piu' europa o meno europa?

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laplace77
00mercoledì 14 settembre 2011 13:30
ma soprattutto: quale europa?


si parte da una discussione sulle tasse, nata nel thread principale, che riporto per completezza


ziomaoziomao, 14/09/2011 12.05:



laplace77, 9/14/2011 11:10 AM:



ziomaoziomao, 14/09/2011 10.36:



laplace77, 9/14/2011 8:38 AM:



_gmp_, 13/09/2011 23.16:



ma non se ne parla proprio, come ti è venuto in mente? crisi del bilancio statale negli anni '70 non c'erano, si inflazionava e via, la cinghia ha cominciato a stringersi nel 1992



l'adesione all'euro ci ha imposto la fine della svalutazione competitiva, mediante la fine della sovranita' monetaria

secondo me, visto che ora ci chiedono la resa della sovranita' fiscale per sostenere il nostro debito, prima ci commissariano, poi ci fanno fare quanto proposto qua:


Domenica 11 - ore 19,00

Mettere le mani nelle tasche dei ladri

Marco Travaglio, Francesco Greco, Piercamillo Davigo, Bruno Tinti
Moderano: Marco Lillo e Antonella Mascali


GUARDA IL VIDEO



che poi e' l'unica per sistemare i conti, magari accompagnata da patrimoniale molto progressiva, senza ammazzare i consumi (e quindi gli export della germania)

[SM=g9128]




...commentare l'orripilante trattato di lisbona, un colpo di stato osceno che fra le tante cose :

- introduce la pena di morte in caso di sommosse contro l'ue
- toglie su 21 campi strategici la possibilità al parlamento europeo di veto, il parlamento unico ente elettivo in ue non può nè legiferare ( compito della commissione non eletta ) nè porre veti, nè dettare l'indirizzo politico.... parlamento che può solo applaudire le decisioni prese da una commissione non eletta, come si chiamavano una volta.. dittature per caso ?

- introduce follie dittatoriali come il principio di sussidarità, leggere per credere di cosa sono stati capaci di partorire questi delinquenti.
- liberalizza tutti i servizi pubblici
- impone il paraggegio di bilancio, addio a qualunque forma di investimento statale
....


ma dove azzo stava il caro travaglio quando si distruggevano i paesi europei con questo golpe ?

se proprio bisogna ascoltare qualcuno, almeno sceglierselo un tantino più serio :

Paolo Barnard,
trattato di lisbona.

www.youtube.com/watch?v=-y5M4ertbR0&feature=related


saluti
Mao




tralasciando il resto del delirio, vedo che hai scoperto che c'e' stata la globalizzazione, che si va verso macrostati (fine degli stati nazionali) e che dalla fine della guerra fredda viviamo la dittatura del neoliberismo

posso solo aggiungere che francamente mi sento piu' europeo che italiano, soprattutto visto come s'e' fatta l'unita' d'italia, 150 anni fa

e che certamente la soluzione non e' il "sindacalismo nazionale", se vogliamo cambiare il trattato di lisbona o la natura degli "stati uniti d'europa"

il video cmq e' interessante, me lo guardo con calma

saluti




ciao Laplace

sono d'accordo con tè sulla dittatura del neolibersimo, dittatura realizzata grazie alla creazione di macrostati e macroistituzioni non elette come l'fmi o il wto che decidono della vita di tutti noi sopra la nostra testa.

ma una cosa ci tengo a chiarire,
io prima che italiano o europeo mi sento profondamente democratico, nel senso che ritengo necessario che il popolo abbia una sua rappresentanza eletta, l'ue che si voglia rigirare la frittata non è un sistema democratico, ma un governo della commissione non eletta da nessuno che fà gli interessi di tutti meno che dei cittadini europei.

pertanto prima questa bruttura crolla prima i popoli potranno nuovamente decidere nel bene o nel male i loro destini.

PS...
per i "deliri", guardati le dichiarazioni d'amore del travaglio per i bombardamenti israeliani sulla palestina e poi ne riparliamo.
io sono convinto che ogni persona debba avere anche una dignità, se uno dice certe robe per mè è una merda a prescindere specie quando pontifica di rispetto della legalità e altre facezie similari.

non ti sei mai chiesto come mai uno che si definisce "antisistema" come il sig. travaglio è talmente antisistema da essere su ogni televisione e giornale main stream ?
da pigliare i soldini a palate dai suoi padroni ?

già, chissà come mai....


ciao
Mao



la "rappresentanza democraticamente eletta" fa un po' ridere, guarda grecia e italia:
- in grecia, hanno "democraticamente" abusato del debito, perche' faceva comodo a tutti il "vivere al di sopra delle proprie possibilita'";
- in italia, beh, i discorsi sul "governo scelto dal popolo" si commenterebbero da soli, se non volessimo aggiungere il discorso del "non eletto ma nominato dal segretario", l'astensionismo primo partito, l'assoluta mancanza di rappresentanza per i cittadini comuni (che ad essere rappresentate sono solo le lobby e i gruppi di potere, dagli evasori/mafiosi/piduisti di destra, ai palazzinari/clericali/ciellini/etc dell'udc alle coop del pd, ecc...)

altro discorso e' la rappresentanza in germania, un paese un tantino piu' serio


a livello europeo, la stortura della commissione, e' stata fatta proprio perche' non si potevano scavalcare i governi nazionali, infatti la commissione non e' determinata dal parlamento europeo (ovvero dalle elezioni europee, come avviene in varie maniere negli stati), ma e' nominata (in accordo con il consiglio europeo) dal presidente, a sua volta eletto dal consiglio europeo ed "approvata" dal parlamento:


(La commissione europea)
I 27 Commissari, uno per ogni paese dell'UE, rappresentano la guida politica della Commissione durante il mandato di cinque anni. Il Presidente attribuisce a ogni Commissario la responsabilità per settori politici specifici.

...

Il Presidente viene eletto dal Consiglio europeo. Il Consiglio inoltre, d'accordo con il Presidente eletto, designa gli altri Commissari.

La designazione di tutti i Commissari, compreso il Presidente, è soggetta all'approvazione del Parlamento europeo. Durante il mandato, essi sono responsabili dinanzi il Parlamento, che ha la competenza esclusiva di destituire la Commissione.


(Il consiglio europeo)

...
Chi ne fa parte?

Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato o di governo dei paesi membri, dal presidente della Commissione e dal Presidente del Consiglio europeo stesso che presiede le sessioni. Anche l'Alto rappresentate dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza English (en) partecipa ai lavori.



si potrebbe dire quindi che e' una cricca/casta all'ennesima potenza, in rappresentanza delle cricche/caste nazionali

decisamente non e' questa l'europa che vorrebbero i cittadini...

io sarei semmai per un modello piu' vicino alla federazione USA (con tanto di costituzione "We, the people" invece di quell'accrocchio della costituzione europea - accrocchio di nuovo necessario a tutelare "le diversita'" dei vari stati nazionali: ti ricordo che in USA tutti gli stati sono "res publica", qui invece ci facciamo ancora le pugnette con le "teste coronate")

[SM=g9128]

laplace77
00mercoledì 14 settembre 2011 13:38
ma soprattutto: quale europa?

affrontata la pars destruens sopra, qualche spunto per la pars construens


fonte: il fatto quotidiano


Blog | di Lavoce.info - 14 settembre 2011

Come finirà la saga dei debiti sovrani


Con le ultime notizie dalla Grecia è ripartita la crisi del debito degli Stati. C’è chi pensa che l’euro sia una coperta troppo corta. Non è così: i costi del break up lo rendono una strada a senso unico. E allora bisogna mettersi con pazienza e poco alla volta a rifondare “alla tedesca” il funzionamento dell’Unione Europea, non solo quella monetaria. Dopo aver salvato la Grecia: altrimenti non ci sarà nessuna Unione da rifondare.

di Francesco Daveri* (fonte: www.lavoce.info)





La saga della crisi dei debiti degli Stati è entrata nella sua fase finale. Ecco qui riassunte l’ultima puntata e quelle precedenti. Alla fine, i possibili finali e una previsione: se oggi non si salva – ancora e sgradevolmente – la Grecia, non ci sarà nessuna Unione da rifondare su nuove basi.


La fase più recente della saga dei debiti sovrani


La fase più recente della saga è cominciata ancora una volta con le notizie in arrivo dalla Grecia. Parlando con gli imprenditori riuniti a Salonicco, il ministro della Finanze Evangelos Venizelos ha annunciato che l’economia greca nel 2011 vedrà il proprio Pil ridursi per più del 5 per cento. La recessione greca sarà cioè probabilmente ben più aspra di quanto previsto (o sperato) dal governo greco e dalla troika composta dalla Commissione europea, dalla Bce e dal Fondo monetario internazionale. Le misure di austerità introdotte nel 2010 (aumento dell’Iva e tagli agli stipendi dei lavoratori pubblici e alle pensioni) stanno producendo il risultato atteso di ridurre la spesa pubblica. Ma assieme a questo effetto sta arrivando l’effetto recessivo delle misure. Il guaio è che una recessione più severa si mangia a catena le entrate fiscali e porta con sé nel baratro gli obiettivi di riduzione del deficit concordati con la troika come condizione per continuare a ricevere gli aiuti che danno ossigeno all’economia greca. E allora ecco arrivare l’ennesima correzione: con i primi mesi del 2012, a essere spremuti saranno questa volta i proprietari di casa, per quattro euro al metro quadro. Ma se la recessione peggiora ci vorranno ancora più aiuti per evitare il default del governo greco. Evento da non dare per scontato in presenza di crescente insoddisfazione dell’elettorato tedesco e dei vincoli a ulteriori decisioni che comportano oneri per il contribuente posti dalla Corte costituzionale.

E se la crisi greca si avvita ancora una volta, ecco un’altra buona ragione per l’ulteriore caduta dei valori di borsa delle banche francesi. Bnp Paribas, Societé Generale e Credit Agricole hanno già perso circa il 50 per cento del loro valore tra giugno e metà settembre 2011. I loro attivi sono ancora troppo esposti nei confronti del debito pubblico greco. A seguire, sono arrivate puntuali il declassamento del rating di due di esse da parte di Moody’s assieme alla dichiarazione di supporto del governo francese nei confronti delle tre banche e – possiamo scommetterci – con il solito grido di “dalli all’untore” nei confronti delle società di rating. Fino alla prossima volta.


Le puntate precedenti

Con il procedere delle varie puntate della saga, la sensazione che l’euro sia (o sia diventata) una coperta troppo corta è divenuta palpabile. Con il senno di poi, oggi sembrerebbe facile concludere che l’idea di fare un’unione monetaria – una grande unione monetaria – tra paesi molto diversi, dotati di differenti istituzioni nazionali di supervisione dell’attività bancaria, senza un solido meccanismo di aiuti di emergenza e senza un insieme di regole fiscali più credibile di quello sancito nel Trattato di Maastricht sia stata – diciamolo – un imprudente salto nel buio. Un esempio dei danni che l’ottimismo della volontà può arrecare quando lo si fa prevalere sul pessimismo della ragione.

Sull’altro lato dell’oceano Atlantico, peraltro, gli americani ci avevano avvertiti che l’euro era uno strano animale. Ci avevano detto che non si era mai vista un’unione monetaria tra paesi che mettevano l’autonomia politica nazionale in cima alle loro agende politiche. Abbiamo pensato che avessero paura di perdere il monopolio del dollaro come valuta di riserva nelle transazioni internazionali, la fonte ultima di finanziamento del loro tenore di vita. Comunque, per dieci anni, a dispetto dello scetticismo americano, l’euro ci ha portato almeno un beneficio, molto evidente nella figura riportata in alto: la riduzione e la convergenza dei tassi di interesse e un forte impulso verso una maggiore disponibilità di credito in tutta Europa.

L’occasione è stata però largamente sprecata dai singoli Stati: i governi si sono goduti il bonus del minor costo del debito e hanno continuato a fare quello che facevano prima della corsa verso l’euro.
Hanno creduto che l’euro – quasi come la caduta del Muro di Berlino – fosse la “Fine della Storia”. E invece era solo l’inizio, l’inizio di una nuova fase in cui tra i paesi europei cominciava la gara delle riforme: senza lo strumento del cambio solo chi fa le riforme necessarie a mantenere la competitività riesce a vincere sui mercati europei e mondiali. L’euro ha quindi finito per accrescere le differenze tra i paesi dell’Unione, tra quelli che stanno in piedi con le loro gambe perché hanno fatto le riforme e quelli che non ce la fanno perché non hanno adattato le loro istituzioni a una società invecchiata, ma globale. I primi crescono in modo equilibrato, gli altri no: spagnoli, irlandesi e greci sono cresciuti ma alimentando gravi squilibri, italiani e portoghesi non sono cresciuti affatto
.

A far scoppiare la bomba è stata la crisi finanziaria del 2008-09. La crisi – o meglio le risposte alla crisi – hanno provocato un rapido peggioramento dei conti pubblici anche nei paesi rigoristi dal punto di vista fiscale, il che ha accresciuto l’attenzione dei contribuenti verso il “bang for the buck”, verso i ritorni e i costi sociali della spesa pubblica. Fino a che la spesa pubblica è inefficiente ma non provoca un insopportabile fardello fiscale, spiegare a un tedesco che occorre salvare un paese come la Grecia per consentire che l’unione monetaria continui a funzionare potrebbe non essere troppo difficile per un buon politico (Helmut Kohl riuscì a far digerire ai suoi concittadini un inverosimile cambio uno a uno tra il marco occidentale e quello orientale). Ma le cose si complicano quando il debito pubblico aumenta rapidamente (dal 65 per cento del Pil del 2007 all’84 per cento del 2011 in Germania). E così l’opinione pubblica tedesca ha cominciato a pensare seriamente all’ipotesi di sbarazzarsi dei “deficit sinner” – dei peccatori del deficit, a cominciare dai greci ma per arrivare forse agli italiani – come ci hanno fatto capire le dimissioni del banchiere centrale tedesco Jurgen Stark dal consiglio della Bce.


Salvare la Grecia e rifondare l’Unione

Il problema o la fortuna, a seconda dei punti di vista, è che l’euro è una strada a senso unico. Chi ha provato a fare i conti del costo del break up (lo hanno per ora fatto in modo un po’ sbrigativo tre economisti di Ubs) ha tirato fuori numeri da capogiro come 6-8 mila euro per ogni tedesco solo nel primo anno, il 15-20 per cento del Pil tedesco. Al di là dei numeri precisi, conta la logica del ragionamento: già nella fase di transizione verso la nuova situazione, si verificherebbero massicce fughe di capitale verso la Germania e gravi insolvenze nei paesi più deboli dell’area euro orfana della Germania, con un drammatico apprezzamento del neo-marco rispetto all’euro. Implicazioni più ovvie per i tedeschi? Almeno due: le aziende tedesche non esporterebbero più frigoriferi e automobili nel resto dell’Europa e nel mondo e le banche tedesche si troverebbero piene di titoli del debito denominati nella valuta sbagliata (l’euro). Se dunque fosse la Germania a lasciare l’euro, ogni cittadino tedesco si troverebbe a sborsare un sacco di soldi per ricapitalizzare il sistema bancario e per salvare la Miele e la Volkswagen.

Che cosa rimane ai tedeschi e all’Europa allora? Rimane una strada obbligata: quella di mettersi con pazienza e poco alla volta a rifondare “alla tedesca” il funzionamento dell’Unione Europea, non solo quella monetaria. Se riuscirà a ottenere da tutti i partecipanti all’Unione le riforme desiderate, a quel punto diventerà irrilevante la nazionalità di chi sarà a capo dell’Unione riformata e le resistenze dei contribuenti tedeschi potranno essere superate e la Costituzione tedesca opportunamente emendata. Ma è bene tenere a mente che tutto ciò non potrà avvenire prima di aver spento l’incendio, cioè avendo prima – subito – garantito un rinnovo di aiuti pluriennali che eviti alla Grecia la prosecuzione della strategia di lento suicidio economico a cui sta andando incontro nell’attuazione del suo programma di aggiustamento fiscale. Se non si salva la Grecia oggi, non ci sarà nessun trattato europeo da riscrivere domani.

*E’ professore ordinario di Politica Economica presso l’Università di Parma. Insegna anche nel programma MBA della Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi. Ha collaborato con la Banca Mondiale, il Ministero dell’Economia e la Commissione Europea. Scrive sul Sole 24 Ore ed è membro del Comitato di redazione de LaVoce.info. La sua attività di ricerca riguarda soprattutto la relazione tra innovazione, produttività e crescita. Oltre a numerosi articoli su riviste internazionali e italiane, ha scritto Centomila punture di spillo con Carlo De Benedetti e Federico Rampini (Mondadori, 2008), e Innovazione cercasi (Laterza, 2006).


[SM=g1747536] [SM=g1750483]



per quanto mi riguarda, non mi dispiacerebbe essere colonizzato/commissariato dai tedeschi:
- l'unificazione con l'ex germania est l'hanno fatta in meno 20 anni, noi sono 150 che abbiamo la "questione meridionale";
- l'economia, la burocrazia, i servizi, ecc;
- praticamente l'unico paese senza bolla immobiliare (a parte il japan che non e' ancora uscito da quella precedente), visto che le case popolari si fanno e si gestiscono seriamente;
- varie ed eventuali, unico neo le cazzate fatte dalle banche coi subprime altrui...

[SM=g9128]
pax2you
00mercoledì 14 settembre 2011 16:13
Peccato il sito abbia problemi...

www.paolobarnard.info/
ziomaoziomao
00mercoledì 14 settembre 2011 18:30
Re:
pax2you, 9/14/2011 4:13 PM:

Peccato il sito abbia problemi...

www.paolobarnard.info/




purtroppo il Barnard ha chiuso con la sua attività politica.
capisco anche i suoi motivi, quello che doveva dire l'ha detto e visti i risultati e l'apatia non gli si può dar torto.

si trovano ancora suoi interventi su youtube, e il suo saggio principale:

Il più grande crimine

una lettura direi obbligata per chiunque.


ziomaoziomao
00mercoledì 14 settembre 2011 19:05
Re: ma soprattutto: quale europa?
ciao Laplace,

sempre un piacere risentirti.

L'ue è una bruttura senza alcuna giustificazione.
se si ragiona per astrazioni allora anche l'fmi o il wto sono espressioni delle volontà popolari, annacquate ed edulcorate in mille rivoli legali tanto da diventare autoreferenziali.

l'ue è oramai una struttura autopoietica, perciò autoreferenziale che si nutre di se stessa.
In ue comanda la commissione tramite le sue sottocommissioni, ce ne sono 3000 da quella per la curvatura del cetriolo ( non è uno sherzo ! ) a quelle più opache e carbonare.
le commissioni e sottocommissioni non devono rispondere a nessuno del loro operato, tantomeno ai singoli governi della ue in compenso nel'ue ci sono migliaia di lobbisti registrati che fanno la loro azione di lobbing persino con uffici privati interni al parlamento ue.

non dimentichiamo che ogni legge della commissione, leggi che il parlamento europeo con il nuovo trattato di lisbona ormai non ha quasi più nessun potere di veto, ogni legge delle commissione riscrive quelle nazionali persino a livello più alto delle singole costituzioni nazionali.

un potere enorme, mai avuto mai avuto prima.

detto questo, io posso capire il tuo ragionamento : forse chiunque è meglio della classe politica italiana completamente inetta e disonorevole.

ma attenzione, che vendersi l'anima ad una struttura come l'ue non è una cosa molto furba.

con chi te la prendi quando i parlamenti nazionali rattificano le direttive ue ? con berlusconi ?

ad esempio le privatizzazioni finali, sanità, scuola e servizi pubblici si faranno perchè sono scritte nero su bianco nel trattato di lisbona e nessun politico o partito che andrà al governo potrà fare diversamente !
con chi te la prenderai ?

hanno letteralmente tolto qualunque possibile dissenso, la gente và in piazza ad urlare contro il berlusconi di turno quando le leggi vengono fatte da qualche sottocommissione della ue.

al parlamento oramai possono al massimo scegliere il menù del giorno della buvette, nulla di più.


DEBITO PUBBLICO

anche qui tante leggende!
che cos'è il debito pubblico ?

il debito in ue è un debito espresso in una moneta NON sovrana, l'euro non è di nessuno, il debito deve essere reperito interamente sul mercato dei capitali.

il debito in alcuni paesi è espresso in moneta sovrana, pertanto non è debito.
ti sembrerà strano ma gli us tecnicamente non possono neanche volendo dichiarare bancarotta, la moneta è la loro e basta stamparla per ripagare i debiti pregressi.

quando il capo della fed ha detto "il nostro debito è un vostro problema" intendeva proprio questo, male che vada accendo la stampante e innondo il mondo di cartaccia, ci rimette che ha in mano il debito americano che verrebbe ripagato con carta igienica.

ma loro ti ripagano, con le figurine del monopoli, ma ti ripagano altro che bancarotta !

certo ci sono tutte le questioni legate all'inflazione, al bilanciamento emissione della moneta e crescita del paese.... ma rimane il fatto che l'italia e ogni altro paese ue emette debito in moneta non sovrana ripagabile SOLO ATTRAVERSO TAGLI DI SPESE E ULTERIORI TASSE.

NB :"SOLO ATTRAVERSO TAGLI DI SPESE E ULTERIORI TASSE"

non ci sono altri modi, non si può nè stampare nè inflazionare.

tutti i paesi che hanno rinunciato alla sovranità monetaria legandosi ad altre valute, perdendo perciò il controllo, sono miseramente falliti : argentina ( dollarizzazione ), area comune monetaria del nord europa, gold standard....

hai mai sentito che sò gente stracciarsi le vesti per il debito pubblico giapponese ?
nò, e sai perchè ?

perchè il debito pubblico giapponese è espresso in moneta sovrana, la banca centrale del giappone è TOTALMENTE PUBBLICA ( a diff. es della fed o dela bce ), il debito è al 96% in mano a banche e risparmiatori giapponesi.

ora dimmi come cavolo fà a fallire per debito un giappone !
appena finito lo tzunami erano già lì a stampare moneta come pazzi per la ricostruzione senza nessun aumento di tasse, senza accise sulla benzina, senza nessuno che si sia lamentato per l'aumento del debito pubblico.

le tasse in giappone sono basse, pensa che la sola iva è al 5% !
non hanno bisogno di tassare per pagarsi il funzionamento dello stato e indovina perchè .... proprio quello!

il debito pubblico è una ricchezza non un peso.
solo i pasi più controcazzuti possono emettere il proprio debito senza problemi, proprio perchè emettere debito e avere chi se lo prende è una prova di grande potere non di debolezza.

i paesi più merdosi e stracciaculari guarda caso sono quelli con debiti pubblici bassissimi rispetto al pil, i paesi africani morti di fame sono quelli più virtuosi a livello mondiale sul debito pubblico !

il giappone o gli us sono le pecore nere, ma hanno la monetina sovrana e hanno usato il loro debito per costruire quello che gli altri non hanno: il giappone le infrastrutture e la potenza produttiva gli us le armi.


perciò quando si parla di debito bisogna chiarire di cosa si parla :

- moneta sovrana o meno
- da chi è detenuto
- proprietà statale o meno della banca centrale
- potenza del paese di imporre le proprie scelte : es gli us, se svalutano chi mandiamo a protestare per essere incenerito con armi nucleari ? vendola ? l'ominicchio napolitano ?

per l'italia sono cetrioli amari !
il paese non può uscirne perchè non ci sono alternative.

ciao
Mao





laplace77
00mercoledì 14 settembre 2011 19:10
Re: Re:
ziomaoziomao, 14/09/2011 18.30:




purtroppo il Barnard ha chiuso con la sua attività politica.
capisco anche i suoi motivi, quello che doveva dire l'ha detto e visti i risultati e l'apatia non gli si può dar torto.

si trovano ancora suoi interventi su youtube, e il suo saggio principale:

Il più grande crimine

una lettura direi obbligata per chiunque.






l'ho visto il video, sono daccordo sulle critiche al neoliberismo imperante...

ti ripeto pero' che non credo che la soluzione siano le iniziative nazionali, non funziona piu' ormai, andiamo verso 3-5-max 5 macroaree, gli stati nazionali non reggono piu', su che si basano sulla lingua?

allora in EU siamo fottuti... 50m in italiano, 80m in tedesco, 60m in francese... mentre in inglese ci sono 350m+60m, in spagnolo siamo sul miliarduccio, in portoghese forse 300m, in indiano (dialetti a parte) 800m, in cinese (sempre dialetti a parte) 1200m-1500m a seconda delle statistiche...

[SM=g2232945] [SM=g2232945] [SM=g2232945]


imparate l'inglese, che e' una lingua per deficienti, non e' poi cosi' difficile, se non fosse che non sanno scrivere quello che pronunciano e viceversa...

evviva l'esperanto

[SM=g9128]
pax2you
00mercoledì 14 settembre 2011 19:29
Re: Re:
ziomaoziomao, 9/14/2011 6:30 PM:




purtroppo il Barnard ha chiuso con la sua attività politica.
capisco anche i suoi motivi, quello che doveva dire l'ha detto e visti i risultati e l'apatia non gli si può dar torto.

si trovano ancora suoi interventi su youtube, e il suo saggio principale:

Il più grande crimine

una lettura direi obbligata per chiunque.





Sembra una persona interessante...cocreatore di report anche se putroppo abbiamo avuto riscontri negativi dalla trasmissione ultimamente(probabilmente lui se ne e' andato via prima).
Tempo fa ho chattato con una giornalista di report che riportava i prezzi delle case in Italia....per lei la fonte attenditbile dei prezzi delle case in ITalia e' data da istituti privati...non li conosce ma principalmente...Nomisma...probabilmente non ha visto il filmato del cocreatore di report.

ho appena finito di vedere "Questo è il potere"....tra le "think tank - non so come si scrive" c'e' la maledetta NOMISMA!!![SM=g7628]

min 3.20 circa...





ziomaoziomao
00giovedì 15 settembre 2011 17:55
Re: Re: Re:
pax2you, 9/14/2011 7:29 PM:



Sembra una persona interessante...cocreatore di report anche se putroppo abbiamo avuto riscontri negativi dalla trasmissione ultimamente(probabilmente lui se ne e' andato via prima).
Tempo fa ho chattato con una giornalista di report che riportava i prezzi delle case in Italia....per lei la fonte attenditbile dei prezzi delle case in ITalia e' data da istituti privati...non li conosce ma principalmente...Nomisma...probabilmente non ha visto il filmato del cocreatore di report.

ho appena finito di vedere "Questo è il potere"....tra le "think tank - non so come si scrive" c'e' la maledetta NOMISMA!!![SM=g7628]

min 3.20 circa...








eh sì, le uniche inchieste degne di questo nome che report abbia mai fatto, oramai siamo nel trapassato remoto...

una fra tutte l'inchiesta che scoperchiò il pentolone delle corruttele di big pharma verso i medici di base fù proprio un lavoro del Barnard.

Questi venne scaricato dalla rai quando le grandi farmaceutiche attaccarono con una causa capestro il reportage, dando vita ad un contenzioso e allo sputtanamento della rai.

infatti scaricando un suo giornalista dopo aver accettato l'inchiesta è un'atto gravissimo, l'editore deve garantire per il lavoro dei suoi giornalisti in caso contrario è troppo facile far chiudere la bocca a chiunque, sbranare un singolo giornalista riempiendolo di cause perse, prosciungando il suo tempo e i soldi in cause decennali.

il Barnard ha portato avanti questa battaglia non tanto per sè stesso ma per tutta la categoria dei giornalisti freelance, una battaglia sacrosanta a cui i sindacati si sono ben guardati da dare manforte, per non parlare degli pseudo giornalisti leccaculi come il travaglio o il rè dei leccaculi santoro che si straccia le vesti in pubblico per la libertà di lecconaggio a mezzo stampa mentre avvalla simili attentati alla vera libertà di stampa e di parola.

che dire, almento Barnard ha dalla sua una completa coerenza, mentre dall'altra parte si vedono sempre e solo dei pezzi di letame.

ciao
Mao



ziomaoziomao
00giovedì 15 settembre 2011 18:37
Re: Re: Re:
laplace77, 9/14/2011 7:10 PM:




l'ho visto il video, sono daccordo sulle critiche al neoliberismo imperante...

ti ripeto pero' che non credo che la soluzione siano le iniziative nazionali, non funziona piu' ormai, andiamo verso 3-5-max 5 macroaree, gli stati nazionali non reggono piu', su che si basano sulla lingua?...
[SM=g9128]



ciao Laplace,

questo è un discorso sbagliato e ti spiego il perchè.

Il barnard ha pienamente ragione quando dice che la prima battalia è per un'idea, sono le idee che cambiano il mondo.

i padroni del vapore hanno messo in testa una loro visione del mondo, le loro idee balorde che vengono ripetute a mantra nelle scuole e nella società finchè delle cose assurde diventano normali.

in fondo è sempre stato così, un tizio ornato con penne di pollo si presentava in cima ad una piramide in messico e iniziava a sbudellare qualche sfigato di turno facendo l'aurispico, leggendo il futuro nelle budella che poi raccontava al pubblico estasiato.

la solfa non è mai cambiata, oggi gli aurispici si trovano nelle scuole, nelle cattedre universitarie e delirano valangate di stronzate che il loro giovane e un tantino cretinetto pubblico si beve a gargarozzi.

poi arrivano i soliti ameriKani con la solita ricerca sociologica applicata che scopre se mai ce ne fosse stato il bisogno che più è elevato il tempo passato sui banchi più le persone diventano rincretinite, boccalone e adoratrici di ogni stronzata che sia ammantata di ufficialità.

ci voleva la ricerca.... giusto per capire come siamo ridotti.

ora veniamo al dunque, gli aurispici moderni usano proferire delle profezie magiche :

- il debito pubblico è un debito che devono pagare i cittadini
- le tasse sono alte perchè c'è evasione
...
- il mondo è diventato sovranazionale, gli stati non servono più.

ora per le prime qui si è già scritto, per l'ultima che tiri in ballo ci chiariamo ora.

sicuramente ci sono dei vincoli incaprettanti come l'fmi o il wto, l'onu degli us-raeliani, e via con patate.
ma da qui a dire che uno stato nazionale non abbia nessun potere ce ne passa.

ci sono fior di stati che pur annaspando nelle paludi degli enti sovranazionali cercano nello stesso tempo di far qualcosa di utile anche per il loro popolo, non è assolutamente vero che gli stati non hanno nessun potere.

in asia, pezzaculari esclusi, ci sono grandi esempi in proposito, persino la stessa libia ne era uno, oppure parliamo dell'islanda ...

non è vero che il nazionalismo non può cambiare le cose, in realtà il nazionalismo è il peggiore incubo per gli usurai globalizzati, lo spauracchio da evitare ad ogni costo.

pertanto non soprende il continuo lavaggio del cervello contro il nazionalismo, come se uno stato che fà l'interesse dei propri cittadini, che non svende tutto il patrimonio pubblico debbe vergognarsi.

in asia nei paesi che funzionano non solo sono nazionalisti ma orgogliosamente razzisti.
Con la bandiera e la nazione non si scherza, prova a venire in corea o in giappone e vedi come la nazione sia una cosa fondamentale, se offendi la bandiera qui ti sbudellano.
sono razzisti, sono orgogliosi e non chiagne e fotte come gli italiani, sanno che sono in gamba come popolo e hanno costruito dal nulla delle potenze produttive e industriali, sono fieri anzi fierissimi della loro purezza razziale senza farne mistero o nascondersi dietro moralismi da sinistronzi o catto-rincoglioniti.

sanno che non saranno certo i rumeni o i magrebini ad insegnargli qualcosa, non hanno nessuna intenzione di prendersi in casa certe robe se mancano i figli i governi pagano gli asili, versano contributi per aumentare la natalità autoctona non vanno ad imbarcarsi di extra.

ebbene quando vedi un popolo unito, fiero, diciamolo pure con i coglioni capisci i disastri di anni di rincretinismo scolastico sparati nei cervelli dei poveri europeoidi, diventati tutti antinazionali, tutti buonisti e pronti a farsela mettere nel sedere persino da popoli ignobili che vengono sul nostro suolo a trattarci da merde.

questo è uno dei principali problemi, l'idea collettiva di popolo che abbiamo di noi stessi.

come puoi pretendere di far valere qualunque straccio di diritto se non ti senti un popolo, se uno è sempre pronto a piangersi addosso e talmente molle e budinoso da farsi trattare da straccio dal primo pirla extracomunitario che abbaia ai "diritti" alla multiculturalità ?

perchè l'idea di popolo passa da questo, se non si è in grado manco di difendere il proprio simile, le proprie idee, la propria storia, dove si vuole andare ?

noi non siamo più un popolo, non nè abbiamo più la dignità e il coraggio.

con noi le lobbies hanno vinto, invece di dare un colpo di reni e mazzuolare i traditori che hanno ridotto il paese in questa maniera ci si scioglie in un blog di autocommiserazione, di lassismo e apatia.

in fondo la balla dell'inutilità degli stati nazionali in ue ha funzionato benissimo proprio per questi motivi, perchè ha colpito nel segno.

in altre parti del mondo un simile discorso non ha attecchito per nulla, altra gente, altri attributi.

ciao
Mao
pax2you
00venerdì 16 settembre 2011 10:54
Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 9/15/2011 5:55 PM:



eh sì, le uniche inchieste degne di questo nome che report abbia mai fatto, oramai siamo nel trapassato remoto...

una fra tutte l'inchiesta che scoperchiò il pentolone delle corruttele di big pharma verso i medici di base fù proprio un lavoro del Barnard.

Questi venne scaricato dalla rai quando le grandi farmaceutiche attaccarono con una causa capestro il reportage, dando vita ad un contenzioso e allo sputtanamento della rai.

infatti scaricando un suo giornalista dopo aver accettato l'inchiesta è un'atto gravissimo, l'editore deve garantire per il lavoro dei suoi giornalisti in caso contrario è troppo facile far chiudere la bocca a chiunque, sbranare un singolo giornalista riempiendolo di cause perse, prosciungando il suo tempo e i soldi in cause decennali.

il Barnard ha portato avanti questa battaglia non tanto per sè stesso ma per tutta la categoria dei giornalisti freelance, una battaglia sacrosanta a cui i sindacati si sono ben guardati da dare manforte, per non parlare degli pseudo giornalisti leccaculi come il travaglio o il rè dei leccaculi santoro che si straccia le vesti in pubblico per la libertà di lecconaggio a mezzo stampa mentre avvalla simili attentati alla vera libertà di stampa e di parola.

che dire, almento Barnard ha dalla sua una completa coerenza, mentre dall'altra parte si vedono sempre e solo dei pezzi di letame.

ciao
Mao






Diciamo che i poteri forti descritti da Bernard hanno vinto.
In occidente i rimanenti sostanzialmente sono dei collaborazionisti(coscienti o incoscienti) o persone non attive(come me?).
Rimane una risicata minoranza di attivisti.

Bernard tra l'altro non trascura nemmeno la natura umana che lui pensa si possa plasmare educandola all'etica.

Mah...staremo a vedere.
ziomaoziomao
00venerdì 16 settembre 2011 18:39
Re: Re: Re: Re: Re:
pax2you, 9/16/2011 10:54 AM:



Diciamo che i poteri forti descritti da Bernard hanno vinto.
In occidente i rimanenti sostanzialmente sono dei collaborazionisti(coscienti o incoscienti) o persone non attive(come me?).
Rimane una risicata minoranza di attivisti.

Bernard tra l'altro non trascura nemmeno la natura umana che lui pensa si possa plasmare educandola all'etica.

Mah...staremo a vedere.




purtroppo hanno vinto, perchè hanno rincritrullito per bene il popolame partendo dagli autoproclamati "intellettuali" per arrivare alla casalinga di voghera, tutti a cantare in coro le canzonette ficcate in testa per imprinting.

Hanno creato lo schiavo ideale, quello che protesta le sue catene, perchè la battaglia è stata vinta nelle teste, hanno programmato bene le persone.


Bernard tra l'altro non trascura nemmeno la natura umana che lui pensa si possa plasmare educandola all'etica.



povero Barnard, fare affidamento sulla natura umana.
capisco perchè si è ritirato come un'orso nella caverna, cosa ci si può cavare dalla rapa della natura umana ?

ciao
Mao



ziomaoziomao
00venerdì 16 settembre 2011 19:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
esempi pratici,

siamo un popolo budino, una gelatina informe rincoglioniti da decenni di lavaggio del cervello, intrisi di sinistronzismo, multietnicismo, catto-rimbambiti, ammosciati e vermizzati, depressi sfigati che si sfogano dandosi mazzuolate allo stadio e poi si trasformano in zerbini per elemosinare tozzi di pane secco ai call centers.

da queste piccole cose si capisce il futuro che aspetta al nostro popolo, un futuro di schiavi che accetteremo e anzi godremo a vedercelo imposto.


Italia.


sequestro dell'ennesimo nave italiana da parte dei pirati somali, equipaggio e carico abbandonati che vanno per i 10 mesi (!) di sequestro.
equipaggio torturato, somali che se la godono, associazioni dei diritti umani in fibrillazione per poter fara a gara di buonismo.
parenti dei marinai che si oppongono ad interventi che non siano dare il sedere ai somali, governo inesistente....

ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/09/16/news/il-triestino-sequestrato-sto-morendo-salvatemi-...


Corea.

Cargo coreano sequestrato dai soliti somali.... che brutta idea.
I parenti stessi dei marinai chiedono l'intervento deciso e risolutivo, nientie chiagne e fotte di italica memoria.

intervento immediato delle forze speciali coreane [SM=g2469003] , abbordaggio e uccisione senza discussioni di 8 somali, cattura di 5 che vengono spediti come un pacco di patate a seoul.

preocesso e condanna a morte [SM=g2232945] del capetto somalo, gli altri si pigliano l'ergastolo, quello vero, e devono ringraziare di non finire sulla forca.

www.channelnewsasia.com/stories/afp_asiapacific/view/1131545...

condanna a morte rispolverata in fretta e furia per il solo ferimento di un coreano (!) ferimento che in realtà è evvenuto durante il fuoco incrociato con i commandos coreani, la pallottola estratta sarà infatti di quelle in dotazione all'esercito.

ma tant'è il somalo doveva morire, il povero nero ha osato rompere i coglioni al giallo furioso, non c'è pietà o sinistronzismo che tenga.

la popolazione ha accolto con gioia sia l'eliminazione extragiudiziale degli 8 somali che la condanna a morte, scene di crassa soddisfazione e facce gioiose.

niente "nessuno tocchi caino", niente sinistronzi, niente cattolici inutili in mezzo ai coglioni... nulla, solo lo spirito nazionale coreano ferito che chiedeva solo sangue per esser placato.


altra gente, questi hanno i controcojones.

alla fine è solo una questione mentale.


ciao
Mao
TobaccoFlower
00venerdì 16 settembre 2011 19:30
Ho letto che la Cina, per venire in soccorso dell'Europa (in particolare dell'Italia) si appresti a comprare assets industriali in cambio del superamento delle barriere protezionistiche [SM=g7840]
Capito sì?

Io mi domando: a queste condizioni non è meglio dichiarare bancarotta e buonanotte al secchio?
Che ne pensate?


pax2you
00sabato 17 settembre 2011 12:17
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 9/16/2011 6:39 PM:




purtroppo hanno vinto, perchè hanno rincritrullito per bene il popolame partendo dagli autoproclamati "intellettuali" per arrivare alla casalinga di voghera, tutti a cantare in coro le canzonette ficcate in testa per imprinting.

Hanno creato lo schiavo ideale, quello che protesta le sue catene, perchè la battaglia è stata vinta nelle teste, hanno programmato bene le persone.


Bernard tra l'altro non trascura nemmeno la natura umana che lui pensa si possa plasmare educandola all'etica.



povero Barnard, fare affidamento sulla natura umana.
capisco perchè si è ritirato come un'orso nella caverna, cosa ci si può cavare dalla rapa della natura umana ?

ciao
Mao







BArnard e non BErnard....chiedo scusa.

Un aspetto interessante di quest'uomo e' che ha dei casi pratici che confermano le sue idee.

In una parte del video riporta che in Uk le trasmissioni, nella fascia oraria piu' seguita dalla popolazione media(credo dalle 20:30 alle 22:30), hanno una qualità dei contenuti molto elevata.
Questo per due motivi:
la popolazione media vuole vedere quel tipo di trasmissione.
Gli sponsors vogliono quel tipo di trasmissione perche' sono le piu' seguite dal tipo di cliente target.

Non mi dispiacerebbe verificare cio'.


ziomaoziomao
00sabato 17 settembre 2011 19:35
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pax2you, 9/17/2011 12:17 PM:




BArnard e non BErnard....chiedo scusa.

Un aspetto interessante di quest'uomo e' che ha dei casi pratici che confermano le sue idee.

In una parte del video riporta che in Uk le trasmissioni, nella fascia oraria piu' seguita dalla popolazione media(credo dalle 20:30 alle 22:30), hanno una qualità dei contenuti molto elevata.
Questo per due motivi:
la popolazione media vuole vedere quel tipo di trasmissione.
Gli sponsors vogliono quel tipo di trasmissione perche' sono le piu' seguite dal tipo di cliente target.

Non mi dispiacerebbe verificare cio'.





questa volta ci faranno veramente male !


oltre alla nuova regola del "semestre europeo" secondo la quale il budget del governo italiano deve essere preventivamente presentato e approvato dalla commissione ue prima ancora dello stesso parlamento italiano !!!

loro, i bankster, vogliono di più !
non basta aver perso la sovranità monetaria, quella legislativa, quella della pianificazione economica: niente spese in deficit, budget decisi dalla commissione....

non basta!
adesso l'arma finale, l'harmageddon del cetriolo che vola proprio in quel posto !!!

lo spiega bene il bankster più famoso nonchè grande lobbista riconosciuto in sede ue :

"SOROS: appoggiate una massiccia centralizzazione del potere in Europa o siate pronti per un’altra Grande Depressione

Steve Watson 16 Settembre 2011
Il miliardario globalizzatore George Soros sostiene che il mondo abbia davanti una seconda Grande Depressione, a meno che i capi europei non si avvicinino di più attraverso un’unione politica più stretta ed osino nuove politiche più audaci che includano la creazione di un ministero del Tesoro europeo."


ecco dove vogliono arrivare e lo dicono pure.
stanno creando una crisi che non ha senso, un governo a moneta sovrana NON PUÒ MAI FALLIRE PER BANCAROTTA ! così come basterebbe all'ue tappare i bilanci in deficit con un semplice tratto di penna... in us dallla notte al giorno hanno stampato e regalato qualcosa come 7000 miliardi di $ alle banche private senza nessun collaterale in cambio !!!!!!

perchè l'ue non fà lo stesso con i debiti sovrani, che debiti poi non sono ?

perchè loro vogliono prendersi l'ultimo brandello di autonomia, quello più importante dopo la già persa sovranità monetaria : la facoltà di controllare tutto il processo fiscale dello stato !

così la commissione non solo deciderà i budget, ma persino come raccogliere i soldini, se tassare il latte dei bambini o i guadagni offshore di Soros.

Soros fà bene a spingere per una simile tomba dei popoli europei, tutti i popoli dovranno svenarsi sperando che i non eletti della commissione ue desitinino i fondi per la società e i servizi pubblici.... ma il film sarà diverso, già si può capire dove andranno i soldi estorti con tasse assurde ai popoli, i soliti noti si sono già messi in fila.

benvenuti ne nuovo paradigma.

ziomaoziomao
00sabato 17 settembre 2011 19:45
Re:
TobaccoFlower, 9/16/2011 7:30 PM:

Ho letto che la Cina, per venire in soccorso dell'Europa (in particolare dell'Italia) si appresti a comprare assets industriali in cambio del superamento delle barriere protezionistiche [SM=g7840]
Capito sì?

Io mi domando: a queste condizioni non è meglio dichiarare bancarotta e buonanotte al secchio?
Che ne pensate?





la bancarotta sarebbe la scelta migliore, in fondo non è nulla di tragico ci sono sempre state nella storia economica e non è mai morto nessuno, vedi in tempi recenti l'argentina che oggi corre con una crescita dell'8% annuale, roba da tigri asiatiche, oppure l'islanda...

il problema dell'italia non è la bancarotta ma il ripudio dell'euro.
perchè un discorso è fare bancarotta e tornare ad una moneta sovrana, un'altro e ben diverso è fare bancarotta e rimanere incaprettati dentro un'euro.

una cosa curiosa ma non troppo, dalla ue si può anche uscire almeno secondo i trattati, ma non si può assolutamente uscire dall'euro !

ho il timore che se uno stato provasse ad uscire dall'euro verrebbe bombardato, una soluzione modello libia con una finta guerra civile perchè i banksters non accetteranno mai che qualche stato si ribelli ai loro giochini, non è importante lo stato in sè stesso ma il precedente e l'esempio che un'uscita simile creerebbe, è troppo pericoloso rischiano di rimanere senza il loro giocattolino succhiasoldi.

ciao
Mao
laplace77
00domenica 18 settembre 2011 13:45
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 17/09/2011 19.35:



...

perchè loro vogliono prendersi l'ultimo brandello di autonomia, quello più importante dopo la già persa sovranità monetaria : la facoltà di controllare tutto il processo fiscale dello stato !

...





visto come abbiamo usato la sovranita' fiscale, visto l'uso del parlamento a difesa di corruttori/evasori/lobbisti/parassiti vari, beh...

ben venga il commissariamento crucco!



auf viedersen
FraMI
00mercoledì 5 ottobre 2011 15:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
laplace77, 18/09/2011 13.45:




visto come abbiamo usato la sovranita' fiscale, visto l'uso del parlamento a difesa di corruttori/evasori/lobbisti/parassiti vari, beh...

ben venga il commissariamento crucco!



auf viedersen



Tutti insieme...:

Anche se i tedeschi sono ferocemente contrari, aumentare la liquidità e abbassare la quotazione dell’euro potrebbe giovare all’economia europea?

Una svalutazione dell’euro aiuterebbe la competitività dell’industria europea, soprattutto quella delle aziende che hanno costi in euro cioè che usano poche materie prime e tanto lavoro. Quindi se l’euro si deprezza ma non crolla, è una buona notizia. Peraltro, l’eventuale mossa della Bce potrebbe essere vista semplicemente come una reazione a una mossa analoga già in atto da tempo da parte della Fed che da quando ha inaugurato i suoi piani di Qe (quantitative easing) sta di fatto mantenendo basso il valore del dollaro a spese di tutti gli altri paesi del mondo. Le mosse coordinate di Fed e Bce solleverebbero la (legittima) protesta dei paesi emergenti che già da tempo si lamentano della strisciante aggressione valutaria degli americani.

Francesco Daveri

ziomaoziomao
00giovedì 6 ottobre 2011 05:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
FraMI, 10/5/2011 3:54 PM:



Tutti insieme...:

Anche se i tedeschi sono ferocemente contrari, aumentare la liquidità e abbassare la quotazione dell’euro potrebbe giovare all’economia europea?

Una svalutazione dell’euro aiuterebbe la competitività dell’industria europea, soprattutto quella delle aziende che hanno costi in euro cioè che usano poche materie prime e tanto lavoro. Quindi se l’euro si deprezza ma non crolla, è una buona notizia. Peraltro, l’eventuale mossa della Bce potrebbe essere vista semplicemente come una reazione a una mossa analoga già in atto da tempo da parte della Fed che da quando ha inaugurato i suoi piani di Qe (quantitative easing) sta di fatto mantenendo basso il valore del dollaro a spese di tutti gli altri paesi del mondo. Le mosse coordinate di Fed e Bce solleverebbero la (legittima) protesta dei paesi emergenti che già da tempo si lamentano della strisciante aggressione valutaria degli americani.

Francesco Daveri




dipende da chi si parla.
per le grandi lobbies, quelli che hanno l'ufficio di rappresentanza direttamente all'interno del parlamento ue per capirci, l'euro alto è una benedizione.

prendono i soldi con interessi bassissimi e poi vanno a fare shopping e delocalizzazioni all'estero, vedi la krande germania con le sue aziende modello bmw che macinano utili aprendo le sedi produttive in cina con buona pace dei lavoratori tedeschi CHE PER INCISO CON L'EURO HANNO VISTO UNA COSTANTE DIMINUZIONE DEL VALORE D'ACQUISTO OLTRE CHE DEI CONSUMI INTERNI praticamente un'immane travaso di ricchezza dal 99% della popolazione all'1% dei più ricchi !

la Krande germania, quella della disoccupazione al 7% che se si contano i sussidiati schizza a livelli da paese sottosviluppato, la Krande germania con i consumi interni ridotti al lumicino ...

altro che euro basso per agevolare non si sà bene che cosa, l'euro alto permette di delocalizzare meglio e così sarà con buona pace dei popoli europeoidi che oggi non contano una sega, sono solo un'ammasso di schiavi da sodomizzare, schiavi pure contenti del loro ruolo.

Mao

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