Vorrei potere dire la mia, visto che è un'esperienza che stò vivendo in prima persona, sia come attore,che come spettatore dell'evento.
Quando ti trovi in questa situazione,sai che la tua vita presto avrà termine,magari tra mille sofferenze,ma c'è una cosa sola a mio giudizio che differenzia l'evento "morte",dalla morte naturale,ossia il saperlo.
Solitamente tutti noi abbiamo paura di ciò che è l'ignoto ,ed è una paura empirica la morte,mi spiego meglio, se io non sò che un evento non mi farà " risvegliare" più, allora nel mio inconscio temo che, mi possano fare qualunque tipo di male senza che io possa difendermi,o magari fare del male hai miei cari.
In realtà, al di là del credo religioso, la morte è semplicemente una trasformazione fisica del nostro corpo,come tutte le cose di questo mondo,tutto si trasforma,ma nulla si distrugge.
Ma ciò che ci fà paura in realtà ,e il dovere lasciare ciò che c'è su questa terra,la morte in sè la temiamo come "avvenimento" a noi ignoto, quindi incomprensibile e pauroso.
Morale, la vita va vissuta senza lasciare che la tristezza si appropri dei tuoi giorni.