vermi branchie-intestinali/flagellati intestinali

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cipcip03
00martedì 30 settembre 2003 14:56
Forse c'e' una piccola confusione riguardante questi ospiti indesiderati dei nostri pesciotti che, comunque, ben venga, visto quanto impegno tutti noi profondiamo nelle diverse terapie.[SM=x76583]
I Flagellati, divisi in fitoflagellati e zooflagellati, sono a sede intestinale , dotati di flagello ed assai piccoli rispetto ai vermi: sono infatti visibili solo ad ingrandimenti di 300-600X. Tra i piu' diffusi ci sono il Bodomonas, l'Hexamita (ecco perche' l'analogo nome del prodotto della eSHaLab), lo Spironucleus (forse il piu' diffuso tra i Discus) ed il Trichomonas.
I Flagellati vivono in simbiosi con il pesce e la loro improvvisa moltiplicazione risente dei valori dell'acqua, dello stress da "combattimento", dell'immunodepressione e dell'alimentazione (tutti coloro che coccolano Discus sanno che in parte il passaggio dall'alimentazione con cuore di bue a quella con cuore di tacchino e' dovuta al fatto che il cuore di bue aumenta la moltiplicazione e lo sviluppo dei flagellati intestinali).
Solo quando i flagellati si sono super-moltiplicati, passano nel sangue e la livrea muta, scurendosi (ad es. Discus nero, o l'ormai noto ...azzz di Poldone).[SM=x76552] [SM=x76550] [SM=x76551]
Nella fase antecedente i flagellati dall'intestino passano nelle vie biliari e nella colecisti ed il pesciotto non ha appetito poiche' non immette succhi biliari, altamente digestivi nell'intestino.
Un'altra cosa di cui sono responsabili i Flagellati e' la maggiore o minore attitudine alla riproduzione e la maggiore o minore quantita' di uova deposte e schiuse fertili: Discus quasi privi di flagellati arrivano a deporre anche 300 uova piene e quindi a schiudere 300 uova su 300!
I vermi, cute-branchie-intestino, quando si localizzano all'intestino, non debbono per questo essere confusi con i flagellati: sono tutt'altra cosa. Quelli dei nostri pesciotti appartengono perloppiu' al genere Capillaria e possono essere gia' osservati a 50X (un microscopio ottico da 10-15 euro).
L'esame delle feci, mucillaginose e biancastre, depone per un'infestazione da vermi e non da Flagellati.
Una cosa e' importante, che queste due parassitosi spesso coesistono: in tal caso, quella da Flagellati precede, di norma, quella da Vermi ed anzi, una moltiplicazione di flagellati e' l'evento scatenante.
Come curare entrambe...?
Bye bye[SM=x76625]
poldo11
00martedì 30 settembre 2003 22:46
interessante...come?
cipcip03
00mercoledì 1 ottobre 2003 12:48
Danger
Personalmente, a parte quelli che abbiamo gia' citato (vero Poldone), per quanto riguarda i Flagellati, l'unico vero metodo per curarli e'... prevenire la loro moltiplicazione con accurata rilevazione dei valori di vasca e con accurata dieta: cosi' l'acquariofilo non si improvvisa, ma studia, si informa e tiene sempre nel mirino il proprio interesse per la vita![SM=x76569]
In sostanza, se ci accorgiamo di piccoli cambiamenti nell'atteggiameno e nelle abitudini dei pesciotti, e tutto il resto e' OK, al massimo usiamo un disinfettante (eSHa 2000 o altri simili). Se i sintomi sono quelli di una diffusione, utilizziamo pure i preparati a base di Flubendazolo gia' citati ma... ricordiamoci che non riusciremo mai a "sterilizzare" e quindi a debellare del tutto i flagellati intestinali, che coabitano con l'ospite per tutta la vita (questo anche per rispondere a Manus). Dobbiamo quindi lottare per impedire che... si moltiplichino in eccesso.[SM=x76572]
Per quanto attiene ai vermi delle branchie, a parte quelli citati, vi sono purtroppo dei casi assai resistenti, nelle gravi infestazioni che non possono essere debellate neanche dal Camacell!
In questo caso, a che io conosca, esiste solo una terapia "per immersione" veramente efficace ed e' la seguente:
- farsi preparare una soluzione di formalina al 37%;
- prelevarla con una siringa da 50ml facendo attenzione a non inalare i vapori ne' a bagnarsi la cute;
- preparare una vasca almeno da 200l con ossigenatore a palla;
- immettere 7ml per ogni 100litri della formalina suddetta;
- fare stare a bagno il pesciotto per 8-10 ore;
- trasferirlo in vasca di quarantena da almeno 50l, con molta delicatezza ed un retino (per chi lo trova) a maglie di seta (si puo' anche fare in casa).[SM=x76552]
Chi ha esperienza con questa od altre terapie e con infestazioni resistenti?
Bye bye[SM=x76559]
cipcip03
00mercoledì 1 ottobre 2003 12:56
dubbio
E se poi caro Poldone sapevi gia' tutto e non hai mai detto niente (dubbione, che ho avuto anche in altre occasioni) allora... ti metto prima o poi nel cacciucco alla livornese.. eheheheheh[SM=x76552] [SM=x76551] [SM=x76550]
cipcip03
00mercoledì 8 ottobre 2003 00:48
Silence
Visto che il poldone non risponde, direi che mi sembra opportuno sistematizzare la materia "VERMI", quali parassiti della cute e delle branchie.[SM=x76583]
Iniziero' dai MONOGENA, della Classe dei TREMATODI, tra cui ci sono il Gyrodactylus e il Dactylogyrus, che sono i piu' importanti tra i parassiti dei pesci, sia della cute che delle branchie. Lunghi circa 0.3-0.5mm, hanno il corpo allungato e dotato di rostri maggiori e minori e di un apparato buccale frontale ben sviluppato.
Questi sono ermafroditi e cioe' il singolo verme contiene organi genitali sia femminili che maschili. Il Giro- e' viviparo, mentre il Dactilo- e' oviparo e genera larve ciliate, che si attaccano al pesciotto e, perdendo l'apparato ciliare diventano vermi adulti. Tutti i monogena passano piu' spesso dalle branchie alla cute e non viceversa. Altra caratteristica e' quella di passare dalle uova alla forma adulta senza richiedere ospiti intermedi. Sia i Giro- che i dactilo- possono uccidere l'ospite; cute e branchie sono danneggiate dagli uncini, che ulcerano, promuovendo infezioni. Il danno sulle branchie conduce invece ad anossia. Sono quindi dei cattivi clienti, difficili da debellare.
Possibili cure:[SM=x76601]
SALI DA CUCINA (o di Permanganato) 10g/l per 30'
TRICHLORPHON 1mg/l
FORMALINA (vedi sopra), ma anche:2-3ml di formalina commerciale per 10 l di acqua, per 30'; oppure 0.5mg per 10l, per 5-20 ore, a seconda del pesciotto.
Bye, alla seconda puntata[SM=x76625]



cipcip03
00mercoledì 8 ottobre 2003 01:08
Vermivermini
Altra categoria e' quella dei NEMATODI, dal corpo rotondeggiante. Gli adulti possono avere sia organi maschili che femminili e le femmine possono essere sia ovipare che vivipare.
Appartiene al genere Capillaria la specie piu' importante per l'Acquario. la loro grandezza e' assai variabile. Si riscontrano piu' spesso nell'intestino del pesciotto, che risulta l'ospite definitivo, e uno o piu' si ancorano all'orificio anale. il pesciotto infestato diventa presto assai debole, mangia poco, e' emaciato, le feci sono biancastre o trasparenti, traslucide.
Le uova dei capillaria sono ellittiche e giallastre.
Le larve di questi parassiti possono essere riscontrate in ogni organo del pesciotto, ma soprattutto nei muscoli, nella cavita' addominale e nei muscoli.
Le pulci di acqua possono essere il primo ospite intermedio di questo parassita!Bye e... alla prossima[SM=x76627]




cipcip03
00giovedì 9 ottobre 2003 16:07
Flagellati grrrrrrr
Hexamita, sinonimo di Octomita, e' un piccolissimo flagellato, molto piccolo all'incirca 5-15 micron. Tende ad invadere la colecisti (cistifellea) e l'intestino, che possono gonfiarsi e dilatarsi.
Lo Spironucleo, molto spesso veicolato dagli Scalari, ha le stesse localizzazioni dei precedenti.
Caratteristicamente, questi flagellati diventano pericolosi e talora mortali solo per ipermoltiplicazione, che li obbliga a lasciare le sedi di "saprofitica" convivenza.
Questi ed altri Flagellati infettano solitamente le taniche utilizzate per riempire le vasche di riproduzione e gli ambienti di esposizione ed in ultima analisi gli shop costituiscono la sede principale di selezione e moltiplicazione dei flagellati.
Peraltro, esistono alcuni luoghi comuni ed il piu' diffuso e' la responsabilita' della malattia del buco nei discus, di cui in effetti non sono responsabili affatto: i Flagellati partecipano solo a colonizzare le ferite prodotte da altri organismi patogeni!
Differentemente rispetto ai vermi, i flagellati inducono la produzione di feci gommose, molto adesive, capaci di restare aderenti per molto tempo alla sede di emissione.
Bye[SM=x76625]
poldo11
00giovedì 9 ottobre 2003 19:20
senti questa......
allora sto discus..presentava questi sintomi...respirazione accellerata con alcuni punti tipo foruncoli bianchi in testa,...vengon sti bubboletti bianchi e il giorno dopo rimane una specie di buco rosso vivo ..
mangia normalmente, feci normali!...ma sti buchi..
allora ho detto lo tratto col camacell (ripetendolo ) e poi uso hexamita..pensando a una malattia del buco...
invece al sec trattamento del cama ho deciso di ripeterlo x la terza volta poiche mi son convinto che queste siano cisti classiche dei maledetti vermi branchiali...infatti la malattia del buco toglie appetito e spessimo è accompagnata da feci bianche...al sec trattamento respirava gia mooolto bene ma i buchi eran ancora li , al terzo anche i buchetti eran guariti..eheheh
cipcip03
00giovedì 9 ottobre 2003 21:02
Pollldiss.mo
bubboletti bianchi e il giorno dopo rimane una specie di buco rosso vivo ..
cisti classiche dei maledetti vermi branchiali...
al terzo anche i buchetti eran guariti..eheheh
cama+examita
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Caro Poldone[SM=x76572] , di seguito ti posto la mia diagnosi: i bubboletti bianchi a mio parere sono costituiti da tessuti in necrosi insieme a batteri e flagellati, i primi responsabili dell'infezione cutanea, i secondi di una sovrainfezione dovuta alle ferite aperte dai batteri.
Il buco rosso vivo non e' altro che la sede dell'infezione, detersa dai tessuti necrotici grazie alla terapia, che e' anche, come sai, battericida (anche se non e' una prima scelta).
Ovviamente, non ti consiglierei mai di associare al Flubendazolo del camacell il mebendazolo dell'Hexamita perche' non ha senso.
Al terzo trattamento di un farmaco importante come il camacell e' guarito: questo non significa proprio una vittoria, perche' 3 trattamenti sono assai e, in termini di tempo almeno 3 settimane se non 4. A mio avviso questo indica la non proprio corretta indicazione del farmaco per quel problema, anche se ha sicuramente debellato la sovrainfezione da Flagellati ed avuto, alla lunga, una buona azione antibatterica.
Per contro, a mio parere si tratta di Discus in ottima condizione nutrizionale ed immunitaria.
Abbraccioni,
Guido[SM=x76557]
poldo11
00venerdì 10 ottobre 2003 00:20
infatti..non ha senso usare quei 2 prodotti..
cmq guoido..senti...quelle ferite posyt bubbone bianco non sembrano un normale cratere consequente...(ho capito benissimo cio che hai detto)

le ferite tendono a allargarsi ..ma non a cratere tipo taglio e son parecchio fonde[SM=x76586] ...lo so è dura farsi capire cosi..
cmq senti
x esperienza queste forme cistose di vermi son le piu difficili da debellare..è anche x questo che ho deciso di agire col camacell..son i bei ricordi della tailandia[SM=x76584]
cipcip03
00venerdì 10 ottobre 2003 13:58
Forme cistose di vermi
Caro Massimo[SM=x76556] , la tua descrizione e' molto vicino ad una realta' che, purtroppo conosco.
Tuttavia, mi piacerebbe molto organizzare un archivio foto di consultazione per le patologie dei nostri pesciotti (ovviamente archivio del e per il Forum ed altri): a questo scopo ma anche per "vedere" cio' che sempre bene descrivi, non hai pensato a documentare qualcosa?[SM=x76601]
Oltre a questo, tuttavia, e non senza la speranza di convincerti, sono quasi certo che tu hai descritto la "Foruncolosi piscium", il cui agente patogeno e' sconosciuto, proprio perche' credo sia una patologia multifattoriale.[SM=x76572]
I sintomi sono costituiti da foruncoli e da pomfi che piu' spesso si manifestano come piccole lesioni rilevate di cute e sottocute che dopo breve tempo si aprono, lasciando posto ad ulcere che guariscono solo molto lentamente. Altri foruncoli si manifestano sotto forma di pomfi più grossi coperti dal muco e da detriti biancastri (simili al pus da piociti, cioe' da stafilococco aureo).
Quando si aprono, si formano delle ferite profonde a forma di cratere o ad imbuto, difficilmente guaribili, ma anzi ingravescenti.
Alcune volte la malattia ha un decorso velocissimo con exitus in 24 ore (batteriemie e sepsi, cioe' infezione diffusa), altre volte i foruncoli diventano cronici (forse e' questo l'aspetto di "pseudocisti cui tu ti riferisci).
Nelle cavita' rossastre aperte si possono poi, secondariamente annidare piu' spesso miceti e flagellati. Io penso che l'eziologia batterica dei Foruncoli sia causata piu' frequentemente da Pseudomonas comunque e' solo un'opiione personale. Il mio consiglio e' quello di non pensare a "forme incistate da vermi", di quarantenare (anzi "trentenare" ehehehehe, Polllldone!!!) i pesci affetti da foruncolosi e di trattarli separatamente, utilizzando questa terapia:
I fase: bagni con solfato di zinco o con solfato di rame;
II fase: attesa "armata";
III fase (inefficacia della prima): mangime medicato con antibiotici (Aureomicina, streptomicina o amoxicillina o sulfamidici), non userei piu' il cloramfenicolo.
IV fase: ricondizionamento con Aloe, mangime supervitaminico (e qui Poldone docet) ed eventualmente Cebion in gocce (vitamina C.
Quest'ultima fase e' quella della cosiddetta... convalescenza del pesciotto.
Ovviamente, questo non e' il vangelo, poiche' non esistono terapie standard: se prevalgono Flagellati e/o miceti, si dovra' variare l'assetto terapeutico. Anche l'attesa fa parte della terapia, e cioe' usando tutto molto con cautela ed attendendo, se c'e' ripresa prima di fare un secondo stadio di terapia o un altro trattamento di rinforzo del primo.
Abbraccioni SuperPoldus[SM=x76559]

poldo11
00venerdì 10 ottobre 2003 17:36
sono quasi certo che tu hai descritto la "Foruncolosi piscium", il cui agente patogeno e' sconosciuto, proprio perche' credo sia una patologia multifattoriale.
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eh eh ..tu guido sei unico..dico sul serio..o meglio..io inora uno come te in un forum non l'ho mai beccato...eh eh
senti guiduccio..
allora..sconosciuto....
bè allora ti dico io come è la storia..naturalmente cosi a occhio e croce alla poldo eh eh,
ad esempio prendiamo in esame il blue diamond..
ha avuto i vermi alle branchie da sempre(circa 2 anni)e..la storiella la conosci...mi son dato pazienza x diverso tempo ma alla fine ho cominciato a vedere questi foruncoli molto vicini alle branchie e della forma e dell'evoluzione che ti ho descritto..il pesce stava cmq ancora bene, molto autoritario spavaldo e vorace e con feci normali..però io quei bubboli li ho gia visti e sò x esperienza che son duri da guarire...l'unico modo che conosco è appunto dosi massicce(ho aumentato la dose del cama del 30 x 100) e continuate x molto tempo...la convinzione che sti bubboli siano dovuti a vermi e non a batteri , mi viene sopratutto dall'esperienza..quando ho curato casi simili con antibiotici tipo amoxicilina o bactrin ecc...bè i risultati son stati modesti..anzi modestissimi...io penso che sti bubboli sian generati direttamente dai vermi branchiali(molto difficili da debellare ..molto molto...)credo sia un loro modo di difender le uova..x questo bisogna insistere parecchio con antiparassitari..e poi in un caso come questo,dove una patologia parassitaria è gia evidente, credo sia preferibile insistere appunto con antiparassitari piutasto che con antibatterici...e ancora..
in passato ho provato a fare trattamenti antiparassitari seguiti da antibatterici..ma al momento dell'antibatterico il bubboloni prendevan di nuovo forza e insieme a loro anche i vermi branchiali tornavano...
lo so è strano attribuire un'origine parassitaria a quei bubboloni..ma le mie esperienze indicano quello...
la foto te la posso fare ma devo aspettare il mio amico arma..il diamond è quasi guarito ma ho appena cominciato il terzo trattamento e spero che in questi ultimi 6 giorni si chiudano definitivamente..di certo non smetto finche non è perfettamente guarito..vediamo se riesco a farti una foto....se te la faccio con la mia digitale senza funzione macro son seppioloni...eheheheh

[Modificato da poldo11 10/10/2003 17.41]

cipcip03
00domenica 12 ottobre 2003 08:40
Quasi quasi
Senti Poldone,
come sai il mio atteggiamento e' sempre di curiosita' e di attenzione e quindi non mi permettero' di aggiungere altro alla mia ipotesi, non potendo vedere i tuoi pesciotti![SM=x76547]
Pero', sarebbe interessante fare un piccolo prelievo (assolutamente indolore per il pesciotto) ed esaminarlo.
Tuttavia, ricorda che il comportamento biologico di tutti i parassiti (leggi in questo caso vermi) femmine, gravide, e' quello di preservare la specie mediante "diffusione": ad esempio, le femmine gravide di ossiuri, i piu' semplici vermetti del sederino - in realta' sono veri e propri vermi intestinali capaci di dare dolore acuto simil-appendicite, quando sono prossime al parto migrano verso l'ano e liberano all'esterno le uova per diffonderle nell'ambiente![SM=x76552]
Quello che tu descrivi, non e' tanto un meccanismo di protezione di uova, quando accade, bensi' una forma cistica del verme adulto che entra quasi... in letargo (pero' le cisticercosi non le ho mai lette descritte nei pesciotti e sono tipiche dei bovini e dei suidi).[SM=x76552] [SM=x76552]
Faccio io il prelievo? Se vuoi anche le foto... onorari modici [SM=x76561] eheheheheheheheh (Stefanone vieni con la tua superCanon!!!!!).[SM=x76563]
Ciaoooooooo[SM=x76600]
speedy.72
00mercoledì 15 ottobre 2003 16:09
ATTENZIONE CON LA FORMALINA !!
La formalina si trova in commercio in soluzioni pronte al 40%. E' un liquido incolore dall'odore pungente e irritante, per cui occorre prestare un po' di attenzione, evitando di inalarne i vapori. Prima di usarla è opportuno controllare che non vi siano depositi biancastri sul fondo: se questi sono presenti, è preferibile filtrare il liquido ed eliminarli in quanto tossici. Una soluzione contenente 1 cc di formalina al 40% per 4-5 litri d'acqua serve a preparare i bagni in cui il pesce deve rimanere 20-40 minuti (max. 1 ora), per combattere numerosi parassiti esterni ad eccezione dei crostacei e dei trematodi, per i quali è invece consigliabile una quantità doppia e bagni ridotti a metà tempo. E' un liquido necrotizzante e conservante (si usa nei musei per mantenere intatti gli esemplari di certe collezioni animali) e può danneggiare le branchie. In caso di infezioni persistenti, la formalina, nella concentrazione per bagni di un'ora, può essere associata al verde malachite nella concentrazione di 1-2 mg/l.
Un'ultima avvertenza: la formalina aumenta la sua efficacia quanto più l'acqua è calda. Oltre i 15° C è preferibile usare 1 cc ogni sei o sette litri d'acqua.

PER IL DOTT. CIP 03 da speedy ciao a presto
speedy.72
00mercoledì 15 ottobre 2003 16:15
poi c'è anche il verde malachite che ...........
Si presenta in cristalli di color verde. E' consigliabile preparare una soluzione base allo 0,1% (1 g/l) prestando attenzione alle macchie. E' particolarmente efficace contro la saprolegnosi e altri parassiti della pelle e si può usare a concentrazioni di 0.15 mg/l direttamente nella vasca contenente i pesci. Si può impiegare a dosi più elevate (10-50 mg/l) per bagni di durata variabile tra i 10 e i 30 secondi, per combattere batteri e funghi; per eliminare protozoi e funghi sono consigliabili immersioni di 30 minuti per tre giorni consecutivi in concentrazione di 1 mg/l. Questo medicamento è sopportato meglio dai grossi esemplari che da quelli giovani. Le soluzioni già preparate devono essere conservate al buio perché la sostanza è fotosensibile. Non deve entrare in contatto con lo zinco o soluzioni contenenti zinco perché diviene tossico.
speedy.72
00mercoledì 15 ottobre 2003 16:20
ed anche il solfato di rame che .........
Può rivelarsi ancora utile per alcune malattie come la malattia del velluto e altre, sempre causate da protozoi. Il suo uso si è oggi notevolmente ridotto grazie alla presenza sul mercato di trattamenti meno pericolosi. Il solfato di rame è infatti estremamente tossico e va dosato con la massima cura. La dose è di 1 g ogni 200-300 litri d'acqua per bagni rapidi di 10-30 minuti. Osservare sempre il comportamento del pesce e trasferirlo immediatamente in acqua pulita e ben aerata ai primi segni di sofferenza. Il solfato di rame è dannoso alla maggior parte degli invertebrati e alle alghesolfaa
speedy.72
00mercoledì 15 ottobre 2003 16:27
c'e anche il blu di metilene che.....
Si presenta allo stato puro come una polvere color azzurro con riflessi metallici. Viene anche venduto sotto forma di soluzioni concentrate all'1% di impiego molto più pratico. A causa del suo notevole potere colorante, è preferibile, durante l'uso, proteggersi con guanti e camice. 3 cc di una soluzione all'1% in 10 litri d'acqua servono a preparare bagni di lunga durata (attenzione: in questo tipo di terapia i pesci vanno attentamente sorvegliati e trasferiti in acqua pulita e ben ossigenata ai primi sintomi di sofferenza) per combattere parassiti esterni quali Costia, Chilodonella, Gyrodactylus.
In diluizione di 1 g ogni 200 litri d'acqua serve per combattere efficacemente la saprolegnosi. Un simile trattamento si può fare nell'intera vasca contenente i pesci da curare; durante il trattamento il filtro va tenuto fermo per un'ora, aumentando l'aerazione. L'acqua va poi cambiata in parte quando il filtro viene riavviato. Per combattere i protozoi il blu di metilene si impiega in concentrazioni di 2 mg/l per preparare bagni in cui tenere i pesci per circa 10 giorni Viene assorbito dalla materia organica e quindi in vasche molto sporche la sua efficacia tende a diminuire proporzionalmente. Può danneggiare le piante.
speedy.72
00mercoledì 15 ottobre 2003 16:33
infine gli antibiotici che .......
Ve ne sono ormai numerosi disponibili contro protozoi, batteri, virus e anche funghi. Possono essere somministrati come bagni o mescolati al cibo. Tra i più comunemente impiegati possiamo citare il cloramfenicolo o cloromicetina (150 mg/100 l), le tetracicline e le penicilline. L'uso di questi medicinali richiede un assoluto rispetto delle regole indicate nella posologia clinica. Non bisogna dimenticare poi che gli antibiotici possono influire e alterare la composizione della flora batterica presente nell'acquario e soprattutto nel filtro, rendendolo quasi inefficace. Per questo ribadisco ancora l'utilità di una vasca a parte in cui effettuare i trattamenti di cura. Come norma generale nell'uso degli antibiotici si deve ricordare che una volta iniziato il trattamento occorre sempre portarlo a termine nei modi prescritti, anche quando non sembra più necessario. Una dose di antibiotico insufficiente o no sufficientemente protratta può selezionare e favorire la crescita di ceppi di organismi antibiotico-resistenti che potrebbero diventare pericolosi e assai difficili da eliminare.
soddisfatti!!!![SM=x76547] [SM=x76548] [SM=x76549] [SM=x76550] [SM=x76551] [SM=x76569] [SM=x76570]

poldo11
00giovedì 16 ottobre 2003 13:13
soddisfatti!!!!
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no!!![SM=x76548] [SM=x76548] [SM=x76548] [SM=x76548]
soddisfatti di che eh? dei tuoi preziosi consigli?[SM=x76550]
a parte che non capisco la ragione di questi 3 post consecutivi e sec me, x giunta fuori luogo, ma gradirei chiarimenti su quel bagnetto nel solfato di rame..azz..è come far entrare uno x pochi sec in un reattore nucleare[SM=x76588] [SM=x76588]
tu dici..Il solfato di rame è infatti estremamente tossico e va dosato con la massima cura...
e poi consigli un dosaggio..La dose è di 1 g ogni 200-300 litri d'acqua per bagni rapidi di 10-30 minuti. ...azz...[SM=x76588]
complimenti x LA MASSIMA CURA..eh eh
ero rimasto che il solfato di rame andasse USATO e DOSATO in un altro modo...tu neanche consigli di fare un test all'acqua preparata ...azz...che fior di acquarofilo!![SM=x76598] [SM=x76598] [SM=x76568]
credevo che[SM=x76549] il sistema fosse facendo una soluzione madre 1G in un litro e somministrando piccolissime dosi della stessa usando ogni volta il test del rame fino a arrivare al primo viraggio di colore del test..e creevo che questo sistema ti permettesse di diminuire di parecchio i rischi(mortali!!!!)di intossicazione...
credevo....[SM=x76601]
ok continua a illuminarci coi tuoi preziosi consigli[SM=x76568] [SM=x76568] [SM=x76568] [SM=x76568] [SM=x76568] [SM=x76568] [SM=x76568] [SM=x76568] [SM=x76568]

[SM=x76612]

cipcip03
00venerdì 17 ottobre 2003 10:11
in linea
Sono in linea, mentre in questo momento leggo i 3 capitoli di libro di Speedy.
Attenzione, non basta leggere e riportare, bisognerebbe avere esperienze proprie. Ogni forumista sa leggere, scrivere, comprendere, applicare, consigliare e acquistare manuali, trattati, enciclopedie.
Sono in linea con poldo e non aggiungero' null'altro di tecnico
se non che il cloramfenicolo non andrebbe piu' utilizzato e che i consigli "generici" non servono ad alcuno![SM=x76625]
poldo11
00venerdì 17 ottobre 2003 13:10
il cloramfenicolo non andrebbe piu' utilizzato
--------------
ehhhh vero...qualchee mese fà feci una speie di crociata...sta di fatto che l'ho consigliato anche io..d'altronde il cloranfenicolo è al bando x tutt'altri motivi non certo per chi in veterinaria lo usava al momento opportuno e a dosaggi consentiti..guido so tutta la storia del cloranfenicolo, e so benissimo che alla fine le pericolossissime tracce del clora ce le ritroviamo nei nostri piatti...e so anche gli effetti disastrosi delle stesse ,che studi hanno messo in evidenza..sec me questo non vale x chi come noi lo usa x il nostro hobby e per salvare i nostri pesci, sfruttandone solo gli ENORMI vantaggi terapeutici..[SM=x76601]
speedy.72
00sabato 18 ottobre 2003 09:37
invece non è al bando io lo uso . [SM=x76547] [SM=x76548] [SM=x76549] [SM=x76550] [SM=x76569] [SM=x76600]
poldo11
00domenica 19 ottobre 2003 00:00
speedy...mi spieghi la ragione di quei 3 post consecutivi?[SM=x76601]
Dabolox
00domenica 19 ottobre 2003 11:10
[SM=x76604]

cipcip03
00venerdì 24 ottobre 2003 14:34
Hexamita-Octomita
Per rientrare nel topic e per aggiornare questa discussione, vorrei dire due parole su questo "bruttissimo cliente", forse il piu' discusso, senz'altro il meglio conosciuto (fin dal 1960) ed anche quello piu' ubiquitario, visto che puo' affliggere discus e scalari al pari di salmoni e trote, per non omettere neanche i ciclidi.[SM=x76557]

Hexamita oppure Octomita e' sicuramente da annoverare tra gli endoparassiti, piu' rari dei piu' comuni e noti (agli acquariofili) ectoparassiti, anche se meno sovente puo' anche essere ecto!!!
Le due specie piu' comuni sono H. Salmonis/Truttae e H. Intestinalis.
L'H e' binucleato ed ha un corpo a forma di pera, allungato, con sei flagelli anteriori (di qui exa-) e due posteriori (di qui octo-), lunghi all'incirca due volte il corpo (12 micrometri).
Ma dove sono alloggiati questi parassiti simbiontici? Ebbene, si possono ritrovare come "commensali" (anche se non invitati) nell'intestino, nel fegato, nella colecisti, nella cavita' peritoneale e finanche nel cuore, ove si riproducono per scissione longitudinale, duplicativa (binaria).
A parte questo aspetto di bonaria convivenza, ci sono situazioni in cui il pesciotto e' piu' debole, stressato da competizioni, da over-nuoto, da acqua di cattiva qualita' e non matura, mal-alimentato, immunodepresso (convalescente)[SM=x76575] : in questi casi
il flagellato si riproduce sempre piu' velocemente, per schizogonia (divisioni multiple del nucleo e della porzione di relativo "citoplasma"), con effetto "booster" sulla popolazione, che quindi realmente esplode demograficamente.[SM=x76561]
Con questo meccanismo di rapida replicazione, gli H. invadono le cellule epiteliali, di rivestimento, dell'intestino, in 24-48 ore formano nuovi flagellati infettanti, capaci di re-infettare altre cellule, riperpetuando un processo incontrollato.
Il ciclo di trasmissione completo dell'infezione e' oro-anale (ingestione di acqua contaminata da materiale fecale): l'H viene ingoiato sotto forma cistica che, per un meccanismo di difesa sviluppato con l'evoluzione di questa specie, consente una gastroresistenza anche nei confronti di pH inferiori a 3.
Una volta raggiunta la sede intestinale o colica, si sviluppa la fase di flagellato, abile nel nuotare nei fluidi degli organi digestivi: e' una coabitazione ad ospite sano.
Ma, quando giunge l'effetto "booster" suddetto, il pesciotto si pone sul fondo della vasca, in un angolino e non si muove ne' si alimenta piu'. Diventa emaciato, con addome risucchiato ed incavato, quasi fosse malnutrito, perde peso, ed ha le mucose branchiali giallastre (anemia). Le feci sono scolorite, giallastre.
La livrea dapprima si schiarisce e in fase terminale si scurisce.[SM=x76584]
La terapia e' molto difficile ed il metronidazolo e' il farmaco piu' indicato, anche per associazioni miste con protozoi e batteri: 1 cps da 250mg deve essere sciolta in poca acqua di acquario riscaldata e quindi diluita in 10-20ml della stessa: quindi il farmaco va distribuito in piu' punti della vasca (1cps/50l), con aumento di 1-2max 3 gradi di T e aereatore ad alta velocita'.
I problemi si possono avere con piante e filtro, per cui, associando il metronidazolo al cibo del pesciotto, si puo' anche dimezzare la dose in vasca, oppure optare per una vasca di trentena per il trattamento, oppure iniziare trattamento per bocca in vasca non medicata e se i risultati non sono convincenti dopo 72 ore si passera' al trattamento anche in vasca (ovvio che talora si puo' non avere scelta, perche'...il pesciotto non mangia: e quindi, il Metronidazolo per bocca va dato senza attendere che il pesce abbia una malattia in fase avanzata). D'altra parte e' chiaro che il trattamento solo in vasca non purifica del tutto il pesciotto dai flagellati intestinali come la terapia per os invece fa.
Il dosaggio veramente ottimale per bocca nella mia esperienza e' il seguente: 10mg per 1 grammo di cibo in scaglie (1 cps da 250mg per 25grammi di cibo), per 5gg. Si puo' fare cosi', come per le razioni di cibo che si danno ai neonati: aggiungiamo una cps da 250mg sciolta in poca acqua tiepida a 25 grammi di cibo in scaglie e poca gelatina vegetale; mettiamo tutto in una vaschetta per freezer a scomparti piccoli e congeliamo.
In questo modo, siamo certi di dare un dosaggio simile per quantita' nei differenti giorni di cura.

Questa e' una tabella per gli Acquariofili-cuochi[SM=x76556] , che si volessero cimentare sia nella traduzione (se avete aiuto chiedete traduzione a Roby-Khuli[SM=x76547] ) che nella produzione di cibo medicato di ottima qualita' per tutti, al patto di variare, per le differenti varieta' di pesciotti, gli alimenti:

Ingredients:
6 oz
Can of shrimp

2 oz
Frozen spinach

1 oz
Grated carrots

3 tbsp
Baby cereal (dry)

2 tbsp
Brewer's yeast

2 oz
Unflavored gelatin

15 oz
Water

Optional ingredient:
1 tsp
Liquid vitamins

Procedure:

1.Blend 5 oz of water with shrimp, spinach, carrots, baby cereal, brewer's yeast and vitamins.

2.Boil remaining 10 oz of water.

3.Add boiling water to gelatin in a bowl.

4.Cool until gelatin mixture is hot but doesn't burn.

5.Add contents of blender to partially cooled gelatin mixture, mix thoroughly.

6.Add medication to cooled mixture.

7.Pour into flat pan and refrigerate.

8.Cut gelatinized mixture into cubes for feeding and store in freezer.

Bye bye[SM=x76559] [SM=x76625]


poldo11
00venerdì 24 ottobre 2003 23:28
sono sgomento....[SM=x76592] [SM=x76592] [SM=x76592]
cipcip03
00martedì 28 ottobre 2003 14:01
Re:

Scritto da: poldo11 24/10/2003 23.28
sono sgomento....[SM=x76592] [SM=x76592] [SM=x76592]



Sgomento con suggerimenti, sgomento con riflessioni, sgomento con idee personali, sgomento con quellochetipare ma commenta con qualcosina di piu' che ci si aspetta sempre da te... e non farti pregare Poldus![SM=x76570]

Ad esempio, vorrei sapere cosa pensi esattamente della "malattia del buco" e quali esperienze ne hai! Piu' interessante di cosi'[SM=x76625]
poldo11
00mercoledì 29 ottobre 2003 10:52
brutta rogna la malttia del buco
ce di buono che vi sono segnali evidenti e che si ha parecchio tempo x agire prima della moltiplicazione incontrollata[SM=x76588]
ti dico una cosa..e credimi..ho sempre curato facilmente quella patologia con ottimi risultati
ti dico di piu
mai morto un discus di vermi intestinali..ehhh
io ti ho gia detto son abituato con esha e sopratutto son abituato a agire nella vasca ospitante senza spostamenti
va detto però che controllo sempre le feci e gli atteggiamenti
e se vedo problemi
bè...metto hexamita e lo doso a seconda delle necessita
se a fine ciclo il pesce non mi convince cambio meta acqua e lo ripeto e a volte lo faccio anche una terza volta
ecco con un po di attenzione verso i pesci e questo prodotto risolvi risolvi[SM=x76570] [SM=x76570]
il discorso cambia in casi gravissimi(anche se hexamita a funzionato anche li)e mi trova in sintonia con te guido[SM=x76552]
cipcip03
00mercoledì 29 ottobre 2003 17:21
Re:
controllo sempre le feci e gli atteggiamenti
e se vedo problemi
bè...metto hexamita e lo doso a seconda delle necessita
lo faccio anche una terza volta
e mi trova in sintonia con te guido[SM=x76552]



Ho fatto bene a chiedere perche' hai inserito delle cose molto al di la'... e molto interessanti[SM=x76557]
Potresti dire come vedi tu, intendo tu Poldone, le feci e cosa pensi sia un dato sfavorevole: ad esempio le feci indicano un peggioramento se divengono...
Quali sintomi pensi, durante questa malattia, che indichino un'evoluzione piu' rapida o piu' grave?
E quindi quando decidi di intervenire per la seconda volta e con quale intervallo?
Scusa Massimo, ma credo che questa possa essere un'intervista al cultore della materia, e possa rendere sempre piu' interessante questa discussione per tutti.
Abbraccioni mitico[SM=x76556]
lsavar
00lunedì 17 novembre 2003 14:08
Non c'entra molto con le Vs discussioni, ma per l'aquariofilo medio (o medio piccolo grande Paoloantoni [SM=x76549] ) sarebbe di grande utilità una cosa del genere :

Vermi intestinali :
Sintomi : xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx....
Cura : yyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy....

Dove nella cura oltre alle sostanze da impiegare magari vengano elencati anche i prodotti farmaceutici che le contengono. (Una volta ho letto un post del genere ma non riesco a trovarlo più).

Es : il Flagyl contiene .... o viceversa
l'xxxxxx e contenuto nel Flagyl


Grazie e scusatemi
Ciao
Luigi
Mdlphp
Negozio

[Modificato da lsavar 17/11/2003 14.10]

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