.silvieta.
00martedì 10 gennaio 2006 16:23
Taci,anima stanca di godere
Taci,anima stanca di godere
e di soffrire(all'uno e all'altro vai
rassegnata)
Nessuna voce tua odo se ascolto:
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza ,non d'ira o di speranza,
e neppure di tedio.
Giaci come
il corpo,ammutolita,tutta piena
d'una rassegnazione disperata.
Non ci stupiremmo,
non è vero,mia anima,se il cuore
si fermasse,sospeso se ci fosse
il fiato.............
Invece camminiamo,
camminiamo io e te come sonnambuli.
E gli alberi son alberi,le case
sono case,le donne
che passano son donne, e tutto è quello
che è,soltanto quel che è.
La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ha la voce
la sirena del mondo,e il mondo è un grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso.
studiando...mi sono imbattuta in questa poesia di Camillo Sbarbaro....secondo me ...molto...molto BELLA
jgor
00martedì 10 gennaio 2006 16:24
camillo sbarbaro era uno svikingo??
-lolita-
00martedì 10 gennaio 2006 17:39
... senza parole... bellissima poesia... spero di non rispecchiarmi (più
) in questi versi...
.silvieta.
00martedì 10 gennaio 2006 17:52
eh si Ale.....lo spero anch per te...e per me...spero di snmettere di rispecchiarmi in questi!!!!!!
titoucurtu
00venerdì 13 gennaio 2006 00:52
e infatti, perche' non tace?