panforte

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mmarkus
00mercoledì 1 dicembre 2004 22:21
vogliamo cimentarci in questo classico dolce natalizio. sono anni che lo preparo e questa è la migliore procedura che ho potuto affinare nel tempo:

Dosi per circa 2 panforti da un kg o 3 da 700 gr.

Zucchero semolato 200 gr
Miele di acacia 100 gr
Acqua 200 gr
Un cucchiaio di spezie miste in poDosi per circa 2 panforti da un kg o 3 da 700 gr.
Zucchero semolato 200 gr
Miele di acacia 100 gr
Acqua 200 gr
Un cucchiaio di spezie miste in polvere (cannella, chiodi di garofano, noce moscata e pepe nero)
Il panforte si chiama anche panpepato e dalle nostre parti vengono vendute già pronte
Una presa di sale
250 gr di mandorle col guscio
250 gr di farina 00
150 gr di nocciole (eventualmente sostituibili con altre mandorle)
Un kg di canditi misti (possibilmente non usiamo quelli a quadretti multicolore che si trovano nelle confezioni del supermercato e sono ottenuti dalle zucche, ma usiamo quelli interi di arancia e cedro e, se siamo fortunati a trovarlo, il candito di popone. Ci vuole una drogheria ben fornita oppure si trovano alla METRO, tranne il popone sconosciuto fuori siena) che ridurremo a quadretti di un cm.
Zucchero vanigliato q.b.
Una bustina di vainiglina

Mescolare in una ciotola o nell’impastatrice la frutta secca ed i canditi, aggiungere la farina, le spezie, una presa di sale e la vaniglina
Far cuocere lo zucchero con l’acqua fino a circa 108 gradi (termometro!) cottura a filo e versarlo nell’impastatrice o nella ciotola e lavorare ancora.
Foderare degli stampi preferibilmente rotondi con un disco di ostia ed un sottile rettangolo della stessa disteso lungo il bordo. Distendere il composto per uno spessore di circa 2 cm, aiutandosi con le mani bagnate per livellarlo alla meglio, visto che sarà molto duro. Mettere in forno a circa 160/180 gradi per una mezz’ora. Dopo 5 minuti dall’avvio della cottura estrarre le teglie una alla volta e con le mani sempre bagnate, livellare nuovamente il composto che adesso sarà facilmente malleabile. A cottura ultimata, quando sarà leggermente raffreddato ed indurito, togliere dalle teglie e, prima di servire, cospargere di zucchero a velo, possibilmente non vainigliato.

chiccamart
00mercoledì 1 dicembre 2004 22:27
Oddio!!! Dopo aver mangiato il panforte ci vuole immediatamente una visitina dal dietologo[SM=x89536]
REASILVA
00mercoledì 1 dicembre 2004 22:28
grazie grazie grazie
che fortuna il tuo post, cercavo proprio la ricetta del panforte. Prepararlo...non è il mio (pan)forte, mangiarlo si!!!
e siccome mi fido di te...questo Natale non mi accontenterò di comprarlo già pronto.
A prestoooooooo [SM=x89540] [SM=x89540] [SM=x89540] [SM=x89540] [SM=x89540]


Ohoh...ma l'ostia dove la trovo ??oppure, si può sostituire con qualcos'altro? [SM=x89553] [SM=x89553] [SM=x89553] [SM=x89553] [SM=x89553]

[Modificato da REASILVA 01/12/2004 22.32]

mmarkus
00mercoledì 1 dicembre 2004 22:29
sosta
nel viaggio dal dieologo occorre prima fermarsi dal dentista....
mm
perseide67
00mercoledì 1 dicembre 2004 22:31
mmarkus...
ho letto con molta attenzione...la ricetta del panforte..è un dolce buonissimo[SM=x89576] ...anche se dalle mie parti non si trova.

Mi piacerebbe davvero riuscire a farlo sembra un pò complicato ma vale la pena provare....


Domandina .....sù ho visto che hai scritto due volte zucchero ed acqua...fammi capire[SM=x89553] ...quanto zucchero e quanta acqua...


Grazie
chiccamart
00mercoledì 1 dicembre 2004 22:49
Hai ragione...prima dal dentista poi dal dietologo...però visto quanto costa andare dal dentista preferisco andare direttamente dal dietologo [SM=x89530]
mmarkus
00giovedì 2 dicembre 2004 08:35
RETTIFICA
sALVE:
si è trattato di un errore di sbaglio. in effetti sono 200 gr di zucchero e due decilitri d'acqua in tutto, chiedo scusa.
vorrei anche precisare, per i non toscani, che esistono in effetti due tipi di panforte: quello nero, detto anche panpepato, la cui ricetta è quella soprascritta, col pepe e fra le spezie ho dimenticato il macis,mentre sul dolce alla fine viene sparso lo zucchero a velo mischiato con un poco di cacao in polvere ed un poco ancora di spezie, e la versione margherita, più dolce, inventata alla fine del secolo scorso (oltre alla pizza margherita fu fatta anche questa versione più gentile) dove si omette il pepe nelle spezie dell'impasto e si spolvera solo di zucchero a velo.
per chi avesse difficolta a trovare i fogli di ostia, leggevo di sostituirla con una teglia di alluminio bassa tipo usa e getta, non ho mai avuto occasione ma presumo debba essere imburrata ed infarinata, ma ripeto che non ho esperienza diretta.
conto di essere informato sui vostri risultati
per ogni chiarimento chiedete pure
mm
Adi55
00giovedì 2 dicembre 2004 08:56
Ciao Markus!!é da tanto che non mi faccio viva!!Sai,il panforte un tempo non mi piaceva,poi a Siena ne ho comprato un pezzo non ricordo se da Nannini o in un'altra buona pasticceria e ho scoperto che è un dolce buonissimo!!Prima di allora avevo potuto provare solo quello industriale....bleah!!!![SM=x89554] [SM=x89535] [SM=x89546]
mmarkus
00giovedì 2 dicembre 2004 09:04
prodotti industriali
Caio Adi, ben tornata.
il discorso dei prodotti industriali vale anche per i ricciarelli ed i cavallucci (che sono una vera fetenzia se fatti industrialmente) sono deliziosi se acquistati nelle piccole pasticcerie artigianali di siena o toscane. e avanti natale, se avrò un poco di tempo scriverò anche le ricette di queste delizie. co corre come fra il panettone Mo..a e quello artigianale magari fatto in casa.
mmarkus
00giovedì 9 dicembre 2004 17:57
cavallucci
come promesso ho scritto la ricetta dei cavallucci. rimboccatevi le maniche e fatemi sapere....

Cavallucci di siena

Dosi per un paio di kg di biscotti
500 gr di zucchero
100 gr di miele
900 gr di farina
150 gr di noci o nocciole o mandorle tritate
150 gr di scorza di arancio candita e tritata
15 gr di anici
2 cucchiaini di spezie miste (vedi panforte)
Mezza bustina di lievito in polvere
200 grammi di acqua.
Sale
Zucchero a velo.

Cuocere zucchero, miele acqua anici e spezie e portare a 110 gradi
Mescolare nell’impastatrice la frutta secca tritata, i canditi tritati e la farina con una presina di sale, aggiungendo lentamente lo sciroppo di zucchero, amalgamando a fondo.
Creare delle palline di giusta misura, rotolando nello zucchero a velo, appiattirle e disporle sulla placca da forno. Cuocere per una decina di minuti a 160 gradi, evitando di far colorire.

mmarkus
00martedì 14 dicembre 2004 16:54
ricciarelli
e per finire veniamo alla riceta dei ricciarelli:

250 gr di zucchero
200 gr di farina di mandorle
2 chiare d'uovo
50 gr di arancia candita tritati
scorza d'arancia grattata
zucchero a velo

impastare mandorle, zucchero, chiare e scorza d'arancia con i canditi. lavorare poco. prendere una noce di composto appiattirla nella classica forma ovale, passare nello zucchero a velo ed appoggiare su un pezzetto di ostia in una teglia da forno. lasciare asciugare una dozzina di ore e cuocere in forno a 160 gradi per circa 10 minuti. devono asciugare senza colorirsi.

e con questa ricetta ho finito per quanto riguarda i dolci tradizionali natalizi.

vorrei solo sapere se qualcuno si è cimentato nella loro realizzazione
baci baci
mm
cristina
00lunedì 10 gennaio 2005 17:59
mi sono cimentata...
..con la riceta del panforte, ma, caro mmarkus, al momento di utilizzare il miele sono andata in panico: dove va, secondo la tua ricetta?
In realtà ho modificato la procedura, visto che non ho impastatrici varie e NON ne volevo fare 2 kg! Ho semplicemente cotto insieme zucchero, miele ed acqua ed ho successivamente aggiunto gli altri ingredienti, formando l'impasto, che ho poi cotto in forno secondo ricetta. Chi lo ha mangiato ha detto che era buono (a me non piace).
Grazie per avermi dato questo spunto.
MMARKUS
00martedì 11 gennaio 2005 08:42
MIELE
Salve!
in effetti il miele cuoce con l'acqua e lo zucchero. il consiglio di impastare gli ingredienti solidi e poi aggiungere i liquidi è per far aderire la farina intorno al resto degli ingredienti, prima di aggiungere lo sciroppo di zucchero, mentre l'impastatrice serve a facilitare il lavoro visto la densità dell'impasto. mi auguro che i tuoi ospiti siano rimasti soddisfatti. Quest'anno ho trovato anche il candito di popone e quindi il risultato è stato vermante buono.
saluti
mm
mmarkus
00mercoledì 19 dicembre 2007 09:41
RIPORTO A GALLA
SE ancora non avete provveduto, ho ripescato queste ricette.
baci baci
mm
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