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tode 75
00mercoledì 8 ottobre 2008 20:29
La Repubblica pag. 29
"anche il vaticano in crisi si allarga il buco nei conti - orazio la rocca"
Data: 27/09/08


Economia / Finanza


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SABATO, 27 SETTEMBRE 2008

Pagina 29 - Economia

Anche il Vaticano in crisi si allarga il buco nei conti

Ricorso alle riserve auree per limitare le perdite



Nel 2008 deficit oltre i 9 milioni, la Santa Sede vara una stretta su spese e assunzioni

ORAZIO LA ROCCA

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CITTÀ DEL VATICANO - Il 2008 per le finanze vaticane potrebbe chiudersi in maniera ancora più catastrofica rispetto al 2007, quando il bilancio della S. Sede fece registrare un disavanzo netto di oltre 9 milioni di euro. Una battuta d´arresto che segnò la fine di un lungo periodo di crescita sancita da ben tre anni di risultati utili consecutivi, dal 2004 al 2006, chiusi complessivamente con 15 milioni e 200 mila euro di attivo. Cifre rese note lo scorso mese di luglio dalla Prefettura per gli Affari economici, il «ministero» delle finanze della S. Sede, da dove stanno iniziando a filtrare analoghe preoccupazioni anche in vista della chiusura del bilancio consuntivo di quest´anno. Il nuovo allarme, però, non arriva dal Vaticano, ma dall´Inghilterra, e precisamente dal settimanale cattolico The Tablet, che oggi pubblica un documento riservato della Prefettura per gli Affari economici firmato dal segretario, il vescovo Vincenzo Di Mauro.
La rivelazione del periodico britannico è, sostanzialmente, una analisi destinata a restare segreta che, però, qualcuno ha fatto uscire dai Sacri Palazzi creando scompiglio tra i responsabili delle finanze del Papa. E´ un testo pieno di preoccupazioni per il nuovo «buco» finanziario che si delinea per il secondo anno consecutivo in Vaticano («I risultati del primo periodo del 2008 sono preoccupanti e non inducono all´ottimismo», scrive infatti monsignor Di Mauro nel rapporto citato da The Tablet). Ci sono anche inviti perentori alle varie amministrazioni pontificie ad essere più «oculate» nelle spese e a mettere un freno alle nuove assunzioni. «Si rende sempre più necessario - avverte, infatti, ancora monsignor Di Mauro - il richiamo alle amministrazioni della Santa Sede ad operare con prudenza e con la massima oculatezza nella gestione operativa delle spese e nell´assunzione di nuovo personale».
Dal documento sembra, inoltre, che i manager pontifici puntino a nuove forme di investimenti esteri per far fronte alle attuali turbolenze finanziarie internazionali, puntando magari a mettere a frutto le riserve aurifere vaticane. Il settimanale riporta anche l´opinione di un anonimo esperto finanziario, secondo il quale la Santa Sede, malgrado le attuali difficoltà, «appare finanziariamente ben posizionata per raccogliere profitti, anche nell´attuale tempesta finanziaria». Secondo il documento, il Vaticano disporrebbe, infatti, di 340 milioni di euro in valuta, di 520 milioni in obbligazioni e azioni, e di 19 milioni in oro, per un totale di circa una tonnellata di lingotti. Stando ancora al settimanale, il patrimonio immobiliare pontificio ammonterebbe a 424 milioni di euro, mentre il valore totale dei beni vaticani (immobiliari, finanziari e altro) sarebbe di oltre 1,4 miliardi di euro. Il clima finanziario in Vaticano non è, comunque, dei migliori. Non tutti sono disposti a scommettere che col ricorso all´oro si eviterà che il 2008 si possa chiudere in «rosso» come il 2007 che fece registrare 236.737.207 euro di entrate contro 245.805.167 di uscite, con un disavanzo di 9 milioni e 67 mila 960 euro.


stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/5728302

Sole 24 Ore, Il
"VATICANO IMMUNE GRAZIE A ORO E OBBLIGAZIONI"
Data: 27/09/2008
Stampa

Cronaca Locale
Il Sole-24 Ore
sezione: IN PRIMO PIANO data: 2008-09-27 - pag: 5
autore:
VATICANO IMMUNE GRAZIE A ORO E OBBLIGAZIONI


p Il Vaticano sembrerebbe uscire immune dalla crisi finanziaria globale. Secondo quanto rivela il settimanale britannico «Tablet», infatti, lo Stato pontificio già nel 2007, dietro il consiglio di consulenti finanziari, aveva trasformato i suoi investimenti azionari in lingotti, oltre che in obbligazioni e contanti. Già alle prime avvisaglie della tempesta finanziari, infatti -riporta il settimanale - il Vaticano ha abbandonato man mano le azioni e nel tempo si è concentrato su investimenti obbligazionari e monetari.
Secondo i dati contenuti nel rapporto finanziario del 2007, il Vaticano disporrebbe di 340 milioni di euro in valuta, di 520 milioni in obbligazioni e in poche azioni, insieme ai 19 milioni in oro più molti altri in preziosi. Una quota più che ragguardevole per un piccolo Stato come quello pontificio.
AP


stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/5728287

Secolo XIX, Il
"Per i conti del vaticanola boccata d'ossigenoarriva dai lingotti"
Data: 27/09/2008

Per i conti del vaticanola boccata d'ossigeno arriva dai lingotti
la curiosità


nIL MONDO rischia il tracollo economico e anche i conti del Vaticano non godono proprio di ottima salute. «I risultati del primo periodo del 2008 sono preoccupanti e non inducono all'ottimismo» si legge in un rapporto interno firmato dal vescovo Vincenzo Di Mauro, segretario della Prefettura degli Affari Economici.
Un testo "riservato" che il settimanale cattolico inglese 'The Tablet' pubblica nel suo prossimo numero. Ma quando tutto sembra crollare ecco il solito bene di rifugio: l'oro. Le scelte economiche della Santa Sede sono state a lungo condizionate dall'andamento del dollaro, ma negli ultimi tempi anche i consulenti economici del papa si sono orientati verso investimenti più"conservativi" e sicuri. Così oltre a 340 milioni di euro in valuta, 520 milioni in obbligazioni e azioni, 424 in immobili, nel "portfolio" vaticano si conta anche una tonnellata di lingotti d'oro.
Dai dicasteri alle nunziature, ai mezzi della comunicazione sociale al costo dei dipendenti, il bilancio vaticano ha diverse voci passive, costi vivi da coprire con poche entrare e soprattutto con gli investimenti giusti. Proprio per questo Paolo VI nel 1967 fece nascere la Prefettura per gli Affari economici che, dal 2000 conta anche sulla presenza di otto cardinali, per rivedere conti e progetti finanziari. E in Vaticano non ci si preoccupa solo delle finanze di stato.
Da qualche tempo anche i responsabili economici delle congregazioni religiose o dei vari uffici, che pure non sono voci del bilancio, vengono periodicamente aggiornati sulla situazione finanziaria mondiale con dei veri e propri seminari.
Lo Ior, l'Istituto per le Opere di Religione, più semplicemente la banca vaticana, dove sono i conti correnti di molte famiglie religiose, organizza dei meeting per indicare i fondi migliori e dare piccole lezioni di economia a suore e monaci: prudenza, fondi azionari e nessun investimento in Borsa. Nel testo citato da 'The Tablet', il vescovo Di Mauro presenta la necessità di "operare con prudenza e con la massima oculatezza nella gestione operativa delle spese e nell'assunzione di nuovo personale". Del resto il bilancio ufficiale della Santa Sede pubblicato qualche mese fa, mostra una calo di profitti per circa 13 milioni di euro con un ritorno al segno meno dopo tre anni di attivo. Il patrimonio vaticano ammonterebbe comunque a 1,4 miliardi di euro e le perdite sono, anche nel 2008 della crisi internazionale, modeste. «Complessivamente - scrive un anonimo esperto sul settimanale inglese - la Santa Sede è stata ben consigliata e non ha probabilmente perso molto nella crisi». La relazione vaticana invita comunque alla prudenza e chiede di evitare nuove assunzioni ricordando anche l' impegno economico maggiore per l' aumento degli stipendi di tutto il personale dal gennaio del 2008. E naturalmente la nota conclusiva, riporta 'The Tablets' è una dichiarazione di fiducia: «Proprio nel momento più difficile il sostegno della comunità dei fedeli non verrà a mancare» alla Chiesa. Il documento è stato inviato a tutti i vescovi del mondo.
la cassaforteNei forzieri della Santa Sede spunta una tonnellata d'oro: per i bilanci significa salvezza


27/09/2008








stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/5728333

Il Tirreno pag. 7
"vaticano salvo grazie all'oro azioni trasformate in lingotti"
Data: 27/09/08


Cronaca Locale


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SABATO, 27 SETTEMBRE 2008

Pagina 7 - Attualità

Gli investimenti anche in obbligazioni e contanti

Vaticano salvo grazie all’oro Azioni trasformate in lingotti






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CITTÀ DEL VATICANO. Il Vaticano sembra potersi permettere, in questi tempi inquieti, di guardare con una certa serenità e distacco alla crisi dei mutui e alle tempeste finanziarie che stanno scuotendo il resto del mondo: sta infatti seduto - rivela il settimanale britannico «Tablet»- su una «roccia d’oro» perchè già nel 2007, e su consiglio di abili consulenti finanziari, aveva trasformato i suoi investimenti azionari in lingotti, oltre che obbligazioni e contanti. La rivista del Regno Unito ha fatto esaminare ad un analista economico i dati contenuti nel rapporto annuale sulla gestione delle finanze vaticane relativa allo scorso anno, preparato dalla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede e reso pubblico già nel luglio 2008. Non si tratta di cifre nuove, ma dalla lettura degli esperti emerge ora che la Santa Sede, sapientemente consigliata, aveva fiutato in anticipo i venti avversi del mercato e convertito i propri investimenti azionari, come un novello «re Mida», in tanto metallo prezioso. La Santa Sede possiede attualmente una tonnellata di oro che può valere circa 19 milioni di euro. Il Tablet ironizza: «la roccia di Pietro, su cui è stata fondata la Chiesa, si è trasformata in una roccia d’oro».
BIMBOF4
00mercoledì 8 ottobre 2008 21:49
avanti fedeli andate in chiesa e lasciate qualche monetina

SHEEK1980
00giovedì 9 ottobre 2008 10:30
ahahah mi ride il culo .. li odio! con le pezze al culo devono girare così vedi come smettono di predicare bene e razzolare male!
83pico@live.it
00martedì 28 ottobre 2008 14:52
E' triste vedere chiese-aziende.
Skeb21
00martedì 28 ottobre 2008 15:45
Re:
SHEEK1980, 09/10/2008 10.30:

ahahah mi ride il culo .. li odio! con le pezze al culo devono girare così vedi come smettono di predicare bene e razzolare male!




Bravo SchiKKO!


BIMBOF4
00martedì 28 ottobre 2008 20:22
Re:
SHEEK1980, 09/10/2008 10.30:

ahahah mi ride il culo .. li odio! con le pezze al culo devono girare così vedi come smettono di predicare bene e razzolare male!




viva la sincerita'
gavia
00martedì 28 ottobre 2008 20:29
Prima che le peze le mettano loro state tranquilli che ne passeranno di secoli ancora
BIMBOF4
00martedì 28 ottobre 2008 20:48
a be quello sicuro

P@kino
00mercoledì 29 ottobre 2008 18:11
voto di povertà............VOTO DI POVERTA'.........CAZZO!!!!!!!!!
Dr Jekil
00mercoledì 29 ottobre 2008 18:45
da qundo esiste la chisa esistono i ladri
Aledelvero
00giovedì 6 novembre 2008 13:42
mai visto un prete a morir di fame...
un prete in cassa integrazione?
mai sarà e mai accadrà, forse in passato... molto passato...




maxtac
00giovedì 6 novembre 2008 13:44
Re:
Dr Jekil, 29/10/2008 18.45:

da qundo esiste la chisa esistono i ladri




o viceversa....
LORIS.VR
00venerdì 7 novembre 2008 09:17
che constatazioni demagogiche....

molte cose sono vere ma non condividio il tono di certe affermazioni pur rispettandole.
Tutto dipende da quale punto di osservazione o da quale palco si predica.
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