Alice Sacco, 06/12/2011 12.47:
Esattamente quello che volevo dire io.
OT a parte, la religione può far parte degli usi e dei costumi di un paese quando è molto diversa da quella autoctona o straniera. Però appunto, oltre ale religioni ci sono usi e costumi diversi di altra natura. In un paese, sempre in Italia, c'era l'usanza di festeggiare Cristoforo Colombo. Sono arrivati i mussulmani, e la festa di Cristoforo Colombo è stata sostituita con una loro festa. Ecco, questo lo trovo sbagliato.
Un'arabo una volta disse: 'Rinunciare alle proprie usanze per introdurre quelle dello straniero non vuol dire aiutare lo straniero ad integrarsi, vuol dire sottomettersi allo straniero'
Cara, lo dico senza malizia: si potrebbero avere delle notizie più precise (nomi, date, articoli di giornale) degli esempi che porti?
@ hotaru.
Premetto che non voglio fare polemica né costringerti a cambiare idea. Mi piace il dibattito e vorrei precisare il mio metodo di ragionamento per esprimere meglio il mio pensiero.
Non mi pare di essere di tanto drastico, in fondo. La mia interpretazione del ruolo dell'ora di religione nella società si basa su una visione di insieme sul rapporto Chiesa-Stato. È oggettivo che la Chiesa abbia interesse a mantere dalla sua il popolo perché ci guadagna sopra; questo a discapito delle alternative (altre religioni, ateismo). Come fa a mantere dalla sua il popolo? Con opere di convincimento, propaganda, intessendo rapporti nel mondo economico con figure in netto contrasto con i suoi principi (e quelli di tutti: vedi
questo video ad esempio) per finanziarsi. L'ora di religione è solo uno di questi strumenti, facciamocene una ragione.
Come sono arrivato a questa conclusione? Analizzando l'attuale società, confrontando dati e tendenze
generali. Non riportando la mia esperienza personale, come hai fatto tu.
hotaru., 05/12/2011 23.53:
Poi non ho capito cosa intendi con "Non venirmi a dire che possono farlo, perché non è la stessa cosa né è facile". Che cosa "possono fare"? Non scegliere la religione che gli è stata insegnata?
Beh, eccomi qui. Catechesi, vita in parrocchia attiva, praticante fino alla maggiore età. Eppure da alcuni anni non sono né credente né praticante (non è sempre detto che le due cose coincidano). Nessuno mi ha ostracizzata, nessuno è venuto a tirarmi per i capelli per portarmi in chiesa.
Che la gente non si stacchi da ciò che gli è stato insegnato non è "indottrinamento" o "plagio di giovani menti". E' abitudine o attaccamento alla tradizione, ognuno ha le sue ragioni personali.
Io avevo scritto quella frase proprio evitare la risposta che mi hai dato. Scegliere la propria religione senza avere avuto condizionamenti da bambino e sceglierla avendo avuto condizionamenti da bambino
è diverso. Tu mi vieni a dire che tu hai fatto un tuo percorso di scelta. E allora? Una persona su 64 milioni non è un dato accettabile. Se proprio volevi rispondere avresti dovuto portarmi qualche statistica significativa, per esempio, perché io parlo dell'influenza che l'ora di religione ha sul paese, non su una singola persona a caso.
Quello che voglio dire è: analizziamo il fenomeno come si deve, nella sua interezza, e dimenticandoci del singolo.
L'italia, mi ripeto, è un paese bigotto e conservatorista: si veda i casi di matrimoni gay, aborto, eutanasia.
Qual è la causa? È ragionevole pensare che la Chiesa, anche attraverso l'ora di religione, abbia contribuito a plasmare il pensiero del paese italia, anche attraverso l'ora di religione? Sì.
Perché?
A) Il 90% degli studenti fa l'ora di religione (
fonte). Quindi raggiunge la quasi totalità del popolo e trasmette un messaggio. Sulla natura del messaggio e sulla sua effettiva importanza nelle scelte degli individui parlerò poi.
B)In un mondo dove la Chiesa è legata in modo più o meno chiaro con gente poco raccomandabile (vedi il primo video che ho linkato nel post, come microscopico esempio) e fa di tutto per mistificare la realtà (quanti conoscono il lato oscuro di Karol Wojtyla -
vedi- o di Maria Teresa di Calcutta -
vedi-?), quanto possiamo confidare nel fatto che nel paese dove, ripeto, la Chiesa ha
grandi guadagni sulle spalle del popolo l'ora di religione sia veramente rivolta alla costruzione di uno spirito critico e di conoscenza delle alternative al cattolicesimo (altre religioni, ateismo)?
C)Il nostro paese ha tradizioni cristiane fortemente radicate (anche grazie all'ora di religione), vedi ad esempio la questione del crocifisso ancorato alle mura delle aule
laiche. Questo è l'esempio migliore del condizionamento dell'insegnamento ricevuto e dell'ambiente sulle scente dell'individuo: in un paese dove tutti sono cristiani, e da piccoli si viene introdotti al cristianesimo, crescono più adulti cristiani.
Ricapitolando: l'ora di religione raggiunge quasi tutto il popolo (A), allo stato dei fatti è molto più probabile che sia uno strumento di indottrinamento che non di studio e conoscenza (B), ci sono effetti sotto gli occhi di tutti che possono essere ricondotti ragionevolmente alle mie tesi (C).