sanità, sanzioni alle regioni che non hanno avviato risanamento

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DarkWalker
00lunedì 20 aprile 2009 23:26
«Sanità, sanzioni per le regioni
che non hanno avviato risanamento»
Sacconi: entro l'estate potrebbe essere punito chi non abbia messo in moto percorsi per eliminare inefficenze

Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi (Newpress)
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi (Newpress)
MILANO - In arrivo sanzioni per le Regioni con i conti in rosso , anche se non prima dell’estate. La linea di condotta del Governo è stata indicata dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, in un convegno organizzato a Milano da Federsanità sul tema della spesa storica e dei costi standard (passaggio previsto dalla legge sul federalismo fiscale). Le Regioni «che non seguiranno un processo virtuoso per sistemare i conti della Sanità saranno sanzionate», ha detto il ministro descrivendo lo scenario di un’Italia spaccata in due. Da una parte il nord efficiente, dall’altra il sud con costi molto alti, servizi scadenti, caratterizzata dalla presenza di ospedali generalisti, di grandi dimensioni e con tecnologie di bassa qualità.

REALTÀ CONTRAPPOSTE - In quest’area del Paese è inoltre diffuso il fenomeno di ricoveri ospedalieri inappropriati che fanno lievitare la spesa. Sacconi insiste sul concetto del «pericolo pubblico» costituito dai piccoli nosocomi. «Credo che al Nord si sia fatta un'operazione coraggiosa - ha detto Sacconi - cioè quella di chiudere molti ospedali», come ad esempio è avvenuto dal 1990 al 2007 nelle quattro regioni considerate più virtuose (Lombardia, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna). «Oggi - ha aggiunto il ministro- in alcune regioni è ancora difficile convincere i responsabili che è ora di chiudere gli ospedali da 20 posti letto». Il governo ha avviato un lavoro di razionalizzazione di posti letto (potrebbero essere 27 mila) ma si tratta di ipotesi contenute in un documento tecnico preliminare. Non c’è ancora nulla di stabilito e in ogni caso il piano dovrà essere condiviso dalle Regioni. Dopo il Commissariamento di due Regioni, il Lazio e l’Abruzzo, potrebbero esserci nuove iniziative da parte del Governo. Alle Regioni in difficoltà verranno concessi altri due mesi di tempo per mettersi in regola presentando piani di rientro efficaci. A rischio la Calabria, Campania e Molise mentre sembra essersi avviata lungo la retta via la Sicilia, dove questa settimana è entrata in vigore la riforma sanitaria. Per Sacconi «è l’unica Regione del Sud fra quelle sotto osservazione che sembra aver avviato un percorso virtuoso. Sono convinto ci sia stata una svolta».

«TAGLIO» SUL PREZZO DEI GENERICI - Sono essenzialmente due le caratteristiche che accomunano le Regioni col buco di bilancio: eccessiva spesa ospedaliera e debolezza della rete di assistenza ai non autosufficienti, quindi inadeguatezza dei servizi sul territorio. Per quanto riguarda i provvedimenti sulla sanità, il prossimo Consiglio dei Ministri dovrebbe varare una norma che vieta alle aziende farmaceutiche i cosiddetti extra sconti sui farmaci generici, cioè quelli non più coperti da brevetto. Sconti che venivano offerti ai farmacisti. E’ previsto tra l’altro un taglio dei prezzi sui generici del 7%. Dall’intera operazione lo Stato risparmierà circa 500 milioni di euro. Una battaglia quella sugli extra sconti portata avanti dalla Regione Toscana. L’assessore alla Sanità, Enrico Rossi, aveva presentato una denuncia all’Antitrust.

Margherita De Bac

è forse l'unica cvolta che sono d'accordo con quel pezzo di carne umana scadente che è sacconi.
Se si facesse così in tutti i settori di competenza delle regioni si potrebbe arrivare a una situazione di fatto ottimale nord/sud: federalismo al nord e centralismo by commissionariamento al sud.
Lux-86
00martedì 21 aprile 2009 10:10
tanto se la regione Lazio prende una multa paga la regione Lombardia [SM=x751550]
DarkWalker
00martedì 21 aprile 2009 14:56
Re:
Lux-86, 21/04/2009 10.10:

tanto se la regione Lazio prende una multa paga la regione Lombardia [SM=x751550]




non è detto, le sanzioni possono anche essere non pecuniare (ineleggibilità degli amminsitratori) o, se pecuniarie coperte da altre voci del bilancio o da altri mezzi di finanziamento (ad esempio il lazio che io sappia si sta comprando la spazzatura dalle altre regioni per compensare il buco) o infine una riduzione dei trasferimenti stao-periferia.
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