solo una domanda

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Viaggiando
00mercoledì 22 dicembre 2004 09:01

Sono solo io a vedere al posto delle foto,delle x ?
Giusitta
00mercoledì 22 dicembre 2004 09:03
Io visualizzo la x solo sul tuo avatar e sulle foto che ha postato ieri batto su un altro topic.
Viaggiando
00mercoledì 22 dicembre 2004 09:04
intendo,delle foto su litania..
(ho fatto nuova discussione invece di rispondi al topic.
Si vede che non ho ancora bevuto il caffè..)
Scusate [SM=g27825]
Giusitta
00mercoledì 22 dicembre 2004 09:05
Re:

Scritto da: Viaggiando 22/12/2004 9.04
intendo,delle foto su litania..
(ho fatto nuova discussione invece di rispondi al topic.
Si vede che non ho ancora bevuto il caffè..)
Scusate [SM=g27825]


Infatti mi sembrava strano una discussione del genere su "Eventi", cmq ti ho risposto sopra, nemmeno io le vedo.
Viaggiando
00mercoledì 22 dicembre 2004 09:06
Grazie Giusitta.
per l'avatar vedrò che posso fare [SM=g27823]
cecchigavi
00mercoledì 22 dicembre 2004 09:22
nemmeno io vedo nulla
e meno male...mi sa che potrei essere un protagonista...
Giusitta
00mercoledì 22 dicembre 2004 09:23
Io sono troppo curiosa!!!
Viaggiando
00mercoledì 22 dicembre 2004 13:37
Viste [SM=g27811]
dianne
00mercoledì 22 dicembre 2004 19:54
sulla terza di batto pure io vedo x. boh.[SM=g27828]
ongii
00giovedì 27 aprile 2006 12:00


sapreste mica dirmi come posso convertire un file di testo .bin (per mac) in uno visualizzabile sotto windows ?

bonjour
edorian
00giovedì 27 aprile 2006 12:02
approfitto anche io....

sapreste dirmi come mai se il mio mulo cammina casca la connessione????
Total Sharing
00giovedì 27 aprile 2006 12:26
Re:

Scritto da: ongii 27/04/2006 12.00

sapreste mica dirmi come posso convertire un file di testo .bin (per mac) in uno visualizzabile sotto windows ?

bonjour


ongii, prova >qui<
ci sono dei trial scaricabili e i file supportati sono molti.
personalmente non l'ho ancora provato
vabe'
ciao

oops.. se il file e' un .bin parrebbe un file archivio di mac os da scompattare con StuffIt expander prima di tarttarlo
lo trovi qua: http://www.stuffit.com
ariciao

[Modificato da Total Sharing 27/04/2006 13.51]

ongii
00mercoledì 18 ottobre 2006 12:25
per chi usa i-tunes

dunque, ho cominciato ad usare i-tunes, su piattaforma windows, per ora.al momento dell'installazione, automaticamente il programma ha convertito in formato accessibile al software tutti(o quasi, è qui il punto) i file musicali che avevo sul computer. Alcuni invece no. Non è riuscito a "convertire" ad esempio una cartella piena di dischi dei pavement, con pezzi tutti in mp3. Allora ho provato l'opzione "..... cartella in libreria",e, facendo browsing, arrivavo alla cartella che volevo mettere nella libreria, cliccavo su ok, ma non viene inserita.

per quale motivo accade tuttociò e, cosa posso fare ?
[nn credo che sia per una scoperta di illegal files scaricati dal mulo, perchè il programma mi ha convertito già una valanga di file .mp3 scaricati da quell'animale lì]

danke.
ust.24
00mercoledì 18 ottobre 2006 12:39
allora:
per quello che so io i file .bin si aprono con i
dischi virtuali(esempio:daemon tools,alcohol,poweriso...)monti l'immagine sul disco virtuale e in risorse del computer fai esplora e avrai il contenuto del file.
itunes converti i file nel formato impostato preferenze/avanzate/importazione, quindi tutti i file verranno convertiti in quel formato.
x i file mp3 prova a fare apri con...e scegli itunes.


WalterA
00mercoledì 18 ottobre 2006 13:06
Re:

Scritto da: edorian 27/04/2006 12.02
approfitto anche io....

sapreste dirmi come mai se il mio mulo cammina casca la connessione????



1 - che connesione hai?

2 - le porte dovrebbero andare bene tutte basta che quando fai il test (c'è lapposito pulsante TESTA PORTE) ti diano tutte segni di spunta verdi.

solitamente si aprono asempre le TCP:1755 UDP:1756

connessioni massime 500 fonti massime 300

si mette 512 sulla capacità di download.
si toglie la spunta sulla banda in download, vuol dire che non diamo limiti alla velocità di download.

si mette 32 sulla capacità in upload
e si sposta il cursore su un limite di 25, il che vuol dire che gli upload saranno limitati a 25kbs.


per il resto edo se non dici che tipo di adsl hai è un po problematico perchè tra i vari adsl: alice, libero,tiscali,fastweb ci sono differenze di schermatura delle connessioni, che si manifestano solitamente o con la diminuzione di velocità o con la caduta vera e propria della connessione.
WalterA
00mercoledì 18 ottobre 2006 13:18
X DIEGO.

per quanto riguarda i file .bin io consiglio l'uso di alcohol 100% o demon tool(che se non erro è pure gratise).
li apri e vedi che c'è dentro, perchè i file .bin sono come una scatola di ciccolatini: non sai mai che gusto ti caèpita. [SM=g27827]: [SM=g27827]: [SM=g27827]: [SM=g27827]:

PER MOLTE o quasi tutte le conversioni(non ho capito bene quale problema hai...) ti consiglio MEDIACODER.

E' GRATIS E' OPEN-SOURCE E CI SI POSSONO CONVERTIRE TANTI DI QUEI FILE CHE NON TE NE PUOI FARE UNA RAGIONE.

Personalmente evito come la morte le versioni Trial che girano perchè:
1 - sono trial.
2 - devi pagare pure per avere un interfaccia decente.
3 - essendo verisoni ufficiali di programmi a pagamento hanno delle limitazioni alla codifica/decodifica dei tipi di file che trattano.

io uso media coder e c'ho convertito pure gli musepack quando ancora nessuno lo permetteva. funzina per tutto anche per i file video e quant'altro ancora c'è anche una sezione speciale per i fregni tipo ipod etc...

poi comunque solamente sapere che l'autore del programmino è una svedesotta alta bionda, con gli occhi azzurri e con due bombe da paura mi infoia.eheheheheheheeheheheheheehehe!!!!!!

Passo e chiudo.
CorContritumQuasiCinis
00martedì 31 ottobre 2006 16:25
TerraMadre 2006

Ma nessuno (i torinesi soprattutto) è andato all'evento?


A questo proposito, vi riporto un articolo tratto dal Manifesto del 29 c.m.



Dove finiremmo senza l'agricoltura?

Riccardo Bocci
Giovanna Ricoveri


Diamo di seguito uno stralcio dell'introduzione al volume Agri/cultura Terra lavoro ecosistemi che l'Emi manda in libreria nei prossimi giorni, con scritti, tra gli altri, di Giorgio Nebbia, Marinella Correggia, Jean Ziegler, Estelle Deléage, Nora McKeon. Si tratta di una pubblicazione intesa a sostenere l'attualità dell'agricoltura agricola, non industriale.
«È davvero necessario, signori, che io vi dimostri l'utilità dell'agricoltura? Chi dunque provvede ai nostri bisogni, chi dunque ci fornisce gli alimenti se non l'agricoltore? Come ci vestiremmo noi, come ci nutriremmo senza l'agricoltore? - Il consigliere Lieuvain tuonava queste parole sulla piazza di Yonville, fra l'attenzione di tutti, fatta eccezione per Emma Bovary e il suo amante Rodolfo che erano di ben altre cose pensierosi.» (da Madame Bovary, di Gustave Flaubert)
La domanda del consigliere Lieuvain è ancora attuale perché, a circa 150 anni dai tempi di Madame Bovary, la nostra società si è scordata dell'utilità dell'agricoltura così come i cittadini stanno dimenticando che sono i contadini che producono cibo. In quest'ottica, il primo obiettivo che ci siamo posti con questo volume è decostruire i luoghi comuni o le convinzioni fallaci che circolano in materia di cibo e di agricoltura e che sono entrati a far parte del senso comune. Il secondo obiettivo è ragionare intorno alla domanda «quale modello agricolo è il più idoneo a sfamare il mondo» o, meglio, a risolvere il problema della fame del mondo senza farci morire né di indigestione né per la cattiva qualità del cibo. Il terzo obiettivo è far emergere che l'agricoltura alternativa a quella industriale esiste, anche se meno visibile, ed è articolata in una molteplicità di forme che utilizzano pratiche agricole rispettose dei cicli naturali e dell'ambiente, producono alimenti più sani e valorizzano il lavoro dei produttori.
Il primo luogo comune da decostruire è la convinzione che la proprietà privata della terra possa essere trattata alla pari della proprietà privata in generale, senza rendersi conto che la terra non è un oggetto inanimato qualsiasi ma la madre che tutti ci ospita e ci nutre. La terra non è né un fattore della produzione né un asset patrimoniale ma un bene comune essenziale alla vita alla pari dell'acqua e dell'aria. L'agricoltura - qualsiasi agricoltura - modifica i cicli naturali, ma sarebbe saggio evitare di stravolgerli, pena la nostra sopravvivenza.
Un secondo luogo comune è che l'agricoltura dovrebbe impiegare poche braccia o, meglio, il meno possibile; l'ideale, ci insegnavano un tempo a scuola, è il modello nordamericano, dove la forza lavoro agricola si è da tempo ridotta al 2% del totale della forza lavoro. Stiamo scoprendo, però, che eliminare il lavoro nei campi in favore di un'agricoltura industriale ad alta intensità di capitale e alto uso di concimi chimici e di pesticidi non è un'operazione indolore. Sta avendo e avrà dei costi elevatissimi in termini ecologici, umani ed economici: perdita di fertilità dei suoli, esaurimento delle riserve idriche, inquinamento delle acque, aumento della desertificazione, alterazione delle catene trofiche, cambiamento climatico, perdita di biodiversità e dissesto del territorio.
Un terzo luogo comune è che l'agricoltura familiare dei piccoli produttori non può essere generalizzata perché in nessun caso potrebbe sopperire alle esigenze alimentari di una popolazione di 6,5 miliardi di persone. La realtà dimostra esattamente il contrario: il 75%-80% della popolazione mondiale sopravvive proprio grazie alla produzione di sussistenza dei piccoli produttori. Ma questo - controbatte il sapere convenzionale - è vero solo nel Sud del mondo, non ancora raggiunto dallo «sviluppo». L'errore di quest'affermazione consiste nell'applicare la solita ricetta a contesti differenti, nel non valorizzare le risorse locali, nel considerare scienza e, quindi, progresso solo una visione del mondo - quella occidentale - dimenticando che ne esistono altre. E' ormai chiaro, inoltre, che la fame nel mondo non dipende tanto da un'insufficiente produzione agricola quanto dal modo in cui essa è organizzata, innanzitutto dal mancato accesso alla terra da parte dei piccoli produttori. Un quarto luogo comune è quello secondo cui i «contadini» o piccoli produttori sono un retaggio del passato, un elemento di arretratezza tecnologica e culturale destinato a scomparire con il progresso e quindi con l'affermarsi della produzione su vasta scala e della monocoltura, magari geneticamente modificata. Tale convinzione appare non solo infondata di fronte alla realtà, visto che i contadini o piccoli produttori continuano a esistere in tutti i paesi, incluso quelli del Nord, ma anche culturalmente datata. Una nuova concezione della modernità comincia a emergere nelle campagne, frutto dell'innovazione che rinasce dal basso in un lavoro continuo di confronto tra ricercatori (scienza ufficiale) e contadini (saperi tradizionali), che supera le logiche del classico trasferimento tecnologico. Soprattutto la visione dello sviluppo agricolo oggi dominante non tiene conto delle conseguenze drammatiche che provoca: perdita della ruralità e del paesaggio rurale; crescita delle megalopoli e delle sue periferie, ingrossate dagli agricoltori succubi del processo di modernizzazione delle campagne. Il quinto luogo comune - l'ultimo che vogliamo riprendere in questa sede - è la teoria dei cicli dello sviluppo formulata negli anni 1950 da un economista americano, Walt Rostow. Secondo questa teoria, che oggi è diventata senso comune, l'agricoltura sarebbe appannaggio dei paesi in via di sviluppo, che l'abbandonerebbero via via che «si sviluppano» per dedicarsi prima al settore manifatturiero e poi a quello dei servizi. L'evidenza smentisce la teoria, come dimostra il fatto che Stati uniti, Canada, Australia ed Europa - e cioè i paesi più sviluppati della terra - sono i maggiori produttori ed esportatori mondiali di prodotti agricoli. La teoria è falsa, ma suona bene. E continua a fare danni.



Agrumica
00martedì 31 ottobre 2006 18:00
Re: TerraMadre 2006

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 31/10/2006 16.25

Ma nessuno (i torinesi soprattutto) è andato all'evento?




non è proprio periodo per gli eventi chic...sob
CorContritumQuasiCinis
00martedì 31 ottobre 2006 18:06
Re: Re: TerraMadre 2006

Scritto da: Agrumica 31/10/2006 18.00


non è proprio periodo per gli eventi chic...sob



Che hai, piccolosa coccolosa Agricola? [SM=g27827]:
Agrumica
00martedì 31 ottobre 2006 18:13
Re: Re: Re: TerraMadre 2006

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 31/10/2006 18.06


Che hai, piccolosa coccolosa Agricola? [SM=g27827]:



cosa non ho: il tempo
CorContritumQuasiCinis
00martedì 31 ottobre 2006 18:15
Re: Re: Re: Re: TerraMadre 2006

Scritto da: Agrumica 31/10/2006 18.13


cosa non ho: il tempo



Sei di rosso anche stasera?

[SM=g27828]
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