sopra pelle

fabella
sabato 16 maggio 2020 16:47

vorrei è elementare
ma di gran lunga meglio dell'imperativo
quindi vorrei il sole per sempre
non: - devi esserci per forza, oh sole-

su di me l'imperativo lo esercita anche il cane
che non è il mio cane, né i miei cani
perché i miei cani chiedevano al condizionale

una volta usai l'imperativo con mio nonno
-fammi fare l'ultimo un giro in giostra-
senza per favore, senza grazie

alla prossima torno sottopelle
ne ho nostalgia

da "sopra pelle"-2020



fabella
domenica 17 maggio 2020 15:26
caldeggia il pranzo, caldeggiano le bavande
scrivo sull'azzurro e vedo grigio
forse per le ombre di questo sole bianco
come bucato appena steso
lavato con programma misto

tutto mi sembra misto anche il digestivo
frizzante che mi ritrovo in bocca

fabella
domenica 24 maggio 2020 07:35
preghiera allo sgabuzzino

questo mondo che mi accampa sottopelle
è troppo stretto per succedermi
si nasconde alle preghiere
quando mi chiude fra muri altissimi
senza luci naturali o artificiali
e si giustifica aprendo solo in alto
per darmi l'impressione di vedere il cielo
ma quel cielo lì è un grande sgabuzzino
dove svolazzano le solite cose

provo a inginocchiarmi a pregare

oh sgabuzzino lassù, se per caso ti abitasse un dio
digli di tenermi al corrente di cosa sia cambiato
di quanti occhi occorrano per vedere lontano
e che faccia come gli pare: s'incarni venga in sogno
dia corpo a solitudini crescenti, basta che lasci
uno spioncino aperto che mi buchi la pelle
fabella
martedì 26 maggio 2020 07:32

dimezziamo la pastiglia, per adesso
non è ancora il momento di prenderla tutta intera
poco alla volta, non si sa mai
potrebbe toglierti l'esaltazione
di spaccare la vasca da bagno, per esempio
o di usare la motosega per fare le assi di un tavolo
badate bene, questa è la mia vita
non un'invenzione
fabella
sabato 30 maggio 2020 10:19
tuaredda*

la mia spiaggia del cuore ha un nome
che ho detto sbagliato per tanto tempo
l'ho imparato da quando non ci vado più

quante parole sbagliate si dicono da piccoli
lo si scopre non appena si cresce
con il bambino che resta sottopelle

la mia seconda spiaggia del cuore
si chiama "su giudeu"
il mare inganna e porta
dov'è lecito rubare

*che il vero nome è tuerredda


fabella
sabato 6 giugno 2020 10:34
sfumature

mi rincuora aprire tutte le finestre
farmi percorrere dalle correnti
da ovest a nord mi attraversa il globo
in questa casa il sole muore solo a oriente
e la stanza rabbuia in pieno giorno

non ho fatto quarantene
la vita è qui, tra finestre e interruttori
mi carezza la sfumatura delle cose
che cambiano luce a ogni pulsazione
fabella
martedì 23 giugno 2020 06:49
persino l'acqua

è tornata la terra scesa come sciagura trascinata
stesa, livellata da una forte presenza d'acqua

meno grave, meno seppellente dell'anno passato
passata sui pavimenti come sulla mia seconda pelle
entrata nella stanza, con discrezione
e retrocessa, intimidita dal letto bianco su bianco
palesando rispetto per tanta verginità
Falkenna
martedì 23 giugno 2020 11:22

Forse la cosa più bella che si possa dire di una poesia è che

leggendola viene improvvisamente voglia di dire "per me invece è

così" e quindi ci si mette a scriverne un'altra. Ma non come

esercizio di replica, ma proprio perché qualcosa si è messo a

bussare alla punta delle dita per essere scritto.

A me è successo di pensare al sottopelle/soprapelle e di mettermi a

scrivere una cosa che cominciava con "non è questione di sopra o

sotto ma di dentro o fuori", poi l'ho rimaneggiata ed è uscito

fuori "Da pelle a pelle" che ora inserisco in scrivi-e-commenta.

Questa silloge meriterebbe un commento più dettagliato, mi limito a

citare la strofa che più mi ha emozionata,


<
la vita è qui, tra finestre e interruttori

mi carezza la sfumatura delle cose

che cambiano luce a ogni pulsazione>>


A volte i versi aiutano a respirare.


fabella
mercoledì 24 giugno 2020 07:13
la donna di gesso

sono convinta di avere inventato il bianco
dando quello per muri, su tutte le superfici
(non come da istruzioni)

e da quel bianco escono bianchi nuovi
tutti diversi tra loro, come i figli
(con impossibili gemellanze)

accade perché il bianco
tinge la prima pelle delle cose
che rilascia al gesso crepe e ammaccature
ferite e tonalità di vite precedenti

da questo bagno ne risulto candida
tolgo il mio calco e lo offro ai gigli
a stelo lungo, messi in alto (in un vaso alto)
ché il profumo mi sia all'altezza del viso
fabella
mercoledì 24 giugno 2020 07:26
Re:
Falkenna, 23/06/2020 11:22:


mi limito a

citare la strofa che più mi ha emozionata,




<
la vita è qui, tra finestre e interruttori

mi carezza la sfumatura delle cose

che cambiano luce a ogni pulsazione>>


A volte i versi aiutano a respirare.





Grazie, anche se non nego che mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero profondo su ogni "parola" che scrivo. i tuoi commenti riescono ad ( e cjà mettiamoci le virgolette anche qui) "abbracciare". è un piacere riceverli, leggerli e rileggerli. anche quelli che fai alle altre poesie.

a proposito dei versi che hai evidenziato, mi sembra che inserire gli oggetti con funzioni domestiche.... no, con funzioni funzionali [SM=g8231] tipo gli interruttori, in questo caso, potenzi la scrittura con l'imprevedibilità e la crudezza (anche qui tra virgolette, meglio) "crudezza". che sono tra le cose che riescono a dare una scossa in poesia. con il linguaggio terra-terra, che adoro adottare in questa mia fase poetica. e spero che duri [SM=g2829698]
Falkenna
mercoledì 24 giugno 2020 15:24

Incredibile, non avevo letto questo commento ed ho scritto una

coesia (parola che ho coniato in questo momento unendo "cosa", cioè

oggetto di poco conto, e "poesia", che a volte è un'esagerazione,

visto che scodello i miei versi come una gattina frettolosa)

dicevo

ho scritto una coesia che parla del frigorifero.

L'ho sempre detto che il computer quando vuole è un medium telepatico

😎
Falkenna
mercoledì 24 giugno 2020 15:29

In quanto al commentare in maniera dettagliata, sarebbe bello, ma in

questo momento non è che sono multitasking, è che sono........

troppitasking.

Però, come diceva mia suocera quando voleva farmi incavolare:

"Vedremo".
fabella
giovedì 25 giugno 2020 07:57
Re:
Falkenna, 24/06/2020 15:29:


In quanto al commentare in maniera dettagliata, sarebbe bello, ma in

questo momento non è che sono multitasking, è che sono........

troppitasking.

Però, come diceva mia suocera quando voleva farmi incavolare:

"Vedremo".




ma figurati!!! il mio è solo un desiderio. vorrei, ma non pretendo, tanto più che non sarei assolutamente in grado di ricambiare: nel "vedremo" tua suocera forse sottintendeva: "se te lo meriti" [SM=g8231]


fabella
giovedì 25 giugno 2020 08:02
Re:
Falkenna, 24/06/2020 15:24:


Incredibile, non avevo letto questo commento ed ho scritto una

coesia (parola che ho coniato in questo momento unendo "cosa", cioè

oggetto di poco conto, e "poesia", che a volte è un'esagerazione,

visto che scodello i miei versi come una gattina frettolosa)

dicevo

ho scritto una coesia che parla del frigorifero.

L'ho sempre detto che il computer quando vuole è un medium telepatico

😎




spesso anch'io definisco "cose" o "testi" quello che scrivo, ma quando scrivo cerco sempre di arrivare alla poesia
non ho scritto di getto per tanto, ma tanto tempo. ho lavorato alla poesia come di regola si lavora. ma il mio obbiettivo è sempre stato quello di arrivare a buttar giù senza ritoccare nulla. come quando ti stacchi e nuoti e ti sembra la cosa più naturale del mondo. ora, anche grazie agli elettrodomestici, ci sto riuscendo e la coesia me le posso permettere anch'io, adesso, sapendo tutto il resto che sta dietro
[SM=g8231] [SM=g8231] [SM=g8231]

d'accordo sull'ultima frase [SM=g8335]
fabella
giovedì 25 giugno 2020 20:58
la muffa

si forma quando un comò diventa mausoleo
le cose si accavallano fitte a guisa di reliquie
piantate come gioielli che non crescono mai

premono verso il centro della terra
vogliono restare lì sepolte, invisibili. mute

ma l'ostinazione non percepisce odori decomposti
continua a venerare fiori secchi, come santi
fabella
domenica 28 giugno 2020 07:18
gli sconti

affinché: come nelle composizioni elementari
datemi una parola, non tre

datemi affinché

affinché io possa inventare una storia
affinché riesca a creare un vestito da un bottone
affinché la cera abbia lo stesso effetto
pur costando due euro di meno

affinché la casa respiri col cappotto
e gli sconti non siano una bugia
affinché il cane non si metta ad abbaiare
mentre sto pranzando

affinché sia tenuto il diario di bordo
con annotato un rischio senza sconto
destinato a diventare vacanza
fabella
domenica 28 giugno 2020 20:55
il cuore

mi fa tenerezza pensare ai miei organi interni
specialmente al cuore. la sua carne, il movimento
lo immagino all'altezza del metà braccio, proprio
dove si calza il manicotto che misura la pressione

se guardo a metà braccio, vedo il mio cuore

una sorta di proprietà transitiva circolare
ma per questo ci vorrebbe un matematico
io sono laureata in nostalgia e il cuore me lo sento
come non fosse andato mai oltre l'infanzia
fabella
venerdì 3 luglio 2020 16:37
la dolce vita

il mio corpo, come tutti i corpi, è una fonte di dati
alcuni si possono individuare anche da casa: peso corporeo
pressione sanguigna, per esempio
lo zucchero nel sangue e nelle urine

-mamma, comprati il saturimetro
pare che ora i prezzi siano crollati


si può tenere un diario col saliscendi dei valori
controllare i cibi, le bevande per non sforare
e alla fine del giorno sentirsi un grafico stampato
da confrontare con quello del giorno dopo
Falkenna
venerdì 3 luglio 2020 17:19


Il mio corpo come tutti è un ricetrasmettitore

ricevo dai corpi dei miei cani sensazioni vellutate

loro rispondono con la coda, ma tanto ci capiamo

ho capelli da strega di ortica e di saggina

quando non amo niente o appena sveglia di mattina

emetto odori complicati, di rabbia o tenerezza

ma ciò dipende perfino dal colore di una tenda

spesso gocciolo nostalgia da tutti i pori (con la musica adatta)

mi schizza dopamina dagli occhi quando vedo gli amici

ma spruzzo cortisolo quando mi si predica addosso

o se vedo un indice alzato anche se è caricato a salve

Ho un naso che non sbaglia ma ignora l'odore di bruciato

e un sogno irrealizzabile, almeno in questa vita

ballare rock around the clock con le mutandine a vista

come nei telefilm di Happy Days

[SM=g2843110]


fabella
sabato 4 luglio 2020 08:20
Re:
Falkenna, 03/07/2020 17:19:



Il mio corpo come tutti è un ricetrasmettitore

ricevo dai corpi dei miei cani sensazioni vellutate

loro rispondono con la coda, ma tanto ci capiamo

ho capelli da strega di ortica e di saggina

quando non amo niente o appena sveglia di mattina

emetto odori complicati, di rabbia o tenerezza

ma ciò dipende perfino dal colore di una tenda

spesso gocciolo nostalgia da tutti i pori (con la musica adatta)

mi schizza dopamina dagli occhi quando vedo gli amici

ma spruzzo cortisolo quando mi si predica addosso

o se vedo un indice alzato anche se è caricato a salve

Ho un naso che non sbaglia ma ignora l'odore di bruciato

e un sogno irrealizzabile, almeno in questa vita

ballare rock around the clock con le mutandine a vista

come nei telefilm di Happy Days

[SM=g2843110]






se questa scaturisce per contaminazione, dimostra che non si è ancora dato tutto, no?

ti segnalo qualche punto da arrotondare:

Il mio corpo come tutti è un ricetrasmettitore

ricevo dai corpi dei miei cani sensazioni vellutate

o usi per entrambi il singolare, o togli il secondo (per l'arte delle ripetizioni in coesia) [SM=g8231]


toglierei di mattina



come nei telefilm di Happy Days

non mi piace come chiusa. la cambierei in:

tornando ai telefilm di happy days

oppure, lasciandola così, la metterei tra tonde

che le mutandine a vista come chiusa, sono eccellenti [SM=g8231]






Falkenna
sabato 4 luglio 2020 11:48
Falkenna, 03/07/2020 17:19:



Il mio corpo come tutti è un ricetrasmettitore

ricevo dal dorso dei miei cani sensazioni vellutate

loro rispondono con la coda, ma tanto ci capiamo

ho capelli da strega di ortica e di saggina

quando non amo niente o appena sveglia

emetto odori complicati, di rabbia o tenerezza

ma ciò dipende perfino dal colore di una tenda

spesso gocciolo nostalgia da tutti i pori (con la musica adatta)

mi schizza dopamina dagli occhi quando vedo gli amici

ma spruzzo cortisolo quando mi si predica addosso

o se vedo un indice alzato anche se è caricato a salve

Ho un naso che non sbaglia ma ignora l'odore di bruciato

e un sogno irrealizzabile, almeno in questa vita

ballare rock around the clock con le mutandine a vista

(come nei telefilm di Happy Days)

[SM=g2843110]







Grazie stragrazie per i consigli e le osservazioni.

L'ho corretta e adesso scorre meglio.

Comunque mi sono espressa male, quello che volevo dire con "abbiamo

già dato" è questo: non nego che per scrivere meglio sia necessario

soffrire, ma quel tanto che serve per limare, sfrondare, purificare.

Questo sì. Ma scavare dentro se stessi, affrontare i propri demoni

o tuffarsi dentro il male del mondo per uscirne infine purificati,

no, è qualcosa che appartiene ad una me stessa del passato e in

questo caso per me è opportuno dire abbiamo già dato.

Quindi il mio era più un discorso esperienziale a monte del far

poesia, non un rifiuto di rimboccarmi le maniche.

Anche perché vedo come scrivono i poeti esperti e dotati, e tante

volte mi verrebbe voglia di lasciar perdere, [SM=j2829699] ma poi

ci riprovo anche sapendo che non toccherò mai i vertici a cui sono

arrivati alcuni anche qui dentro.

A pensarci meglio, quello che mi ha colpita e un po' impensierita è

stata la tua espressione "senza pudore", e credo di averla

interpretata come una specie di intento di autosvelamento...... e

infatti ho parlato di proteggersi, ripararsi.

Ma se tu intendevi senza pudore nel cercare nuove forme di scrittura

allora ho proprio frainteso. Quello è un coraggio che mi piace e

ammiro.
E poi paragonarti a wonder woman per me è un segno di

apprezzamento ma se non ti piace allora ti accosterò a un altro bel

simbolo femminile, a Rosa Parks, che rifiutandosi di cedere il posto

in autobus a un bianco osò quel che nessuna aveva osato fino ad

allora. [SM=g8231]

Spero di aver chiarito il mio pensiero, questo scriversi

dentro una scatola e scambiarsi pensieri liofilizzati a volte non è

il modo di comunicare più chiaro del mondo.

Ancora grazie per i consigli

[SM=g2842743]
fabella
domenica 5 luglio 2020 07:45
Re:
Falkenna, 04/07/2020 11:48:

Falkenna, 03/07/2020 17:19:




A pensarci meglio, quello che mi ha colpita e un po' impensierita è

stata la tua espressione "senza pudore", e credo di averla

interpretata come una specie di intento di autosvelamento...... e

infatti ho parlato di proteggersi, ripararsi.

Ma se tu intendevi senza pudore nel cercare nuove forme di scrittura

allora ho proprio frainteso. Quello è un coraggio che mi piace e

ammiro.





li cerco tutti e due i coraggi, quello dell'autosvelamento e quello del nuovo linguaggio. sono una cercatrice di coraggi a causa delle mia riservatezza, che non fa certo bene alla poesia. non è che la voglia soffocare nella vita: è una mia forza. ma in poesia vorrei diventare una sorta di Mr Hyde. ecco!!!




fabella
venerdì 17 luglio 2020 16:55
misantropia

le mie storie sono piccole storie
le vivo a porte chiuse, può entrare solo l'acqua
non ho mai amato le visite parenti
se capita mi assento
non amo nemmeno parlare coi vicini
ho terrazzi grandi sui quali non mi dilungo
piuttosto li abito di notte, con le zanzare

(è permesso non credermi) [SM=g8231]
fabella
venerdì 17 luglio 2020 16:56
ronzatili

ah, oggi ho inventato un neologismo [SM=g2843114]
fabella
domenica 19 luglio 2020 07:08
sottomissioni

ho rischiarato i soggiorni buttando via le tende
mettendo gocce di cristallo ai lampadari
a triplicarne la luce e fatte bianche le pareti
per appoggiare mobili come bassorilievi

so bene come sottomettere le cose
cambiare loro la forma e la funzione
ho avuto buoni maestri (e la serie continua)
che me lo hanno fatto imparare sopra pelle
fabella
domenica 19 luglio 2020 07:12
Re: ronzatili
fabella, 17/07/2020 16:56:


ah, oggi ho inventato un neologismo [SM=g2843114]



un giorno lo userò [SM=g2842921]
fabella
lunedì 20 luglio 2020 08:01
fuori dalle campane di cemento

ho maniche sulle braccia
calzoni e gonne lunghe sulle gambe
da coprire la pelle
un questo giro del mondo
fuori dalle campane di cemento
ma sulla terra che arde polvere di grano
e s'incanala nella gola del torrente
come un mezzo pesante, per via preferenziale
fino al fiume
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