GUBBIO
Gruppo principale: Gubbio Supporters
Altri Gruppi: Blocco S.Lucia: lo striscione esordisce in Sud Tirol-Gubbio 10/11 e da subito il gruppo assume una certa importanza. Gubbio 1910: esordio in Tribuna nel 2010-11; dalla stagione in corso 2011-12 affiancano i “Gubbio Supporters”. Vecchia Maniera: gruppo tosto che fa la sua prima apparizione nel ritorno della semifinale Playoff col Fano 2010-11. M.D.P.: acronimo di Madonna Del Ponte, frazione del Comune di Gubbio; gruppo nato ufficialmente nel 2011. “Sempre Pieni” Bar Madonna del Ponte: si presume siano un sottogruppo dei “M.d.p.”, da qualche anno seguono le sorti del Gubbio, sia fuori che in casa; fino all’anno scorso in Tribuna, da quest’anno figurano con la loro “pezza” nel settorino ultrà. Brigata Rossoblù: gruppo nato nel 2011, riconoscibile dalla “pezza” con l’acronimo “BRB”, sempre esposta nel settorino ultrà, Gradinata lato Nord. Eugubini al Seguito, striscioncino esposto solo, e non sempre, in trasferta. San Martino Rossoblù: espressione di quartiere, dall’anno scorso presente nel settore più caldo del tifo eugubino. La Gradinata: striscione che l’anno scorso fa bella mostra di sé in Tribuna, al fianco del “Gubbio 1910”: rappresenta la parte più moderata del tifo al “Barbetti”, non un vero e proprio gruppo.
Siti Internet: http://gubbiosupporters.altervista.org - www.gubbiofans.it
Settore: Gradinata Coperta lato Nord
Politica: Un tempo destroidi, poi spostati a sinistra, adesso perlopiù apolitici.
Gruppi scomparsi, nati negli anni 70: Fighters
Gruppi scomparsi, nati negli anni 80: Ultrà Gubbio, Commando Ultrà Gubbio, Bronx, Hooligans, Panthers S.Lucia, The Wolwes, Stato d’Ebbrezza, Daiaki Rossoblù, Drunken Groups, Mallalla Warriors
Gruppi scomparsi, nati negli anni 90: Orgoglio Eugubino (ultima apparizione dello striscione, per tanti anni presente alle partite del Gubbio in casa e fuori, in Foligno-Gubbio 06/07), Regime, Gubbio Front, East Side, Collettivo, Gioventù, Korps, Centro Storico, Nucleo d’Assalto, Mossi, Brigata San Marco, Dopati dal Vino
Gruppi scomparsi, nati negli anni 00: Quelli del Cobra (gruppo nato in onore del “Cobra” Claudio Clementi, attaccante-bandiera del Gubbio dei primi anni 2000), Torçida, Teste Matte, Inferociti (nato nel 2003, dal 2004/05 si sono uniti con altri ragazzi che facevano parte degli Ultrà Gubbio, andando a formare i Gubbio Supporters), Monelle, Pueblo U.G.,
Gruppi scomparsi, nati negli anni 2010: Vecchia Guardia
Cenni storici: Il primo gruppo organizzato è quello dei Fighters, che compaiono sulla scena sul finire degli anni 70. Nel 1980, sulle orme dei pionieristici Fighters, nascono gli Ultrà Gubbio. I primi ultras si sistemano in Gradinata, per cercare di coinvolgere tutto lo stadio. Il boom del tifo eugubino si ha nella stagione 1985/86, nella quale il Gubbio perde gli spareggi perla C2 contro Vis Pesaro e Riccione. Ma si rifarà nell’87, quando tornerà tra i professionisti, dopo 40 anni d’esilio, battendo il Poggibonsi nello spareggio di Perugia, con il memorabile esodo di 15mila sostenitori (vedi sezione “Amarcord”). Epiche, in quegli anni, le partite contro Ternana e Perugia: nei confronti di queste tifoserie gli ultras del Gubbio non sfigurano. Nonostante la squadra scivoli in basso, fino all’Eccellenza, disputata però solo per un anno, gli umbri continuano a dimostrare buona tempra e organizzazione, presentandosi numerosi anche nelle trasferte-salvezza. Motivo di orgoglio per i rossoblù la trasferta di Trieste, a600 Km. di distanza. Al fianco degli Ultrà Gubbio si mettono in evidenza gruppi-satellite come la “Brigata San Marco” e lo “Stato d’ebbrezza”, dal nome simpatico e originale. Gli Ultrà Gubbio si sono fatti largo nel panorama ultras senza strafare: non avevano i mezzi, la storia e il serbatoio di tifosi delle squadre più grandi, ma hanno sempre garantito presenza costante e passione, con quel pizzico d’umiltà che non guasta. Nella stagione 2004/05 nascono i “Gubbio Supporters”, dall’idea di alcuni ragazzi che tiravano avanti la baracca già da un paio d’anni, con la voglia di creare un gruppo in proprio, facenti già parte, in prima persona, degli “Ultrà Gubbio1980”. Lo striscione, fatto nel giro di pochi giorni, interamente a mano, fa il suo esordio in Gubbio-Montevarchi, il 12 settembre ’04. Dopo un anno in cui tutta la curva si è riconosciuta nei Gubbio Supporters, l’anno dopo avviene la svolta, con il ritorno degli Ultrà Gubbio, che espongono lo striscione, accanto a quello del gruppo principale, i G.S., sia nel 2005/06 che nel 06/07. Nel 2008 si ha l’esperienza dei “Pueblo U.G.”, mentre nel 2010/11, l’anno scorso, i vecchi esponenti degli Ultrà Gubbio si riconoscevano dietro lo striscione “Vecchia Guardia”. Quest’anno, invece, a dare in qualche modo un segno di continuità postuma, visto che il vecchio gruppo è ufficialmente sciolto, è esposta la “pezza”: “Forza Gubbio U/G non mollare mai”.
Amicizie: -Torres: legame forte, quello di cui gli eugubini vanno più fieri, che nasce nella stagione 1998/99 a Gubbio, all’andata, quando alcuni elementi della curva eugubina e sarda si incontrano e si scambiano varie idee sul movimento ultras d’allora. L’amicizia, in principio, riguardava i maggiori gruppi, che trainavano le proprie curve: gli “Ultrà Gubbio” e gli “Indians Torres 1982”. Col passare degli anni e con varie vicissitudini, l’ amicizia ha subìto vari cambiamenti, con lo scioglimento degli Indians e della successiva formazione degli “U.T.S.” nel 1998, e, a Gubbio, col direttivo degli Ultrà Gubbio 1980 che ha preso la decisione di uscire dal gruppo, andando a fondare i Gubbio Supporters. Attualmente i gruppi maggiormente legati sono i Gubbio Supporters e gli U.T.S. Numerose, nonostante la grande distanza, le visite reciproche, come ad esempio quelle degli umbri in terra sarda, nel 2004/05, con Manfredonia e Perugia, e quella dei sardi in Gubbio-Castelnuovo, semifinale Playoff 02/03. -Forlì: l’amicizia nasce nel 2002/03, nell’ultima partita di campionato. Il clima disteso di fine stagione aiuta l’avvicinarsi di alcuni ragazzi appartenenti ai gruppi ultras forlivesi “Vecchia Guardia” e “Boys”, e subito inizia un confronto verbale riguardante la vita di curva in generale. Gli umbri hanno subito capito le ragioni dei romagnoli, quanto sia difficile essere ultras in una città come Forlì, dove prevalgono altri sport (basket su tutti), ricevendo gli elogi degli umbri per non aver mai mollato. Numerose le visite reciproche, vista anche la vicinanza, soprattutto tante sono quelle dei forlivesi a fianco degli umbri; tra le quali citiamo: Gubbio-Castelnuovo, Playoff 02/03; Gubbio-Sangiovannese, semifinale Playoff 03/04; Fano-Gubbio, Playoff 09/10 e Gubbio-Sampdoria di quest’anno. Sbandierata in campo nel 03/04, sia a Forlì, all’andata, che a Gubbio. -Tempio: amicizia che affonda le proprie radici negli anni 90. Tra le visite che si sono scambiate le due tifoserie, rammentiamo quella degli umbri in Baracca Lugo-Tempio, Playout 98-99, e quelle dei sardi in Sangiovannese-Gubbio, semifinale Playoff 03/04 e Gubbio-Castelnuovo 02/03. Suggellato a Sassari nel 98/99 il gemellaggio Tempio-Sassari-Gubbio.
Buoni rapporti: Genoa
Rivalità: -Fano: molto sentita da ambo le parti, come dimostrano i vari scontri avvenuti in passato. I “Panthers Fano ‘77” sono un gruppo odiato, ma allo stesso tempo rispettato dagli eugubini, visto che ogni volta che c’era da darsele, si sono sempre fatti trovare pronti. A presa in giro nei loro confronti lo striscione “Panpers 77”, esposto in Gubbio-Fano 03/04. Incidenti a Fano nel 98/99, durante e a fine partita. Un segnalinee venne colpito da un oggetto contundente nel secondo tempo e si accasciò al suolo sotto il settore ospiti, assiepato da circa 300 eugubini. Il ferimento del guardalinee dette il via a una serie di scaramucce, che a fine gara si fecero sempre più pesanti, con gli ultras granata e ospiti sparpagliati in gruppi che si affrontarono con rabbia. Scontri fisici e aggressioni ripetute che richiesero l’intervento massiccio delle forze dell’ordine. Scene da guerriglia urbana, che coinvolsero centinaia di ultras, che portarono in ospedale tre poliziotti, rimasti feriti nel tentativo di sedare la violenza, con un agente che riportò la frattura di una costola, gli altri contusioni con prognosi di 15 e 10 giorni. Un ultrà del Gubbio denunciato per lesioni. Incidenti, sempre a Fano, nel 02/03, prima della partita, quando uno dei tre pullman eugubini, in transito nelle adiacenze dello stadio, fu intercettato da un gruppo di una 30ina di fanesi, che già da alcuni minuti aspettavano il passaggio dei torpedoni. Un paletto appuntito, scagliato con violenza, sfondò una vetrata, seminando il panico tra i malcapitati passeggeri; gli umbri scesero dall’ultimo bus immediatamente in difesa dei compagni, con gli aggressori che se la dettero a gambe. Oltretutto, gli umbri subirono anche l’aggressione ingiustificata delle forze dell’ordine, colpendo a più riprese i malcapitati: veramente una trasferta da dimenticare. Scazzottata 6 contro 6 per la “passeggiata” del lungomare di Fano nell’estate 2003, che durò una 15ina di minuti, con gli eugubini che, si dice, ebbero la peggio. Giorni dopo arrivarono ai fanesi su Internet messaggi di riscossa degli Ultrà Gubbio per la partita di Coppa Italia, di due settimane dopo. I fanesi organizzarono un pullman solo per far scontri, erano in 22; arrivati allo stadio non videro nessuno, poi, da una via laterale sbucarono fuori una ventina di ragazzi, armati di mattoni, bombe-carta (fortunatamente inesplose) e pali di ferro, che scagliarono addosso ai fanesi, che si trovarono molto spiazzati, disorientati e disarmati ma, finito il fitto lancio, i fanesi caricarono e ne scaturì una scazzottata 20 contro 20, senza vincitori né vinti. -Foligno: rivalità sentita che risale alla metà degli anni 80, come dimostra la loro presenza nello spareggio per l’accesso del Gubbio in C2 contro il Poggibonsi nell’87. Per circa 10 anni le due squadre umbre non s’incontrarono; quando questo avvenne, nel 1997/98, non mancarono incidenti. Nell’occasione, nel dopopartita, il fatto più grave fu l’aggressione consumata da alcuni balordi nei confronti di una ragazza ventenne di Gubbio, accerchiata in auto insieme al fidanzato da degli scalmanati da poco usciti dallo stadio. I delinquenti cercarono di tirarla fuori a forza dall’auto, ma il fidanzato intervenne energicamente, allontanando i balordi, che intanto però avevano preso a calci l’auto della giovane coppia eugubina. La ragazza, in comprensibile stato di shock, in preda al pianto, ricorse alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso, giudicandola guaribile in tre giorni. Gli incidenti tra le opposte tifoserie erano già iniziati durante la partita, quando i folignati tentarono di “rubare” uno striscione di un club rossoblù, ma l’intervento dei carabinieri riportò la calma. Verso fine gara, scambio di cori di sfottò tra le due parti, con gli ultrà del Foligno che esposero l’eloquente striscione “Oggi tremate voi”, evidente allusione al terremoto, con la tensione che si fece altissima. Fuori, al termine della partita, altri scontri, con due carabinieri finiti all’ospedale. Tre folignati furono fermati e denunciati a piede libero per reati che vanno da resistenza, oltraggio, minacce e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento di auto e motorini. Striscione dei folignati esposto in Foligno-Gubbio 05/06: “Sia a Gubbio che a Foligno sei sempre stato un coniglio…”. -Gualdo: derby sentito, eterna rivalità campanilistica, accesa dagli appena 18 chilometri di distanza che separano i due paesi. Derby infuocato, sia in campo che sugli spalti, quello tra Gubbio e Gualdo nel 2000/01, che mancava da 20 anni tra i professionisti. I 250 tifosi del Gualdo vennero posizionati in una tribuna dello stadio, che al momento del 2-1 per la squadra di casa subì l’invasione di una 50ina rossoblù, che sfondarono un cancello e cercarono il contatto con gli ospiti, contro i quali furono lanciati anche pezzi di cartelloni pubblicitari, presi a bordo campo. Un consistente numero di forze dell’ordine si frapposero tra le due fazioni, riuscendo a bloccare i padroni di casa. I gualdesi furono accompagnati fuori dal campo e scortati fuori città, ma i tafferugli sono continuarono anche dopo, infatti alcuni tifosi che avevano partecipato all’episodio precedente, cominciarono a lanciare oggetti e sassi contro le guardie. Al termine della contesa, si contarono 8 feriti, in modo comunque lieve, tra le forze dell’ordine, medicati all’ospedale di Gubbio. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale uno dei giovani tifosi eugubini, e alcuni suoi compagni, che avevano partecipato attivamente ai disordini. In Gubbio-Gualdo 97/98, amichevole estiva, telefonate anonime e striscioni offensivi prima della gara, botte da orbi e risse da Far West, con risvolto comico. Gli eugubini aspettarono i gualdesi che tornavano a casa, appostati nel piazzale di un centro commerciale: rissa inevitabile. Botte a destra e a manca con alcune vetture danneggiate, fra chi scappa inseguito nel supermercato, chi se la dà a gambe nei campi, chi depone le armi (la sciarpa) in segno di resa. A fine anni 80-inizio 90, a Gubbio il tifo viveva tempi d’oro e gli striscioni venivano abitualmente lasciati appesi alla rete del terreno di gioco. I gualdesi, in una notte tranquilla a campionato finito irruppero nello stadio di Gubbio e si portarono via lo striscione più “importante”: Commando. Lo striscione, dopo essere apparso capovolto nello stadio di Gualdo, fu poi dato alle fiamme. -Rimini: rivalità nata alla fine degli anni 90, cercata più che altro dagli umbri, soprattutto quando le due squadre si trovavano a contendersi la C1 (primi anni 2000). I riminesi sono comunque molto rispettati a Gubbio; eloquente il fatto che alla fine di un Gubbio-Rimini 02/03 gli ultrà del Gubbio se li ritrovarono davanti alla propria curva, e si fecero sottrarre lo striscione “Brigata San Marco”, fatto che venne vendicato l’anno successivo in Rimini-Torres, in C1, quando insieme a una 50ina di tifosi sardi, si presentarono alcuni eugubini, che provocarono incidenti prima della partita all’ingresso del settore Distinti, con un giovane riminese medicato al Pronto Soccorso, ferito alla testa da un oggetto contundente. -Vis Pesaro: derby umbro-marchigiano, che non si disputa da diverse stagioni, e che è quindi stato molto più sentito in passato che adesso. In un Vis Pesaro-Gubbio 85/86, finito con un palpitante 2-2, giocato davanti a 5mila persone, di cui un migliaio di fede eugubina, dopo il gol del pareggio pesarese, siglato nel finale, si scatenò la peggio violenza, coi supporters che vennero a contatto nell’affollata gradinata, facendo nascere una rissa gigantesca. Alla fine il “mitico” striscione “Fighters” andò in mano ai pesaresi, che se lo portarono via. Nello scontro fisico i marchigiani riportarono comunque la peggio, tanto che, gli ultras umbri, vennero bollati dalla stampa pesarese come “hooligans inglesi”. -Poggibonsi: vecchia rivalità umbro-toscana, rubato uno striscione ai toscani esposto in Gubbio-Poggibonsi 06/07. -Padova: rapporti tesi da quest’anno (vedi la sezione “Curiosità”). -Jesi: rapporti tesi, con scontri in passato; le due squadre da molto tempo non si incontrano. -Perugia, Ternana: derby sentiti, rapporti tesi in passato, coi primi da tempo non si incontrano. -Sangiovannese: vecchia rivalità, sbiadita nel tempo.
Curiosità: -In seguito agli scontri avvenuti in occasione di Gubbio-Padova, dicembre 2011, sono stati diffidati sette tifosi eugubini e un padovano, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Una ventina di tifosi biancoscudati, infatti, entrati nel settore di casa della Gradinata, scatenarono rabbiose reazioni dei locali che, ripetutamente, chiesero l’intervento degli steward. I veneti, alla richiesta delle f.d.o. di spostarsi nel settore ospiti, risposero che l’avrebbero fatto solo se alcuni di loro, sprovvisti di Tessera (una decina), rimasti fuori dall’impianto, avessero potuto assistere alla gara, ricevendo ovviamente risposta negativa. Al gol del Gubbio, alcuni tifosi delle due squadre vennero a contatto, scontrandosi, con l’immediato intervento delle forze dell’ordine. Le indagini successive hanno portato alle diffide degli umbri. -Il 29enne difensore del Gubbio, Simone Farina, che rifiutò di vendere una partita di Coppa Italia col Cesena per 200mila Euro, è stato salutato dai suoi tifosi con un lungo applauso e con lo striscione “Simone orgoglio nostro”, prima di Gubbio-Bari (2-2) del gennaio scorso. Farina è stato anche convocato come premio dal C.t. della nazionale italiana di calcio, Cesare Prandelli, per gli allenamenti a Coverciano in vista dell’amichevole di Genova con gli Stati Uniti, test pre-Europei, affinché potesse essere d’esempio per il calcio italiano. -Bella coreografia in Gubbio-Torino (1-0) dell’ottobre scorso, quandola Gradinata lato Nord si tinse di rosso e di blu, con carta fluorescente, e una stella argentata nel mezzo. Per l’occasione 5mila spettatori affollarono il “Barbetti”. -Il Gubbio, espressione di una cittadina di soli 33mila abitanti, ha avuto finora quest’anno una media di circa 3600 spettatori, con 2475 abbonati, numeri molto soddisfacenti se si rapportano al piccolo bacino d’utenza. Il record di spettatori appartiene a un Gubbio-Perugia 1987/88: 6364 spettatori ufficiali. -Gli ultras del Gubbio diversi anni fa occupavano la curvetta Nord, spostandosi per la prima volta nella Gradinata lato Nord Coperta, dove sono ora, durante il campionato di C2 2002/03 (conla Fiorentina furono messi, per motivi d’ordine pubblico, visto l’ingente numero di fiorentini al seguito, nella Gradinata Coperta lato Sud), mentre nei due anni successivi cambieranno abbastanza spesso dimora. Nel 05/06 e 06/07 sono nella curvetta Nord, mentre dal 07/08 occupanola Gradinata lato Nord in pianta stabile. Eccezion fatta per i Playoff 2009/10, quando occuparonola Tribuna lato Sud, settore opposto a dove sono ora. -Lo stadio di Gubbio, dal maggio del 2006, è intitolato a “Pietro Barbetti” (prima si chiamava “San Biagio”), alla guida dell’A.S. Gubbio dal 1963 al ’70, finanziatore e sostenitore dei rossoblù per oltre 30 anni, fino alla sua morte, avvenuta nel dicembre 1986. Un mezzo busto del “Commendatore” fa bella mostra all’ingresso dello stadio.
Amarcord: -Accadde nel 1968…: nel giugno di tale anno, molti eugubini si portarono a Spello per tifare a favore dei locali contro l’Angelana che si trovava un punto dietro al Gubbio, vittorioso nell’ultima giornata per 2-0 sul Gualdo. Nella ripresa, l’Angelana vinceva 2-0 e, constatato che ormai le speranze di pareggio erano minime e il Gubbio rischiava di vedersi superato in classifica sul filo di lana, i tifosi rossoblù pensarono che l’unica possibilità di salvezza era quella che l’arbitro sospendesse la gara per impraticabilità del campo. Decisero così di allagare il campo: lì vicino passava un piccolo fiumiciattolo d’acqua e i tifosi riuscirono a deviarne una parte del corso. Fatto sta che a pochi minuti dalla fine il terreno era completamente allagato e l’arbitro fu costretto a sospendere la gara, che venne rigiocata il 16 giugno e che si concluse 0-0. Gubbio e Angelana si ritrovarono quindi appaiate in testa alla classifica e dovettero disputare uno spareggio promozione. Il 23 giugno ’68 il Gubbio sconfisse 2-0 a Marsciano l’Angelana, ma una sorpresa aspettò dietro l’angolo i rossoblù: su reclamo dell’Angelana venne rivista la posizione di due giocatori impiegati dallo Spello nel recupero dell’ultima giornata, che risultarono essere stati utilizzati da un’altra squadra a inizio stagione e venne data gara persa per 2-0 allo Spello. Morale della favola: il risultato dello spareggio non servì a nulla e a festeggiare fu l’Angelana. Sempre nel ’68, ancora con l’Angelana, il Gubbio si trovò in svantaggio dopo un rigore molto contestato dai giocatori eugubini. A pochi minuti dalla fine, all’ennesimo torto arbitrale, un centinaio di tifosi del Gubbio entrò in campo e l’arbitro fu costretto a sospendere la partita; in mezzo al caos volò anche qualche colpo proibito verso il direttore di gara. -Gubbio-Cattolica 85/86: l’arbitro Meini di Pontedera assegna un rigore agli ospiti molto dubbio, proprio al 90°. I romagnoli vincono e gli ultrà non la mandano giù, così che l’arbitro viene inseguito da alcune autovetture per molti chilometri. Il pullman del Cattolica viene ridotto male e il “San Biagio” subisce la squalifica di un turno. -Campionato 1986/87: stagione entusiasmante per il tifo eugubino. In quegli anni, in quasi tutte le trasferte si allestivano 7-8 pullman, più svariate auto: come minimo 600-700 persone di Gubbio al seguito della squadra c’erano sempre. -A Narni capitò un episodio curioso: al terzo gol, di Lotorio, con lo stadio senza pista, nell’esultanza venne buttata giù la rete, poi la partita venne portata a termine regolarmente. -Nella trasferta di Castelfiorentino, con 17 pullman di supporters al seguito, due tifosi caddero dal pullman davanti allo stadio di Empoli, perché si erano sporti troppo. Una delle trasferte più belle, tanti pullman pieni di gente, così tanti la gente si ricorda ancora che un ragazzo di Empoli, al passaggio dei torpedoni, esclamò: “Ma sono i tifosi del Genoa?”. -Ma la giornata storica del calcio eugubino è datata 17 maggio 1987 con quasi 15000 eugubini al “Curi” per lo spareggio di Serie D col Poggibonsi, che promosse il Gubbio in C2. Si ricordano i preparativi, subito dopo la tradizionale Festa dei Ceri di Gubbio, la paura di non farcela, visto che il Poggibonsi era un ottima squadra. Fu bello vedere tutta quella gente venuta da un paese piccolo come Gubbio, anche se, a livello di tifo corale espressero meglio l’anno prima a Senigallia (spareggio con la Vis Pesaro). A Perugia, in mezzo a tanta gente e confusione, non fu possibile dirigere meglio il tifo a livello organizzativo. -Perugia-Gubbio 1987/88: giornata di gran tifo quella, con 4mila persone che assieparono tutta la Sud. Buono anche il tifo in Coppa Italia. -Gubbio-Faenza 95/96: al “San Biagio” scoppia la contestazione verso l’arbitro, che esce scortato dai carabinieri. -Gubbio-Teramo 98/99: al termine dell’incontro c’è stato un acceso battibecco tra l’allenatore del Gubbio, Leo Acori, e un gruppo di tifosi eugubini appena fuori dagli spogliatoi, inoltre l’arbitro ha dovuto lasciare lo stadio sotto scorta. -Gubbio-Tolentino 03/04: denunciati tre tifosi, identificati dai carabinieri di Gubbio, diffidati per un anno, per i fattacci avvenuti al termine della gara, quando un gruppo di facinorosi ha guadagnato la porta di sicurezza che conduce agli spogliatoi, sfondandola a calci, col chiaro intento di contestare da vicino la terna arbitrale, in poche parole di aggredire l’arbitro. Ci sono voluti diversi minuti perché la situazione tornasse sotto il controllo dei carabinieri.
Liberi pensieri: “Carica ragazzi…annientiamoli” (Gubbio-Fermana 94/95), “Noi come il sole: risorgeremo” (Gu-Deruta 96/97), “L’inizio di un sogno – grazie campioni” (Gubbio-Colligiana 97/98), “Saremo sempre con voi” (coreografia Gu-Narnese 97/98), “Per Halloween famoje vede le streghe” (Carpi-Gu 99/00), “La nostra tradizione è lo stemma della regione” (coreog. Gu-Gualdo 00/01), “No Playoff? no party…mai una gioia!!!” (Gu-Samben.se 01/02), “Come questa curva: cuore grinta orgoglio” (Rimini-Gu, Playoff 02/03), “A difesa di questi colori” (coreog. Gualdo-Gubbio 02/03), “Chi non ama non ha dolore, quello di S. Giuliano è nel nostro cuore”, per le vittime del terremoto nel Molise (Fiorentina-Gu 02/03); “Ultrà per sempre contro ogni sopruso e ingiustizia…la fede non muore mai” (Carrarese-Gubbio/Gu-Fano 03/04), “Quando te ne sei andato ha piovuto tutto il giorno, anche il cielo ha pianto per te”, striscione in memoria di Mirko, ultrà eugubino venuto troppo presto a mancare (Gualdo-Gu 03/04); “Per una città d’arte, una curva a regola d’arte” (coreog. Gu-Gualdo 03/04), “Là nel Paradiso degli eroi battono 19 cuori…onore ai caduti a Nassiriya”, in memoria ai 19 carabinieri che persero la vita in Iraq (Gu-Cuoiopelli 03/04); “Derby? il nome di un succo di frutta” (Gualdo-Gu 04/05), “La Terra ci dà la vita…ma può anche toglierla…il nostro ricordo per le vittime dell’Asia!!!” (Gu-Sansovino 04/05), “Anticipi, rinvii, giornate rossoblù…non ne possiamo più!” (Aglianese-Gu 04/05), “Regalateci un sogno…mai di mercoledì”, gli ultras scioperano perché la gara si doveva giocare di domenica, non di mercoledì (Gu-Spal 05/06); “Giovanni Paolo II ‘il grande’”, in memoria della morte di Papa Woityla (Gu-Fano 04/05); “La nostra fede non ha limiti…la nostra pazienza sì!! Rispetto per gli ultras” (Gu-Gualdo 05/06), “Il calcio moderno non ci avrà” (Benevento-Gubbio e altre gare 05/06), “Il Falchetto poco coraggio tanta furbizia, ogni trasferta un’amicizia!!” (Foligno-Gu 05/06), “Mirko sempre nei nostri cuori” (Gu-Montevarchi 05/06), “Padre Fedele: ultras stile di ‘fica’” (Gu-Reggiana 05/06), “Gubbio 17-9-06: solidali con i granata diffidati” (Reggiana-Gu 06/07), “Ciao Andrea, dal cielo tiferai sempre con noi”, in ricordo di Andrea Zebi, tifoso prematuramente scomparso (Gu-Rovigo 06/07), “Ore 15: questo è il calcio che volete” (Gu-Foligno 06/07, le due tifoserie scioperano per la decisione del Viminale di far disputare la partita di venerdì alle 15), “Ciao Gianni”, in ricordo della prematura morte di Gianni Venturi, detto il “Chiucchi”, supporter rossoblù (Gu-Bellaria 09/10); “100 anni di storia e amore, lottare al tuo fianco sarà sempre un onore”, coreografia per i cento anni del Gubbio Calcio (Fano-Gu 09/10); “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate” (coreog. Gu-Fano, andata semifinali Playoff 09/10), “Non sarai mai sola” (bella coreografia San Marino-Gu, ritorno finale Playoff 09/10), “12-4-2010 – 12-12-2010 salutiamo il Siberiano” (Gu-Salernitana 10/11), “1947–2011…riconquistiamola” (coreog. Gu-Paganese 10/11, gara che valse il matematico ritorno in B, dopo ben 64 anni), “L’immagine della città state rovinando, fuori dalle palle chi non si sta impegnando”, dopo il pesante ko per 6-0 di Torino (Gu-Livorno 11/12); “Gigi…la curva è con te”, messaggio d’incoraggiamento per Gigi Simoni, in quel periodo allenatore, ora tornato Direttore Tecnico del Gubbio (Cesena-Gu, Coppa Italia 11/12).
[Modificato da Claudio.Freccia 01/05/2012 03:55]