Quando provi a scappare...._spot Crystal PPV_
Era sera... Quasi le sette del pomeriggio... Un grosso orologio montato sul campanile rintoccò lugubramente ricordando l'avanzare del crepuscolo.
Il cancello di ferro scuro si aprì cigolando... Il fondo del lungo giubbotto di pelle nera strisciava a terra insudiciandosi sulla sua estremità della polvere del vialetto di ghiaia... Ma la proprietaria pareva non curarsene affatto... Camminava a testa bassa.
Una folata di vento freddo la fece rabbrividire e la rossa sollevò il colletto della Giacca lasciata completamente aperta sul davanti... Percorse una piccola stradina seguendo un muretto di mattoni rossi... La poche persone attorno a lei la guardavano con curiosità... Una ragazza molto giovane,una faccia conosciuta in un abbigliamente decisamente troppo eccentrico per il luogo per cui si aggirava.
Ma nessuno le diceva niente... i suoi occhi parlavano per lei... Il suo dolore andava rispettato.
Avanzò con passo esitante verso una grossa parete marmorea...Una serie di lapidi erano ordinatamente allineate... si spostò sulla destra e fisso attentamente la foto di un ragazzo.
Un giovane sulla ventina con i capelli a spazzola e gli occhi scuri ...
Istintivamente protrasse una mano in avanti quasi a voler sfiorare il ritratto ...ma improvvisamente si bloccò... Il braccio rimase fermo a mezz'aria indeciso sul dafarsi ...
Strinse il pugno e ritrasse l'arto... Lo spazio era l'ultimo verso il basso... poggiata lì accanto c'era una vecchia foto incastrata dietro il vaso che conteneva un'allegra composizione di fiori freschi... La prese soffiandovi via la polvere accumulatasi... tre ragazzi e una ragazza... un'adolescente magrolina dai capelli rossicci... un viso decisamente troppo truccato e una felpa di almeno due taglie più grande... era lei.
Crystal la sfiorò nostalgicamente con le dita
"Ciao Mike..." sussurrò scrutando attentamente il Brunetto sulla destra ....
Si rigirò tra le mani l'istantanea senza parlare, proprio come se da un momento all'altro dovesse arrivare una risposta ...
Ma il ritratto era muto e impietoso... Non le avrebbe permesso di illudersi.
La Hougton la rimise a posto con un'espressione triste... Erano quasi due anni che era morto e lei per la prima volta aveva avuto il coraggio di recarsi al cimitero affrontando la realtà .
Si strinse nella giacca rimanendo in rispettoso silenzio... avrebbe voluto tanto che il tempo tornasse indietro... tornasse ai bei tempi,a quelli in cui era una liceale sfaccendata... Quelli in cui suonava la batteria nel garage di casa.
Lui era il chitarrista... Un ragazzo allegro e vitale... con una gran passione per la musica...
Si erano intesi subito alla perfezione Mike a Crystal, erano stati i primi a credere nella band... Sin dai primi tempi della loro collaborazione la ragazza aveva provato una forte attrazione verso di lui... Un bel ragazzo un tipo fuori dalle righe,con un Pircing al labbro che la faceva letteralmente impazzire .
Non aveva avuto il coraggio di avvicinarlo inizialmente... Il resto degli amici le consigliava di lasciar perdere... Uno stronzo... Le ripetevano tutti.
Un ragazzo con il quale non si può stare... un Playboy con una serie di trascorsi da far invidia ad un incallito 'Casanova'... Ma a lei non interessava... aveva perso la testa per quel musicista così irraggiungibile... Aveva cominciato a cercarlo anche fuori dall'orario delle prove... spesso si fermava in più fingendo di non capire un passo o di sbagliare il ritmo della battuta... così lui come leader del Gruppo si sarebbe fermato ad aiutarla...
Un ragazzo dai modi di fare gentili, premuroso e divertente, che lei al contrario della maggior parte dei suoi compagni aveva imparato ad apprezzare.
Non frequentava più la scuola e lavorava in un caffè del centro... Un giorno all'uscita del liceo se lo trovò davanti... Crystal non poteva credere ai suoi occhi... non poteva credere di vederlo lì, appoggiato alla staccionata del Campus sorridergli con la consueta aria da sbruffone... Quel giorno la riaccompagnò a casa... e nel salutarla, le diede un bacio...
Un bacio...
Crystal scosse la testa facendo riaffiorare alla mente quel ricordo... Gli occhi le si inumidirono e la rossa poggio le mani a terra abbandonando in avanti il capo ...
Più che un bacio aveva sfiorato le labbra con le sue... ma a lei era pur sempre sembrato un grande passo .
Quanto aveva fantasticato su quel momento... Una diciottenne alle prese con la sua prima cotta .
La sera stessa lui l'aveva chiamata... voleva vederla il giorno successivo...Quella notte quasi non dormì e il giorno dopo arrivò all'appuntamento con una mezz'ora di anticipo .
Parlarono a lungo e si baciarono ancora... questa volta con più intensita... Crystal era contenta ma consapevole che qualcosa non andava.
Lei voleva essere la sua ragazza ed era sicura che per lui fosse la stessa cosa... non poteva considerarla solo una delle tante ...
Quando però lui... qualche giorno dopo gli spiegò il suo punto di vista il mondo le crollò addosso .
'Non voglio una storia...ho solo diciannove anni...voglio divertirmi...'
Le riaffiorò alla mente la frase esatta che lui aveva usato... glielo sussurrò all'orecchio ,mentre lei abbracciandolo gli domandava timidamente cosa ne sarebe stato di loro .
Trascorse una paio di settimane felice... Lui era con lei ed era l'unica casa che le importasse... aveva zittito le malelingue che definivano 'improbabile'la loro storia ed era andata avanti... ogni volta che stavano insieme,che si vedevano, lui pretendeva sempre qualcosa di più... pareva attratto solo dal suo corpo e a Crystal la situazione cominciava a stare stretta... Anche lei lo voleva ,con la stessa intensità,ma avrebbe sperato in qualcosa di più ...
Semplicemente non parlava per paura di perderlo... Un caldo pomeriggio estivo finirono per fare l'amore... a casa sua... Ma...
Poco dopo Lui sparì .
Non si presentava alle prove e il suo cellulare era sempre spento... Nessun segno.
Crystal ne soffriva e tutti non facevano altro che ripeterle che infondo... loro glielo avevano detto .
Già... e lei come al solito aveva fatto di testa sua... Aveva pensato che questa volta serrebbe stato diverso,che lui sarebbe cambiato....
E aveva sbagliato.
Camminava per le affollate vie del centro quando lo rivide... teneva per mano una biondina sul metro e sessanta con un fastidioso cappellino rosa ...
Si sentì morire ...
Cosa aveva più di lei?!
Avanzò nella direzione di Mike senza curarsi della sua nuova fiamma che la guardava di sbieco dal basso verso l'alto... Sicuramente non era come lei... Lei non aveva capelli ossigenati e non vestiva firmato... alzò lo sguardo con aria di supplica... ma non riuscì a dire niente ...
Lui si limitò a stampargli un bacio sulla guancia... come niente fosse... e congedandosi con un'Bye' si allontanò rassicurando ... ??
Arricciò il naso con disappunto... facendo uno sforzo per ricordare quel nome... finalmente ci riuscì e annui frugando tra le tasche alla ricerca di un fazzoletto di carta ...
Myriam ...così si chiamava l'altra ...
Da quel giorno non lo vide più spesso... Il gruppo si sciolse e lui cominciò a frequentare altre zone... dopo poco si stancò anche della Biondina e si liberò di lei.. O almeno così le avevano detto ...
Sei mesi dopo, all'incirca... aveva saputo dell'incidente .
Correva in moto... aveva preso anche quel vizio... solo che quella sera non gli era andata troppo bene...
Una corsa in ambulanza e poi... e poi il nulla .
Un giro di messaggini sul cellulare e tutto il vecchio gruppo era riunito la settimana successiva, al funerale...C'era chi piangeva che parlava che si arrabbiava... ma lei non aveva detto niente... non aveva pianto...
Non perchè non soffrisse, ma perchè non riusciva a capacitarsene. Era la prima volta che la morte le arrivava tanto vicino... che soffiava il suo gelido respiro sui sui affetti... Si sentiva svuotata.
Lui se n'era andato per sempre e niente lo avrebbe portato di nuovo da lei... non ci sarebbero state più corse per vederlo passare davanti a qualche negozio della città... qualche bacio rubato o istantanea da attaccare sul muro.
Era finita.
Non avrebbe più potuto godere del sole caldo di una giornata primaverile, del profumo dei fiori e di tutte quelle piccole cose che ogni giorno ti danno la forza di continuare a lottare, delle cose più semplici...
La morte la spaventava... ne era assolutamente terrorizzata...
Ecco perchè era partita per il suo viaggio per gli USA... perchè aveva abbandonato tutto per saltare nel buio, per cercare di vivire la sua vita al 100%... era stata a lungo sola,poi finalmente aveva trovato il modo di realizzarsi :il wrestling .
Si portò le mani al viso asciugando le lacrime che avevano preso a scendere copiose, solcando le guance abbronzate.... si guardò attorno rendendosi conto che al contrario della altre persone presenti non aveva portato nulla con sè... C'era una bancarella poco distante...
La rossa si alzò, pulendosi rapidamente la polvere dalle ginocchia e vi si diresse... C'erano molti fiori ma il suo sguardo si posò sulle rose.
Le piacevano ed era certa sarebbero piaciute anche a lui... Ma di che colore ?scarlatte, gialle ,arancio... di un'improbabile blu... ce n'erano di tutti i tipi... solo dopo un pò, guardando in un'angolo ne notò una cesta bianca... Ne prese una e stando attenta a non sciuparla pagò... tornò sui suoi passi e la poggiò delicatamente sul marmetto accanto alla foto... Non la mise nel vaso...
Voltò le spalle al piccolo cimitero e con le mani in tasca osservò le prime stelle che erano timidamente comparse all'orizzonte...
Aveva scelto una rosa bianca,così dall'alto del cielo sarebbe stato proprio lui a decidere di che colore dipingerla...
[Modificato da eXtreme Beauty 25/04/2006 18.51]