immobiliari possedute dal loro ordine, non sono riusciti a dimostrare l'esistenza di un solo edificio databile in maniera credibile al primo secolo AEC od al primo secolo EC. Gli edifici più antichi ritrovati sembrano risalire alla seconda metà del terzo secolo, e non c'è indicazione alcuna di come gli abitanti di quegli edifici chiamassero il loro villaggio.
    Per essere sinceri, i Francescani hanno indicato vasellame, monete ed altri manufatti come prova che il luogo era abitato durante i primi secoli AEC e EC. Ma tutti questi oggetti sono compatibili con l'idea che fossero associati con delle sepolture, e la maggioranza degli oggetti sono datati in maniera molto vaga (deliberatamente, secondo me) come risalenti "al periodo Romano", per evocare immagini di Ponzio Pilato e del primo secolo, anche se il periodo Romano è durato fino al quarto secolo EC, ed anch'io accetto la possibilità che il sito sia stato fondato verso la fine del secondo secolo.
    Prima del secondo o terzo secolo EC, si parla della media Età del Bronzo, il sito oggi occupato da Nazaret era una necropoli, una città dei morti. Il fianco della collina sottostante parte della città attuale pullula di tombe e cavità naturali che per più di un millennio furono usate per le sepolture. Poiché le leggi ebraiche proibivano che i cimiteri fossero in mezzo ai luoghi abitati, possiamo essere piuttosto sicuri che non c'era nessuna città ebraica in quel luogo ai tempi in cui si suppone che un presunto Gesù ebreo vi scorrazzasse liberamente.
    Nonostante questi fatti, un visitatore della moderna Nazaret può sentirsi offrire una visita alla stanza in cui la Vergine Maria "ricevette" l'arcangelo Gabriele. Benché la stampella su cui si appollaiò sia ancora lì, la finestra attraverso la quale volò fu murata nel 1666. Vengono mostrati sia la cucina in cui ella preparava i pasti per la famiglia, che il laboratorio di falegnameria di Giuseppe. Si può anche visitare la stanza in cui Gesù visse dopo il suo ritorno dall'Egitto, così come i luoghi in cui nacque la Beata Vergine; ovviamente, ce ne sono parecchi, senza contare il suo luogo natale ad otto chilometri di distanza, a Sepphoris, e quello a Gerusalemme. La peculiarità di tutti questi luoghi sacri, però, è che si trovano tutti in grotte o caverne. Il mio vecchio pastore luterano tedesco non mi ha mai detto che Gesù, Maria e Giuseppe fossero trogloditi! Forse un ramo della famiglia Flintstone! Altra peculiarità di questi luoghi è che si trovano tutti a pochi metri da cavità utilizzate come tombe, od essi stessi furono utilizzati come tombe in qualche occasione, od anche entrambi i casi. Poiché le leggi ebraiche proibivano di abitare entro un raggio di 45 - 60 metri da una tomba, dobbiamo concludere che la "buona famiglia ebraica" in cui nacque Cristo era continuamente in uno stato di impurità rituale! (segue....)



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    Sonnyp
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    00 23/05/2012 13:44
    Quarta parte.
    Il fatto che la Sacra Famiglia fosse composta da cavernicoli ha però un senso se si considera che Jebel el-Qafzeh, il "Monte del Decollo del Signore", si trova a tre chilometri scarsi dalla grotta di Cristo. In una grotta sul monte Qafzeh è stata ritrovata una serie di scheletri di quelli che sembrano essere uomini di Neanderthal databili alla Glaciazione di circa 100.000 anni fa. Dopotutto, la parentela con i Flintstone potrebbe non essere poi tanto campata in aria!
    Per riassumere le prove archeologiche provenienti dalla cosiddetta Nazaret, non è stata scoperta alcuna rovina di edifici databili ai due secoli a cavallo del cambio di era, nonostante l'immensa quantità di scavi e costruzioni che hanno avuto luogo durante l'ultimo secolo. Ciò che è stato trovato, in quantità stupefacente, sono cavità usate come tombe, e sepolture in genere. Fino a quando un villaggio fu fondato un po' di tempo dopo l'espulsione degli Ebrei da Gerusalemme nel 135 EC, la nostra aspirante città santa era un cimitero, una vera città dei morti, una necropoli. Nel primo secolo, l'importante città di Giaffa era solo ad un paio di chilometri di distanza, ed è probabile che i suoi abitanti trovassero le grotte e cavità naturali della collina di Nazaret un luogo ideale per seppellirvi i propri morti.
    Assodato quindi che il posto oggi chiamato Nazaret non può essere il luogo descritto dalla Bibbia, c'è qualche altro luogo che la tradizione più antica potrebbe nominare come il luogo che ebbe l'onore di essere il luogo dell'infanzia di Gesù? Data la capacità, apparentemente inesauribile, degli impresari religiosi di moltiplicare i luoghi sacri e le sante reliquie, è sconcertante scoprire che in effetti non ci sono altri candidati.
    In questo senso, è estremamente interessante il fatto che il padre della Chiesa Origene, che visse tra il 182? ed il 254? EC, non ci dia indicazione alcuna di essere a conoscenza di dove fosse Nazaret, benché vivesse a Cesarea, un porto di mare ad appena cinquanta chilometri dall'odierna Nazaret! Attenzione: non è che Origene non abbia avuto occasione di nominare la città. In effetti, egli la menziona un gran numero di volte nei suoi tentativi di riconciliare i resoconti contraddittori delle storie evangeliche che cozzano con il passo di Luca1 citato in precedenza. Curiosamente, Origene non sa nemmeno se la città debba chiamarsi Nazaret o Nazara. Se ci fosse stata effettivamente una tale città nei paraggi, ai tempi in cui Origene scriveva, avrebbe potuto semplicemente farsi una camminata fino a lì e chiedere agli abitanti come si scrivesse il nome della loro città. Ma appare chiaro che Origene non pensava che una tale città esistesse affatto. Per salvare i Vangeli dalle loro molte mutue contraddizioni, dovette proporre un metodo "mistico" per interpretarli, affermando che non potevano essere interpretati alla lettera. Quasi certamente, per Origene la geografia evangelica, compresa la supposta città di Nazaret, era altrettanto mistica ed insostanziale degli eventi dei Vangeli. Il primo ipotetico riferimento consistente a Nazaret come realtà geografica ci viene dal padre della Chiesa Eusebio, anch'egli di Cesarea, che scrisse nei primi decenni del quarto secolo. Il suo Onomasticon ("Il libro dei nomi"), un elenco con descrizione geografica di tutti i luoghi santi menzionati nella Bibbia, è spesso citato come prova dell'esistenza di una città chiamata Nazaret nel luogo attuale alla fine del terzo secolo. Un attento studio del testo greco del manuale di Eusebio, e la sua menzione confusa di Nazaret, ci porta però a concludere che egli non ci era mai stato di persona (benché, come Origene, egli vivesse a solo cinquanta chilometri di distanza) e non era per niente sicuro di dove fosse il posto esatto. Nazaret potrebbe benissimo essere in Mongolia, in base a tutte le informazioni di prima mano che otteniamo da Eusebio!



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    Sonnyp
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    00 10/06/2012 11:52
    Chiamare per nome

    quinta parte.....

    Se non è mai esistito un luogo chiamato Nazaret nel primo secolo, come ha fatto quel nome a finire nella Bibbia? Abbiamo già fatto notare che il nome è sconosciuto in tutte le epistole, e quelle di Paolo sono la parte più antica del Nuovo Testamento. La città è nominata solo nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli. Il più antico dei Vangeli è quello attribuito ad un certo Marco, anche se gli autori delle sue diverse componenti sono completamente sconosciuti. Marco, contrariamente agli altri Vangeli, menziona Nazaret solo una volta: nel capitolo 1, versetto 9, che ci dice che "Gesù giunse da Nazaret di Galilea". Non è di piccolo interesse sapere che gli studiosi sospettano che questo versetto sia un'aggiunta più tarda, così come gli ultimi dodici versetti dello stesso Vangelo. Se questo è vero, ed io sono quasi sicuro che lo sia2 , il risultato è che il Vangelo più antico rimane senza alcuna conoscenza di un luogo chiamato Nazaret3. Una volta che Nazaret si fece strada nel Vangelo di Marco, crebbe in importanza nei Vangeli posteriori. Si potrebbe dire che affinché Gesù potesse marcare il suo passaggio nel mondo, era necessario mondare un passaggio di Marco! (Ho tentato di rendere alla meno peggio il gioco di parole originale. Lo spirito è quello. NdT)
    Il modo in cui Nazaret venne alla luce è intimamente correlato al processo attraverso il quale Gesù ottenne la sua biografia (cfr. "Come Gesù ottenne una vita", dello stesso autore - NdT), e pertanto dobbiamo fare una piccola digressione, passando dalla pseudogeografia alla pseudobiografia.
    Prima che a Gesù si potesse assegnare una biografia, era necessario che ricevesse un nome. In effetti, egli ricevette diversi nomi, ma tutti i suoi nomi in raltà erano titoli. Il nome Gesù di Nazaret in origine non era affatto un nome, ma piuttosto un titolo che voleva dire (il) Salvatore, (il) Virgulto. In ebraico questa espressione si traduce Yeshua Netser. La parola Yeshua significa "Salvatore", e Netser significa "germoglio", "giovane rametto", "virgulto" - un riferimento a Isaia 11, 1, che si pensava predicesse l'avvento di un messia (letteralmente, "l'unto") della stirpe di Iesse (il padre di Re David): "Ma un rampollo uscirà dal tronco di Iesse, ed un virgulto spunterà dalle sue radici..." Tutti voi avrete sentito parlare dei Branch Davidians, ovvero dei Davidiani del Virgulto! Essi prendono il loro nome dalla stessa idea.
    Mentre questo riferimento ad un virgulto della stirpe di Iesse potrà sembrare oscuro ai moderni Atei, non sarebbe certamente stato oscuro per gli antichi Ebrei, come quelli che composero i Rotoli del Mar Morto (e scrissero un commento su Isaia 11, 1); né sarebbe stato oscuro ai primi Cristiani. Secondo il padre della Chiesa Epifanio, nato Cipro nel 367 EC, che scrisse un trattato contro gli "eretici", i Cristiani erano in origine chiamati Iesseani, proprio per il legame messianico con Iesse 4 . Anche se per persone che parlavano l'Ebraico ed il suo stretto cugino Aramaico il significato e l'importanza profetica del titolo Il Salvatore, Il Virgulto sarebbero stati chiari, dopo che il titolo fu tradotto a forza in Greco come Iosous Nazoraios o Iesous Nazarenos, il suo significato di titolo deve essere stato presto dimenticato. La prima parte, "Iesous", divenne un semplice nome (Iesus in Latino), un po' come Giorgio, Aldo, o Carlo. La seconda parte, "Nazoraios", fu invece male interpretata come derivante dal nome di un posto, l'immaginario villaggio di Nazaret, così come la parola Bergamasco può derivare da Bergamo. (Si noti che i Greci indicavano normalmente le persone con nome e luogo di provenienza - es. Pitagora di Samo, Talete di Mileto etc.: questo potrebbe spiegare la deformazione compiuta in greco del significato originale del titolo - NdT)
    E così, Yeshua Netser divenne Gesù di Nazaret, un nome che si pensava contenesse informazioni sul luogo d'origine di una persona.
    Come abbiamo già visto, a cavallo del cambio di era non c'era nessun posto chiamato Nazaret, e non sappiamo quando il luogo oggi noto con quel nome abbia cominciato ad essere identificato in questo modo. Per quanto posso immaginare, il posto oggi chiamato Nazaret ricevette il suo nome da un Iesseano di fervida immaginazione tra la fine del secondo secolo e l'inizio del terzo. Ai tempi di Augusto, comunque, Nazaret era altrettanto mitica della famiglia Maria – Giuseppe – Gesù che si supponeva ci avesse vissuto.
    E così, Gesù non ha mai camminato a Nazaret, così come non ha mai camminato a Hoboken o Hamtramck. E probabilmente non ha mai camminato nella 42° strada a Manhattan. Ma cosa si può dire di Cafarnao, Betania, o Betfage? E non fu forse tradito nel Getsemani e crocifisso sul Calvario? E non aveva forse una ragazza che veniva da Magdala, e non era in competizione con un tipo che battezzava la gente in un posto chiamato Ennon? Se non ha camminato a Nazaret, dove mai ha camminato Gesù, se pure ha camminato in qualche luogo?




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    Cristianalibera
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    00 27/02/2013 17:47
    Re:
    Sonnyp, 20/05/2012 15:51:

    Ha importanza Love?
    Secondo te, quello che è scritto, se fosse di Ratzingher, non batteesti ciglio? Oppure lo criticheresti lo stesso?
    Comunque, alla fine metterò la fonte tranquilla.
    Ma rispondi.... se quello che hai letto, corrisponde a verità, ti ricrederesti? No vero? Allora segui sino alla fine e poi ne riparliamo.... Shalom.







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    Sonnyp
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    00 27/02/2013 20:34
    Ridere fa bene ma....
    Cosa ti fa tanto RIDERE Veronika? Dai dillo anche a noi che così ci facciamo una sana risata tutti quanti....!



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    Cristianalibera
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    00 28/02/2013 11:29
    Re: Ridere fa bene ma....
    Sonnyp, 27/02/2013 20:34:

    Cosa ti fa tanto RIDERE Veronika? Dai dillo anche a noi che così ci facciamo una sana risata tutti quanti....!




    Chiunqe lo capisce, solo tu non comprendi o non vuoi comprendere sonnyp, prova oggi di rivolgere le stesse domande che hai fatto a love a te .

    e poi capirai perché ho riso.


    [Modificato da Cristianalibera 28/02/2013 11:30]
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    Sonnyp
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    00 28/02/2013 18:18
    Non importa Veronika.....
    L'importante è che tu abbia sorriso e quindi ti sia divertita....

    Sai... una sana risata fa sempre bene all'organismo.....

    sono lieto di aver contribuito alla tua salute. Shalom.