un grande onore per me

Versolibero
mercoledì 13 gennaio 2016 14:53
L'ho scoperto oggi il tuo diario, proprio oggi che sto ricordandomi mia madre, nel suo ultimo giorno di sei anni fa (si è spenta nelle prime ore della notte del 14 gennaio), quindi l'ho letto con un'emozione e un'empatia assolute. Non so come mettere un commento lì, e quindi scrivo qui la mia vicinanza ai tuoi sentimenti. La mia mamma è morta per una complicazione che l'Alzheimer può comportare: polmonite ab-ingestis, causata da un boccone che le andò di traverso, nelle prossime ore stava lottando per la vita, e sembrava ce l'avesse fatta, ma quando più tardi le infermiere mi richiamarono nella stanza da cui mi avevano chiesto di uscire, constatandone la morte, non ci volevo credere... la chiamai più volte, non volevo arrendermi all'evidenza.
Penso che ogni figlia/o che ami sua madre non voglia mai distaccarsene, ma, a parziale consolazione, ora, penso che in un certo senso Colui che ha stailito l'ora della fine, in un certo senso mi abbia fatto un "regalo" perché la sua sensibilità non si era spenta completamente; ormai l'unica parola che sapeva pronunciare era "acqua" ma, forse perché io e mio padre le siamo stati sempre vicini, mi/ci ha riconosciuto fino all'ultimo giorno. La donna assennata e sensibile che era mia madre non si era ancora persa del tutto in quella decina d'anni di malattia/e. Ecco, diversamente sarebbe stato insopportabile per me.
Era come se cercasse di leggermi negli occhi le parole che pronunciavo. Credo si stabilisca una comunicazione emotiva comunque intensa.
Insomma "io so che tu sai", e nel commentare qui mi sono presa la libertà di raccontare anch'io, come a rendere meno bruciante ciò che provo in questo momento perché condiviso con chi ne sa qualcosa.
Grazie della tua pagina di diario al link, onore meritato il tuo [SM=g7542]

annamaria.giannini
lunedì 18 gennaio 2016 13:13
vedo solo ora la risposata Ros, e la vedo mentre sto per prendere un treno e mettere una firma al rogito della casa che fu nostra, di tutti noi. Certo, per migliorare la situazione, perché lì mamma da sola non deve più stare e una bella avventura ci aspetta, ma c'è un'ombra di malinconia, come un libro che si chiude, come l pioggia che ogni anno annuncia la fine dell'estate. Grazie della tua testimonianza, grazie. papà no, non ci riconosceva, o meglio lo faceva a tratti, poi ci confondeva con la madre, co l figure importanti del suo passato. ma l'ultimo giorno era lucido, presente, pur soffrendo tanto. Lui con l'Ahlzeimer ha subito anche una sclerosi senil a gli arti, ma l'ultimo giorno ci ha chiamato tutti per nome.

Ancora grazie, vado a girare pagina.
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