tra fantasia e realtà

Sabato finalmente arrivò,l’euforia era tanta,
il circo era arrivato in città
era da settimane che contavamo i giorni
ed ora il tendone colorato era li a pochi passi dai miei occhi increduli,
l’inserviente faccia da gnomo,ci porto a fare un giro turistico
e ci mostro dettagliatamente…la vita e le abitudini di quella grande famiglia
il suo viso da bimbetto gioioso…sprizzava felicità dai pori ormai vuoti della sua calvizie,
ed insieme ad il suo passo incerto ci accompagnava la sua voce con un accento straniero…
e con orgoglio ci mostrò le foto della sua incantevole città…il paese dei sogni…
una voce stridula lo chiamò,rimuovendo la nostra concentrazione,i miei occhi furono subito attratti da quella bocca da papera dispersa e pensai subito che aveva appena finito di covare,perché il giallo paglierino dei suoi capelli pareva un nido di rondini abbandonato…
lo gnomo x un attimo indossò un paio di occhiali specchiati…sicuramente si sentiva più figo,e ci propose una foto…ed io ebbi paura che scoprissero la mia vera identità…vestivo spesso di rosa,ed il mio sguardo erano spesso celato da enormi occhiali,il mio passo felpato mi permetteva di cogliere l’attimo,la papera andò velocemente a vestire i panni di acrobata,doveva fare salti mortali per conquistare il suo uomo…che ingenuamente ruggiva sofferente nel suo gabbione.
Lo spettacolo iniziò,fece ingresso una pantera rosa con una lente in mano che cercava indizi,
il pubblico non capiva…
mentre lo gnomo vestito da pagliaccio divenne paonazzo,frugò all’interno delle sue giganti tasche per cercare una via d’uscita,invocò il nome del santo bevitore,che a sua volta senza troppi
indugi ci mise una croce sopra. la pantera rosa osservò con discrezione i movimenti goffi dello gnomo pelato,ma ancora non aveva prove a sufficienza…così si rivolse alla donna velata,un particolare di questa donna mi colpì,aveva le dita delle mani atrofizzate ed il suo cellulare squillava in continuazione,ma essa non ebbe la forza di rispondere…quasi come se avesse timore di scoprire le incertezze che l’amore nasconde…qualcuno gli offri da bere ed il suo viso riprese colore.
La pantera rosa sorrise ammirando tutti questi buffi personaggi…e disse tra se e se…mai più peperonata a cena


tranquilli non ho fumato 1 canna



by la pink panter

che bella favola in (sogno).
Devo subito dirti che anche ti fossi fumata l'intera Giamaica..sono
rimasto incollato al pc nel leggerla,e come un bambino innamorato di un sogno ho gustato parola dopo parola la trama infinita della tua narrazione...è grande leggerti cosi scricciolo,un po'di piu'ti sei a (noi)fatta conoscere,grazie.Un gigante KISS

bellissimo....
by e.

grazie...

by tyt@

brava...leggendo mi sembrava di essere dentro al sogno

[troppo buona

al prossimo sogno allora


by tyt@

Azz..ty...la pantera aveva mangiato la peperonata ma tu??? Pasta e fagioli????....hihihihihi
Caruccia proprio..la donna velata....

dani

bacio cara

by nutellozza