mi ricordo di aver studiato un filosofo, che scriveva molto difficile, oserei dire che si trattava di un professorone chiamato kant. lui smontò tutto se stesso nel tentativo di dichiarare la sua metafisica scienza perfetta. ebbene ebbe il coraggio di ammettere che non era così, che la metafisica è buona solo per quelli come lui, per la morale... si ritirò dunque in una delle più belle affermazioni della storia dell'uomo, affermò che quello che davvero riusciva a destare in lui l'ammirazione sempre nuova e crescente erano le stelle sopra di sè e la morale in sè. non so, io in queste parole ci ho ritrovato l'anima di tutta quella filosofia così complicata (e insultata!).
un povero aviatore triste afferma invece che l'essenziale è invisibile agli occhi, che non si vede che col cuore.
le affermazioni sono analoghe.
prova a urlare contro vento... le onde si propagano lo stesso, ma l'aria ti sembra che te le schiacci addosso: il risultato è questo, che tutti ti sentono ma in pochi ti capiscono, o se sei sfortunata nessuno.
è bello che tu voglia vivere di parole, ma intimamente già sai che il silenzio in realtà ti basta
(per sdrammatizzare un po'...).
saluti