Re:
ciccioriccio, 28/08/2007 20.23:
perchè non hai provato certi integrali...squisiti
il vicovaro ? mica ce l'ho presente...
non credo che arrivi da voi, è il pane di roma per definizione:
"All' inizio degli anni Cinquanta nel paese di Vicovaro esistevano ben 18 forni che lavoravano a pieno ritmo tutto il giorno e servivano le città di Roma e di Tivoli. Alimentati con il legno di ginestra raccolto nei dintorni di Vicovaro, cuocevano pani grandi dalla fragranza unica. La produzione era di circa duemila pagnotte ogni giorno. Tutte le famiglie erano impegnate nella panificazione: ogni mattina, dopo aver infilato i pani ancora caldi in zaini e sacchi di tela azzurra, donne, uomini, ragazzi prendevano il primo treno diretto in città e andavano a fare le "poste", cioè a vendere il pane a domicilio. Oggi i forni non sono più così tanti: ne sono rimasti solo due, ma il pane di Vicovaro è ancora molto buono. I pani sono rotondi o a filone, del peso di circa mezzo chilo o di 1 chilo, con due o più tagli sulla crosta, e sono prodotti con farina di grano doppio zero, a lievitazione mista (in parte con pasta acida in parte con lievito di birra). Ma non tutti i fornai praticano l' impasto indiretto, cioè la doppia lievitazione come un tempo: bisogna richiederlo espressamente. L' impasto indiretto prevede una prima lievitazione di circa mezz' ora e poi una successiva alla lavorazione, sulla spianatoia, per un' ora e mezza o due ore. La differenza tra i pani realizzati con impasto "indiretto" e quelli impasto "diretto" (ossia una sola lievitazione) è molto evidente: la qualità dei primi è decisamente migliore."