pechino 08

Una petizione on line per chiedere ai candidati premier italiani l’impegno, terminate le elezioni, di boicottare le olimpiadi previste nei prossimi mesi a Pechino. Questa è l’iniziativa lanciata dai promotori dei sito posizioneautarchica.blogspot.com/2008/03/boicotta-pechino-2...
in uno dei momenti più cruenti momenti della già tormentata vicenda tibetana. Il link alla petizione è www.firmiamo.it/noalleolimpiadiapechino2008
e la speranza dei promotori, due ragazzi cagliaritani, salvatore deidda e dario Dessì, è quella che il nostro Paese decida di usare fermezza assoluta verso la Cina, che da troppo tempo agisce impunemente ai danni del popolo tibetano. L’occidente e la comunità internazionale non possono chiudere gli occhi ancora una volta e lasciare che quella che è considerata una grande potenza, e per questo ritenuta intoccabile, proceda con il progetto di cancellare qualsiasi tipo di riferimento, culturale e sociale, tibetano.

perchè non sono mai state attuate le risoluzioni approvate dal nostro Parlamento il 30 Ottobre 2007 volte ad impedire che il Partito Comunista Cinese continui a detenere illegalmente milioni di uomini e donne nei campi di rieducazione denominati "Laogai".

per impedire che il Governo della Repubblica Popolare Cinese continui a tenere in ostaggio tutte le Istituzioni Internazionali impedendo l’approvazione di ogni misura volta ad affermare i diritti umani ed il diritto internazionale nei paesi dove il regime comunista ha interessi economici e finanziari da tutelare.

per affermare il diritto all’autodeterminazione dei Popoli Tibetano,Mongolo,Uiguro e Mancese e porre fine alla dominazione coloniale del regime comunista cinese su queste Nazioni.

per contrastare la concorrenza sleale di paesi quali la Repubblica Popolare Cinese ; concorrenza basata essenzialmente sullo sfruttamento dei lavoratori cinesi che ha già prodotto la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro nel nostro Paese.

per tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori italiani ai quali oggi è persino negato il diritto di conoscere la provenienza di molti beni di consumo prodotti nella Repubblica Popolare Cinese in totale assenza di controlli igienici e sanitari.

per contrastare questo e molto altro
(vedi i video:
www.peta.org/feat/ChineseFurFarms/index.asp
it.youtube.com/watch?v=mpWCL84o61w )
BOICOTTA PECHINO 2008

Circa 130 persone sono ancora in carcere per aver partecipato alla protesta di piazza Tiananmen del 3 giugno 1989 in Cina. La Human Rights Watch, gruppo per la difesa dei diritti umani che ha sede a New York, ha chiesto che il regime cinese rilasci questi detenuti come prova dell'impegno promesso verso la tutela dei diritti dell'uomo in vista dei Giochi Olimpici...
staremo a vedere