Numeri e un po' di rispetto
No, il termine
(censurato by admin) per Licia Colò non te lo passo. Non l'ho usato per personaggi tipo Berlato, che ben di peggio meriterebbero e invito caldamente tutti ad astenersi da qualunque forma di insulto gratuito. Mi si dia dell'ignorante, non so tutto, ma certi termini qui non debbono entrare.
Per altro conosco Licia, anche se di sfuggita, e oltre ad essere quanto di più lontano tu hai scritto, è una persona che con le sue trasmissioni ha aiutato a fara conoscere e quindi difendere tanti luoghi della natura italiana, quindi molto oltre le battaglie per i 20 caprioli di qua o sui 30 daini di là, che personalmente condivido solo in parte.
La caccia non può di per sé essere utile all'ambiente in quanto le attività di gestione faunistica non sono caccia ma selezione, censimento, abbattimento selettivo e si adottano, o dovrebbero adottare tecniche diverse.
Ad esempio la battuta è un'ottima tecnica di caccia al cinghiale, ma una pessima tecnica per contenere in un'area protetta il numero dello stesso ungulato ove, se di decide per l'abbattimento, si dovrebbero usare le altane e le governe o il cane da limiere, che permettono di giungere allo scopo (triste, lasciamelo dire, anche se necessario) senza apportare disturbi alle altre componenti faunistiche dell'area.
Secondo esempio, quella specie di caccia di selezione allo storno (con tanto di corso e di truffa di 20 euro ai cacciatori laziali, ma quando vi fate furbi dico io) che la giunta storace si è inventata negli anni passati, per poi soccombere regolarmente al TAR, nulla aveva a che fare con le reali esigenze di difendere le culture da frutto minacciate in autunno.
Dire che gli storni qui in Italia sono tanti e che non si capisce perché debbano essere protetti è un discorso di altra natura, che riguarda solamente lo svolgersi dell'attività venatoria S.S., che possiamo altrove affrontare.
La caccia non fa bene all'ambiente, in sé, ma è una maniera LEGITTIMA di passare il proprio tempo a contatto con la natura. Poi si può essere d'accordo o no, ma anche col fuoristrada, con l'arrampicata libera, con la ricerca di funghi e asparagi, con la pesca...
La gestione dei territori per incrementare la presenza della fauna, intervenendo sui parametri ambientali, non attraverso l'eliminazione di quei 4 predatori rimasti (l'unica in salute è la volpe), può essere un modo indiretto di far bene all'ambiente, quello sì.
Mi permetto un'ultima precisazione; purtroppo il portare un'arma crea delle problematiche in più ed è per questo che ai cacciatori in teoria si richiede una preparazione ed una prudenza molto maggiori che alle altre categorie. Se vai al cinghiale in un forteto mediterraneo, dove hai una visibilità di 25 metri se va bene, che cavolo la porti a fare la carabina, che può ammazzare un incauto passante un chilometro più in là, indossasse pure un missile nucleare fosforescente per cappello. Portati la vecchia efficace doppietta caricata a palla secca.
Ripeto gente seria fra i cacciatori ce n'è, però non credo, e vorrei tanto essere smentito dai fatti, che la proporzione sia quella che dici tu, a me sembra al contrario. Quando vuoi, alla prossima stagione venatoria, se sei di queste parti, ti invito a fare qualche giretto con me e vediamo di misurare insieme la correttezza dei tuoi "colleghi". Guarda che al tessera della LIPU poi la paghi ;-).
[Modificato da fcvinci 26/03/2006 0.03]