quanti anni durano le pubblicazioni giapponesi dei manga?

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.UVZ.
00sabato 13 agosto 2011 16:52
Cercando informazioni sulla durata di alcuni anime su Wiki, ho letto che "è un manga di ... edito dalla ... in Giappone dal 1982 al 1995 e raccolto in 30 tankobon", e altri con durate annuali.
Sappiamo tutti (noi imperiali) che fumetti e cartoni sono sia per bambini che adulti, ma i gusti cambiano negli anni; alcuni cartoni rivisti oggi da adulto non mi piacciono più. E se nel 1982 decido di seguire un manga, mi ritrovo a finire di leggerlo tredici anni dopo?
Ho letto in passato che le uscite sono spesso irregolari, (infatti 30 volumi in tredici anni non sono sicuramente uscite mensili) ma tutto questo mi sembra molto assurdo, o almeno poco chiaro.

Per favore spiegatemi come funziona!
Thya
00sabato 13 agosto 2011 19:34
dubito ci sia una risposta. ci sono manga come oh mia dea che durano da 20 anni e escono piu o meno regolarmente, altri, uno su tutti bastard, che dura da 20 anni e esce quando l'autore si ricorda di disegnarlo. insomma, credo che dipenda tutto dall'autore se è abbastanza famoso, mentre se è un poveraccio al primo lavoro credo che la casa editrice lo pressi per avere tot numeri ogni anno con cadenza regolare. questa è solo l'idea che mi sono fatto io eh, nulla di documentato
Whasango
00sabato 13 agosto 2011 20:07
Dipende anche tanto dal tipo di pubblicazione...
Moltio autori prima di essere "dei fighi" devono fare gavetta e i loro titoli escono
a caapitoli (quindicinali, mensili, bimestrali) su varie riviste e non direttamente in tankobon.
Questo vuol dire che se per una rivista è importante avere ogni mese 1 CAPITOLO da pubblicare
bisognerà aspettare questa cadenza... ovvero tipo 9/10 mesi (ovvero 9/10 numeri di quel mensile)
prima di raccogliere un tankobon, e via dicendo.
Altre volte, il contratto prevede un numero a cadenza irregolare... come si accennava per "Bastard!!"
di Kazushi Hagiwara o "Guyver" di Yoshiki Takaya che pubblicano solo quando hanno materiale.
Non a caso tempo addietro entrambi riuscirono a pubblicare 1 SOLO NUMERO in 2 anni di lavoro.

Io credo sia più che altro interessante capire le dinamiche e le richieste di mercato.
Manga nati 30 o 20 anni fa credo seguano altre regole, diverse da titoli moderni o di uso commerciale.
E comunque avranno un seguito ormai ben piazzato di lettori fedeli.
Forse il vero problema da analizzare è che per un autore NON è tando difficile emergere o diventare famoso
(la il mercato è diverso, ricordiamo che "il linguaggio manga" come quello animato fa parte della loro cultura)
ma IL RESTARE FAMOSO... e da loro quasi sempre è appurato che un autore quando finisce un manga di successo
è difficile ritorni in auge... manco fosse un deficiente po un impedito.
Infatti "vivono" letteralmente sullo sfruttamento dei diritti delle opere che in corso di pubblicazione
concedono pochissimo (aumentando la richiesta e la faoga di interesse del pubblico) e una volta terminati
si sbracano dando a destra e manca... come una sorta di "polizza sulla pensione"... una rendita di vita.
MASAMI KURUMADA è uno degli esempi più lampanti.
Il vero problema è che dopo un manga famoso, è difficile ripeterne il successo di massa.
Anche se la nuova opera è valida.
E pochi ci riescono, senza soffocare.
Per questo i titoli recenti la tirano alla lunga il più possibile.
Cercano di mantener elo stipendio finché possono, perché sanno quanto sarà duro il mercato verso di loro
una volta che avranno terminato il loro "manga di successo".
La Visione
00domenica 14 agosto 2011 13:36
Da Wikipedia:
"Il grande sogno di Maya (ガラスの仮面 Garasu no kamen? Glass no kamen) è un manga di Suzue Miuchi, iniziato nel 1976 ed ancora in fase di pubblicazione"

fonte
.UVZ.
00domenica 14 agosto 2011 17:09
Non stavo parlando di quelli ancora da terminare. Da noi Tex è "in pubblicazione" da più di 50 anni; ma parlavo di quelli finiti.

Che schifo! Il sistema dell'America, che ha INCULturato il Giappone dal dopo guerra in avanti. E il popolo giapponese passivo che permette questo. Perchè se io seguo un fumetto e un numero esce dopo due anni col cazzo che lo compro. Non vivo per far "vivere" gli autori di fumetti. Se voglio dilettarmi con una storia disegnata voglio l'uscita regolare (chi cazzo ricorda qual cosa due anni dopo).
La Visione
00domenica 14 agosto 2011 23:43
Re:
.UVZ., 14/08/2011 17.09:

Non stavo parlando di quelli ancora da terminare. Da noi Tex è "in pubblicazione" da più di 50 anni; ma parlavo di quelli finiti.




Non mi pare tu lo abbia scritto nel primo post... e comunque cosa cambierebbe? [SM=x53114]

La durata di un manga che sia terminato o no, non ha un regola fissa. Ha una durata media, ma poi possono durare poco oppure moltissimo, ma non sono MAI infiniti come quelli occidentali. Forse l'eccezione e Doraemon e i manga umoristici di quel genere.




Thya
00lunedì 15 agosto 2011 02:37
Re:
.UVZ., 14/08/2011 17.09:


Che schifo! Il sistema dell'America, che ha INCULturato il Giappone dal dopo guerra in avanti. E il popolo giapponese passivo che permette questo. Perchè se io seguo un fumetto e un numero esce dopo due anni col cazzo che lo compro. Non vivo per far "vivere" gli autori di fumetti. Se voglio dilettarmi con una storia disegnata voglio l'uscita regolare (chi cazzo ricorda qual cosa due anni dopo).



non credo di aver capito, anche perchè, correggetemi se sbaglio, i comics sono pubblicazioni regolari, che siano opere nuove oppure centenarie

se invece ti riferisci alla lunghezza delle opere il discorso è diverso perchè in america un fumetto come puo essere spiderman o superman difficilmente è seguito sempre dagli stessi autori. disegnatori e sceneggiatori cambiano di continuo, appunto perchè queste opere sono pressochè infinite
.UVZ.
00sabato 20 agosto 2011 17:20
Parlo genericamente dei consumismo americano, non dei loro fumetti.
Rukkio de Ruchis
00martedì 30 agosto 2011 13:22
Ci siamo dimenticati di citare Miura con Berserk, in attivo dal 1987.
Al di là di tutto questo, il vero nodo cruciale è, come diceva Whas, la richiesta della casa editrice. Un capitolo disegnato da Miura richiede (credo) molto più tempo di un capitolo disegnato da Oda o Kishimoto. Ecco perchè Berserk ha all'attivo 35 volumi in 24 anni e One Piece o Naruto hanno superato i 50 in dieci.
Aggiungiamo poi lentezza o mancanza di idee da parte dell'autore, ed il gioco è fatto.

Chiaro che poi lo sfruttamento commerciale è parte integrante di questo meccanismo, finchè il titolo "tira" va spermuto fino all'osso.
.UVZ.
00mercoledì 7 settembre 2011 19:26
CHE SCHIFO!
Dylan Dog non sarebbe diventato Dylan Dog se avessero fatto uscire un album all'anno.
nexstar
00mercoledì 7 settembre 2011 23:01
see di figurine
si dice albo

che è sto album
La Visione
00mercoledì 7 settembre 2011 23:14
Re:
nexstar, 07/09/2011 23.01:

see di figurine
si dice albo

che è sto album



Forse intendeva album fotografico [SM=x53144]


nexstar
00mercoledì 7 settembre 2011 23:29
Re:
La Visione, 07/09/2011 23.14:



Forse intendeva album fotografico [SM=x53144]




.UVZ., 07/09/2011 19.26:

CHE SCHIFO!
Dylan Dog non sarebbe diventato Dylan Dog se avessero fatto uscire un album all'anno.



di dylan dog?
PS
[SM=g1584448]

La Visione
00mercoledì 7 settembre 2011 23:34
Re: Re:
nexstar, 07/09/2011 23.29:



di dylan dog?
PS
[SM=g1584448]




Perchè? Dylan Dog non fotografa mai e non si fa fotografare mai? [SM=x53161]


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