MotoGP: Lorenzo campione del mondo
Australia: Stoner vince, Pedrosa cade
Jorge Lorenzo (Yamaha) è campione del mondo. Lo spagnolo è 2° sul podio di Phillip Island, dopo una gara dominata e vinta da Casey Stoner (Honda). Pedrosa (Honda) è caduto al primo giro mentre era al comando. Crutchlow (Yamaha) è 3°, davanti a Dovizioso (Yamaha) che vince la lotta con Bautista (Honda) e Bradl (Honda). Seguono le Ducati, con Rossi 7° davanti ad Hayden e Abraham, poi Espagaro (ART) che chiude la top ten. Petrucci (Ioda) è 13°.
I 27 giri del GP d'Australia sono una pura formalità per Casey Stoner, che però in partenza si vede sfilare la pole da Lorenzo, scattato come un missile, con tanto di anteriore sollevato a galleggiare sull'asfalto. Jorge è seguito come un'ombra da Pedrosa, mentre Stoner deve accodarsi un attimo per vedere da vicino la lotta tutta spagnola per il titolo. Con Dani che non aspetta, trova il guizzo ed entra subito duro su Jorge, che deve correggere "aprendo" un po' la porta per evitare il contatto. Ma richiudendola subito, per coprirsi le spalle dall'altra Honda. Ovvero quella di Casey che cerca immediatamente un varco, lo trova e infila il maiorchino. Il tutto quando ancora non si è chiuso il primo giro. Si passa sul traguardo, Pedrosa è al comando, carico, forse troppo. Infatti finisce clamorosamente in terra, dopo una staccata un filo eccessiva, che lo vede girare leggermente largo sullo sporco. Una sbavatura, un peccato veniale, se non ci fosse in ballo il titolo. Così Dani resta un attimo appoggiato sull'asfalto, prima di rialzare la moto e tornare ai box, per dire addio ai sogni iridati.
In un attimo davanti Stoner inizia la sua fuga, con Lorenzo che ovviamente legge l'out del rivale sulla tabella esposta dal muretto box, e quindi nemmeno prova a tenere il ritmo indiavolato dell'australiano; accontentandosi di gestire il vantaggio sugli inseguitori. Dove Crutchlow è terzo e si tira dietro Dovizioso, Bautista e Bradl. Mentre sono circa 3 secondi più staccate le Ducati di Rossi, Hayden e Abraham che fanno gara tra loro, in solitaria. Mentre Barbera deve contenere gli attacchi di Espargaro e De Puniet con l'ART.
Al comando Stoner è davvero scatenato, correndo contro nessuno, ma dando il massimo, per regalere spettacolo ai tantissimi tifosi venuti a salutarlo nell'ultima apparizione in MotoGP sulla pista di casa. Casey spinge sempre al limite, tanto che la Honda in rettilineo s'imbizzarisce ad ogni passaggio, ma spremuta con efficacia, visto che a metà gara l'australiano ha già 4" su Lorenzo, mentre Cruchlow resta stabilmente dietro, a 3" dalla M1 del collega con la Yamaha ufficiale. Lo show è quindi tutto in mano ai tre che lottano per la quarta piazza. Ovvero Bradl, Dovizioso e Bautista, che si scambiano le posizioni quasi ad ogni curva. Si ritira Rolfo.
Per Stoner l'ultimo giro è già il giro d'onore, per una vittoria schiacciante e meritatissima. Un successo che divide la scena con il titolo mondiale di Lorenzo in MotoGP, con lo spagnolo secondo sul podio accanto a Crutchlow, terzo. La bella bagarre per il quarto posto si conclude con una volata in favore di Dovizioso, che trova lo sprint per battere Bautista e Bradl. Dette che il rookie tedesco forse paga un po' di inesperienza rispetto ai due che lo precedono. Viste le celebrazioni al vertici, conquistano poca gloria e rare inquadrature TV le Ducati, disperse nelle retrovie, con Rossi che si conferma 7° davanti a Hayden e Abraham, seguite dalle ART di Espargaro e De Puniet. Mentre fatica Barbera 12° davanti agli italiani Petrucci e Pirro. Infine Silva 15° e ultimo. Ora tutti a Valencia per un round finale che promette scintille.
Credits:sportmediaset.it