primi cristiani.

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(benny59)
00giovedì 7 luglio 2011 13:10
Per i primi cristiani il Cristo era un grande profeta e il Figlio di Dio che, con la Sua vita, fu un esempio per tutti noi. Non avrebbero mai pensato di adorare un bambinello nella mangiatoia cantando canzoni sentimentali, o di rappresentarlo addirittura come uomo in punto di morte sul crocefisso.Non conoscevano il crocifisso - come confermato dal testimone contemporaneo Minicius Felis già nel 150 d.C. Era invece nel culto di Attis che l’immagine del Dio Attis veniva attaccata ad un palo e portata tra la gente.
D'altronde perchè mai avrebbero dovuto adorare la croce se era un simbolo pagano?
Senza dimenticare come l'adorazioni di idoli,immagini,statuette sono contrarie al secondo comandamento.:

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Uno delle questioni più interessanti riguarda la crocifissione e risponde alla seguente domanda: "Cristo morì in croce o legato a un palo?". Oggi possiamo dire ,quasi con certezza, che Gesù fu crocisso a un palo e lo possiamo fare sulla base di analisi storiche,archeologiche e linguistiche.Ai tempi di Gesù,i Romani erano soliti applicare quest'antica forma di punizione,usando un palo.Ne troviamo testimonianze tra i vari autori latini del tempo,ad esempio.L'equivoco nasce,in primis,dalla traduzione del termine greco stauros,che fu tradotto con croce. Come si può verificare in ogni dizionario greco, stauros nel greco classico significa effettivamente "palo", ma ai tempi di Gesù (5 secoli dopo) aveva assunto anche il significato di croce. Significava anche croce,ma non era certo il suo significato primario. Poi vi sono le testimonianze archeologiche che provano come a quei tempi la crocefissione fosse fatta con l'utilizzo di un palo. Di certo, il fatto che la croce fosse un simbolo pagano, non può essere una prova a suffraggio della nostra tesi.Il perchè è abbastanza semplice: anche il palo è un simbolo pagano,per la precisione è un simbolo fallico. Ma la questione non avrebbe molta importanza,se non fosse che la Chiesa ne ha adottato il culto.

fonte Jubeljahr2000
antonellooo
00giovedì 7 luglio 2011 14:09

Senza dimenticare come l'adorazioni di idoli,immagini,statuette sono contrarie al secondo comandamento.:

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso



Quindi i cattolici quando pregano davanti ad una statua stanno adorando quella statua o quella croce?
Questo mi sembra quello che vuoi dire.


"Cristo morì in croce o legato a un palo?"



Mi spiegate perchè vi interessa così tanto questo particolare?
Barnaba1977
00giovedì 7 luglio 2011 14:20
Re:
antonellooo, 07/07/2011 14.09:

Mi spiegate perchè vi interessa così tanto questo particolare?



Il problema è: "Perché sta così a cuore ai cattolici?" Sono loro in genere a gridare "Anatema!" quando incappano in questo nostro credo, tra l'altro secondario e non dogmatico (non escludiamo, infatti, che un giorno possa venire fuori un documento che attesti la reale forma dello stauros sul quale morì Gesù). Per ora crediamo sia più probabilmente morto su un palo verticale, che problemi ci sono? L'unica cosa è che così si va a minare una tradizione millenaria, ma non è colpa nostra! E' il cattolico che deve rafforzare la fede di ciò in cui crede, non noi che dobbiamo limitarci ad esporre quella che secondo noi è la verità!
antonellooo
00giovedì 7 luglio 2011 14:25

E' il cattolico che deve rafforzare la fede di ciò in cui crede, non noi che dobbiamo limitarci ad esporre quella che secondo noi è la verità!



E' questa l'arroganza che non accetto da qualsiasi persona di qualunque religione.

- Chi ti dice che è il cattolico a dover rafforzare la fede e non tu?

- Chi ti dice che anche il cattolico no esprima quello che secondo lui è verità?

Scusami ma questa risposta mi sa proprio di imposizione e di autorità.
gordon62
00giovedì 7 luglio 2011 14:52
Re:
antonellooo, 07/07/2011 14.25:


E' il cattolico che deve rafforzare la fede di ciò in cui crede, non noi che dobbiamo limitarci ad esporre quella che secondo noi è la verità!



- Chi ti dice che anche il cattolico no esprima quello che secondo lui è verità?



Può anche essere.
Ma se per il cattolico la croce è una verità, non dovrebbe aver paura di esprimerlo, o aver paura di confrontare ciò che gli hanno insegnato fin da piccolo con ciò che invece si trova scritto nella Bibbia.
Noi siamo pronti al confronto, i cattolici un po' meno.




antonellooo
00giovedì 7 luglio 2011 15:28

Noi siamo pronti al confronto, i cattolici un po' meno.



Una cosa è sicura: che a parole e a orgoglio non vi batte nessuno! Questo è il secondo esempio in questa discussione.
Sarebbe bello che riflettessimo tutti insieme prima di puntarci il dito a vicenda. L'ho detto e lo ripeto: prima di puntare un dito contro l'altro, ricordiamoci che ne abbiamo 3 puntati verso di noi.

Ora, spiegami dove c'è questa evidenza empirica che ti porta a dire che i cattolici sono un pò meno aperti al confronto di voi e, come ha detto il tuo amico in precedenza, che i cattolici devono rafforzare la fede e non voi!

Ma stiamo scherzando? Queste sono accuse infondate e solo SOLO preconcetti.

Ora, se vogliamo discutere, discutiamo tranquillamente, ma se l'andazzo è questo preferisco non confrontarmi.
gordon62
00giovedì 7 luglio 2011 17:17
Re:
antonellooo, 07/07/2011 15.28:


Ora, spiegami dove c'è questa evidenza empirica che ti porta a dire che i cattolici sono un pò meno aperti al confronto di voi e, come ha detto il tuo amico in precedenza, che i cattolici devono rafforzare la fede e non voi!


Fai una cosa.
Apri un thread su un qualsiasi aspetto dottrinale che ci differenzia, e iniziamo ad analizzarlo insieme alla luce di ciò che insegna la Bibbia.

Oppure chiama il tuo parroco e invitalo a partecipare al confronto.

Poi ci fai sapere cosa ti ha risposto. [SM=g27988]


Barnaba1977
00giovedì 7 luglio 2011 17:43
Re:
antonellooo, 07/07/2011 14.25:


E' il cattolico che deve rafforzare la fede di ciò in cui crede, non noi che dobbiamo limitarci ad esporre quella che secondo noi è la verità!



E' questa l'arroganza che non accetto da qualsiasi persona di qualunque religione.

- Chi ti dice che è il cattolico a dover rafforzare la fede e non tu?

- Chi ti dice che anche il cattolico no esprima quello che secondo lui è verità?

Scusami ma questa risposta mi sa proprio di imposizione e di autorità.



Mi sa che non hai colto lo spirito del mio post. Quel che volevo sottolineare è che chi si inalbera non siamo noi perché i cattolici usano la croce, ma i cattolici perché noi crediamo sia stato questo lo strumento su cui è morto Gesù. La mia affermazione sul rafforzare la fede è riferita ad alcuni commenti che mi è capitato di leggere secondo cui noi mineremmo la fede cristiana per la questione croce/palo. E che?! Sarebbe colpa nostra se siamo giunti a conclusioni differenti?!
admintdg2
00giovedì 7 luglio 2011 17:44
Re:
antonellooo, 07/07/2011 15.28:



Ora, spiegami dove c'è questa evidenza empirica che ti porta a dire che i cattolici sono un pò meno aperti al confronto di voi e, come ha detto il tuo amico in precedenza, che i cattolici devono rafforzare la fede e non voi!




Conosci qualche cattolico, di quelli seri però, che si sia mai chiesto quale forma poteva avere lo stauros, lo strumento usato per uccidere Gesù?
Conosci la reazione delle persone cattoliche quando vedono nelle nostre pubblicazioni un illustrazione di Gesù appeso ad un palo anzichè ad una croce?
Barnaba1977
00giovedì 7 luglio 2011 17:53
Re:
antonellooo, 07/07/2011 15.28:


Noi siamo pronti al confronto, i cattolici un po' meno.



Una cosa è sicura: che a parole e a orgoglio non vi batte nessuno!



Non è orgoglio, ma sicurezza. Noi, se ci vengono a dire che Gesù è morto in croce andiamo in biblioteca a documentarci.

Devi pure considerare che noi incontriamo cattolici ogni giorno e quindi, conversando con loro, un'idea ce la siamo fatta. Sappiamo che è sbagliato generalizzare, ma le sensazioni son le stesse per ogni mio fratello che incontro...
Pensa che una volta ho chiesto a sessanta cattolici se conoscevano la dottrina della transustanzazione... nessuno mi ha risposto...

antonellooo, 07/07/2011 15.28:

Questo è il secondo esempio in questa discussione.
Sarebbe bello che riflettessimo tutti insieme prima di puntarci il dito a vicenda. L'ho detto e lo ripeto: prima di puntare un dito contro l'altro, ricordiamoci che ne abbiamo 3 puntati verso di noi.



Non tergiversare... è un fatto che per il cattolicesimo la croce è un simbolo insostituibile e non ci sentono da quell'orecchio.

antonellooo, 07/07/2011 15.28:

Ora, spiegami dove c'è questa evidenza empirica che ti porta a dire che i cattolici sono un pò meno aperti al confronto di voi e, come ha detto il tuo amico in precedenza, che i cattolici devono rafforzare la fede e non voi!



Il fatto che la fede, essendo la "sicura aspettazione, l'evidente dimostrazione di realtà, benché non vedute" (Ebrei 11:1) deve essere motivata da conoscenza. Non si può aver fede senza conoscere.

La scaletta è questa: conoscere -> credere -> amare -> manifestare fede.

antonellooo, 07/07/2011 15.28:

Ma stiamo scherzando? Queste sono accuse infondate e solo SOLO preconcetti.

Ora, se vogliamo discutere, discutiamo tranquillamente, ma se l'andazzo è questo preferisco non confrontarmi.



Perdonami, ma devi fare i conti con la nostra percezione empirica.
antonellooo
00giovedì 7 luglio 2011 19:09
Carissimi,


La mia affermazione sul rafforzare la fede è riferita ad alcuni commenti che mi è capitato di leggere secondo cui noi mineremmo la fede cristiana per la questione croce/palo. E che?! Sarebbe colpa nostra se siamo giunti a conclusioni differenti?!



Assolutamente no e rispetto le vostre conclusioni, seppur differenti.
Gradirei mi indicassi i documenti che hai citato.


Conosci qualche cattolico, di quelli seri però, che si sia mai chiesto quale forma poteva avere lo stauros, lo strumento usato per uccidere Gesù?



Si. Io non so se sono serio, ma cmq vi ringrazio perchè avete acceso in me una voglia di approfondire questo argomento


Conosci la reazione delle persone cattoliche quando vedono nelle nostre pubblicazioni un illustrazione di Gesù appeso ad un palo anzichè ad una croce?



Sicuramente di stupore, come anche io la avrei! Poi è compito di chi ti sta innanzi a motivare questa differenza. Se tu imponi e attacchi, stai sicuro che la persona diventa diffidente.


Non è orgoglio, ma sicurezza. Noi, se ci vengono a dire che Gesù è morto in croce andiamo in biblioteca a documentarci.



Si, è decisamente orgoglio e me lo hai confermato.
Ma come ti permetti? Ma noi chi? I tuoi conoscenti? Non puoi fare un discorso generale, perchè lo stesso potrei dire lo stesso io dei tuoi fratelli e ti assicuro che episodi da raccontare ne ho!
Quindi ti invito ad essere più rispettoso e di non fare un discorso generalizzato solo in base ad alcune tue esperienze.
Grazie


Pensa che una volta ho chiesto a sessanta cattolici se conoscevano la dottrina della transustanzazione... nessuno mi ha rispost

o...

Quando ho letto sta cosa son scoppiato a ridere....mi sono immaginato io che mi rivolgevo a mia nonna dicendogli "mi passi l'i-phone" ;-)
Mia nonna non sa cos'è l'i-phone ma sa che è un telefonino.
Che all'interno della chiesa ci sia ignoranza in certe materie è verissimo, ma sicuramente il 99% delle persone da te fermate conoscevano benissimo cosa tu intendessi per transustanzazione, non conoscevano solo il nome specifico.


Il fatto che la fede, essendo la "sicura aspettazione, l'evidente dimostrazione di realtà, benché non vedute" (Ebrei 11:1) deve essere motivata da conoscenza. Non si può aver fede senza conoscere.



Quindi un ignorante limitata nella comprensione e che non sa ne leggere e ne scrivere, non potrà mai aver fede?


Nella mia ignoranza sono giunto ad una conclusione: non è importante come sia morto Gesù, ma è importante il perchè sia morto.
E' grazie a quella morte che noi siamo stati salvati.

Aspetto vostre risposte!!!

Un abbraccio a tutti!
barnabino
00giovedì 7 luglio 2011 21:21
Caro Antonelloo,


Nella mia ignoranza sono giunto ad una conclusione: non è importante come sia morto Gesù, ma è importante il perchè sia morto.
E' grazie a quella morte che noi siamo stati salvati.

Aspetto vostre risposte!!!



Concordo con questa tua conclusione, infatti per noi che Gesù sia morto su un palo, una croce, un forca poco importa e non siamo certo noi a esaltare un simbolo particolare.

L'unica cosa importante è che Gesù, secondo la Legge, doveva morire come un maledetto, cioè appeso ad un legno dunque se fosse morto lapidato non sarebbe stata la stessa cosa...

Shalom
antonellooo
00giovedì 7 luglio 2011 23:25
Re: Re:
gordon62, 07/07/2011 17.17:


Fai una cosa.
Apri un thread su un qualsiasi aspetto dottrinale che ci differenzia, e iniziamo ad analizzarlo insieme alla luce di ciò che insegna la Bibbia.






Perchè quello che dico io me lo invento? Non mi baso sulla Bibbia?

Alla luce di questo ti invito a partecipare alla seguente discussione testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Aspetto tue risposte!
nondisolo
00martedì 19 luglio 2011 15:03
Re:
(benny59), 7/7/2011 1:10 PM:

Per i primi cristiani il Cristo era un grande profeta e il Figlio di Dio che, con la Sua vita, fu un esempio per tutti noi. Non avrebbero mai pensato di adorare un bambinello nella mangiatoia cantando canzoni sentimentali, o di rappresentarlo addirittura come uomo in punto di morte sul crocefisso.Non conoscevano il crocifisso - come confermato dal testimone contemporaneo Minicius Felis già nel 150 d.C. Era invece nel culto di Attis che l’immagine del Dio Attis veniva attaccata ad un palo e portata tra la gente.
D'altronde perchè mai avrebbero dovuto adorare la croce se era un simbolo pagano?
Senza dimenticare come l'adorazioni di idoli,immagini,statuette sono contrarie al secondo comandamento.:

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Uno delle questioni più interessanti riguarda la crocifissione e risponde alla seguente domanda: "Cristo morì in croce o legato a un palo?". Oggi possiamo dire ,quasi con certezza, che Gesù fu crocisso a un palo e lo possiamo fare sulla base di analisi storiche,archeologiche e linguistiche.Ai tempi di Gesù,i Romani erano soliti applicare quest'antica forma di punizione,usando un palo.Ne troviamo testimonianze tra i vari autori latini del tempo,ad esempio.L'equivoco nasce,in primis,dalla traduzione del termine greco stauros,che fu tradotto con croce. Come si può verificare in ogni dizionario greco, stauros nel greco classico significa effettivamente "palo", ma ai tempi di Gesù (5 secoli dopo) aveva assunto anche il significato di croce. Significava anche croce,ma non era certo il suo significato primario. Poi vi sono le testimonianze archeologiche che provano come a quei tempi la crocefissione fosse fatta con l'utilizzo di un palo. Di certo, il fatto che la croce fosse un simbolo pagano, non può essere una prova a suffraggio della nostra tesi.Il perchè è abbastanza semplice: anche il palo è un simbolo pagano,per la precisione è un simbolo fallico. Ma la questione non avrebbe molta importanza,se non fosse che la Chiesa ne ha adottato il culto.

fonte Jubeljahr2000




Per favore: non facciamoci i conoscitori di storia Latina della domenica!Porta le fonti dei tuoi autori latini che dicono del palo, perchè Tacito e Svetonio che sono del I sec. riportano ben altro e sono molto più fedeli di qualunque altro.
Informati sulla Letteratura Latina e troverai molte più citazioni di crux -crucis in ambito di pena di morte. La tesi dello Stauros come pezzo di legno tiene in due o tre contesti, per il resto si usano milioni di altri vocaboli ben più conosciuti.
Di conseguenza, che i primi cattolici non conoscessero la crocefissione è un errore, non madornale, ma di ignoranza pura della pena di morte romana: essa veniva data solitamente a disertori, ribelli, ladri non cittadini di Roma(ecco perchè Paolo di tarso fu decapitato).

Sul tema della croce(+) di nuovo: pagano perchè? semplice di origine asiatica, precisamente Tibetana, la croce era un simbolo della religione locale, ma SCORDARSI che la Chiesa fa riferimento a quello: manco sapevano dell'esistenza tra poco del Tibet(citato già da Erodoto come un luogo ameno e pericoloso, fantasioso comunque).
La tesi del simbolo fallico ha del ridere!



barnabino
00martedì 19 luglio 2011 15:14
Caro Nondisolo,


perchè Tacito e Svetonio che sono del I sec. riportano ben altro e sono molto più fedeli di qualunque altro



Cosa direbbero circa la forma del legno usato come pena capitale?


Informati sulla Letteratura Latina e troverai molte più citazioni di crux -crucis in ambito di pena di morte



Il problema non è l'uso del termine crux ma se questi indicasse una forma ben precisa o semplicemente se indicasse un patibolo costituito da un palo eretto sul terreno a cui poi, con metodi diversi, veniva appeso il condannato, infatti la parola crux, di per sé, non indica un oggetto a forma di croce tradizionale, ma oggetti che potevano avere forme differenti, ma comunque costituite da un patibolo verticale.


La tesi dello Stauros come pezzo di legno tiene in due o tre contesti, per il resto si usano milioni di altri vocaboli ben più conosciuti



Potresti spiegarti meglio? Tra i greci, e quindo anche nella Palestina, il contesto era sicuramente quello penale ed indicava comunemente un legno verticale su cui era poi innalzato o appeso il condannato.


Sul tema della croce(+) di nuovo: pagano perchè?



Il simbolo della croce era piuttosto comune, ma al di là se venisse o meno impiegato in riti pagani di fatto i cristiano non si inchinano né venerano o adorano alcun tipo di simbolo o immagine, tanto più l'oggetto con cui venne torturato Gesù Cristo...

Shalom
nondisolo
00martedì 19 luglio 2011 15:27
Re:
barnabino, 7/19/2011 3:14 PM:

Caro Nondisolo,


perchè Tacito e Svetonio che sono del I sec. riportano ben altro e sono molto più fedeli di qualunque altro



Cosa direbbero circa la forma del legno usato come pena capitale?


Informati sulla Letteratura Latina e troverai molte più citazioni di crux -crucis in ambito di pena di morte



Il problema non è l'uso del termine crux ma se questi indicasse una forma ben precisa o semplicemente se indicasse un patibolo costituito da un palo eretto sul terreno a cui poi, con metodi diversi, veniva appeso il condannato, infatti la parola crux, di per sé, non indica un oggetto a forma di croce tradizionale, ma oggetti che potevano avere forme differenti, ma comunque costituite da un patibolo verticale.


La tesi dello Stauros come pezzo di legno tiene in due o tre contesti, per il resto si usano milioni di altri vocaboli ben più conosciuti



Potresti spiegarti meglio? Tra i greci, e quindo anche nella Palestina, il contesto era sicuramente quello penale ed indicava comunemente un legno verticale su cui era poi innalzato o appeso il condannato.


Sul tema della croce(+) di nuovo: pagano perchè?



Il simbolo della croce era piuttosto comune, ma al di là se venisse o meno impiegato in riti pagani di fatto i cristiano non si inchinano né venerano o adorano alcun tipo di simbolo o immagine, tanto più l'oggetto con cui venne torturato Gesù Cristo...

Shalom



E qui che non ci siamo:
viene riportato da un manoscritto, questa volta non taciteo o svetoniano, di una crocefissione di massa lunga la strada che da Roma porta a Napoli: ebbene si parla di asse traverso e verticale "proprio come dei ladroni" afferma il cronista.
In ambito Ellenico la Crocefissione non è riportata, arriva portata dalla legge romana.
Sul fatto che i Cristiani non fanno quello, avrei da ridire ma parecchio: non si parla infatti di venerazione della croce in ambito cattolico(notte del venerdì santo pasquale?).


barnabino
00martedì 19 luglio 2011 15:40
Caro nondosolo,


viene riportato da un manoscritto, questa volta non taciteo o svetoniano, di una crocefissione di massa lunga la strada che da Roma porta a Napoli: ebbene si parla di asse traverso e verticale "proprio come dei ladroni" afferma il cronista



Vuoi riportare le coordinate e l'epoca? Detto così si capisce ben poco... un ladrone sarebbe stato comunque appeso ad un legno verticale che è appunto quello che per i greci caratterizzava la morte sullo stauros, ma non vedo come questo possa portarci a dedurre la forma comune della crux, dato che poteva assumere qualunque forma, ma quello che era caratteristico della crux era il palo verticale.


In ambito Ellenico la Crocefissione non è riportata, arriva portata dalla legge romana



A dire il vero lo stauros era già usato prima dei romani ed era una pena di origine persiana, i greci semplicemente indicarono la crux romana il nome di stauros, ma al di là del riferimento al palo verticale non c'è alcuna indicazione che avesse una forma particolare.


Sul fatto che i Cristiani non fanno quello, avrei da ridire ma parecchio: non si parla infatti di venerazione della croce in ambito cattolico



Non saprei, certo si vedono croci portate in processione, croci davanti a cui si prega, che vengono baciate, messe al collo, messi su stendardi di guerra, onorificenze militari, simboli di partiti politici, oggetto di superstizione, ecc... non saprei se è venerazione ma certo ci rassomiglia molto!

Shalom


Barnaba1977
00martedì 19 luglio 2011 15:59
Re:
Vedo solo ora questo post.

antonellooo, 07/07/2011 19.09:

Gradirei mi indicassi i documenti che hai citato.



Che documentazione avrei citato?

antonellooo, 07/07/2011 19.09:

Si, è decisamente orgoglio e me lo hai confermato.
Ma come ti permetti? Ma noi chi? I tuoi conoscenti? Non puoi fare un discorso generale, perchè lo stesso potrei dire lo stesso io dei tuoi fratelli e ti assicuro che episodi da raccontare ne ho!
Quindi ti invito ad essere più rispettoso e di non fare un discorso generalizzato solo in base ad alcune tue esperienze.


Pensa che una volta ho chiesto a sessanta cattolici se conoscevano la dottrina della transustanzazione... nessuno mi ha rispost

o...

Quando ho letto sta cosa son scoppiato a ridere....mi sono immaginato io che mi rivolgevo a mia nonna dicendogli "mi passi l'i-phone" ;-)
Mia nonna non sa cos'è l'i-phone ma sa che è un telefonino.
Che all'interno della chiesa ci sia ignoranza in certe materie è verissimo, ma sicuramente il 99% delle persone da te fermate conoscevano benissimo cosa tu intendessi per transustanzazione, non conoscevano solo il nome specifico.



Risparmiati queste prese in giro. Transustanziazione non è l'iPhone, è una dottrina vecchia di secoli. Se non la conoscono per nome è un indice di come la chiesa abbia lavorato male. Poi, se debbo spiegare io cos'è e cosa implica, significa che veramente nel cuore delle persone c'è solo formalismo quando prendono l'ostia dal prete.

antonellooo, 07/07/2011 19.09:

Quindi un ignorante limitata nella comprensione e che non sa ne leggere e ne scrivere, non potrà mai aver fede?



Se è ignorante in merito agli insegnamenti del Cristo, allora sì.

(Romani 10:14-15) Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi? Come, a loro volta, predicheranno se non sono stati mandati? Come è scritto: “Come sono piacevoli i piedi di quelli che dichiarano la buona notizia di cose buone!”

antonellooo, 07/07/2011 19.09:

Nella mia ignoranza sono giunto ad una conclusione: non è importante come sia morto Gesù, ma è importante il perchè sia morto.
E' grazie a quella morte che noi siamo stati salvati.



[SM=g1861209] Ma infatti, ti ripeto che la nostra posizione brucia ai cattolici più di quanto possa bruciare a noi se un giorno venisse fuori la prova che Gesù è morto su una croce tradizionale.
nondisolo
00martedì 19 luglio 2011 16:07
Re:
barnabino, 7/19/2011 3:40 PM:

Caro nondosolo,

viene riportato da un manoscritto, questa volta non taciteo o svetoniano, di una crocefissione di massa lunga la strada che da Roma porta a Napoli: ebbene si parla di asse traverso e verticale "proprio come dei ladroni" afferma il cronista



Vuoi riportare le coordinate e l'epoca? Detto così si capisce ben poco... un ladrone sarebbe stato comunque appeso ad un legno verticale che è appunto quello che per i greci caratterizzava la morte sullo stauros, ma non vedo come questo possa portarci a dedurre la forma comune della crux, dato che poteva assumere qualunque forma, ma quello che era caratteristico della crux era il palo verticale.


In ambito Ellenico la Crocefissione non è riportata, arriva portata dalla legge romana



A dire il vero lo stauros era già usato prima dei romani ed era una pena di origine persiana, i greci semplicemente indicarono la crux romana il nome di stauros, ma al di là del riferimento al palo verticale non c'è alcuna indicazione che avesse una forma particolare.


Sul fatto che i Cristiani non fanno quello, avrei da ridire ma parecchio: non si parla infatti di venerazione della croce in ambito cattolico



Non saprei, certo si vedono croci portate in processione, croci davanti a cui si prega, che vengono baciate, messe al collo, messi su stendardi di guerra, onorificenze militari, simboli di partiti politici, oggetto di superstizione, ecc... non saprei se è venerazione ma certo ci rassomiglia molto!

Shalom



la croceffissione di massa fu quella del famoso ribelle Spartaco e i suoi seguaci.
Non ci si fossilizziamo sullo stauros.
In ambito romano si parla di stipes e patibolum, palo verticale e orizzontale.
La cronaca è del I secolo a.C. ma ce ne anche un'altra del I sec a.C di provenienza Palestinese.
Sul fatto delle venerazioni ci sarebbe da dire ma non ora.

Se per te comunque viene difficile pensare e cambiare anche di fronte ai dati oggettivi quivi riportati, mi dispiace. Più che continuare così io non posso. Ci sono migliaia di studi sulla Cultura e legge romana che potrebbero servire per meglio leggere la bibbia, ma forse fa più comodo pensare allo stauros, come una scala(vedi erodoto sul G come la usa). O magari rimanere all'uso più antico pre-classico di Stauros come palo di origine omerica.

Hai la scelta di leggere come vuoi, ma di fronte ai testi che abbiamo possiamo dire che Gesù Cristo fu crocifisso alla croce perchè reo di rivolta(dichiarasi rex iudeorum= sobillatore).



(domingo7)
00martedì 19 luglio 2011 18:41
Il problema della croce
Il problema non sta nella croce o nel palo ma nell'esaltazione sregolata che tale strumento di morte ha ricevuto soprattutto nei secoli passati .....

Alla umile devozione verso Cristo crocifisso, morto per la nostra salvezza, tra spasimi, insulti e dolori è infatti spesso subentrata una venerazione quasi magica verso qualsiasi oggetto fatto a forma di croce, magari anche spoglio dall'immagine di Gesù morente ......

Della vera croce su cui sarebbe morto Nostro Signore, si persero definitivamente le tracce nel 1187, quando i musulmani la strapparono al vescovo di San Giovanni d'Acri, che l'aveva portata con sé, come un magico talismano, nella battaglia di Hattin. La Santa Croce, profanata dalla superstizione e dalla ferocia delle orde crociate, scomparve così dalla storia, come secoli prima era successo dell’arca dell’alleanza (Geremia 3,16) e del serpente di bronzo (2 Re 18,4)....

I cristiani possono sicuramente continuare ad utilizzare la croce come segno della loro fede, a patto di non pretendere d'esser riconosciuti per il loro gusto di portare appesi al collo crocifissi o di esaltare in modo disgustoso e masochista la sofferenza ....ma piuttosto per la passione di praticare il sacrificio, il controllo sulle passioni e soprattutto l'amore gli uni verso gli altri ....


Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri (Giovanni 13,35)


.Piero:
00martedì 19 luglio 2011 18:58
Veramente ci sarebbe una prova evangelica del fatto che Gesù è stato appeso a una croce e non a un palo.
Nel vangelo di Giovanni, Tommaso mostra di non credere alla resurrezione di Gesù (d'altronde, chi ci avrebbe creduto?) e dice queste parole

«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò»

Ora, se Gesu fosse stato appeso a un palo, come si vede da vostre raffigurazioni, le mani sarebbero state unite insieme e infisso un solo chiodo.
Tommaso però, che sa come è stato crocifisso Gesù, parla di chiodi al plurale, per cui è chiaro che le braccia erano separate e aperte, come su una croce.

Inoltre il titulus viene, secondo i vangeli, posto sopra la testa di Gesù, ma fra la testa e il titulus, nel caso del palo, vi è tutta la lunghezza delle braccia, per cui è più probabile che sia stata una croce il supplizio di Gesù.

Non è neanche vero che non esistessero le croci come estrema punizione romana, anzi, erano molto più frequenti dei pali.
Il palo si usava più spesso quando i condannati erano tanti.

Forse non saranno elementi assolutamente decisivi, avrete le vostre obiezioni, ma sicuramente molto indicativi.

Ciao
(domingo7)
00martedì 19 luglio 2011 19:06

Il fatto che Gesù sia morto su una croce sembra ragionevole
soprattutto se si pensa che portò fino al calvario il legno a cui venne appeso .....

Se avesse portato il legno verticale, penso che sarebbe dovuto essere un uomo dalla forza sovrannaturale, visto che tale legno avrebbe dovuto sorreggere per ore il peso di un uomo per nulla piccolo e denutrito ....

Portare con fatica il legno orizzontale sembra invece più ragionevole .....

Questo dico però in assenza di indicazioni attendibili sull'altezza e sul peso sia del legno che di nostro Signore ....
nondisolo
00martedì 19 luglio 2011 21:08
Re:
.Piero:, 7/19/2011 6:58 PM:

Veramente ci sarebbe una prova evangelica del fatto che Gesù è stato appeso a una croce e non a un palo.
Nel vangelo di Giovanni, Tommaso mostra di non credere alla resurrezione di Gesù (d'altronde, chi ci avrebbe creduto?) e dice queste parole

«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò»

Ora, se Gesu fosse stato appeso a un palo, come si vede da vostre raffigurazioni, le mani sarebbero state unite insieme e infisso un solo chiodo.
Tommaso però, che sa come è stato crocifisso Gesù, parla di chiodi al plurale, per cui è chiaro che le braccia erano separate e aperte, come su una croce.

Inoltre il titulus viene, secondo i vangeli, posto sopra la testa di Gesù, ma fra la testa e il titulus, nel caso del palo, vi è tutta la lunghezza delle braccia, per cui è più probabile che sia stata una croce il supplizio di Gesù.

Non è neanche vero che non esistessero le croci come estrema punizione romana, anzi, erano molto più frequenti dei pali.
Il palo si usava più spesso quando i condannati erano tanti.

Forse non saranno elementi assolutamente decisivi, avrete le vostre obiezioni, ma sicuramente molto indicativi.

Ciao



Confermo questo.
Tutti quanti noi possiamo prenderne atto dai Vangeli....

Amalia 52
00martedì 19 luglio 2011 21:32

Ora, se Gesu fosse stato appeso a un palo, come si vede da vostre raffigurazioni, le mani sarebbero state unite insieme e infisso un solo chiodo.
Tommaso però, che sa come è stato crocifisso Gesù, parla di chiodi al plurale, per cui è chiaro che le braccia erano separate e aperte, come su una croce.



I chiodi non furono conficcate solo alle mani,ma anche ai piedi! [SM=g28004]

[IMG]http://i52.tinypic.com/vgrcyv.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/fn9wue.jpg[/IMG]
nondisolo
00martedì 19 luglio 2011 21:45
Re:
Amalia 52, 7/19/2011 9:32 PM:


Ora, se Gesu fosse stato appeso a un palo, come si vede da vostre raffigurazioni, le mani sarebbero state unite insieme e infisso un solo chiodo.
Tommaso però, che sa come è stato crocifisso Gesù, parla di chiodi al plurale, per cui è chiaro che le braccia erano separate e aperte, come su una croce.



I chiodi non furono conficcate solo alle mani,ma anche ai piedi! [SM=g28004]

[IMG]http://i52.tinypic.com/vgrcyv.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/fn9wue.jpg[/IMG]




te g'ha vist!?? contro ogni analisi storica, ancora si ripropone la tesi del palo di legno. Ma santo cielo si parla di palo di legno nell'odissea, nell'età classica viene usato xulon, e i suoi derivati!!! Viene ripreso come altro per in indicare il classico legno della croce dal momento che la croce in greco non aveva vocabolo!!!!!!!!!!!! [SM=x1408438] [SM=x1408438] [SM=x1408438]
il plurale di chiodi si fa riferimento non solo per le mani ma anche per i piedi, certo, ma resta il atto che il Cristo fu accusato di essere un sobillatore, come tale, morte per crocefissione.

Dall'immagine si capisce in fretta che l'uomo sarebbe morto anche in seguito alla lacerazione dei piedi e degli stinchi: proprio così; infatti i chiodi posti lì non servono a un bel niente.
Poi perchè cavolo bisogna dire che fu messo ad un palo????ma perchè allora la tradizione è falsa?????????
barnabino
00martedì 19 luglio 2011 22:31
Caro nondisolo,


Non ci si fossilizziamo sullo stauros



Nessuno si fossilizza sullo stauros, banalmente il NT usa questa parola (che indicava essenzialmente l'elemento verticale) per descrivere la crux romana.


In ambito romano si parla di stipes e patibolum, palo verticale e orizzontale



Si, ma non vi è alcuna evidenza che nel I secolo il patibulum venisse innalzato sullo stipes a formare una croce, conosci dei passi che descrivono quest'operazione o la dia per scontata?


La cronaca è del I secolo a.C. ma ce ne anche un'altra del I sec a.C di provenienza Palestinese.



Scusami, ma di quale cronaca vai dicendo? Ti avevo chiesto una citazione o almeno le coordinate... ci sono passi del I secolo a.C. che descrivono una crocifissione in Palestina con un oggetto come descritto dalla tradizione? Poi citarmi l'opera precisa, per piacere?


Se per te comunque viene difficile pensare e cambiare anche di fronte ai dati oggettivi quivi riportati, mi dispiace. Più che continuare così io non posso



Quali dati oggettivi "riportati"? Non hai riportato nulla se non le tue idee, dove sono i testi antichi? Come ti ho detto non esiste un solo testo del I secolo da cui si possa evincere che generalmente si crucifiggeva su un oggetto a forma di croce.


O magari rimanere all'uso più antico pre-classico di Stauros come palo di origine omerica



Ma siamo matti? Guarda Omero non usava stauros per indicare il palo di tortura, ma semplicemente un palo in generale, ma lo stauros come oggetto di tortura era ben conosciuto dai greci che attraverso i persiani appendevano al palo i loro condannati... tanto che alla crux romana diedero non a caso questo nome, proprio perché semanticamente era caratterizzata dalla presenza del palo verticale conficcato a terra a cui veniva appeso il prigioniero..


Hai la scelta di leggere come vuoi, ma di fronte ai testi che abbiamo possiamo dire che Gesù Cristo fu crocifisso alla croce perchè reo di rivolta(dichiarasi rex iudeorum= sobillatore)



Il problema non che venne appeso ad una crux, ma la "forma" della crux stessa, che da nessuna parte (tu stesso non citi un testo!) si evince che era come quella che poi venne tramandata dalla tradizione.

Shalom
nondisolo
00martedì 19 luglio 2011 22:45
Re:
barnabino, 7/19/2011 10:31 PM:

Caro nondisolo,


Si, ma non vi è alcuna evidenza che nel I secolo il patibulum venisse innalzato sullo stipes a formare una croce, conosci dei passi che descrivono quest'operazione o la dia per scontata?


La cronaca è del I secolo a.C. ma ce ne anche un'altra del I sec a.C di provenienza Palestinese.



Scusami, ma di quale cronaca vai dicendo? Ti avevo chiesto una citazione o almeno le coordinate... ci sono passi del I secolo a.C. che descrivono una crocifissione in Palestina con un oggetto come descritto dalla tradizione? Poi citarmi l'opera precisa, per piacere?


Se per te comunque viene difficile pensare e cambiare anche di fronte ai dati oggettivi quivi riportati, mi dispiace. Più che continuare così io non posso



Quali dati oggettivi "riportati"? Non hai riportato nulla se non le tue idee, dove sono i testi antichi? Come ti ho detto non esiste un solo testo del I secolo da cui si possa evincere che generalmente si crucifiggeva su un oggetto a forma di croce.


O magari rimanere all'uso più antico pre-classico di Stauros come palo di origine omerica



Ma siamo matti? Guarda Omero non usava stauros per indicare il palo di tortura, ma semplicemente un palo in generale, ma lo stauros come oggetto di tortura era ben conosciuto dai greci che attraverso i persiani appendevano al palo i loro condannati... tanto che alla crux romana diedero non a caso questo nome, proprio perché semanticamente era caratterizzata dalla presenza del palo verticale conficcato a terra a cui veniva appeso il prigioniero..


Hai la scelta di leggere come vuoi, ma di fronte ai testi che abbiamo possiamo dire che Gesù Cristo fu crocifisso alla croce perchè reo di rivolta(dichiarasi rex iudeorum= sobillatore)



Il problema non che venne appeso ad una crux, ma la "forma" della crux stessa, che da nessuna parte (tu stesso non citi un testo!) si evince che era come quella che poi venne tramandata dalla tradizione.

Shalom



iniziamo:
hai ragione la fonte per indicare il non l'ho portata, esso l'ho ricavata da un banale dizionario di Latino Italiano, italiano Latino.

Omero, posto che sia mai esistito, usa stauros come legno, palo. Non vi è eminente riscontro in epoca classica, lo ritroviamo nell'epoca contemporanea del I secolo d.C.
e il prigioniero non era appeso

informati presso le cronache del I secolo a.C della palestina, ad esempio. oppure con Origene, certo tardo...

posto infine che la tradizione non ha nessun motivo di mentire...
barnabino
00martedì 19 luglio 2011 22:55
Caro Domingo,


Il fatto che Gesù sia morto su una croce sembra ragionevole



premetto che trovo la questione della forma crucis del tutto secondaria rispetto alle fede ma trovo altrettanto bizzarre le accuse dei "crociati" che ci accusano di chissà quale crimine contro la storia... dico solo che la scelta dei TdG non è campata in aria, e al di là dell'aspetto teologico della venerazione delle immagini, si fonda su considerazione altrettanto ragionevoli di coloro che ritengono che Gesù morisse su uno stauros a forma di "croce".


soprattutto se si pensa che portò fino al calvario il legno a cui venne appeso... Se avesse portato il legno verticale, penso che sarebbe dovuto essere un uomo dalla forza sovrannaturale, visto che tale legno avrebbe dovuto sorreggere per ore il peso di un uomo per nulla piccolo e denutrito ....



La tradizione e l'iconografia classica, anche molto antica, lo mostra sempre addirittura con l'intera croce sulle spalle, evidentemente se questi furono testimoni di crocifissioni farlo non costituiva una cosa impossibile, anche perché se ipotizziamo che portasse solo il palo verticale, presumibilmente non alto più di 3 metri e mezzo, non si tratterebbe di una peso eccessivo, forse 40-50 chili, che possono essere trascinati sulle spalle da chiunque, e sarebbero compatibili con la descrizione di Cristo che crollo sotto il suo peso.


Portare con fatica il legno orizzontale sembra invece più ragionevole...



Storicamente il problema è questo: i romani in genere facevano portare al prigioniero un patibulum (il legno orizzontale) come forma di punizione fino al luogo dell'esecuzione. Ora, alcuni hanno ipotizzato che il condannato fosse poi appeso allo stipes (verticale, propriamente lo stauros greco) dopo essere stato inchiodato a questo patibulum, ma in realtà i testi non sono affatto così chiari, infatti non esiste alcun testo antico che descriva quest'operazione ipotetica e la forma della crux (almeno fino al II secolo) è lasciata molto sul vago, facendo pensare a possibilità più o meno varie, ad esempio si è ipotizzato che la pena del patibulum facesse parte della crocifissione ma fosse una pena distinta da quella della crocifissione vera a propria, ovvero che il condannato portasse il patibulum come punizione e in seguito appeso al palo verticale che si trovava già sul posto.


Questo dico però in assenza di indicazioni attendibili sull'altezza e sul peso sia del legno che di nostro Signore ....



Naturalmente, non possiamo fare che delle ipotesi, una cosa è certa, solo dai vangeli è pressoché impossibile dire quale fosse la forma esatta del legno su cui morì Gesù, abbiamo sole degli indizi.

Shalom
barnabino
00martedì 19 luglio 2011 23:14
Caro nondisolo,


hai ragione la fonte per indicare il non l'ho portata, esso l'ho ricavata da un banale dizionario di Latino Italiano, italiano Latino



Dunque se non hai letto la fonte mi chiedo come tu possa dedurre quale fosse la forma della crux descritta dall'autore, che mi devi ancora citare, per altro. In genere i "banali" dizionari di latino citano gli autori e le fonti.


Omero, posto che sia mai esistito, usa stauros come legno, palo



Si, questo è il senso di più ovvio di stauros, non solo in Omero ma anche in Erodoto, Tucidide, Diodoro Siculo e Plutarco, per citare quelli che ricordo: un legno verticale piantato nel terreno. I greci non dovettero coniare alcun nuovo termine per descrivere la crux romana usata in epoca imperiale, non fecero che usare questo termine che descriveva fondamentalmente il palo verticale a cui il prigioniero era appeso (legato, inchiodato, ecc... non cambiava la morte che faceva).


Non vi è eminente riscontro in epoca classica, lo ritroviamo nell'epoca contemporanea del I secolo d.C.



Non capisco cosa intendi che non vi è riscontro, Giuseppe Flavio ad esempio usa il termine per indicare lo strumento di esecuzioni di massa operate al suo tempo o precedentemente.


informati presso le cronache del I secolo a.C della palestina, ad esempio. oppure con Origene, certo tardo...



Cronache della Palestina del I secolo che descrivono la crocifissione nei dettagli della forma dello stauros non ne conosco, se sei così compiacente da indicarle magari parliamo di qualcosa... riguardo ad Origene potrebbe darci indicazioni del III secolo, non di due secoli prima.


posto infine che la tradizione non ha nessun motivo di mentire...



Non si tratta di mentire ma solo di ignorare, chi descrive la croce non era presente all'evento storica e spesso la tradizione aveva idee piuttosto confuse, ad esempio Ireneo di Lione sostiene che Gesù fosse morto a 50 anni per motivi apologetici, dunque dovremmo stare molto attenti a prendere come storicamente corretto tutto quello che fu tramandato dalla tradizione.

Shalom
.Piero:
00mercoledì 20 luglio 2011 11:24
Perchè la tradizione non è importante?
Gli apostoli e i discepoli avranno certo visto e saputo come era morto il Signore, e lo hanno tramandato a voce, visto che nei vangeli non è ben specificato. Forse se esistessero ancora i vangeli scritti in ebraico o in aramaico potremmo avere qualche altra indicazione.

Ad Amalia vorrei dire che Tommaso, nella sua frase, si riferisce esclusivamente alle mani, non parla di piedi, però parla di "chiodi", riferito evidentemente alle mani.

Ma poi, crocifiggere non significa appendere a una croce?
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