pensierosa...

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fairy111@
00sabato 29 gennaio 2011 18:31
cari colleghi...
nell'ultimo periodo sono proprio pensierosa...
io, siciliana e stanca dell'assoluta mancanza di lavoro ho deciso di prendere coraggio e cercare di fare il mio lavoro a nord...
anche qui...che importa se sono laureata...abilitata...iscritta all'albo, che importa se faccio volontariato da quando ho 15 anni???
che importa se ho fatto un corso post laurea in progettazione sociale? che importa se sono piena d'interessi e di voglia di sperimentarmi???
non importa proprio a nessuno!!!
Io che di punto in bianco prendevo una nave e andavo a napoli a seguire un convegno del nostro sindacato sulla libera professione???
io che non ho abbastanza soldi per esercitarla davvero la libera professione!!! ma poi dove? in Sicilia?...qui non sanno nemmeno che cosa fanno gli assistenti sociali...figurarsi cercarli di proposito!!!
Sono proprio scoraggiata...
Sembra quasi che noi Assistenti Sociali non siamo assolutamente nulla e nulla dobbiamo pretendere...come quando ti presenti come la "dottoressa x" e ti guardano come se stessi dicendo una cosa assurda!!!
Sono stanca di non riuscire a essere credibile o semplicemente abbastanza "grande" da risultare maggiormente interessante!!!
Avere 25 anni e poca esperienza "formale" è un problema???
aver voglia di crescere professionalmente è un problema???
Ho fatto una tesi sul servizio sociale on line e i miei professori erano fin troppo stupiti dell'argomento strano e ora che cominciano ad esserci convegni e corsi, tutti li a parlare delle novità nel nostro campo lavorativo!!! che rabbia colleghi, che rabbia!!!
SCUSATE LO SFOGO...ma questo mese lontana da casa...LIGURIA - TOSCANA- LOMBARDIA...mi ha solo ricordato che tutto il mondo è paese!!! [SM=g27826]
ugo.albano
00domenica 30 gennaio 2011 11:54
crescita
Carissima,

le Sue parole mi hanno molto colpito. Per diversi motivi:

1) lei vuole crescere e si trova un contesto che non Le dà risposta;

2) capisce che, da sud a nord, la zuppa è sempre la stessa;

3) tocca con mano l'attuale mercato del lavoro, davvero impermeabile alle persone competenti;

4) Lei ripropone l'eterno problema di una Sicilia avara presso i propri figli, che li costringe all'eterna emigrazione;

5) Lei mi fa venire in mente quando avevo 25 anni e vivevo al sud. All'epoca feci la scelta di andarmene all'estero, senza contatti o esperienze e col solo diploma in tasca.

Insomma, siamo in una fase in cui il mercato del lavoro, non dando a voi giovani risposte (ma pure ai miei tempi non c'erano, mi creda!), di fatto disinveste su di voi. L'emigrazione, a cui noi meridionali siamo da secoli abituati, è il (normale, forse) meccanismo di compensazione in un mercato saturo. Oggi, però, il problema è che il mercato saturo è dovunque: se fino a venti anni fa il nord dava aperture (perchèai nordici "faceva schifo" andare a lavorare nel pubblico), ora anche al nord il mercato è tendenzialmente pieno.

Altro problema: è evidente che il "prodotto" dell'attuale formazione in servizio sociale è, se non scadente, non corrispondente ai bisogni di mercato. Un esempio? Ma se Lei è specializzata in progettazione sociale e se in Italia la "progettazione sociale" la fanno tutti, al di fuori dell'assistente sociale, vuol dire che o non la sappiamo fare, o questa ha contenuti "altri", tant'è che altri la fanno. Se è venuta a Napoli allora (a memoria mi ricordo di una palermitana che mi si presentò al Convegno)Lei conosce il mio pensiero ipercritico sulla formazione. A Napoli, al di là di parlare di "libera professione", abbiamo parlato di tutte le aree in cui "dovremmo esserci" e dove non ci siamo per via della formazione universitaria (la quale, QUANDO va bene, prepara ad essere un "dipendente"). Le esperienze portate di "imprenditoria al femminile" a Napoli -vorrei ricordare- parlavano TUTTE di colleghi "svezzati" nella dipendenza e poi collocatosi nel terzo settore.

Io insisto su questo tasto con voi giovani: se l'ISTAT dimostra che il terzo settore assume ancora e noi non ci siamo (ma altri si), il problema, probabilmente, è pure nostro, perchè non vogliamo starci, oppure ci poniamo come dipendenti pubblici - burocrati - passacarte, e quindi non ci prendono.

Ma Lei ha 25 anni, ha una formazione finita e voglia di lavorare. Deve lavorare, al di là di dove e come. E' una questione di dignità. Io non posso che raccomandarLe flessibilità: si tratta di "entrare" nel lavoro e poi di starci.

Se vuole, mi scrive in privato, mandandomi il curriculum, così qualche dritta cerco di dargliela.

Ugo Albano

internet:
http://digilander.libero.it/ugo.albano
fairy111@
00domenica 30 gennaio 2011 12:48
certo non mancherò...posso avere la tua mail Ugo? e per favore dammi del tu.
A Napoli eravamo due le palermitane, mi affascina molto l'ambito della libera professione ma come mi dicevi tu...chi esercita la libera professione è stato prima svezzato nel pubblico.
per quanto riguarda il terzo settore e privato sociale, io ho cercato maggiormente li...non nel pubblico, anche perché i concorsi sono proprio quasi inaccessibili, in Sicilia continuano a bloccarli dopo che pubblicano il bando...non voglio nemmeno sapere il perché anche se lo posso immaginare!
grazie per la risposta.
=gaia=P
00domenica 30 gennaio 2011 15:38
Cara fairy comprendo benissimo la tua delusione, stanchezza e rabbia verso questa terra al contempo amata e nostra ma che non può offrirci ciò di cui abbiamo realmente bisogno per viverla. Ti ammiro per il coraggio che hai avuto di andare a cercare altrove e per questo ti spingo a non fermarti nella ricerca, continua a studiare per qualificarti ancora e fatti apprezzare prima o poi qualcuno si fermerà ad osservare una professionista preparata e competente quale sei e potrà offrirti ciò che meriti. Io non ho ancora avuto questo coraggio, nel frattempo ho trovato un minimo di lavoro ma ancora non mi permette di rendermi autonoma e quindi vivo quotidianamente questi sentimenti da te descritti nella mia invana e continua ricerca e nelle tante porte chiuse in faccia. Soprattutto in ambito concorsuale ormai provo a farli tutti anche quelli che non riguardano la nostra professione, spendo più per raccomandate e tasse che per altro e alla fine mi ritrovo con i concorsi annullati proprio uno o due giorni dopo aver spedito tutto, è davvero una cosa ingiusta. L'ultima è successa proprio venerdì, dopo aver inviato qualche giorno fa due domande per un concorso di assistente amministrativo in un ospedale di catania, venerdì nella gazzetta c'era la revoca!
fairy111@
00domenica 30 gennaio 2011 18:52
Re:
=gaia=P, 30/01/2011 15.38:

L'ultima è successa proprio venerdì, dopo aver inviato qualche giorno fa due domande per un concorso di assistente amministrativo in un ospedale di catania, venerdì nella gazzetta c'era la revoca!




COME IL CONCORSO DI CARINI!!!!!
=gaia=P
00domenica 30 gennaio 2011 21:28
e quello di pozzallo [SM=g27812]
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