Questo noi ha il sapore di un qualcosa di generale, non destinato a due amanti ma a noi come popolo, come uomini che hanno percorso e stanno svolgendo un determinato cammino.
La vedo più come visione, dei flashback o meglio delle istantanee che si collegano oppure restano sospese.
Abbiamo la percezione del tempo, avvertita come breve? come se fossimo destinati a scomparire, proprio come le squame che vengono via facilmente. Ci sono bocche dischiuse (voglie e non voglia di dire legata anche forse all'incapacità o all'assenza di parole, di questi tempi...) D'altro canto "gli occhi sono spalancati" perché non manchiamo mai di vedere e ci accorgiamo, ma spesso non sappiamo reagire e il richiamo forse agli antichi, la scoperta del fuoco, le sere attorno ad esso, forse in circolo con mani strette.
Come riesco cogliere delle sfumature, altre però si chiudono in sè stesse, come qui:
e s'annoda il gesto circolare
dell'edera, il seme d'acqua dentro la mano
l'abbaglio di un approdo certo
e qui:
piedi nudi bagnati da acque nuove
scavate sulla roccia da millenni
dove cavare altre parole
colme di pioggia e lampi
anni al centro delle nostre vite