grazie per l'accoglienza ragazze
...facciamo che l'inizio ufficiale del percorso sarà domani, perchè anche oggi qualche dolce inciampo c'è stato.
Non ho molto da raccontare.
Non lavoro, ma mi occupo di tante piccole incombenze che insieme riempiono la mia giornata.
All'inizio il senso di inutilità mi ha schiacciato, ma nel tempo la constatazione oggettiva delle cose a cui potevo far fronte ha in qualche modo ridato un senso alle mie giornate.
Piano piano ho cominciato ad apprezzare la possibilità di potermi organizzare, certo, una vita passata "a disposizione" degli altri non si cambia dalla sera alla mattina, però per la prima volta in vita mia ho messo me stessa al primo posto trovando lo spazio per fare quello che voglio fare.
La scrittura rimane sempre un mio piacere, ma al momento è accantonata... deve maturare.
Una nota generale è il mio significativo allontanamento dalle persone in genere, non so, è un periodo di eremitaggio di cui sento ancora il bisogno. Non sono diventata proprio totalmente asociale, ma è come se vedessi le persone attraverso una parete di vetro, senza sentire il bisogno (come una volta) di avvicinarmi e conoscere.
Non so ancora bene chi sono diventata, ho ancora bisogno di tempo.
La cosa positiva è che vivo tutto questo con tranquillità, senza angoscia, come il "giusto tempo" che mi è necessario.
Ma da domani, riprendo la cura di me stessa, senza ansie, che non le voglio più. L'inizio della disintossicazione dagli ormoni è un passo, lo sport e la cura dell'alimentazione saranno gli altri, con calma, un giorno dopo l'altro.
Niente obiettivi particolari (il treno del chilo a settimana è passato pure per me) a quasi 54 anni mi basta imboccare una buona strada e camminare con il passo che riesco a tenere.