iosonol'infinito
00mercoledì 22 dicembre 2010 09:31
La prima volta che frenai avevo qualche anno. fu una frenata brusca, la prima.
Mi spaventai molto. In quel preciso istante stavo sperimentando quella che poi mi avrebbero insegnato a chiamare “paura”. Non so perché arrivò, mi colse all’improvviso lasciandomi folgorato. Da allora, se ripenso a quel momento, penso che avrei voluto gridare. Sfogarmi in un urlo liberatorio, quasi a voler esorcizzare quella sensazione che tutt’oggi mi lascia senza parole, o meglio me le toglie. Appena me ne accorgo, appena mi accorgo che mi sta privando dell’espressione provo ad urlare sottovoce ma appena cedo si impadronisce di me.
Forse è stato il primo incontro ad avermi tanto spaventato. Fatto sta che da allora ho sempre frenato e tutt’ora freno. Credo che così facendo ho il controllo sulla mia vita, ma la blocco non lasciandola fluire. La macchina si può guidare solo quando è in moto e procede su di una linea.
Che dire forse un errore cognitivo che mi è costato molto, se solo avessi frenato meno e più delicatamente ora avrei fatto più esperienze. Ma sarà possibile modulare l’intensità della frenata? Chissà, io ci provo.
Cobite
00lunedì 28 febbraio 2011 10:00
“Quando si cade di sella”, dice il proverbio, “ bisogna risalire subito e senza pensarci troppo”.
Credo che il proverbio abbia ragione.
Auguri.
Giancarlo