Re:
Scritto da: .smoking. 05/04/2006 16.55
La domanda che voglio proporvi nasce da una considerazione: se mi riscaldo e gradualmente passo a fare lavori più intensi posso andare avanti per parecchie riprese, se invece parto subito con un lavoro impegnativo senza avere sudato un pò e avere fatto salire il battito cardiaco e gli atti respiratori vado in crisi dopo pochissimi minuti. Si tratta di "spezzare" il fiato. Ci sono esercizi che aiutano ad abbassare questo tempo? dovendo affrontare una serie di matches consecutivi, si pensi ad un torneo, come ci si organizza? spesso prima della gara si trascura un pò l'aspetto del riscaldamento e la prestazione è minore che in allenamento.
Scusate ma è un periodo con un bel pò d'impegni.
Il riscaldamento dipende prima di tutto dalla durata della gara. Se il match è di molte riprese, il riscaldamento sarà abbastanza lungo con lo scopo oltre ad innalzare la temperatura a livello muscolare, la frequenza cardiaca, ecc.. anche il massimo consumo d'ossigeno!
Se il match è corto e con riprese corte, sono sufficienti 20 minuti, con una successione di esercitazioni progressivamente intense. Al termine del riscaldamento, in entrambi i casi non dovrebbero passare più di 5 minuti a completo riposo.
Se la gara è a torneo, il primo riscaldamento è quello più importante, i restanti sono dei richiami decisamente più corti.
[Modificato da cimadoro 07/04/2006 11.30]