tanto per farci male :-)

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francesca.38
00martedì 7 luglio 2009 10:08
Nel ventunesimo secolo, ti accorgi che la tua vita fa schifo quando ti manca internet, dove niente è vero e puoi illuderti che qualcuno sia lì per te e invece è solamente solo come come te.
prima o poi ci sbatti la faccia e se sei nato nel secolo sbagliato non ti accontenterai di farlo una volta sola. ogni volta sarà diverso e farà ugualmente male.
e sei nato nel secolo sbagliato. Vivi troppo a lungo per fingere e reggere la maschera che ti sei scelto. Bisogna saperla cambiare con leggerezza e cinismo, senza preoccuparsi di chi schiaccerai, di chi deluderai per vivere per godere di ottanta, novant'anni di vita.
quante persone puoi essere in un tempo così lungo? e quante probabilità ci sono che coloro che sono al tuo fianco possano cambiare insieme a te e oltretutto scegliere ogni volta una maschera in sintonia con quello che hai indossato tu?
nonostante sia il 21° secolo, è più probabile morire.
Sarebbe anche facile. ma anche questo richiede cinismo ed egoismo. e allora scegli strade sottili, tortuose e spesso terribilmente dispendiose: alcol, fumo, droga, sesso non protetto.
e non puoi dire che non sai. nel ventunesimo secolo, si sa tutto.
e allora resti sospeso, indifeso e colpevole, a naufragare senza dolcezza nella solitudine di un cellulare che non squilla o squilla a vuoto.
|Denilson|
00martedì 7 luglio 2009 10:35
si può vivere anche con più leggerezza, nella vita reale, con il computer ed il cellulare spenti, senza attendere mail o sms. si può passeggiare in spiaggia, in riva al mare, o sedersi in un parco a leggere un libro. ci si può baciare ed abbracciare, e alla fine della giornata guardarsi in pace una bella partita di calcio brasiliano.
@Mimmi the Maneater@
00martedì 7 luglio 2009 10:39
il problema non è il mezzo ma quello che denota.
se non fosse stata la telefonata, sarebbe stata una lettera, una citofonata, anche un urlo. ma non il silenzio, in realtà, il silenzio, a volte, è solo il fantasma dell'indifferenza.
francesca.38
00martedì 7 luglio 2009 10:47
ma va, paolo...non lo sapevo...

è ovvio che la vita non è un pc o un cellulare
rileggi l'inizio...

e puoi non attendere sms o mail, ma da solo non puoi baciarti...
|Denilson|
00martedì 7 luglio 2009 15:31
Re:
francesca.38, 07/07/2009 10.08:

Nel ventunesimo secolo, ti accorgi che la tua vita fa schifo quando ti manca internet, dove niente è vero e puoi illuderti che qualcuno sia lì per te e invece è solamente solo come come te.
prima o poi ci sbatti la faccia e se sei nato nel secolo sbagliato non ti accontenterai di farlo una volta sola. ogni volta sarà diverso e farà ugualmente male.
e sei nato nel secolo sbagliato. Vivi troppo a lungo per fingere e reggere la maschera che ti sei scelto. Bisogna saperla cambiare con leggerezza e cinismo, senza preoccuparsi di chi schiaccerai, di chi deluderai per vivere per godere di ottanta, novant'anni di vita.
quante persone puoi essere in un tempo così lungo? e quante probabilità ci sono che coloro che sono al tuo fianco possano cambiare insieme a te e oltretutto scegliere ogni volta una maschera in sintonia con quello che hai indossato tu?
nonostante sia il 21° secolo, è più probabile morire.
Sarebbe anche facile. ma anche questo richiede cinismo ed egoismo. e allora scegli strade sottili, tortuose e spesso terribilmente dispendiose: alcol, fumo, droga, sesso non protetto.
e non puoi dire che non sai. nel ventunesimo secolo, si sa tutto.
e allora resti sospeso, indifeso e colpevole, a naufragare senza dolcezza nella solitudine di un cellulare che non squilla o squilla a vuoto.



ribadisco, nel XXI secolo si può anche essere se stessi, serenamente. si può evitare di indossare maschere non necessarie. così come non sono necessari droga fumo e alcool. sono solo vie di fuga. un'altra volta scrissi che le persone più coraggiose sono quelle che conducono una vita "normale". facile atteggiarsi da eroi nel XXI secolo, con tutti i mezzi a nostra disposizione. di sicuro è più difficile farsi il culo per arrivare alla fine del mese ed andare a letto tutte le sere sfiniti dalla stanchezza. Colera docet.


merinze
00martedì 7 luglio 2009 15:38
Ci si sente nati nel secolo sbagliato fin dagli albori dei tempi, non sono nè i mezzi nè le situazioni ma l'eterna ricerca dell'uomo di condividere la propria esistenza con gli altri...e non sempre i tempi coincidono
(F@bry)
00martedì 7 luglio 2009 18:00
Re: Re:
|Denilson|, 07/07/2009 15.31:



ribadisco, nel XXI secolo si può anche essere se stessi, serenamente. si può evitare di indossare maschere non necessarie. così come non sono necessari droga fumo e alcool. sono solo vie di fuga. un'altra volta scrissi che le persone più coraggiose sono quelle che conducono una vita "normale". facile atteggiarsi da eroi nel XXI secolo, con tutti i mezzi a nostra disposizione. di sicuro è più difficile farsi il culo per arrivare alla fine del mese ed andare a letto tutte le sere sfiniti dalla stanchezza. Colera docet.





A volte le vie di fuga sono neccessarie se vuoi far parte di questo mondo,non dico quelle da te elencate,ma la solitudine o il semplice tirare avanti a volte l'aiuti anche con il computer ed il cellulare, attendendendo una mail o sms...e non è detto che perchè ci sono questi mezzi non ci si ritrovi a fine giornata sfiniti e con ancora quel vuoto con cui ti sei alzato


chiaralapazza
00martedì 7 luglio 2009 19:54
Deni, che vuol dire Colera docet?
chiaralapazza
00martedì 7 luglio 2009 19:55
Posso dire una cosa?

































Ragazzi, la vita non è così schifosa!!! E ve lo dice una che di cose brutte ne ha viste e ne ha passate e le vive ancora. Su, un pò di positività!!!!! [SM=x1744915]

























Passo e chiudo, non ammazzatemi! [SM=g1845992]
francesca.38
00martedì 7 luglio 2009 20:27
non avete capito
colpa di chi ha scritto, ovviamente...baci
|Denilson|
00martedì 7 luglio 2009 22:18
Colera è un caro amico grande filosofo di vita
chiaralapazza
00mercoledì 8 luglio 2009 08:08
Re:
|Denilson|, 07/07/2009 22.18:

Colera è un caro amico grande filosofo di vita




Ah, ok! E' vero, qualche altra volta lo hai citato. [SM=g1843565]
@Mimmi the Maneater@
00mercoledì 8 luglio 2009 10:28
Fra, nel tuo post hai voluto racchiudere tantissime cose, dalla solitudine all'indifferenza, dalle molteplici via di fuga all'incapacità di comunicazione. E molte altre ancora che sicuramente non ho colto.
Per quanto riguarda le maschere, io non credo che siano semplicemente quelle per difendersi/essere qualcun'altro/qualsivoglia altro ma mezzi per mascherare il proprio stato d'animo, indurre la forza per andare avanti pescandola da qualche parte, nonostante a volte non si abbia la forza di niente e si vorrebbe mandare tutto all'aria.


Personalmente mi è piaciuta molto questo periodo: quante persone puoi essere in un tempo così lungo? e quante probabilità ci sono che coloro che sono al tuo fianco possano cambiare insieme a te e oltretutto scegliere ogni volta una maschera in sintonia con quello che hai indossato tu?

E sempre personalmente risponderei che io nella mia vita vorrei essere almeno altre due persone: quella che si gode tutto e ci rimane male per un piccolissimo inesistente gesto e quella che capirà e si farà scivolare tutto addosso, perchè in fondo ci sono anche teste di cazzo al mondo e tu non puoi farci niente.


Questa essere mia personale opinione, diceva il Mourinho di Guida al Campionato :-)))
francesca.38
00mercoledì 8 luglio 2009 10:29
e io ti voglio bene
@Mimmi the Maneater@
00mercoledì 8 luglio 2009 10:30
Inoltre, vorrei aggiungere, tanto per non smentirmi, che se i sacerdoti del tempio avessero razzolato bene anziché parlare solamente...
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