Recuperato lo strumento della giovane torinese morta ad Auschwitz. La scrittrice Anna Lavatelli le ha dedicato un libro per l’infanzia
Pubblicato il 27/01/2018
FILIPPO MASSARA
NOVARA
«E’ di Eva Maria che voglio parlarvi: della sua vita, dell’eredità che mi ha lasciato». Anna Lavatelli ha dato voce a un violino speciale per raccontare la storia di una giovane ebrea torinese appassionata di musica e deportata ad Auschwitz con la mamma Egle e il fratello Enzo Levy Segre. La madre non superò nemmeno la selezione, mentre i due figli vennero divisi: lei a Birkenau, dove iniziò a suonare in un’orchestrina femminile, lui a Monowitz. Eva Maria, detta Cicci, morì nel campo di sterminio. Enzo riuscì a sopravvivere e recuperare lo strumento della sorella. Dopo la liberazione, lo consegnò a un liutaio di Torino per restaurarlo e nel ’58 si tolse la vita. Quel violino è stato ritrovato nel 2014 da Carlo Alberto Carutti, un ingegnere di Milano con l’amore per gli strumenti musicali. La storia ha ispirato la casa editrice novarese Interlinea e Lavatelli, di Cameri, per firmare «Il violino di Auschwitz».
A Verbania e Novara
Il libro per bambini viene presentato oggi, Giorno della memoria, alle 16 alla biblioteca di Verbania con la lettura di alcuni passi e una mostra sulle illustrazioni curate da Cinzia Ghigliano.
...
www.lastampa.it/2018/01/27/edizioni/novara/il-violino-che-suon-nel-lager-racconta-ai-bambini-la-storia-di-eva-maria-levy-segre-UKXPPCS1Jp7StMc4VU4aZJ/pag...