copio e incollo da un'intervista trovata sul sito di mtv:
Immagino che ognuno di voi continui a portare avanti, come sempre, i propri progetti paralleli. A Gianni volevo chiedere di darci lumi su Caronte: di che si tratta?
GM : Caronte è una cosa semplicissima, non ho tempo di farla perché ho i miei limiti, sto cercando dei collaboratori anch’io. Vorrei solo che fosse, innanzitutto, il mio sito, dove c’è una sorta di presentazione non formale di quello che sono – oltre che come musicista – come persona. Perché, per quanto abbia dei seri problemi a comunicare nella vita di tutti i giorni, devo molto a Internet – per assurdo, a 40 anni suonati – il fatto di aver riscoperto la voglia di comunicare con le persone. Prima, per anni, mi sono limitato a farlo attraverso la musica, ho sempre pensato ‘sono talmente evidente: chi mi ama, mi piglia; chi non mi ama, non mi merita’. Ma non era esattamente così… Internet può essere una boiata pazzesca, ma a me è servito per ricominciare a vivere. Mi piace l’idea di poter comunicare, lo faccio tutti i giorni. Sto due ore al giorno a rispondere a chiunque mi scriva, ci sono un sacco di band che mi scrivono per avere consigli, ragazzi che mi chiedono che pedalino uso per il basso, se Giovanni Ferretti mangia minestra o cappuccino a colazione, lettere profonde, docenti… Io passo due ore al giorno a rispondere a tutte queste persone, credo che un sito – al di là di quello di PGR che sarà molto rigoroso – dove sarà possibile scremare tutte una serie di domande che rasentano la curiosità, e che col tempo possa diventare non solo il mio sito, ma persone come me: collaboratori, tecnici del suono, arrangiatori… Che permetta alla musica di circolare, in maniera maniera diversa da quello che non più intenzione di fare, proprio perché è stato massacrante, per quanto soddisfacente: l’etichetta indipendente. È stato bello: il CPI, l’esperienza di Sonica che è durata tanto, e ha permesso a un sacco di artisti di emergere, ha permesso anche ad artisti che mai e poi mai avrebbero dovuto fare un disco, di farlo lo stesso. Non sono i tempi, ora, per far circuitare e circolare la musica, di fare un’etichetta indipendente. Non credo nemmeno che Internet sia una soluzione. Trovo più interessante il fatto che a te che ascolti musica, io che faccio musica, sia molto semplice che io mi metto a casa, faccio la mia musica e tu l’ascolti, eliminando tutte le barriere che ci sono in mezzo. Questo è notevole sotto certi aspetti, potenzialmente, per la musica.
vorrei riportare anche un altro punto:
La storia dei PGR è storia nuova, il fatto che Massimo (Zamboni, ndr) non ci sia, è casuale. Probabilmente, potrebbe non esserci Francesco (Magnelli, ndr), potrebbe non esserci Ginevra, non saprei…
una premonizione di marok!