La Camera Oscura

Il Buddhismo

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    Sinaida
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    00 14/05/2012 20:38

    Il Buddhismo è una delle religioni più diffuse e tra le più antiche al mondo.
    Originato dagli insegnamenti di Siddhārtha Gautama, comunemente si compendia nelle dottrine fondate sulle Quattro nobili verità.
    Con il termine Buddhismo si indica più in generale l'insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche e tecniche spirituali, individuali e devozionali, nate dalle differenti interpretazioni di queste dottrine, che si sono evolute in modo anche molto eterogeneo e diversificato. Sorto nel VI secolo a.C., a partire dall'India il buddhismo si diffuse nei secoli successivi soprattutto nel Sud-est asiatico e in Estremo Oriente, giungendo, a partire dal XX secolo, anche in Occidente.




    La storia del Buddhismo inizia nel VI secolo a.C., con la predicazione di Siddhārtha Gautama.
    Nel lungo periodo della sua esistenza, la religione si è evoluta adattandosi ai vari Paesi, epoche e culture che ha attraversato, aggiungendo alla sua originale impronta indiana elementi culturali ellenistici, dell'Asia Centrale, dell'Estremo Oriente e del Sud-Est Asiatico; la sua diffusione geografica fu considerevole al punto di aver influenzato in diverse epoche storiche gran parte del continente asiatico.
    La storia del Buddhismo, come quella delle maggiori religioni, è anche caratterizzata da numerose correnti di pensiero e scismi, con la formazione di varie scuole; tra queste, le più importanti attualmente esistenti sono la scuola Theravāda, le scuole del Mahāyāna e le scuole Vajrayāna.



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    Sinaida
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    00 04/08/2012 13:40

    Il termine "Buddhismo" comprende diverse forme di pratica religiosa, tuttavia la fonte di ispirazione rimane la stessa "Siddarta Gotama", che visse e insegnò in India circa 2500 anni fa e che storicamente assume il nome di Buddha il risvegliato, un essere che conseguì una profonda saggezza.

    Il Buddha non lasciò nulla di scritto tuttavia trasmise il suo prezioso insegnamento "Il Dhamma" tramite i fedeli dell'ordine religioso che egli stesso fondò. "Il Sangha"

    L'ordine Buddista sopravvive nei secoli conservando tutta la saggezza e gli insegnamenti del Buddha sia nello stile di vita che nell'insegmanto verbale.

    Ancor oggi questi tre elementi il Buddha, il Dhamma e il Sangha sono considerati da tutti i buddhisti come i "Tre Rifugi", o il "Triplice Gioiello" e rispecchiano rispettivamente Saggezza, Verità e Virtù che ognuno, con la pratica può sviluppare dentro di se.

    Dopo la morte di Buddha il suo insegnamento si diffuse in tutta l'Asie subendo l'influenza delle culture locali e dando origine alle diverse scuole.

    Le tre principali correnti del Buddismo si possono riassumere in: Theravada (insegmanto degli anziani) tuttora esistente nello stato dello Sri Lanka, in Myanmar (Birmania)
    ed in Thailandia; Mahayana (il grande veicolo) che comprende le tradizioni sorte in Corea in Cina ed in Giappone; e Vajrayana (il veicolo adamantino) collegato alla tradizione del Buddismo tibetano.



    [Modificato da Sinaida 04/08/2012 13:40]


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    Sinaida
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    00 04/08/2012 13:49
    Le scuole

    Nella cultura occidentale, in particolare quella del nostro paese si sono diffuse le seguenti forme di buddismo:

    Buddismo Zen
    Buddismo Tibetano
    Buddismo della scuola di Nichiren conosciuti anche con in nome "Nam Myo Ho Renge Kyo" che è il nome del mantra ripetuto nelle preghiere quotidiane.
    Buddismo Hokkekyoshu - Scuola del sutra del loto

    Tuttavia anche se le scuole sono diverse per pratica e modalità di insegnamento conservano alla base i sacri testi buddisti e riconoscono una stessa verità, quella del Buddha.




    BUDDISMO ZEN


    Lo Zen nasce dall'esperienza del Buddha Shakyamuni che più di 2500 anni fa, seduto nella postura di zazen, ha realizzato il completo Risveglio praticando la concentrazione, la vigilanza e la consapevolezza. Zazen vuol dire letteralmente "meditazione seduta"; zen è un termine giapponese, derivato dal cinese ch'an e dal sanscrito dhyana, "meditazione".
    Zazen è il ritorno, qui ed ora, alla condizione normale del corpo e della mente, è la forma adulta della nostra vita. E’ è il contatto più intimo con se stessi e il rapporto più autentico con la realtà, al di là della riduttiva coscienza dell'io perennemente agitato nel frustrante tentativo di appagare i propri desideri e di sfuggire la sofferenza.

    Rimanendo immobili ed in silenzio, seduti nella postura corretta (cioè eretta, equilibrata, stabile, energica e priva di tensioni), si genera naturalmente una respirazione corretta (cioè calma, regolare, profonda e completa); dalla respirazione corretta sorge spontaneamente un corretto stato mentale (quieto, presente e concentrato, libero dagli oggetti del pensiero, dai giudizi, dalle elaborazioni concettuali, aperto, indipendente dalla logica del profitto personale e naturalmente benevolo). Ed in questa condizione centrale di unità del corpo e della mente riconosciamo infine la nostra vera natura originaria: non siamo separati da alcunché.

    A partire dalla pratica regolare di zazen, la nostra vita si trasforma, si semplifica, inconsciamente, in modo naturale: dimenticando noi stessi, a beneficio di tutti, ci armonizziamo con la realtà, che si rivela sempre meno ostile.

    La portata di zazen è universale: al di là delle condizioni sociali o culturali, zazen si rivolge direttamente al cuore dell'uomo; al di là delle categorie mentali, delle ideologie o dei dogmi, è la radice stessa dello spirito religioso.


    - Il Dojo -

    Il dojo è il "luogo in cui si pratica la Via". E nei Dojo Zen si pratica innanzi tutto zazen.

    Anche se zazen può essere praticato ovunque, il dojo, soprattutto agli inizi, è il luogo più appropriato, sotto la guida sicura di un maestro, di un istruttore o di praticanti più anziani.

    Il dojo offre ed esprime le condizioni ideali per la pratica: andare insieme agli altri al di là del proprio io, al di là delle discussioni, attraverso la concentrazione sulla postura e su ogni azione, armonizzarsi con gli altri, con se stessi e con la realtà che ci circonda, conformandosi spontaneamente alle regole tradizionali.

    I testi sono stati tratti dal sito www.sanrin.it che si occupa di divulgare la cultura buddista zen e di promuovere le attività di tutti i centri affiliati alla Association Zen Internationale fondata dal Maestro Taisen Deshimaru.










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    Sinaida
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    00 04/08/2012 14:08

    BUDDISMO TIBETANO


    Dal punto di vista buddhista la cosa più significativa che possiamo tirare fuori dalla nostra vita umana è l'altruismo.
    Sicuramente ci sono tanti altri significati, tante altre cose che hanno un senso nella vita umana, ma quella che ha il valore più alto è l'attitudine altruistica: la mente altruistica, i pensieri altruistici, l'azione altruistica.

    L'argomento di oggi ha come tema "Entrare nel Mahayana".
    Dal punto di vista letterale Mahayana è composto da Maha che vuoi dire grande e Yana che vuoi dire risveglio, quindi Mahayana vuol significare il grande risveglio.




    Entrare nel Mahayana vuol dire anche assumersi la responsabilità di portare questa enorme moltitudine di persone da una condizione di disagio ad una condizione più piacevole. Non è una cosa così semplice, anzi è un compito abbastanza pesante da affrontare perché entrare nel Mahayana vuoi dire accollarsi la responsabilità di tutti gli esseri senzienti. Per questa ragione il Mahayana viene chiamato il Grande Veicolo.

    Non è il nome di un libro, di una scuola, di un ordine, ma è piuttosto quello stato mentale che ci porta a prenderci la responsabilità di tutti gli esseri senzienti. Viene chiamato "grande" perché ha un grande obiettivo: soddisfare tutti gli esseri senzienti.

    Ci sono moltissime qualità, moltissimi argomenti che sono contenuti nella grandezza del Mahayana. Queste cose non sono solo un oggetto di visualizzazione per la meditazione, ma sono parte di una azione pratica. Perché noi soffriamo, patiamo l'angoscia, siamo afflitti da molto stress, e la causa di tutto questo è che abbiamo una debole coscienza di noi stessi.
    La causa di ciò risiede in quello che in termini tecnici viene chiamata chiusura mentale o "mente ristretta". E' come se noi fossimo chiusi in una stanza molto piccola, senza porte e senza finestre, e non ci fosse alcuna possibilità di far entrare o uscire aria ed altre persone o di avere qualunque tipo di contatto con il mondo esterno. Tutto ciò ci causa molti problemi: noi entriamo in questo spazio ristretto perché ci fa sentire al sicuro, ma in seguito ci crea molti problemi. Quindi bisogna allargare questo spazio, bisogna aprire delle porte e delle finestre per far entrare l'aria e per metterci in contatto con le altre persone. Questo è quello di cui abbiamo veramente bisogno e solo così potremo respirare meglio. Per tale motivo questo stato mentale viene chiamato "Il grande veicolo".

    Ho scelto questo tipo di metafora per spiegare come noi di solito abbiamo questa mentalità, questo tipo di chiusura, mentre al contrario abbiamo bisogno di essere aperti, di aprirci al mondo. Questo tipo di attitudine è la quintessenza del pensiero e del sentiero del Buddha, quella che ci porterà verso la liberazione finale. Aprirsi a tutti gli esseri senzienti, prendersi la responsabilità di tutti gli esseri senzienti, questo è quello che noi chiamiamo la mente dell'illuminazione ed è quello che in sanscrito viene chiamato la “Bodhicitta”, dove "Bodhi" significa illuminazione e "cìtta" significa mente. Quando noi siamo devoti all'immagine del Buddha o del Bodhisattva, non vuol dire che noi siamo devoti a quella figura dipinta del Buddha o del Bodhisattva, ma significa piuttosto che noi siamo devoti a quel tipo attitudine altruistica.



    Questo tipo di Mente così aperta è chiamata "il Grande Veicolo". E se noi entriamo in possesso di questo tipo di mentalità ci liberiamo dei problemi, perché se noi consideriamo la massa enorme di problemi che affliggono tutti gli esseri viventi, ci rendiamo conto che il nostro problema non è niente in confronto ad essi. Questo è il segreto del Bodhicitta.

    Noi normalmente non guardiamo i problemi degli altri, guardiamo solo i nostri e li consideriamo enormi; ma se noi guardassimo i problemi degli altri esseri, il nostro piccolo problema diventerebbe insignificante; questa è la mente di Bodhicitta.

    Sviluppare questa mente, questa attitudine mentale, ci porta in un certo senso anche dei vantaggi: non è facile, ma anche soltanto imparare questa cosa è il primo passo. Anche solo generare ammirazione verso questo tipo di attitudine mentale, dire che è meraviglioso che esista questo tipo di attitudine mentale. La Bodhicitta, questo è il primo passo e anche questo aiuta. Normalmente noi ignoriamo questa attitudine. E soltanto conoscere questa cosa ci dà una grande speranza, un grande coraggio, distrugge la grande ignoranza e ci dà un'immensa luce.





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