Il Muro RANGERS 1976 EMPOLI ULTRAS Il muro UFFICIALE dei RANGERS 1976 EMPOLI ULTRAS - Tutto su quello che riguarda gli ultras Empoli calcio, la città e gli empolesi

16° Giornata Empoli - Verona

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    00 30/11/2011 02:31
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    00 30/11/2011 02:28
    SETTORE OSPITI TESSERATO!!!!
    [Modificato da Avanti Ultras 30/11/2011 02:29]
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    00 19/11/2011 23:09
    sintesi

    www.youtube.com/watch?v=Dy5uZNrd9Tg&feature=youtube_gdata

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    00 19/11/2011 20:29
    L'Empoli s'arrende al Verona e non abbandona i bassifondi

    EMPOLI. Passo indietro dell'Empoli che incassa un'altra sconfitta interna, stavolta contro un ottimo Verona, e resta invischiato nella zona bassa della classifica. Gli ospiti, reduci da 4 vittorie consecutive, si dimostrano decisamente più in forma - sotto tutti i punti di vista - dell'Empoli e al 16' raccolgono i frutti della superiorità con il gol di Abbate sugli sviluppi di un angolo di Hallfredsson prolungato da Gomez. Gli azzurri non reagiscono, perdono anche Ficagna per infortunio e, al 31', incassano il raddoppio. Stavolta è Jorginho a metterla dentro sfruttando un assist di Hallfredsson ma anche un errore di Pelagotti in uscita. Sotto di due reti l'Empoli comincia finalmente a fare qualcosina di più, ma non va oltre il palo colto da Saponara allo scadere. Nella ripresa il Verona, accompagnato da almeno 800 tifosi, sembra sempre in controllo del match. Prova a riaprirlo il solito Tavano, al 42', che firma l'11º centro in campionato raccogliendo un assist di Coralli. Gli azzurri provano dunque a giocarsi il tutto per tutto, ma sull'ultimo angolo a favore fatalmente si scoprono permettendo agli scaligeri di innescare un contropiede 4 contro 2 che Hallfredsson, imbeccato da Jorginho, chiude in rete senza problemi.

    iltirreno.gelocal.it/empoli/cronaca/2011/11/19/news/l-empoli-s-arrende-al-verona-e-non-abbandona-i-bassifondi...
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    Avanti Ultras
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    00 19/11/2011 20:02
    Gli azzurri non sono guariti: tre schiaffi dal Verona.
    EMPOLI 1
    HELLAS VERONA 3

    16′ Abbate; 31′ Jorginho; 87′ Tavano; 94′ Halfredsson






    EMPOLI: Pelagotti; Vinci; Ficagna (25′ Mori); Stovini; Regini; Saponara (66′ Coppola); Signorelli; Valdifiori; Lazzari (54′ Brugman); Tavano; Coralli.

    A Disp: Dossena; Gorzegno; Dumitru; Mchedlidze.



    H.VERONA: Rafael; Abbate (59′ Cangi); Ceccarelli; Mareco; Scaglia; Russo (65′ Doninelli); Tachtsidis; Hallfredsson; Gomez (79′ D’Alessandro); Ferrari; Jorginho.

    A Disp: Davià; Pugliese; Mancini; Pilchmann;



    ARBITRO: Sig. Calvarese di Teramo. Assistenti: Schenone/Fiorito.



    AMMONITI: 43′ Stovini (E); 43′ Ferrari (V); 51′ Valdifiori (E)



    L’Empoli formato casalingo purtroppo non riesce ancora a convincere ed ecco che l’importante successo di Modena, alla successiva prova del nove, gli azzurri cadono andando a perdere contro il Verona, squadra di tutto rispetto che porta a nove le sconfitte stagionale. Troppe.

    Nella vittoria di domenica scorsa avevamo tutti visto la medicina giusta per poter lavorare con serenità nell’ottica di togliersi da una classifica assolutamente infausta, purtroppo però la squadra non è evidentemente in grado di fare due passi in un certo modo e senza voler togliere meriti ai nostri odierni avversari (il Verona ha conquistato la quinta vittoria consecutiva) resta molto amaro in bocca e la consapevolezza che la strada che abbiamo davanti sarà difficile, visto che adesso non ci possiamo nemmeno attaccare più di tanto alle defezioni fisiche. La prestazione, ancora prima del risultato è ciò di cui noi siamo delusi soprattutto perché gli azzurri hanno spinto per 5 minuti, nel finale, facendoci capire che qualcosa c’era, un qualcosa che però per tutti gli altri minuti non c’è stato.

    L’Empoli cade per 3-1, un risultato meritato che forse gli ospiti avrebbero potuto anche arrotondare, solo, come detto sopra, nel finale gli azzurri hanno provato a far qualcosa, ma i gialloblù hanno fatto la partita che volevano prendendo il centrocampo e non lasciandolo mai, facendo della prestazione dei nostri centrocampisti un vero disastro. Il terzo gol veronese è figlio della pressione finale azzurra che ha dato il la ad un contropiede quattro contro due.

    A Gubbio dovremmo andare con il coltello tra i denti, contro una squadra ostica che concederà poco e niente in una gara che sarà ancora una volta una sorta di finale di coppa, in mezzo il derby con la Fiorentina che verrà giocato con uno stato d’animo non consono all’evento.



    LIVE MATCH

    1° Tempo

    3′ – Bello schema degli azzurri su punizione con Valdifiori che mette in moto Coralli ma la retroguardia veneta spazza.

    7′ – Tavano riceve ai ventimetri e prova la botta che però trova il corpo di Ceccarelli.

    11′ – Si fa vedere il Verona con una conclusione di Tachsidis che trova il primo anogolo del match. Dal corner poi sono bravi i nostri difensori a liberare.

    13′ – Da qualche minuto gli ospiti hanno preso il possesso del centrocampo facendo arretrare i nostri.

    14′ – Super Pelagotti che respinge con i pugni in angolo un tiro di Gomez che troppo facilmente era sgusciato in area.

    15′ – Ancora Gomez contro Pelagotti che adesso l’alza sopra la traversa in angolo.

    16′ – Gol del Verona, dal corner di cui sopra sbuca Abbate che di piatto indisturbato insacca.

    17′ – Tavano prova da fuori ma la palla esce nettamente.

    21′ – Dai trentametri prova Halfredsson mettendo la palla di molto sopra la traversa.

    25′ – Primo cambio per l’Empoli che deve sostituire l’infortunato Ficagna con Mori.

    27′ – Da destra Vinci cerca Coralli ma esce il portiere e blocca evitando anche il corner.

    28′ – Regini entra in area da sinistra, con un rasoterra cerca gli avanti azzurri ma il suo tocce è pessimo ed il Verona libera.

    30′ – Contropiede del Verona su erroraccio di Saponara, palla a Ferrari che prova il tiro a giro che esce sul fondo.

    31′ - Raddoppio del Verona con Jorginho che approfitta di un’uscita a vuoto di Pelagotti ed a porta vuota segna.

    33′ – Batti e ribatti in area gialloblù ma nessun azzurro va al tiro e poi il Verona spazza.

    38′ – Punizione da posizione interessante per gli azzurri. Tira Tavano, palla sulla barriera.

    40′ – Male l’Empoli che fa davvero fatica, fa poco movimente e commette degli errori davvero grossolani. C’è bisogno di tirare fuori grinta e qualità.

    42′ – Empoli vicino al gol con Saponara che prova il rasoterra dal limite e colpisce il palo pieno. Peccato sarebbe stato importante accorciare prima della fine del tempo.

    43′ – Ammoniti Stovini e Farrari per reciproche scorrettezze.

    45′ – Stovini con la forza della disperazione prova il tiro dai trentacinquemetri, con palla nettamente alta.

    46′ – Lob di Tavano dal limite: palla innocuamente fuori.

    47′ – Verona vicinissimo al tris con Ferrari che sbuca da dietro, ed in arera prova ad incrociare con la palla che a Pelagotti battuto fa la barba al palo.

    47′ – Finisce il primo tempo. Siamo giustamente sotto 2-0 e se vogliamo pensare di rimettere in piedi il match dovremo cambiare nettamente marcia nel secondo tempo.



    2° Tempo

    1′ – Gran cosa di Tavano che sfrutta il velo di Coralli e va al tiro da fuori mirando il sette che non prende di un niente.

    5′ – Il Verona prova subito a rifare il gioco del primo tempo prendendo il centrocampo con un Empoli che sembra, proprio in quella zona, faticare.

    6′ – Ammonito Valdifiori per un fallo su Abbate.

    9′ – Secondo cambio per gli azzurri che giocano la carta Brugman per Lazzari.

    10′ – Cambia il modo di stare in campo degli azzurri con l’uruguayano che va a fare il trequartista dietro Coralli e Tavano in un 4-3-1-2.

    11′ – Primo angolo per noi guadagnato da Brugman. Poi libera l’Hellas.

    14′ – Primo cambio per il Verona che richiama Abbate per Cangi.

    15′ – Prova a crescere l’Empoli che adesso scambia bene, un bel triangolo tra Coralli e Tavano ma all’ultimo i due non si intendono.

    18′ – Adesso il triangolo è buono tra Brugman e Tavano ma ancora l’ultimo passaggio è fatale e si perde palla. C’è poca convinzione nell’andare al tiro.

    20′ – Secondo cambio anche per Mandorilini che richiama Russo per Doninelli.

    21′ – Termina i cambi Pillon che fa uscire Saponara per Coppola. Cambio che al momento non capiamo.

    25′ – Gran palla di Brugman per Coralli che però è spalle alle porte, nasce un mischione ma i veneti liberano.

    26′ – Arriva l’angolo nuemro 2 per noi. Batte Valdifiori, esce di pugni Rafael.

    28′ – Bella giocata di Halfredsson che con un doppio passo fa fuori Stovini, poi tira ma il Pela blocca.

    31′ – Jorginho indisturbato all’altezza del dischetto del rigore calcia in porta ma un ottimo Pelagotti respinge un gol sicuro.

    33′ – Sfuma un’altra azione azzurra con Brugman che si inserisce centralmente ma non trova Tavano che si stava involando.

    34′ – Ultimo cambio per i veneti, esce Gomez per D’Alessandro.

    36′ – Prova da fuori Valdifiori da fuori ma il tiro non preoccupa Rafael che blocca.

    39′ – Colpo di testa debole de Cobra che non fa male. Bello il cross di Brugman da destra.

    41′ – Ci prova Tavano dal limite: Rafael blocca a terra.

    42′ – GOOOOOOOOOL il solito Tavano (undicesimo sigillo) che raccoglie da Coralli ed in diagonale segna il gol speranza.

    45′ – Saranno 4 i minuti di recupero.

    46′ – Bel cross di Valdifiori per la testa di Coralli che esce di niente sopra la traversa.

    47′ – Angolo per l’Empoli al cardiopalma, lo batte Brugman.

    49′ – Terzo gol del Verona in classica azione di contropiede con Halfredsson.

    49′ – E’ finita con il successo, meritato, per 3-1 del Verona. Empoli male, non bastano cinque di minuti di cuore contro 90 di poco.
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    Claudio.Freccia
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    Registrato il: 04/10/2006
    00 19/11/2011 13:09
    SERVIZIO SULLA TIFOSERIA OSPITE:

    HELLAS VERONA
     

    Gruppi/crew esistenti: Hellas Army, Mastini Scaligeri, Hellas Aliens, Villaggio, Banda Camper Villaggio, Vecchio Inferno, Brigata Borghetti, 1° Febbraio, El Gruppo Campa, Butei Alti Livelli, Contea Gialloblù, La Piccionaia, Scaligeri, 12 maggio 85, Guardie e Ladri, Butei dela Busa, Bulldog Hellas, Cerer due, Hellas Coghi, Colite Gialloblù, Bassa Estrema, Orgoglio Scaligero, Quartiere Roma, Gruppo Camporhellas, Ala Gialloblù, Palazzina, Up Verona, Come na olta, Primo Luglio, Hellas N.o.t., Ultimo Scalin, La Barràs, Hell, Zona Lago, Aberdeen Gialloblù, La Vecia Ostaria de San Michel, Tuffi presente, Vecchia Guardia, Lupi dell’Hellas, Viette Laterali, Orfani zona Stadio, Real Pearà, Bondola Smarsa, Quei da Negrar, Vecchie Golosine, Vecchia Scuola, Zona Est, Periferia Sud, Robe da Mati, Sorry!, Tuti al Banco.
    Compagnie di paese/città esistenti: Malcesine, Bovolone, Rovereto, Piemonte, Salorno, San Martino Buon Albergo, Mozzecane, Isola, Isola della Scala, Pescantina, Cason, Villafranca, Golosine, Caselle Gialloblù, Alto Mantovano, Palù, Nogara, Correzzo 1985, Quinto, Angolo, Belfiore, Cologna Veneta, Mestre, Montorlo Veronese, San Giorgio in Salici, San Giovanni Lupatoto, Raldon, Soave, Bevilacqua, Vigasio, Borgo Trieste, Novara, Ponte Crencano, Caprino, Borgo Ciodo, Albisano, Perzacco, Settimo, Hellas Milano, Bolzano, Cerea, Lavagno, Sirmione, Sulè, Peschiera, Carpi, Corgnan, San Michele, Presidio Hellas Lugagnano, Legnago, Novaglie, Bardolino, Zevio, Villa Bartolomea, Sanguinetto, Castagnola, Pozzo, Praso, Parona, Basson, Merano, Grezzana, San Massimo, Pojan, Tregnago, Arcoriva, Badia Calavena, Siena, Trieste.   
    Siti Internet: www.hellastory.net - www.primoluglio2004.net
    Settore: Curva Sud, tranne 1° Febbraio, El Gruppo Campa, Butei Alti Livelli e Butei dela Busa in Tribuna 4° anello (sopra tribuna Stampa)Gemellaggi/Amicizie: -Fiorentina: rapporto bellissimo, uno dei primi gemellaggi della storia del calcio italiano, ultratrentennale. Quando si sciolsero le Brigate, il Collettivo fece una bellissima coreografia, in una Fiesole, pavesata di cartoncini gialloblù, accogliendo i veronesi con la scritta “Venti anni di storia non si cancellano…onore alle B.G.”. Alcuni anni fa i fiorentini a Verona esposero: “Onorati della vostra amicizia, orgogliosi del vostro rispetto!!! Un saluto ai fratelli gialloblù”. -Sampdoria: bel gemellaggio, dopo essersele date di santa ragione, l’unico risalente agli anni ’70 ancora in piedi, fra quelli italiani, insieme a quello con la Fiorentina. -Triestina: anch’esso piuttosto vecchio, molto sentito da entrambe le tifoserie, grazie soprattutto alle stesse vedute politiche. Spesso, sia a Trieste che a Verona, ci sono stati giri di campo coi bandieroni delle due tifoserie. Sul caso-Furlan, Verona si è espressa con “Il vostro dolore solo ora riconosciuto…Verona da sempre lo ha onorato”. I Veronesi a Trieste anni fa: “Muli e butei, Hellas e Unione…onore e tradizione”. I triestini: “Trieste e Verona insieme marceremo ancora”. -Lazio: buoni rapporti, ma non vi è un gemellaggio vero e proprio. In un Verona-Lazio anni ’70 venne esposta la scritta “Lazio merda”. -Chelsea, gemellaggio storico risalente al ’76. Altre amicizie internazionali sono quelle con: Real Madrid, Espanyol, Dinamo Bucarest, Kaiserslautern, Paris St.Germain e Aberdeen.
    Rivalità: -Vicenza: di stampo prettamente campanilistico, aggravata dalla matrice politica contrapposta, il derby per eccellenza, partita particolarmente a rischio fin dagli anni ’70, in cui si registrano incidenti praticamente sempre. Subìto dai vicentini il furto dello striscione “Tartan Army”, esposto in Verona-Vicenza 93/94, rubato in un autogrill l’anno precedente, quando, al rientro da una trasferta, veronesi (circa 20 pullman più molte auto) e vicentini (un pullman) s’incontrarono. In netta minoranza i berici si videro costretti ad essere assediati nel mezzo. Un veronese aprì il bagagliaio dello stesso prendendo i due striscioni che c’erano, cioè “Tartan Army” e “Berici Ringhiosi”, mentre “Caneva Berica” era tenuto sul pullman; alla vista del furto uno di Vigilantes Vi. scese dal mezzo e, sfilando tra i veronesi increduli, fermò il veronese che aveva gli striscioni e riprese quello dei “Berici Ringhiosi”, e i veronesi, riconoscendone apertamente il coraggio, lo lasciarono rimontare sul mezzo con la pezza. Ad onor del vero, quando la situazione si stava calmando e molti veronesi erano già partiti, i vicentini tentarono la sortita di riprendere anche “Tartan Army”, ma era ormai troppo tardi. -Milan: il 20 maggio ’73 le Bg si fanno un nuovo nemico, in un Bentegodi tinto di rossonero pronto a festeggiare lo scudetto “della stella” del Milan. Zigoni & C. umiliano il Milan 5-3 per quella che passerà alla storia come la “Fatal Verona”, con la Juve vincente a Roma con la Lazio, campione d’Italia al fotofinish. Inizia una storica rivalità, che raggiungerà l’apice negli anni ’80. Pesanti scontri nel giugno ’83, in semifinale di Coppa Italia. Rubato diversi anni fa lo striscione “Milan Club Venezia”, esposto in Verona-Milan 80/81. Esposto in Verona-Milan 86/87 lo striscione “Commandos: quando la fuga è spettacolo”. Quando il Milan venne retrocesso in Serie B, al termine della stagione 79/80, per coinvolgimento nel calcioscommesse, con delibera della C.a.f., insieme alla Lazio, i veronesi, l’anno dopo, in casa col Milan esposero “Grazie Trinca”, personaggio che, insieme a Cruciani, fece esplodere lo scandalo delle partite truccate. -Juve: storica, sin dagli anni ’70, si acuisce ancor di più a metà anni ’80, col famoso incontro a porte chiuse in Coppa Campioni, reso ridicolo dall’arbitraggio a senso unico dell’arbitro, e con la lotta per lo scudetto. Rubato agli juventini un bandierone esposto in Verona-Juve 85/86 di Coppa dei Campioni. In Verona-Juventus 87/88 esposto lo striscione “Una merda in bocca a tutti i bianconeri”. -Torino: ottimi rapporti negli anni ’70, poi, nell’88 i torinisti rompono il gemellaggio più che decennale. In Verona-Torino 91/92 esposto lo striscione “Infami”, mentre in nel 2003/04 i veronesi espongono lo striscione “G.K” dei Granata Korps Torino, ma la cosa lascia dei dubbi, infatti pare che i granata l’abbiano regalato ai veronesi durante il gemellaggio intercorso. -Roma: bello il rapporto nei ’70, ma finisce piuttosto presto. In Roma-Vr 01/02, i Boys romanisti espongono “Veronesi bastardi”, mentre a Verona, nei primi anni 2000, mostrano un “Voi odiate tutti: Lazio, Inter, Fiorentina, Samp, Cagliari, Lecce…”. -Genoa: inimicizia risalente agli anni ’70, scontri gravi già nel ’77 a Verona. -Bologna: i primi scontri di rilievo a Verona sono coi bolognesi, nel ’73, allo stadio e alla stazione di Porta Nuova. La partita era solo un pretesto: parte dei bolognesi che giungono a Verona sono militanti di estrema sinistra, che cercano lo scontro con i veronesi esponenti del Fronte della Gioventù e di Ordine Nuovo. Negli anni ’90 la Scaligera Basket affronta una squadra bolognese seguita da centinaia di tifosi, quelli dell’Hellas accorrono in massa a sostenere i cestisti gialloblù tra lo stupore generale. In Bologna-Verona 88/89 esposto lo striscione “F.U. Emilia” (Forever Ultrà Bologna). -Inter: scontri già alla prima giornata del campionato 82/83, poi, nell’85, viene stretto un patto di non belligeranza, inversione di tendenza alla regola non scritta che non voleva amicizie con le cosiddette “grandi”. Intorno al 2000 il gemellaggio viene sciolto. -Napoli: loro sempre accolti male fin dagli anni ‘80, con striscioni come “Vesuvio lavali”, “Lavatevi”, “Benvenuti in Italia” (85/86), “Meglio austriaci che terroni” (88/89), “Napoli pus d’Italia” (Coppa Italia 92/93), classica rivalità nord-sud. I napoletani hanno subito il furto dello striscione “CUCB Napoli” in una furiosa carica nel settore ospiti, diversi anni fa, e di “Forever Ultrà”, esposti poi in Verona-Napoli, rispettivamente dell’85/86 e dell’82/83. Nel 2006-07, in Napoli-Verona, i napoletani esposero la scritta “Cambiano i tempi cambia il pallone, il veronese più che mai ultras da pensione”. Nell’ultimo incontro a Verona ci è scappata una rissa in tribuna stampa, quando una frase insultante di un radiocronista napoletano fece scoppiare il finimondo, con lo stesso portato poi a giudizio e condannato a una multa di 200 €. -Brescia: basti ricordare gli scontri dell’86, con più di 1000 veronesi convinti di trovarsi di fronte gli ultrà bresciani, la cui mancata presenza innesca la furia degli scaligeri. La zona della stazione e il viale che porta allo stadio sono teatro di una vera devastazione: oltre 500 auto danneggiate, fra cui anche quella del Sindaco di Verona, cassonetti dati alle fiamme, vetrine infrante, bar devastati, passanti aggrediti e scontri furibondi con le forze dell’ordine. I bresciani hanno subìto il furto dello striscione “Commando Ultrà Curva nord”, esposto in Verona-Juve 91/92 e, in precedenza, dello striscione “Ultras”, esposto in Brescia-Verona 86/87. Anni fa lo striscione “Mazzone ‘core’ de Brescia” prendeva in giro il romano mister del Brescia, Carletto Mazzone. -Salernitana: rivalità esplosa negli ultimi anni, gravi incidenti nella finale di andata dei Playoff per la B, lo scorso giugno a Verona, provocati in gran parte dai salernitani, con 19 di loro arrestati. In passato rubato un bandierone ai salernitani. -Pescara: rivalità acuita soprattutto negli ultimi anni di C1. Rubato ai pescaresi lo striscione “Sempre con voi”, esposto in Verona-Pescara 03/04. I pescaresi, in Pescara-Vr 10/11, gli dedicarono la scritta “Scendi dalla scala, scordati il Medioevo, ora sei solo provincia di Chievo”. -Mantova: rivalità storica, perlopiù campanilistica, vista la vicinanza tra le due città. Per il campionato di C2 1986-87, al “Bottagisio”, il Chievo padrone di casa affronta il Mantova, i veronesi colgono l’occasione per scontrarsi coi virgiliani. Bandiera del Mantova rubata e poi esposta in Verona-Mantova 05/06. -Reggina: rivalità acuita dallo spareggio-salvezza in A del 2000-01 (scontri a Verona), ma c’era già astio prima, come testimonia il furto dello striscione “Solo Reggio”, esposto in Reggina-Verona, giocato a Catania nello stesso anno. -Ascoli: rubato lo striscione “Settembre Bianconero”, in un Hellas Verona-Ascoli, ultima di campionato. Dei veronesi trovarono 5 ascolani ancora fuori dai cancelli nel prepartita: fuggirono subito dentro ma uno di loro, che portava un grosso zaino, venne acciuffato e colpito, prima che riuscisse a scappare all’interno dello stadio, ma senza lo zaino, in cui fu trovato lo striscione del Settembre B/N. Nell’aprile 2003, in Verona-Ascoli, dopo l’esposizione di tale striscione, si scatenò una rissa nel settore ascolano e vennero tolti tutti gli striscioni. -Livorno: rivalità di carattere politico, essendo le due tifoserie di vedute diametralmente opposte. Nel 2002-03 undici pullman di ultras veronesi, arrivati a 10 Km. da Livorno, vennero bloccati in superstrada con una banale scusa, perché si era avuta notizia che un nutrito gruppo di rivali stava bellicosamente aspettando i 500 veronesi. Evidentemente qualcuno pensò bene di risolvere il problema drasticamente, negando l’elementare diritto di assistere alla partita a 500 persone, che, logicamente, andarono su tutte le furie, bloccando la superstrada, padroni per due ore delle strade della periferia di Livorno. La maggior parte decise di incamminarsi in direzione stadio, con un elicottero che monitorava l’assurda situazione, poi i veronesi, quasi tutti provvisti di regolare biglietto, vennero ingiustamente rispediti a casa. -Udinese: il derby del Triveneto è sempre stato molto sentito, specie negli ’80; ad esempio una volta vennero accolti dal lancio di carote al coro di “Buon appetito conigli”. Rubati ai friulani gli striscioni “HTB Army” (Hooligans Teddy Boys), esposto in Udinese-Verona 85/86, e “L’amore è bianconero…Arthur Zico”, esposto in Verona-Juve 91/92. -Nocerina, gravi scontri tra le due tifoserie a Verona, nel match del 21 ottobre scorso (vedi sotto). -Pisa: rubato lo striscione “Grazie Romeo: ragazzi ora tocca a Voi”, esposto in un Vr-Pisa 85/86. -Ternana: uno striscione ai ternani, sequestrato dalla questura di Roma forse perché troppo politico, appare stranamente l’anno successivo, 01/02, in curva gialloblù. -Chievo, rivalità stracittadina, immancabilmente sentita da ambo le parti, specie negli ultimi anni in cui il Chievo ha giocato sempre in A. Della diatriba per il simbolo si dice più avanti. -Ancona: rubato lo striscione “Red Animals”, esposto in Verona-Ancona 90/91. -Catania: rubato lo striscione “Unica fede”, esposto in Catania-Verona 05/06. -Taranto: scontri in Verona-Taranto 09/10.
    Nozioni storiche: Il tifo gialloblù, a partire dall’inizio degli anni ’70, è diventato un fenomeno sociale capace di aggregare migliaia di giovani e non, nella curva Sud del “Bentegodi”, che diventerà presto sinonimo di “Brigate Gialloblù”, nate ufficialmente il 30 novembre 1971, nome coniato dai due fondatori, Massimo e Franco, in quanto loro stessi militanti in aree della gioventù studentesca di sinistra di allora (le “Brigate Rosse” erano appena nate in Italia e loro pensarono di aggregare giovani tifosi in un club col nome “Brigate”). Inizialmente non erano più di 20 ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 20 anni, con sede sita in centro. La passione al “Bentegodi”, stadio da 40mila posti, inaugurato nel 1963, con un design da fare invidia a piazze ben più famose, esplode già nel ’68, con la seconda promozione in A e l’inizio di un decennio di grandi soddisfazioni. Dal ’68 al ’71, sulla spinta del buon rendimento della squadra e del fervore sociale d’allora, lo stadio si riempie di giovani che portano passione, calore, rumore. Un primo gruppo di giovanissimi si ritrova dietro lo striscione “I 4 fedelissimi”, un po’ l’embrione delle future B.G., al cui nucleo iniziale si aggregano tutti quelli che all’epoca volevano vivere la partita in modo attivo. Uno striscione blu, lunghissimo, con la scritta “Calcio Club Verona Brigate Gialloblù” viene sempre esposto in casa, mentre in trasferta viene portato il semplice “Brigate”. Il gruppo si allarga a macchia d’olio, la trasferta diventa consuetudine, pur tra le mille difficoltà di allora per spostarsi. Mitica quella del ’74, in 4 a Cagliari con una “Fiat 500”. I primi ‘brigatisti’ erano tutti, o quasi, di Verona e dintorni, in provincia c’erano i “Calcio club” e chi seguiva il Verona si affiliava a questi. Davvero poche sono negli anni ‘70 le donne che frequentano lo stadio. Le B.G., nonostante il nome di ispirazione sinistroide nascono di fatto apolitiche, in netto contrasto con la tendenza di allora. Ben presto, comunque, già dal ’72, quando accanto allo striscione B.G., comincia ad apparire quello del gruppo “Ultras”, entrano in curva giovani facenti parte di organizzazioni di destra, che notoriamente hanno sempre avuto terreno fertile a Verona. Dietro allo striscione B.G., che funge in pratica da chioccia, iniziano a formarsi altri gruppi minori, che con gli anni diventeranno sempre più numerosi, tanto da diventare, a metà degli ’80, un tratto caratterizzante della curva: come i già citati “Ultras” nei primi anni ’70 nascono anche i “Marines Gialloblù”, seguiti a fine decennio da “Punk Brigade”, “Hellas Army” ecc. Anche quando la curva sarà caratterizzata da decine di gruppi e sottogruppi, tutti si identificheranno nelle Brigate. Il tifo, i cori, erano caratterizzati da un impronta originale tipica veronese, basandosi magari su un particolare della gara, su qualche giocatore, su qualche avvenimento, cori atti anche a denigrare l’avversario, sia nel senso di tifoso, che di squadra o singolo giocatore. Come stile e mentalità ci si ispira ai colleghi d’oltremanica, tant’è che Verona, fin dagli anni ’60, era considerata, per certi aspetti, come la nascita di numerose bands musicali, la “Liverpool d’Italia”. Nel 1976 viene stretta un’amicizia storica coi fans del Chelsea, famosi per le loro intemperanze e in curva cominciano ad apparire sciarpe della squadra londinese e bandiere dell’Union Jack (Regno Unito). Il giocatore simbolo dei ’70 è Gianfranco Zigoni. Talento naturale, autore di grandi assist e gol, ma soprattutto egocentrico, estroso, col gusto dello spettacolo, incarna perfettamente lo spirito dei veronesi “tuti mati”. Sembra impossibile, ma la curva, negli anni ’70, era aperta anche ai tifosi avversari, ma quello di Verona fu il primo stadio in Italia, fin dalla metà dei ’70, a disporre le tifoserie ospiti nella curva opposta, a meno che non ci fossero buoni rapporti con le B.G. Tra il ’76 e ’77 i veronesi cominciano a entrare nelle pagine di cronaca nera, infatti, di domenica in domenica si registrano sempre incidenti e, addirittura, con la Juve, nel marzo ’77, viene trovata, sulla pista d’atletica del Bentegodi, una bomba a mano, per fortuna rimasta inesplosa. C’è da dire che, in quegli anni, Verona non rappresentava certo un eccezione. Con il campionato 81-82 della promozione in A, ritorna l’entusiasmo dopo anni piuttosto bui e la curva si rianima di giovani e giovanissimi. Ritornano le trasferte oceaniche (5000 a Rimini nell’82). Ha inizio un ciclo straordinario, quello del Verona di Bagnoli, che porterà, di lì a pochi anni,  addirittura alla conquista dello Scudetto. Un ricambio generazionale vero e proprio, negli anni post-Mondiali ’82 del trionfo degli azzurri, col calcio sempre più al centro dell’interesse collettivo e stadi pressoché ovunque gremiti, porterà, da una parte nuova linfa alla curva, dall’altra la caratterizzerà in modo inequivocabile: più aggressiva, divisa in tanti gruppi ma compatta nel tifo e sempre più schierata a destra, creandosi un immagine violenta e razzista, esponendo simboli come croci celtiche e, talvolta, anche svastiche, perdendo quel senso di formale apoliticità del decennio precedente. Dal 1983 appare in curva lo striscione del “Verona Front”, gruppo creato da aderenti al Fronte della Gioventù. Questo nonostante la curva sia eterogenea e accolga comunque anche gruppi di sinistra, come i “Rude Boys”. Le B.G., però predominano su tutto, la curva è compatta nonostante tali differenze, colorata da tante bandiere, mentre spariscono i tamburi. La particolarità della Sud è l’approccio goliardico, quasi demenziale, a tratti feroce con cui vengono accolti tifosi e squadre avversarie, come, ad esempio, il trattamento riservato al peruviano Uribe del Cagliari, uno dei primi giocatori di colore, sommerso di banane al momento di calciare un angolo. Al di là dei tratti razzistici, bisogna considerare la voglia di creare sempre un ambiente ostile agli avversari, anche se, nel ’96, con l’”impiccagione” di un manichino nero, macabra rappresentazione del giocatore di colore Ferrer, che doveva arrivare al Verona (poi la trattativa saltò), si andrà ben oltre, anche se la stragrande maggioranza degli ultrà è da ritenersi estranea a quel gesto. Celeberrima la goliardia targata “BG”, come il presentarsi a Como con pinne e materassini balneari al grido di “Per quest’anno non cambiare, tutti a Como come al mare”. Col Verona che entra nel ristretto novero delle “grandi”, i tifosi veronesi si spostano in massa e alcune trasferte, soprattutto all’estero, si trasformano in veri e propri esodi (6mila a Udine nell’82, 5mila a Graz, Coppa Uefa, nel novembre ’83). Nel DNA della curva entrano giocatori come il “traditore” Dirceu, Fanna, e, soprattutto il danese Preben Larsen Elkjaer, per molti il successore di Zigoni, sia per le sue doti calcistiche che per la vena guascona che caratterizza il personaggio. Gli anni d’oro vedono l’età media dei ragazzi di curva, sempre più dei paesi della provincia e città limitrofe, abbassarsi. I giovani vedono la fede gialloblù come una divisa da battaglia. Striscioni espliciti come “Noi odiamo tutti”, “Benvenuti in Italia”, “Forza Vesuvio” trovano largo spazio sulla stampa nazionale. La curva ha un impronta sempre più teppistica, quindi non solo risse, con decine di striscioni rubati e poi esposti in Sud, ma raid veri e propri. Frange di gialloblù lasciano il segno nel 1986 a Como, e , nell’agosto dello stesso anno, devastano la piccola Cavalese, località trentina scelta dal Verona per il ritiro precampionato. Nonostante le Brigate prendano le distanze dai facinorosi, in curva alcuni gruppi non fanno mistero della loro natura bellicosa. E’ il caso degli “A.S.U.”, gruppo composto da tifosi non più giovani, ispirati dalle gesta dei colleghi inglesi, con la passione per l’alcool, ma soprattutto di tanti “cani sciolti” che si infiltrano nella parte sana della curva. I rapporti con la dirigenza si fanno sempre più difficili, gli attriti inevitabili ed esplodono nella trasferta di Brescia del dicembre ’86, dove gli ultras veronesi mettono “a ferro e fuoco” la città. Il numero dei tifosi coinvolti e l’entità dei danni arrecati alla città non può passare inosservato. Fino ai fatti di Brescia si pensava che la frangia estrema delle Brigate potesse contare 150-200 individui, che talvolta riuscivano a coinvolgere altrettanti colleghi più “tranquilli”. Il presidente del Verona Chiampan si infuria e minaccia addirittura di ritirare la squadra dal campionato oltre a proporre la schedatura sistematica dei violenti, mentre il sindaco Sboarina medita di chiudere la curva o far giocare il Verona a porte chiuse. La Procura di Verona inizia a indagare su eventuali connessioni tra la curva veronese e gruppi locali di estrema destra. La polizia effettua centinaia di perquisizioni, rinvenendo mazze, caschi, attrezzi da arti marziali e materiale propagandistico di estrema destra e il 1° Febbraio 1987 vengono arrestati 12 ultrà, con la pesante, gravissima accusa di “associazione a delinquere”. Per la prima volta in Italia i tifosi vengono trattati alla stregua di criminali veri e propri. La Sud si schiera in massa con gli arrestati: nella partita con la Roma, nella zona centrale della curva rimasta vuota, rimane solo la scritta “Non 12 ma 5000 colpevoli”. Un giornale dell’epoca titola “Verona: da Bangkok della droga a Beirut del calcio” (negli anni ’70 la città è stata il crocevia della droga). Si inasprisce purtroppo il braccio di ferro tra curva e dirigenza. Nella stagione 89-90 si avrà la debacle del Verona e la fine definitiva dell’era-Bagnoli, che accetta di allenare una squadra raffazzonata all’ultimo momento, dopo che Chiampan aveva svenduto tutta la squadra per far fronte ai problemi economici. All’ultima giornata il Verona a Cesena è seguito da migliaia di tifosi per quello che sarà il canto del cigno del Verona “che pensa in grande”. Nella serie cadetta gli ultras gialloblù, nonostante la “sorveglianza speciale”, imperversano un po’ in tutti gli stadi. Il pronto ritorno in A coincide con nuovi disordini e nuove diffide, la curva è costantemente al centro dell’attenzione e, il 14 dicembre 1991, dopo un dopopartita tumultuoso col Milan in Coppa Italia, pochi giorni prima del Ventennale, le B.G. annunciano il loro autoscioglimento, in accordo con tutti i gruppi presenti nella Sud. I vertici dello storico gruppo si dicono stanchi di tanto accanimento nei loro confronti. Per Verona-Genoa le ringhiere della curva Sud resteranno, dopo 20 anni, desolatamente vuote. Negli anni ’90 la Sud trova nuovi equilibri, tra Serie A e B la scena del tifo è altalenante, s’accentuano i contrasti, già in atto da anni, tra “veterani” e giovani, molto distanti culturalmente. Tuttavia la curva non muore, l’amore per i colori e per la storia stessa della tifoseria veronese continuano ad esercitare un grande fascino sui giovani. Il loro stile britannico si ripresenta con prepotenza nel nuovo look della curva, che ricalca le sides d’oltremanica, con stendardi a due aste e “pezze” al posto degli striscioni dei gruppi, lanciando una nuova tendenza estetica e anticipando una modalità spontanea nell’incitamento. Nell’estate del ’96 la curva Sud torna incresciosamente alla ribalta per il già citato “caso Ferrer”. Dopo un lungo periodo di sbandamento, in cui l’Hellas non viene mai abbandonato ma sempre seguito, anche se in modo non totalmente organizzato, entra in scena, nei primi mesi del 1999, la “Banda Loma”, che rivoluziona il tifo veronese e rompe i gemellaggi con Lecce e Inter; in questo periodo si arriva anche alla spaccatura interna con le ex-Brigate. Dopo la retrocessione in Serie B del 2001 si risollevano a fatica, dopo una crisi interna. Nel 2007 arriva anche la retrocessione in C1, dopo aver perso i Playout con lo Spezia, e, l’anno dopo si rischia addirittura la retrocessione in C2, scongiurata nei Playout vinti con la Pro Patria. I dissidi interni rimangono ma la “Banda Loma” perde consistenza e l’allestimento, nel 2008-09, di una squadra competitiva, dà il là alla rinascita della curva veronese, culminata quest’anno con la promozione in B. In molti chiedono il ritorno delle B.G. al timone, intanto sono tornati esponenti di spicco e si continua ad usare quella famosa dicitura. L’originalità degli Hellas Fans non è più quella di una volta, ma c’è ancora la voglia di stupire, come fecero anni fa a Crotone, quando scesero dai pullman vestiti da sceicchi, lanciando alla popolazione locale rotoli di carta-moneta, ovviamente falsi. Oppure come nel corso della stagione 2008-09, quando, prima di Verona-Cremonese, organizzarono in curva un “funerale” con tanto di corteo dietro una croce cantando “Io risorgerò”. Col Foggia, sempre in quella stagione, contestazione al proprietario Arvedi, con il lancio da parte di tutto lo stadio di banconote false, in risposta alle “uscite” del presidente. 
    Politica: marcatamente destroidi, of course.
    Gruppi scomparsi nati negli anni 70: Brigate Gialloblù, Hellas Army, Ultras, The Deadly Sinners Club, Verona Supporters, Marines Gialloblù, Punk Brigade.
    Gruppi scomparsi nati negli anni 80: Boys, Warriors, Vecchia Guardia, Gioventù Scaligera, Inferno Gialloblù, Verona Front, Hellas Alcool, Hellas Girls, I Vitelloni, Panthers, A.s.u. (Associazione Stalle Umane), Eagles, Cicciolini, Hass, Gog, Tartan Army, Rude Boys, Geut, Irish Clan, Verona Stressata.
    Gruppi scomparsi nati negli anni 90: Provos, South Blue, Skiantos, Animals in Action, Sbeaccioni, G.p.n., Old Village, Hellas Clan.
    Gruppi scomparsi nati negli anni 2000: Piumati, Seguaci Scaligeri, Fossa dei Beoni, Highlander Alcoholised, Gruppo Alex.
    Curiosità: -Nel recente Verona-Nocerina, scorso ottobre, si sono registrati gravi incidenti fuori e dentro lo stadio, in particolare un reiterato lancio di oggetti tra la curva ospiti, da dove si lanciava di tutto, e la Tribuna Est. Le telecamere hanno incastrato 8 ultrà nocerini e 4 scaligeri. Nello stadio ormai vuoto i veronesi hanno rubato lo striscione “Butei dela Busa” (Ragazzi della bassa), lasciato incautamente incostudito in tribuna con lo stadio ormai deserto. Nel recente Verona-Brescia, all’esterno dello stadio, era appesa l’eloquente scritta “E’ un branco di fifoni, codardi, vili e idioti chi va a rubar striscioni dentro gli stadi vuoti”. -Nell’estate 2010 scoppia la famosa “guerra dei simboli” col Chievo. A scatenare la vicenda è il contenuto apparso durante la campagna abbonamenti del Chievo, quando tra i vari simboli appare l’immagine di Cangrande Della Scala, che guarda la città dall’alto di una rupe con in mano un drappo sul quale vi era disegnata la scala, simbolo stesso della dinastia. E’ però quando la scala appare sulla nuova seconda e terza maglia dei clivensi che la situazione degenera e alcuni tifosi dell’Hellas reagiscono in malomodo, con scritte e ingiurie al presidente del Chievo Campedelli, perché, secondo loro, la scala è stata da sempre simbolo dell’Hellas Verona, oltre ad essere stata ufficialmente il simbolo delle “Brigate Gialloblù”, e non era giusto che i clivensi s’impossessassero di quel simbolo storico, così come avevano già fatto per le divise gialloblù caratteristiche del Verona, adottate dal Chievo solo a partire dal ’56. I tifosi clivensi replicano dicendo che la scala è sulle maglie del Chievo da molto prima del ’71, anno di fondazione delle Brigate. Il fatto è che la scala è un simbolo di Verona e della dinastia che per molto tempo l’ha governata e che la città è rappresentata calcisticamente dall’Hellas, per storia, tradizione, successi e seguito dei tifosi. La vicenda tuttavia non è chiusa, in quanto le due parti non mollano, e rimarrà a lungo motivo di polemica nei ritrovi e sui siti web. In Verona-Spezia e col Gubbio, nel 2010-11, esterno stadio, viene messo lo striscione “La scala non si tocca”. Con lo Spezia coreografia con tante scale di polistirolo. -In Verona-Sampdoria dell’ottobre scorso, i doriani, nonostante lo storico gemellaggio, sono rimasti fuori per assurda decisione del Casms. Fuori lo stadio sono stati appesi gli striscioni “I butei saranno sempre fratelli miei” e “Fieri del nostro legame, orgogliosi della nostra amicizia”, rispettivamente di Utc e Fieri Fossato Sampdoria. -Incidenti anche in Verona-Pescara dello scorso agosto. Un 45enne, Roberto Riva, tifoso del Verona, coinvolto negli scontri, è deceduto il giorno dopo la partita. L’uomo era stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e violentemente manganellato dalle forze dell’ordine: potrebbe essere questa la causa della sua morte, ancora non si sa. Col Sassuolo, fuori lo stadio, è stata esposta la scritta “Verità per Roberto”; l’intento è di evitare l’ennesimo insabbiamento. Sua madre ha affermato: “In 18 ore non si muore per una malattia”. -Nella centralissima Piazza Bra, in occasione di Salernitana-Verona, ritorno finale Playoff dello scorso giugno 2011, che sancisce, nonostante la sconfitta di misura, l’agognato ritorno in Serie B (all’andata il Verona aveva vinto 2-0 con due rigori di Ferrari), era stato piazzato un maxischermo con un atmosfera davvero da stadio. Poi, in serata, bagno di folla in centro di un pullman con sopra i giocatori. -In Cavese-Verona 09/10, un ultrà veronese incensurato ha lanciato un grosso petardo. Incastrato dalle telecamere è stato arrestato due giorni dopo dalla Digos di Verona, prelevato il lunedì al lavoro, l’hanno portato in carcere e giorni dopo ha avuto il processo: “daspato” con obbligo di firma quando gioca l’Hellas. Col Cosenza, all’esterno dello stadio, è stato esposto l’eloquente striscione “Verona: sempre e solo galera!”. -Il 2 giugno 2010, al Bentegodi, si è festeggiato in grande stile il 25° anno dalla conquista dello scudetto, con un’amichevole tra Gialloblù Superstars e Rappr.iva Italiana Attori, con gli striscioni storici dei gruppi originali tutti al loro posto. In un atmosfera bellissima, pregevoli la fumogenata tricolore e lo striscione “Il trionfo più bello resterà nella storia e chi lo ha vissuto ricoperto di gloria”. -Grave il lutto che ha colpito la curva nell’aprile 2010, cioè la scomparsa del Campa, “vecchio” leader della Sud, ricordato col Taranto con lo striscione “Fianco a fianco fino alla vittoria! Ciao Campa”. I fiorentini, in Fiorentina-Inter gli dedicarono lo striscione “Ciao Campa fratello gialloblù”, e i sampdoriani, in Samp-Milan, stesso periodo, “Quando i blu saranno in ciel ciao Campa”. Faceva parte di “El Gruppo since 2001”, sito in Tribuna, dopo la sua morte ribattezzato “El Gruppo Campa”. Si va ad aggiungere a una purtroppo lunga lista di giovani scomparsi. Uno di questi è il Pacio, omaggiato anni fa dallo striscione “Onore Pacio! intramontabile guerriero gialloblù”. -In Verona-Juve 91/92, ultima di campionato, col Verona già retrocesso in B, venne organizzata la “festa per la retrocessione”, con tanto di striscione “24-5-92: festa retrocessione” e, poco più in là “Noi C1 crediamo AncorA”, mentre in Sud superiore vennero esposti vari striscioni rubati, tra cui “Cucn Brescia”, “L’amore è bianconero…Arthur Zico-Orsaria”, “U.G. sez. Novara” del Torino e altri ancora. -In occasione del Playout Pro Patria-Verona 07/08, in Piazza Signori era stato installato un maxischermo per vedere la partita e appeso lo striscione, rivolto a Pastorello, “We Play you Out” (letteralmente “noi giochiamo te fuori”). -In Paganese-Verona 07/08, i padroni di casa esposero lo striscione “Verona merda!!! massacriamoli”, forse conseguenza degli striscioni ironici che avevano fatto i veronesi su di loro. I veronesi hanno comunque snobbato questa rivalità. -Caratteristici i cori “morte, morte”, col pollice verso, e “Chi non salta è veronese”, mentre rimangono fermi, come dire, siamo tutti veronesi e fieri di esserlo.
    Liberi pensieri: “Dio Zigoni pensaci tu” (Vicenza-Vr 75/76), “Zigo sei sempre nei nostri cuori”, rivolti a Gianfranco Zigoni, giocatore del Brescia 79/80, a Verona dal ’72 al ‘78 (Brescia-Verona 79/80); “Gioventù Antibiancorossa” (Vicenza-Vr 80/81), “Oltre la morte” (Inter-Vr 82/83), “Dirceu? No grazie”, giocatore del Napoli, che l’anno prima aveva giocato a Verona, considerato quindi un traditore (Vr-Napoli 83/84), “Osvaldo non ci lasciare” (Vr-Udinese 83/84, rivolto all’allenatore Bagnoli), “Soli contro tutti” (Vr-Ascoli 84/85), “Sampdoria-Verona: in Europa grandi insieme” (Vr-Sampdoria 85/86), “Grazie lo stesso ragazzi…ma contro la disonestà non basta la dignità”, per il match fratricida in Coppa dei Campioni con la Juve, accusata di avere rubato (Verona-Fiorentina 85/86), “Chiampan attento: Tricella non si tocca”, monito per il presidente di non vendere il libero Roberto Tricella, “puntualmente” alla Juve a fine stagione (Inter-Vr 86/87), “Chiampan Polato il Verona avete rovinato” (Vr-Lazio 88/89), “Ecco la vostra soluzione…chiuso per repressione”, con il terzo anello lasciato vuoto e la gente tutta negli altri (circa primi anni ’90); “Guastafeste” (Milan-Vr 91/92, 33^ giorn. in uno stadio festoso per lo scudetto), “…Ma C1 siete ancora?” (Vicenza-Vr, C.Italia 92/93), “A.a.a. cercasi società per Serie A” (Perugia-Vr 94/95), “Sempre presente nei nostri cuori, nel tuo ricordo…Cristiano”, ultrà prematuramente scomparso, ricordato sempre in casa anche con lo striscione “Cristiano tra noi” (Cosenza-Vr 94/95); “Nessuna resa nessun pentimento, linea di condotta combattimento!”, “Non ci potrà fermare nessuno ci dovrete finire uno ad uno” (circa ultimi anni ’90); “La stessa voce la stessa maglia la stessa battaglia” (00/01), “Dio non salvi la Reggina” (Verona-Reggina 00/01, spareggio salvezza), “Nella storia nella città un secolo di fedeltà” (02/03), “Onore a Furlan”, ultrà triestino deceduto a seguito di violente percosse della Celere nell’84 (Treviso-Vr 03/04, dopo 20 anni esatti); “Pastorello vattene, per noi il 1° luglio è già arrivato” (metà anni 2000); “Pastorello si ama”, “Pastorello resta”, “Pastorello santo subito”, “Arvedi-Pastorello società modello”, Pastorello t.v.b.”, “Sensibile-Arvedi-Pastorello anima cuore e cervello”, “Chiampan attento…Pastorello non si tocca”, “Ora e sempre Pastorello presidente”, “Pastorello i giocatori videocomprali!!!”, per quello che è passato alla storia come il “Pastorello-day”, una simpatica, ironica controcontestazione all’”odiato tiranno”, che dichiarò “Il 30 giugno 2004 venderò la società” (Vr-Rimini 05/06), “Baffo da Crema, Guido G.F.5: bestemmia libera!” (metà anni 2000), “Un piccolo angelo è volato in cielo, ciao Tommy”, “Tommy you’ll never walk alone”, per il piccolo Tommaso Onofri, bimbo barbaramente assassinato a Parma (Vr-Vicenza 05/06), “1996-2006 Marti vive” (Vr-Brescia 06/07), “Contro ogni droga” (06/07), “1996-2006: non ci potete bandire…auguri B.G.” (Vr-Triestina 06/07), “Welcome rabbit”, in italiano “benvenuto coniglio”, “W il sorriso verticale” (Vr-Juve 06/07); “Dove casso è la Paganese?” (ritiro precamp. 07/08), “Buon Natale ai ragazzi in cella” (Vr-Cremonese 07/08), “Bentornato a casa, Nanu campione d’Italia”, al mister del Foggia Galderisi, giocatore scudettato a Verona (Vr-Foggia 07/08); “Meglio atei in C2 che Pagani in C1”, abile gioco di parole con la città campana (Vr-Novara 07/08); “Basta soldi a questa società…tutti fuori” (Vr-Sambonifacese, C.Italia Lega Pro 08/09, esterno stadio), “Nemmeno i soldi per un necrologio…pezzenti” (Sud Tirol-Vr, Coppa Italia Lega Pro 08/09), “Tante volte a lasciarci sono i tifosi più valorosi, ciao Seba!”, (Vr-Ternana 09/10), “Per sempre voleremo in alto…ciao Graz” (Vr-Andria 09/10), “Max per sempre gialloblù” (Vr-Rimini 09/10), “Da lassù tifa gialloblù, ciao Moreno”, (Vr-Reggiana 09/10), “Ciao Tommy piccolo grande tifoso gialloblù”, tutti ultrà purtroppo non più tra noi (Vr-Pescara 09/10); “In trasferta con la curva Sud non con TeleArena” (Vr-Como 10/11, esterno stadio), “1° Febbraio 87 nessuna resa” (Vr-Gubbio 10/11, esterno stadio), “30-11-1971 onore alle B.G.” (Vr-Sorrento 10/11, esterno stadio).
    [Modificato da Claudio.Freccia 19/11/2011 13:14]
    claudioalfaroli
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    00 17/11/2011 22:07
    Dal campo…pronta la squadra anti-Verona

    Penultima seduta di lavoro per gli azzurri prima della rifinitura di domani che farà da prova generale per l’incontro ufficiale di sabato contro l’Hellas Verona, match che non si giocava dalla stagione 2004/05.




    Dopo il consueto lavoro atletico, composto da alcune esercitazioni interessate e mirate alla forza fisica.

    Prima della partitella, Pillon ha lavorato molto, nelle due fasi di gioco, sulle situazioni da palla inattiva, punizioni o angoli, chiedendo inserimenti di testa, e lavoro di gruppo contro una squadra che fa del gioco aereo un suo must. Più volte il tecnico trevigiano ha ricordato ai suoi l’inserimento di De Vitis da dietro nel corso del primo tempo della gara vinta a Modena.

    Come detto poi è stata partitella, una partitella che ha praticamente fatto vedere a grosse linee con che abito si vestirà l’Empoli sabato pomeriggio.

    Pillon, ritornando al titolo dell’articolo di ieri, sembra voler togliere il punto interrogativo e confermare la squadra che ha vinto con un paio di dubbi. Il primo riguarda l’esterno sinistro di difesa, dove Gorzegno appare in netto vantaggio su Regini, ed il secondo riguarda uno degli interni di centrocampo. Oggi si è provato molto la coppia Coppola-Valdifiori, a dimostrazione che l’allenatore azzurro vuole maggiore fisicità, ma sia Signorelli sia Guitto sono in preallarme.

    Ad onor del vero, rispetto a Modena, ci sarà molto probabilmente un’altra variazione che riguarderà l’ala destra visto che Buscè non si è allenato e Saponara è praticamente destinato a partire dal primo minuto.

    Per quanto riguarda comunque la situazione del napoletano possiamo dire che sta decisamente meglio, difficilissimo che possa essere titolare sabato ma non è assolutamente escluso che possa andare in panchina.

    Annotiamo che il tandem Coralli-Tavano sta trovando sempre maggior affiatamento con un Cobra pronto al sacrificio: Pillon spesso gli ha chiesto molto movimento proprio per liberare Ciccio.



    Per le ultime considerazioni e capire quale sarà l’effettivo undici anti-Verona, dovremo aspettare la consueta conferenza pregara di mister Bepi Pillon.



    Il programma di domani prevede la rifinitura a partire dalle 10:30 seguita dalla conferenza stampa dell’allenatore azzurro. Alle 18:00 la squadra si ritroverà poi all’hotel Alexandra per il ritiro.
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    00 17/11/2011 20:59
    Calvarese designato per Empoli - Verona
    17-11-2011 16:06 - News Prima Squadra



    Sarà il sig. Gianpaolo Calvarese nato a Teramo il 20 febbraio 1976, il direttore di gara di Empoli - Hellas Verona. In questa stagione l´arbitro abruzzese e l´Empoli si sono incrociati solo nella sfortunata trasferta di Crotone. Gianpaolo Calvarese non ha invece ancora diretto il Verona. L´ultima gara arbitrata in stagione è stata il pari tra Brescia e Samp. Nelle sue 7 precedenti direzioni stagionale, 3 volte è terminata in pareggio, 4 volte hanno vinto i padroni di casa, mai la squadra in trasferta. Sarà assistito dai signori SCHENONE e FIORITO, mentre il IV° assistente sarà il signor DEI GIUDICI.


    Fonte: empolifc.com
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    00 17/11/2011 01:57
    Dal campo…squadra che vince non si cambia?

    Terza giornata di lavoro per gli azzurri in vista del match contro il lanciatissimo Verona di mister Mandorlini.






    Mister Pillon, come già detto ieri, vuole tenere tutta la squadra sulla corda, anche oggi nella parte tattica fatta dalla classica partitella a campo ridotto, il tecnico azzurro ha mischiato più volte le carte cercando soprattutto a centrocampo, e più dettagliatamente tra gli interni, tutti gli uomini a sua disposizione per capire chi possa essere la pedina giusta per una gara che si preannuncia molto fisica, come ricordato ai suoi proprio da Pillon. Per quella zona di campo il duo Signorelli-Valdifiori è ovviamente in prima fila ma anche gli altri elementi si giocano una maglia da titolare, con un Guitto che potrebbe risultare un asso nella manica sfruttando proprio la sua velocità ed i dribbling stretti contro avversi più grossi fisicamente e quindi più lenti.

    L’idea di massima però è che a grosse linee l’undici che ha espugnato Modena, con il quasi certo impiego di Gorzegno (oggi era presente anche Regini), abbia maggiori possibilità di essere ripresentato dal primo minuto.

    Non ci sono però, è giusto segnalarlo, certezze, anche perché bisognerà valutare la condizione fisica di alcuni elementi. Su tutti quella di Antonio Buscè che ha lasciato anzitempo l’allenamento, se il napoletano non dovesse farcela c’è pronto Saponara che oggi ha provato qualche movimento anche a sinistra.

    Una sinistra che dovrebbe, secondo quanto detto, vedere Lazzari in campo, ma Brugman illumina spesso gli occhi di Pillon che ha voglia di gettare nella mischia ed è in quella posizione come in quella d’attacco che potrebbe essere schierato.

    In attacco Coralli non è al 100%, sta bene, si allena con i compagni, completa tutta la seduta, ma su di lui la precauzione non è mai troppa, ecco che quindi anche il Cobra può tranquillamente sentirsi in ballottaggio sia con il sopracitato Brugman che con Mchedlidze rientrato dalle fatiche in nazionale.

    Anche dietro i giochi non sono assolutamente fatti perché oltre al già citato Buscè c’è da capire chi tra Mori e Ficagna affiancherà Stovini al centro. L’ex Siena sembra ad oggi i favori del mister ma ieri ha avuto un problema e questo potrebbe favori Mori che in Under21 non ha mai giocato ed è quindi anche fresco.

    Interessante lavoro nel finale di seduta fatto con alcuni giocatori dove si provavano dei tiri in porta dalla media distanza.

    A parte Buscè, domani ne sapremo di più, nessun’altro giocatore è ai box.



    Il Verona per mister Pillon deve essere un’opportunità, quella di dare continuità agli ultimi risultati positivi ed iniziare a mettersi alle spalle definitivamente la crisi di inizio campionato: “ Non ci attende un incontro facile sabato, ma giocare contro una squadra votata all’attacco e che non verrà ad Empoli a fare barricate potrebbe essere per noi positivo. Abbiamo visto che quando dobbiamo fare la partita, come nel caso dell’Albinoleffe, qualche problema c’è stato, adesso dobbiamo dimostrare che anche in questo siamo migliorati perché la strada che abbiamo intrapreso è all’inizio, c’è la voglia e la volontà da parte di tutti di continuare questa striscia di risultati positivi che poi, gioco-forza, ci faranno uscire da questa crisi, se cosi la vogliamo ancora chiamare.”


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    00 17/11/2011 01:56

    Biglietti gara Empoli Fc Vs. Hellas Verona Fc
    15-11-2011 22:10 - News Prima Squadra



    L´Empoli F.C. S.p.a. comunica che i biglietti per assistere alla gara Empoli Fc Vs. Hellas Verona Fc, in programma Sabato 19 Novembre 2011 alle ore 15:00, valida per il Campionato di Calcio Serie B-Win Stagione 2011-12, saranno messi in vendita a partire da Mercoledi´ 16 Novembre dalle ore 10.00.

    Alla sezione "Biglietteria" prezzi e modalità di vendita



    Fonte: empolifc.com

    Questi i prezzi interi affiancati dal prezzo ridotto:


    POLTRONA 44,00 / 33,00
    POLTRONA IN PREVENDITA 35,00 / 26,00
    TRIBUNA INFERIORE 33,00 / 22,00
    TRIBUNA INFERIORE PREVENDITA 26,00 / 18,00
    MARATONA SUP. CENTRALE 20,00 / 15,00
    MARATONA SUP. CENTRALE PREVENDITA 16,00 / 12,00
    MARATONA SUP. LATERALE 15,00 / 11,50
    MARATONA SUP. LATERALE PREVENDITA 12,00 / 9,00
    MARATONA INFERIORE 11,50 / 9,00
    SETTORE OSPITI 11,50



    Ricordiamo che avranno diritto al biglietto ridotto: Donne, Militari, Over 65, Invalidi.

    Ingresso gratuito per gli under 14.

    Le biglietterie il giorno della partita apriranno dalle 10:00 alle 12:30. Alle 13:00 aprirà la biglietteria davanti la Publiser.



    La vendite per i residenti nella regione Veneto è consetita solo a coloro in possesso della tessera del tifoso.
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    00 17/11/2011 01:52
    Ficagna si ferma per precauzione Oggi tornano Mori e Regini


    EMPOLI. Visto che gli azzurri non hanno avuto giorni di riposo, questa settimana. Pillon ha deciso di far sostenere ai suoi una sola seduta nella giornata di ieri (abitualmente al martedì sono due gli allenamenti), ma ha comunque condensato il lavoro. Nel senso che, prima di scendere in campo al Sussidiario, i giocatori sono stati impegnati nel potenziamento in palestra. Buone notizie, per il tecnico, con l'infermeria praticamente vuota. In verità ieri Ficagna (nella foto) si è fermato in anticipo rispetto ai compagni, ma si è trattato soltanto di una misura precazionale visto che il difensore si sentiva ancora stanco dalla gara di domenica. Durante la partitella finale, poi, si sono alternati Coralli e Cesaretti (secondo). Il primo perché non deve forzare visto che ha appena recuperato da un infortunio, il secondo perché da un po' si trascina un problema al flessore. Per entrambi, comunque, si è trattato di misure già concordate. Assenti, ovviamente, i nazionali Regini e Mori. Il primo è stato impegnato in Russia con l'Under 21 di B (che ha vinto 2-1), l'altro era in panchina (dove è rimasto per tutti i 90 minuti) con l'Under 21 di Ferrara a Casarano (2-0 sull'Ungheria). Entrambi torneranno oggi (anche se dovrebbero limitarsi a una seduta defatigante).

    iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2011/11/16/news/ficagna-si-ferma-per-precauzione-oggi-tornano-mori-e-regini...
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    00 17/11/2011 01:51
    Doppia seduta per il Verona Cambio della guardia a Modena


    VERONA. Ripresa del lavoro, ieri, per l'Hellas Verona di Mandorlini (nella foto). I gialloblù hanno sostenuto una doppia seduta al centro sportivo di Sandrà, con il primo allenamento caratterizzato dal lavoro sulla forza in palestra prima e sul campo poi. Nel pomeriggio, invece, ha prevalso l'aspetto tecnico-tattico. Con Berrettoni, reduce da un intervento al menisco, che ha iniziato le terapie, è rimasto a riposo anche Galli, mentre Bjelanovic, Esposito e Lepiller hanno sostenuto un lavoro differenziato. Assente anche Doninelli, che era impegnato nell'Under 21 di B in Russia e che dovrebbe tornare in gruppo oggi. Quando, come domani, i gialloblù sosterranno una seduta pomeridiana, mentre venerdì l'allenamento sarà mattutino. Le ultime due sedute, peraltro, si svolgeranno a porte chiuse. Intanto, sempre in tema di avversari, quelli appena incontrati (e battuti) stanno vivendo giornate movimentate. Come previsto, infatti, il Modena ha esonerato il tecnico Bergodi. Al momento al suo posto è stato promosso Cuttone, dalle giovanili, ma non è detto che la scelta sia definitiva. Si parla, infatti, di altri candidati e fra loro ci sarebbe anche l'ex azzurro Campilongo. Non in prima fila, però, perché il primo della lista sarebbe Apolloni.

    iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2011/11/16/news/doppia-seduta-per-il-verona-cambio-della-guardia-a-modena...
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    00 15/11/2011 19:49
    Dal campo…cantiere ancora aperto ma tutti a disposizione

    Seconda giornata di lavoro per gli azzurri che stanno preparando la gara di campionato contro l’Hellas Verona, squadra reduce da ben quattro successi consecutivi.






    Oggi, dopo una lunga parte atletica, si è più seriamente iniziato a lavorare sulla costruzione della squadra che andrà in campo sabato pomeriggio, con il rientro in gruppo da parte di tutti coloro che avevano fatto i novanta minuti a Modena e che ieri avevano svolto solo un defaticante.

    Scontata la disposizione tattica che Pillon ha messo in opera sul campo “Sussidiario”, avanti ancora con il 4-4-2 (anche se la squadra opposta a quella titolare si muoveva con il centrocampo a tre), ci potranno invece essere novità a livello di uomini impiegati a partire da Marco Gorezegno che sembra essere in rampa di lancio per la sua prima stagionale. Oggi, complice anche l’assenza di Regini (impegnato con la nazionale di serieB) l’ex Sassuolo è sempre stazionato tra i presunti titolari sulla fascia sinistra. Un’altra novità potrebbe esserci a centrocampo dove c’è già un ballottaggio aperto a tutti gli effettivi di ruolo, nessuna ipotesi è esclusa, con Pillon che potrebbe insistere con Valdifiori-Signorelli ma con Coppola, Moro e Guitto che sono li scalpitati e tutti provati dal loro allenatore. Anche sugli esterni, soprattutto a destra ci sarà da capire chi tra Buscè e Saponara partirà dal primo minuto.

    Di rientro dall’esperienza con la propria nazionale maggiore, Mchedlidze si è quest’oggi allenato con il gruppo e con grande intensità, ma a lui potrebbe essere preferito Coralli che, se pur non al top, sembra poter dare maggiori garanzie e sta affinando un’intesa sempre crescente con Ciccio Tavano: anche oggi si sono viste due/tre situazioni pericolose.

    Va però da se, che essendo solo a martedì siamo ancora in fase di sperimentazione e visione con mister Pillon che tiene tutti correttamente sulla corda.

    Oltre al già citato Regini, era assente alla seduta anche Mori che domani sarà impegnato a Casarano con l’Under 21. E’ rientrato invece l’altro georgiano, Shekiladze.

    Da segnalare che Ficagna ha abbandonato il campo anzitempo per un problema fisico che però non dovrebbe preoccupare.



    Il tecnico trevigiano si gode il buon momento della sua squadra anche se vuol tenere e far tenere a tutti, i piedi ben saldi a terra: “Siamo visibilmente felici per la vittoria di domenica, una vittoria che volevamo fortemente e che siamo sicuri servirà moltissimo per quella svolta mentale. Adesso però dobbiamo lavorare non pensando più al passato ma guardando avanti perché sabato incontreremo una squadra forte ed in forma e servirà il miglior Empoli per provare a vincere.”


    pianetaempoli.it
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    00 15/11/2011 19:40
    PROGRAMMA SETTIMANALE
    14-11-2011 17:03 - News Prima Squadra



    MARTEDI 15/11/11 stadio di Empoli - ore 15,00 allenamento

    MERCOLEDI 16/11/11 stadio di Empoli - ore 15,00 allenamento

    GIOVEDI 17/11/11 stadio di Empoli - ore 15,00 allenamento

    VENERDI 18/11/11 stadio di Empoli - ore 10,30 allenamento al termine conferenza stampa Giuseppe Pillon
    In serata ritiro c/o Hotel Alexandra di Vinci

    SABATO 19/11/11
    Ore 15,00 gara di campionato EMPOLI vs VERONA



    Fonte: empolifc.com
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    00 15/11/2011 19:39
    Gli ultimi Empoli - Verona

    www.youtube.com/watch?v=cT3loCj8RnQ&feature=player_embedded




    www.youtube.com/watch?v=q3s8nDLkAM4&feature=player_embedded


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    00 15/11/2011 01:38
    Dal campo…subito a lavoro pensando all’Hellas

    All’indomani del match giocato e vinto a Modena, gli azzurri si sono subito ritrovati per il primo allenamento settimanale in vista del prossimo incontro che si giocherà sabato alle ore 15:00 al “Castellani” contro il Verona.




    Allenamento blando quello di oggi che ha visto i reduci del match di ieri fare soltanto un defaticante con il resto del gruppo impegnato invece anche nelle più classiche esercitazioni tattiche.

    Clima ovviamente sereno e rilassato quello che si respirava oggi al campo, la vittoria come si sa è la migliore medicina e al squadra, che non vogliamo giudicare guarita, beneficia inevitabilmente di questo toccasano.

    Non sono arrivate indicazioni particolari atte a dare indizi su quelle che saranno le prossime scelte del tecnico Pillon, anche perché, lo ricordiamo, sono ancora assenti i tre nazionali (Mori, Mchedlidze e Schekiladze) e due di questi potrebbero avere buone possibilità di essere protagonisti contro il Verona.

    Per la prossima partita c’è però anche la candidatura di Gorzegno che dovrebbe finalmente debuttare in stagione, oggi si è allenato regolarmente e sembra star bene.

    Bene si è mosso anche Brugman che scalpita, il giocatore è stato risparmiato da Pillon nel corso dell’ultimo match forse a ragion veduta per una gara che si preannuncia nettamente più difficile.

    A livello fisico non ci sono situazioni particolari, l’unico uscito malconcio da Modena è Valdifiori, le cui condizioni verranno valutate meglio nei prossimi giorni.



    Per domani è prevista una seduta pomeridiana con inizio programmato alle ore 15:00. Da domani Pillon ed il suo staff inizieranno ad indossare gli abiti da sarti per cucire il miglior vestito addosso alla squadra.


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    Città: EMPOLI
    00 15/11/2011 01:26
    al castellani....


    Sabato 19 Novembre

    Ore 15,00

    Stadio Carlo Castellani



    www.rangers.it